Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera
lunedì 8 luglio 2013
Non è degno di noi.. chi accumula tesori fiscali
Girovagando in internet alla ricerca
di un documento particolare mi sono imbattuto nel sito della conferenza episcopale
francese, e mi attirato l’attenzione
quando ho letto : Les chrétiens contre les paradis fiscaux ! I cristiani sono
contro i paradisi fiscali.
Un colpo al cuore, e un salto di
gioia. I vescovi francesi prendono posizione contro uno dei cancri di questa
società, l'arricchimento sproporzionati di pochi a danno dei tanti, della massa
dei lavoratori, dei proletari, dei contadini.
Questa dei paradisi fiscali è una
vergogna senza limiti, e qualcosa che dovrebbe fare inc…. i cristiani davanti a
questo accumulo di denaro a scapito degli altri.
Un dato su tutti nelle Isole Vergini
Britanniche ci sono 25.000 abitanti, però vi sono registrate 830.000 aziende,
per depositi di 125. Miliardi di euro.
Chissà quante aziende hanno
chiuso dicendo che c’era la crisi ed hanno i soldi nascosti in qualcuno di
questi paradisi fiscali.
Chissà quanti sono, oltre i
dittatori o politici corrotti, i mafiosi o malavitosi di ogni parte del mondo
hanno i loro tesoro nascosto in questi paradisi.
Questo dei paradisi fiscali è
qualcosa che non si può accettare, sul sito francese non solo i vescovi si sono esposti in questa
denuncia sociale, ma invitano i cristiani a partecipare alla lotta chiedendo
uno stop ai paradisi fiscali, indirizzandoli su un sito:http://www.stopparadisfiscaux.fr/.
Come vorrei una chiesa italiana
coraggiosa come quella francese.
Una chiesa non più incatenata con
questo o quel partito, una chiesa che non ha paura di mettersi dalla parte dei poveri, degli
sfruttati. Per certi fatti lo fa, ma è come se lo facesse con la paura di
recare disturbo, con l apaura di essere attaccata o di perdere certi privilegi.
La chiesa italiana si batte con
coraggio su certi temi di bioteca, e di etica, ma sui problemi dell’economia,
della finanza lo fa in modo troppo soft, con poco coraggio e fondamentalmente
non lo fa in modo unito, sono a volte voci isolate che si alzano a protestare.
Ma io amo una chiesa coraggiosa,
che non solo denuncia i misfatti ma mette fuori dalla comunione della Chiesa
quanti si macchiano di peccati contro la società, contro l’umanità.
Non può essere mio fratello chi
nasconde i capitali all’estero relegando alla miseria centinaia di persone, non
può essere mio fratello chi arma una mano per uccidere un altro, non può essere mio fratello colui mette le bombe
uccidendo degli innocenti. Non può essere mio fratello colui che specula sulle
miserie umane, chi si arricchisce sul trasporti clandestino egli immigrati, chi
spaccia la droga di qualsiasi tipo.
Non può essere mio fratello in
Cristo chi si macchia di crimini contro l’umanità, contro la società, contro
gli innocenti.
Io spero che un giorno la Chiesa
metta una porta stretta è un limite… chi
è dentro e chi è fuori.. con coraggio, senza paura di rimanere in pochi e di
non vedere le chiese piene…
Qualcuno potrebbe obiettare,
cacci via le persone?
Io non caccio via nessuno, dico
solo che chi compie apertamente questi crimini non può essere mio fratello,
sono le loro azioni che li pongono lontano da me.
Ma la porta che si chiude davanti
a questi personaggi per come la penso io non mai chiusa per sempre, esiste il
perdono nella misura in cui esiste il pentimento.
Chissa se la venuta di questo
nuovo Papa Francesco, così semplice e coraggioso, che sta stravolgendo il pensiero
di molti cristiani benpensanti, dia una spinta alla nostra chiesa italiana così paurosa
e compromessa.
Nessun commento:
Posta un commento