Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

mercoledì 10 luglio 2013

VV:UU a caccia di Vu Cumpra



Di solito, non compro nulla dai “VU cumpra”, per una serie innumerevoli di motivi. Ma capita a volte di incontrarne di simpatici, allora compro qualcosa, ben sapendo che dietro c’è l’illecito commerciale, un’evasione fiscale, qualcuno s’ingrassa sulle loro spalle. Ma è una mia debolezza umana, per aiutare quel simpatico “vu cumpra”
In fondo questi poveri immigrati, che vivono al limite se non immersi nella povertà, cercano di guadagnare qualcosa  per tirare avanti, per realizzare un sogno.
Come mai, io sono un chiacchierone e gran curiosone, ogni tanto domando loro dove si riforniscono  non è un problema sapere dove comprano la loro merce… gli indirizzi sono noti a tutti.
Però se andate voi in questi negozi che riforniscono i “Vu cumpra”, voi, non potete entrare a meno che non abbiate la partita IVA.
Già, ma allora come fanno i “Vu cumpra” ad acquistare la loro merce senza avere la partita Iva, chi li rifornisce illegalmente.

Caro Sindaco Marino, ancora l’ennesima farsa di facciata: tutti i vigili in strada, nel centro di Roma  a correre dietro i “vu cumpra”, abusivi.
Come poco conosce il mondo dei “Vu cumpra”, come poco conosce Roma, questi sono sempre in due o anche in tre, posizionati strategicamente, come vedono una divisa, un segnale convenuto, raccolgono tutto in un grande telo e via di corsa.
Poi quelli che girano mostrando la merce, bisogna coglierli nel momento che c’è lo scambio merce e denaro, altrimenti di che lo accusi di andare in giro con 50 borse e 100 collane. C’è forse una legge che proibisce di andare in giro con tanta merce personale?
Allora, adesso, grazie all’intervento del sindaco Marino abbiamo un certo numero di  VV.UU. utilizzati come spaventapasseri, pagati anche con lo straordinario quindi una spesa extra per le casse del comune di Roma , per mettere paura, solo paura ai “VU cumpra”
Se si vuole estirpare, il malaffare del commercio abusivo, bisogna colpire a monte, colpire i grossisti che vendono in nero la merce ai  “vu cumpra”.
E molto semplice, fermare un “vu cumpra, chiedergli dove si rifornisce, e colpire il rifornitore.
Ma forse la lobby dei grossisti è troppo forte e non si può toccare, questo commercio abusivo, con questi venditori abusivi che ricchi non ci diventano di certo, fa comodo a certi grossisti che non venderebbero le loro borse, occhiali, collane o quant’altro senza di loro.
Ed ecco per il nostro Sindaco, un azione di forza per un'altra medaglia da mettere sul petto…  per il gran salto verso … la Poltrona…..







p.s.  dai romani, i venditori ambulanti, per chi non lo sa, sono chiamati da anni "Vu cumpra" perché quando t’incontravano dicevano: “Vu cumpra signo ?…”   E da lì il soprannome, che non è mai dispregiativo, ma ironicamente amichevole, come è nella natura dei romani.
 

Nessun commento:

Posta un commento