Fermarsi
e riflettere i confini di questa di questa nostra libertà.
Mi hanno insegnato.
Mi hanno insegnato.
Ripetendolo
migliaia di volte che la mia libertà finisce lì dove inizia quella dell'altro.
Violare il sacro dell'altro è forse un valore di libertà.
La satira religiosa non ha forse i confini della libertà?
Violare il sacro dell'altro è forse un valore di libertà.
La satira religiosa non ha forse i confini della libertà?
Se la satira, sta dentro i confini
stessi delle libertà, essa non può in nessun caso valicare certi confini, i
confini del sacro.
Con il tempo ho imparato
che la libertà non è poter fare tutto e di tutto, ma avere la forza di dire
no... io non ci sto, io non vado oltre, io non farò questo.
Questo dramma francese,
questa violenza esecrabile, servirà a fare un passo in avanti...
Una certa
sinistra intellettuale, atea e anticlericale priva di una propria area sacra,
inviolabile e intoccabile è convinta che in nome della libertà di pensiero e
della satira, tutto può essere:
irriso,
canzonato,
schernito,
dileggiato,
e dissacrato.
Per loro tutto può essere soggetto della satira dissacratoria
anche quelle aree sacre e inviolabili.
Ma libertà,
la vera libertà nasce dal riconoscimento dell'inviolabilità del sacro, che è
vivo in alcuni uomini, se non in tutti.
Il rispetto nasce dal rispetto, non è mia volontà
giustificare l'uso della violenza, delle armi o come unica risoluzione la
morte di chi offende.
Ma denigrare in nome della satira una divinità, una religione non ci fa migliori di loro.
Ma denigrare in nome della satira una divinità, una religione non ci fa migliori di loro.
Fermare la
violenza, fermare l’odio, fermare la prepotenza si può fare solo entrando in
dialogo con il nostro avversario.
Fermarsi vuol riconoscere che si è andati oltre certi limiti, accettare il limite è riconoscere il loro valori, i loro ideali, il loro essere diversi.
Fermarsi vuol riconoscere che si è andati oltre certi limiti, accettare il limite è riconoscere il loro valori, i loro ideali, il loro essere diversi.
Leggendo casualmente
dei versetti della Bibbia mi sono imbattuto nel capitolo 13 del libro di
Giuditta.
In questo capitolo,
Giuditta, che si era infiltrata nell'accampamento babilonese affermando di aver
rinnegato il suo popolo, approfittando,
che durante la cena, tutti gli uomini compreso Oloferne avevano bevuto abbondantemente e dormivano
profondamente in preda ai fumi dell'alcool, taglio la testa al generale. Poi in
fretta e furia con la sua ancella, in piena notte, tornarono nella città di
Betullia che era assediata dall'
esercito babilonese, portando con se la testa decapitata di Oloferne.
Giuditta fu accolta come un eroina,
per aver ucciso il generale nemico...
Di cosa era accusato il generale di
Nabucodonosor? Di essere orgoglioso e di aver snobbato Israele e il suo
Dio. In un certo modo aveva denigrava il
Dio d’Israele e il suo popolo.
Decine, migliaia,
ma forse centinaia di milioni di mussulmani piangono i loro eroi. Tre uomini
che si sono immolati, in una missione senza speranza, una missione suicida, per
andare a vendicare il nome di Allah.
La sharia è
stata lanciata. I disegnatori di “Charlie Hebdo” sono considerati dei blasfemi
nel mondo islamico, rei di aver denigrato Allah e il suo profeta Maometto.
La sharia è la
condanna a morte per alcuni particolari peccati, non reati, in quanti non sono previsti da nessun codice
civile, ma dal Corano.
Qui non siamo
di fronte ad un atto di terrorismo, ma ad un atto di giustizia islamica.
Una parte del
mondo considerata questi tre uomini degli assassini, dei delinquenti, dei
folli.. dall’altra parte del mondo sono considerati degli eroi, dei martiri
dell’Islam.
Ma come
possiamo conciliare questi due aspetti?
