Oggi 23 giugno
2019 la chiesa cattolica festeggia il Corpus Domini, festeggia l’Eucarestia
In ambito
cristiano-religioso quando si parla di festa si intende dedicare un tempo
particolare ad un evento, ad un fatto ad una persona particolare da ricordare,
così su festeggia con delle celebrazioni religiose particolari.
Così oggi per
celebrare l’Eucarestia ci saranno processioni in molte città d’Italia e probabilmente
in molte città del mondo, in queste manifestazioni religiose sarà portata l’Eucarestia
nelle vie della città. Quasi a consacrare la città al Signore Gesù.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla
veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro
abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti
sapeva quello che stava per compiere. 7Gli rispose Filippo:
«Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa
riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea,
fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e
due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli
sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano
circa cinquemila uomini. 11Allora Gesù prese i pani
e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece
dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli:
«Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
Quando furono saziati Gesù ordino di raccogliere quello che
era avanzato. Un gesto che sottolinea la preziosità del pane “raccoglietelo perché
nulla vada perduto”.
Come era prezioso il pane.
In questo episodio alcuni esegeti ci vedono il preannuncio
della istituzione dell’Eucarestia che farà nella Cena di Pasqua, e l’invito a
conservare quello che avanza e cosa si deve fare del “PANE consacrato” averne
cura.
Gesù nella cena di Pasqua, quella cena di cui noi ogni giorno
ne facciamo memoriale da poco meno si 2000 anni, istituì l’EUCARESTIA: «Prendete e
mangiate; questo è il mio corpo».
Da quella
sera, ogni giorno dell’anno, ad ogni ora del giorno sugli altari di tutto il mondo
avviene un miracolo particolare: transustanziazione.
Questa
trasformazione è un miracolo che avviene ogni giorno, ed avviene ogni giorno
sotto i nostri occhi ogni volta che il sacerdote dice:
egli prese il pane nelle sue mani sante e venerabili,
e alzando gli occhi al cielo a te
Dio Padre suo onnipotente,
rese grazie con la preghiera di
benedizione,
spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli, e
disse:
Prendete, e mangiatene tutti:
ed ecco che il pane diviene: il Corpo di
Gesù
Alcuni affermano che la presenza di Gesù nel
pane è a tempo, finita la celebrazione il pane torna ad essere quello che era prima
semplicemente pane e non il Corpo di Gesù. E come dire che noi siamo padroni di
decidere quando inizia e finisce un miracolo. E come dire che noi possiamo decidere
delle cose e degli atti di Dio.
Quel
pane divenuto il Corpo di Gesù, rimane per sempre il Corpo di Gesù… a confermarlo
ci sono alcuni miracoli eucaristici particolari:
Dopo questi segni, il 15 agosto 1996 durante la Messa della festa
dell’Assunzione di Maria, finita la distribuzione della Comunione, una donna si
è avvicinata a padre Pezet dicendogli di aver trovato un’Ostia sul retro
della chiesa. Il sacerdote, seguendo ancora una volta la prassi, l’ha messa in
una ciotola di acqua perché si sciogliesse, riponendo il tutto nel tabernacolo.
Pochi giorni dopo, il 26 agosto 1996 si
è notato che la particola, anziché dissolversi, si era trasformata in un frammento di carne sanguinosa.
Un
miracolo che sta ad indicare due cose: che quel pezzo di pane è il corpo di
Gesù, ma che la trasformazione è irreversibile. La sostanza, il pane non si
trasforma due volte, ma una volta sola. Si trasforma il pane nel corpo di Gesù
per sempre e non ritorna indietro una volta conclusa l’Eucarestia.
Ecco perché Gesù ci dice di aver cura di
quanto avanza.
Così tutte le particole che avanzano dopo
la distribuzione la Chiesa le conserva in un luogo santo, in un Tabernacolo che
diviene il luogo SANTO per eccellenza perché conserva la presenza di Gesù.
Inoltre, se fosse vero che il miracolo
torna indietro quando noi ci inchiniamo o andiamo ad adorare Gesù presente nell'Ostia,
ossia facciamo l’adorazione Eucaristica noi siamo dei folli, siamo degli
idolatri perché ci prostriamo davanti ad un pezzo di pane… noi siamo così degli
idolatri.
