Andare per musei, è una passione
molte volte non ripagata dai musei stessi.
Se si escludono i più famosi che vivono di rendita, ossia della fama
acquisita nel tempo, i tanti piccoli musei sono di fatto una delusione.
Quando uno visita un museo, dovrebbe uscire con la sensazione di aver
visto qualcosa di unico, qualcosa di imperdibile, qualcosa per cui vale la pena
aver pagato il biglietto e dedicato del tempo.
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vasetto porta profumi |
Visitando i piccoli musei della Toscana di reperti archeologici del
periodo in cui gli etruschi regnavano sovrani in queste terre, si ha l’impressione di
vedere sempre le stesse cose, i soliti vasetti, le solite anforette, le solite
cosucce o coccetti.
Eppure ogni museo ha il suo pezzo unico, il suo pezzo originale per cui
vale la pena visitarlo.
Prendiamo per esempio, il piccolo museo di etruscologia di Castellina
in Chianti, dove ci sono dei pezzi unici, dei pezzi super star, che invece di
essere trattati come pezzi unici, degni di essere visti. Sono messi come pezzi
comuni in mezzo ad altri reperti più comuni.
In altre Stati, questi pezzi unici avrebbero una vetrina tutta loro,
trattati come rarità preziose, con
didascalie che ne raccontano la storia e l’uso che ne facevano gli
antichi etruschi.
È così un pezzo unico, come un vasetto di forma fallica, il cui scopo
doveva essere quello di contenere dei profumi o qualcosa di simile da usare
molto probabilmente durante un rito propiziatorio, si trova in una vetrina
confuso con altri, così come un altro vasetto a forma di anatra…
Parlando con un concittadino di Boccaccio, questi si lamentava che ha Certaldo
va poca gente in confronto a San Gimignano.
A parte lo spettacolare evento di metà Luglio, Mercantia ( una serie di
spettacoli di artisti vari che si svolgono nella lunga via centrale di Certaldo
Alto) cosa offre Certaldo?
Il paese ha due tesori che sfrutta poco e malissimo.
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un angolo del museo |
Il primo è il museo del Chiodo, una ricchezza culturale, di archeologia moderna, di scienze e ingegneria
e anche per certi versi di arte…
Tanto materiale ammucchiato alla rinfusa ammucchiato in due stanze
neanche molte grandi, dove il visitatore a fatica riesce a vedere, capire e
apprezzare quello che un toscano ricco d’ingegno è riuscito a raccogliere e conservare
nel tempo, quello che è riuscito a salvare da tramandare alle future generazione, perché abbiamo conoscenza
del tempo che fù.
Un museo che vive intorno al chiodo.
In altri paesi con simile tesoro vi avrebbero fatto un museo di 50
stanze….
In Francia, ho visitato un museo della memoria contadina molto più
povero di quello di Certaldo, un museo fatto di pentole, paioli, attrezzi
agricoli o artigianali.. ma con un valore dal punto di vista culturale, scientifico
e artistico assai meno alto, ma molto più valorizzato.
Sono andato a visitare la casa di Boccaccio, altra grande delusione. Pensavo
di visitare delle stanze affrescate oppure delle stanze con tavoli, sedie letti
in stile medioevale, invece vi trovo una lunga scala di 92 gradini, a meta
salita un locale spacciato per la biblioteca di Boccaccio ma in realtà è una
stanza utilizzata per convegni o altre cose simili, lungo le pareti
dei mobili e vetrine di stile moderno con centinaia di libri moderni, al centro
un tavolo in vetro e una decina di sedie in similpelle grigia, nulla a che
vedere con il medioevo.
Pochi gradini più in alto un terrazzo, dal quale si può vedere il lungo
corso di Certaldo Alto, però utilizzato come deposito di legni, assi o altro materiale di scarto, per
certi aspetti anche pericoloso.
Infine dopo 92 gradini si arriva in cima alla casa di Boccaccio, che è una
torre, dalla cui cima, dove c’è un terrazzo, si può vedere un panorama
mozzafiato.
Ma la casa del Boccaccio dov’è?
Poi sono andato a visitare Palazzo Pretorio.
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Palazzo Pretorio - Certaldo |
Ho dovuto aspettare un ora, perché c’era un matrimonio in corso. Il
fatto che i turisti hanno dovuto aspettare all’ingresso la fine di un evento
privato è segno che frutta poco come museo o palazzo da visitare. Frutta di più
economicamente affittarlo per cerimonie, che tenerlo aperto per i turisti.
Dopo un ora finalmente entriamo, turisti 4… una gentilissima signora
che lavora al museo, ci descrive tutto il Palazzo Pretorio, l’antico palazzo di
giustizia della repubblica fiorentina. In questo palazzo, i priori inviati da Firenze, amministravano
la giustizia su Certaldo e i comuni limitrofi. Questo palazzo serviva da
carcere, da tribunale e alloggio della milizia.
Ma la sua visita non è indimenticabile.
A parte due stanze dove c’è l'ennesimo piccolo museo di reperti
etruschi, ed una (quella dove c’era il tribunale) addetta ad ufficio dei
dipendenti, si visitano tanti spazi vuoti dove non c’è nulla da vedere se non
alcuni affreschi scrostati e mal tenuti. Si visita un palazzo quasi
completamente vuoto. Eppure basterebbe poco per renderlo più interessante,
allestire le stanze come ipoteticamente potevano essere all’epoca dei Medici.
Ad es. un paio di panche da chiesa nella cappella del condannato a morte, un tavolaccio con un pitale nelle due celle dei
carcerati.. qualche manichino-personaggio qua e là nelle stanze e tutto
assumerebbe un fascino particolare.
Dal palazzo attraversando un piccolo giardino-prato, ma trascurato. si
accede ad una chiesa sconsacrata dove sono stati trasportati degli affreschi di
Benozzo Gozzoli. Tutto l'insieme che ha il sapore della provvisorietà e della
trascuratezza. Anche qui si potrebbe realizzare un piccolo giardino medioevale
e mettere delle bacheche per illustrare gli affreschi presenti nella chiesa.
Cosa dire concludendo, i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità
una fortuna… che non sappiamo trasformare in ricchezza.