Il dramma
vero
di questo
scontro culturale, sociologico, religioso, interrazziale
è
che da una parte c’è ormai una società laica,
dove il
sacro è relegato alla sfera individuale
e dall’altra
una società fortemente religiosa
dove il sacro
è presente nella sfera collettiva
La separazione stato-chiesa è ormai
netta in tutti gli stati occidentali, mentre in molti stati islamici non c’è la
separazione stato-chiesa, o meglio stato-religione.
In molti stati islamici la legge
coranica e la legge civile sono strettamente legate tra loro, ciò che è vietato
dal Corano è vietato anche dalle leggi statali, con le stesse pene.
Così noi rimaniamo stupiti davanti a
gesti da noi considerati violenti e illegali per loro sono l’applicazione della legge.
Lungi da noi il pensiero di punire con
la morte l’adulterio, l’omosessualità, l’apostasia o la stessa blasfemia.
Adesso
c’è lo scontro da una parte non credenti, dall’altra credenti che sono convinti
di combattere contro credenti blasfemi.
Non
è concepibile per il mussulmano un non credente, un ateo, uno che non abbia una
dimensione spirituale, per loro, gli autori delle vignette, sono cristiani che
hanno offeso il loro dio, ossia Allah e il suo profeta Maometto.
Per
i mussulmani c’è il divieto assoluto, di raffigurare in qualunque modo, sia
Allah che il suo profeta Maometto. Infatti in molte raffigurazioni che illustrano
la vita del profeta, questi viene disegnato senza volto, perché non si può
raffigurare il Profeta. Figuriamoci se possono accettare che venga raffigurato
dagli infedeli e per di più mortificato con la satira.
L’immensa
manifestazione dei francesi e altri ospiti occidentali, in difesa della libertà
di pensiero e di parola, per il mondo islamico, per il popolo minuto delle
varie nazioni islamiche, è stata vista come una manifestazione del mondo occidentale cristiano un diritto di
offendere il loro Dio…
Per
loro affermare “Je suis Charlie”… voleva dire “Io sono l’autore delle vignette
contro di voi”.
Siamo allo
scontro totale.
Tutti i
nostri fratelli in Cristo
Tutti i
nostri fratelli cristiani sono in pericolo di vita
150.000.000
150.000.000
Centocinquantamilioni
Sono i
cristiani perseguitati in tutto il mondo.
Muoiono 5
cristiani al minuto
5 miei
fratelli ogni 60 secondi
1 ogni dodici
secondi
Proprio adesso
un nostro fratello ha perso la vita
Nessun’ altra
religione nel mondo ha un numero così elevato di perseguitati.
Dopo i
cristiani vengono gli ebrei.
80 per cento
delle persecuzioni per motivi religiosi riguarda i cristiani
80 per cento delle persecuzioni per motivi religiosi
riguarda i cristiani
80 per cento delle persecuzioni per motivi religiosi
riguarda i cristiani
80 per cento delle persecuzioni per motivi religiosi
riguarda i cristiani
I cristiani
sono perseguitati apertamente in
Algeria
Pakistan
Siria
Iran
Egitto
Libia
Nigeria
Somalia
Sudan
Arabia Saudita
Bhutan
Corea del Nord
Cina
India
Indonesia
Davanti alla strage di Parigi.
Davanti all’assassinio di 17 persone,
alcune delle quali totalmente estranee ai fatti.
Rimango
sconcertato, senza parole.
Ma!!!!
Se
sento la rabbia dentro di me crescere in modo smisurato,
se
sento l’odio prendere il sopravvento
se
sento la voglia di vendetta prendere possesso dei miei pensieri
devo
armarmi adesso con le armi della fede
devo
rifugiarmi nella preghiera
lasciare
che i sentimenti di misericordia e perdono di Gesù prendano possesso del mio
cuore
prendere
coscienza che è il momento di amare i miei nemici, i nostri nemici.
Per amore dei miei fratelli
perseguitati nel mondo mi sento di gridare:
Io non sono Charlie
Je ne suis pas Charlie
I’m not Charlie
No estoy Charlie
我不是查理
أنا لست تشارلي