Fortunatamente non è così, la presenza di
Gesù nell'Eucarestia è fortemente confermata dagli innumerevoli miracoli che ci
sono stati nel corso dei secoli e che in questi ultimi anni stanno avvenendo
con più frequenza.
Alcuni maldestramente o disattentamente,
quando celebrano L’Eucarestia non stanno attenti alle briciole. Questo succede
quando si usa usare del pane al posto delle particole (ostie).
Certo ha un certo significato usare il pane
comune, pensando di fare qualcosa il più vicino possibile all’ultima cena, peccato
che si fa un errore grossolano, il pane consumato durante la cena di Pasqua è
pane azzimo e non pane lievitato.
Il pane comune che noi consumiamo generalmente
ha il difetto che si sbriciola facilmente, e la Chiesa ci invita a porre maggior
attenzione quando si usa pane comune alle briciole. Purtroppo molte volte
questa attenzione viene meno.
Quando studiai chimica ricordo che il prof
ci diede la definizione di molecola: la parte infinitesimale di una sostanza
che mantiene tutte le caratteristiche della sostanza. Se una sostanza bolle a
100 gradi lo farà sia se è un kilo, sia se è una semplice molecola.
Quindi quando il sacerdote prende il pane
lo benedice ed avviene la transustanziazione…
questa avviene in tutto il pane e le briciole che cadono sulla tovaglia sono
esse tutte Corpo di Cristo.
Quando il pane viene distribuito e
cadono in terra delle briciole esse sono il corpo di Cristo.
Quando a fine celebrazione si toglie
la tovaglia dell’altare e la si scrolla per togliere le briciole che restano
sulla tovaglia queste cadono in terra: quelle sono il Corpo di Cristo.
Questi gesti si compiono io spero per disattenzione
… ma non esclude che il Corpo di Gesù viene così calpestato.
Oggi è la festa dell’Eucarestia e chiudo questa riflessione
con una preghiera di Eustorgio Mattavelli
Signore Gesù,
quanto silenzio nel tabernacolo!
Tu, che sei la parola eterna del Padre,
ti circondi di silenzio. Dimmi
che un'anima vale per la ricchezza
dei suoi silenzi. Dimmi, o Signore,
che le persone più intraprendenti
e affascinanti sono le più silenziose.
Dimmi che il
silenzio è profondamente
dolce, perché è dolce porsi in solitudine
di fronte alle cose eterne.
O Signore, dimmi che i grandi fatti
nascono nelle ore più silenziose.
Dimmi che tante volte è il silenzio
ad evitare urti e contrarietà.
Dimmi ancora che è nel silenzio
che io posso parlare con te e tu con me.
Signore Gesù, il raccoglimento
e il silenzio non mi facciano paura.
Concedimi un profondo
spirito
di interiorità, così da poter rientrare
in me stesso per mettermi in comunione
con te, in un silenzio religioso,
pieno della tua presenza e del tuo amore.
p.s
A proposito delle briciole sulla tovaglia
Il miracolo eucaristico di Valvasone secondo la tradizione sarebbe avvenuto nel 1294 nella cittadina di Gruaro a pochi chilometri dal comune di Valvasone: su di una tovaglia, proveniente dalla chiesa di San Giusto, sarebbero apparse macchie di sangue, prodotte da un'ostia consacrata rimasta tra le pieghe del tessuto. Nel piccolo centro di Gruaro, nel 1294, mentre una donna stava lavando una tovaglia proveniente dall'altare della vicina chiesa di San Giusto, avrebbe notato sul tessuto delle macchie di sangue, provenienti da un'ostia consacrata rimasta tra le pieghe del lino. Meravigliata, si recò subito dal parroco, che organizzò una processione per portare tovaglia e particola in chiesa. Successivamente il parroco avvertì il vescovo della vicina Concordia, monsignor Giacomo d'Ottonello da Cividale, che appurò la veridicità dei fatti, autenticando il presunto miracolo.