
Gli uomini che guidavano il partito pensarono bene di scrollarsi
di dosso il pesante fardello di chiamarsi DC e decisero un nuovo corso e di chiamare
il partito PPI.
Un piccolo gruppo decide di imbarcarsi su un piccolo vascello e innalzano la loro vela.
Un piccolo gruppo decide di imbarcarsi su un piccolo vascello e innalzano la loro vela.
Prende vita il CCD, Cristiano Centro
Democratici era 1994, In quel periodo vidi un bellissimo manifesto con la barca
navigazione con descritti i progetti i quel piccolo e nuovo partito di centro e quindi decido in cuor mio di aderire a
questo progetto politico, all’epoca ero impegnato in altre esperienze principalmente in campo
religioso, e non avevo nessuna voglia di impegnarmi in politica, ma quel
progetto, con quel giovane leader, mi piaceva. In circa 20 anni quel piccolo
partito ha avuto le sue vicissitudini, i suoi mutamenti, ha cambiato pelle,
alleanze, strategie… ma il sotto scritto fedele… l’ha sempre votato con
entusiasmo, coinvolgendo altri nel voto… fino al febbraio 2013… l’ultimo voto
con la morte nel cuore, solo per fedeltà ho votato “Lista Civica Mario Monti”,
non per condivisioni d’Idee.

Qualcuno se ne va, qualcuno è
smarrito e piange sul disastro, qualcuno si è già rimboccato le maniche e sta
progettando il recupero del relitto.
Così tutto il gruppo dirigente
del Lazio dell’UDC, davanti al disastro del naufragio del partito, travolto dallo
tsunami elettorale del febbraio 2013, davanti alla mancanza di idee e di nuovi
progetti di rilancio, davanti a personalismi degenerati in autoritarismi
politici, davanti all’immobilismo del partito che in vista di una scadenza
elettorale impegnativa e importante quale l’elezione del Sindaco di Roma, ha
cercato inizialmente di salvare il salvabile, partecipando alla competizione
elettorale della citta Roma, anche senza
il simbolo del partito, in una lista civica, per essere presenti nel governo
degli enti locali e non buttare al vento anni di lavoro sul campo.
Il gruppo dirigente ormai non più
dell’UDC, si sono rimboccati le mani e hanno messo in cantiere l’opera di
rilancio di un nuovo centro moderato democratico d’ispirazione cristiana.
Così Luciano Ciocchetti, si
sobbarca in questo momento il ruolo di guida o di timoniere di un movimento di transizione, come lui
stesso lo ha definito il “tempo del traghettare”, ed ha invitato tutti presenti ad
salire con lui sul traghetto, che nei prossimi mesi avrà il compito di portare
tutti coloro che hanno voglia di ricominciare, di riscatto e di costruire un nuovo
progetto politico di centro, dentro una realtà a dimensione nazionale. Ed così, che ieri in una sala
convegno del Santuario del Divino Amore in Roma, ha lanciato il movimento “Idee
+Popolari”.
Così in un lungo discorso di presentazione
del traghetto “Idee + Popolari”, quello che io ritengo la cosa più interessante
è stata la ricerca e il rilancio del dialogo e della democrazia.
I progetti di programma mutano nel tempo a seconda delle esigenze dei molti, delle situazioni economiche e finanziarie, delle congetture nazionali o internazionali… ma ciò che non può cambiare è l’idea di fondo del partito, del perché del suo essere, di quello che vuole essere nel panorama nazionale e internazionale della politica .
In questo momento, più importante
della riforma elettorale, di combattere il cattivo federalismo, di ridurre la
pressione fiscale, di combattere e sconfiggere il precariato, di ridurre il
consumo del suolo con una nuova politica di pianificazione dell’emergenza
abitativa, in particolar modo recuperare i palazzi, le costruzioni aziendali,
vecchie caserme e quant’altro dismesso, di una nuova politica della sanità, tenendo conto del costo della medicina
oggi, delle nuove terapie e dei posti letto distribuiti in una logica al cui
centro c’è il benessere cittadino-malato e non il costo del cittadino –malato…. sono le idee di fondo, le idee che uniscono
gli uomini forti e liberi, le idee politiche di buon governo.

Perché il tempo del traghetto è
il tempo dell’ideologia, ma non nel senso bieco della parola, ma nel senso più
nobile. Il tempo di unire le idee e i pensieri per realizzare un ideologia di
confronto e non di contrasto o di opposizione. Fare appello di unita, sotto un
unico progetto per realizzare un centro democratico.
Almeno su punto fondamentale
bisognerà confrontarsi:
· o un partito cristiano, asseverato alla Chiesa, ma in
questo caso la Chiesa deve prendere
posizione, non si può limitare ad invitare i cristiani all’unita di intenti in
difesa dei valori cristiani, che molte volte questa unità vuol dire: difendete le
battaglie etiche della Chiesa; per il resto militate nel partito che volete. Essere
asseverato alla Chiesa può significare anche che i leader passano per il filtro Santa
Romana Chiesa.
· oppure un partito di cristiani indipendenti dalla Chiesa, ma unito solo nella realizzazione dei valori cristiani. Un partito che si batte per il sociale, ma lascia le battaglie sulla etica e la biotica, sul parlare alle coscienze a chi ha il mandato divino di farlo: la Chiesa.
· oppure un partito di cristiani indipendenti dalla Chiesa, ma unito solo nella realizzazione dei valori cristiani. Un partito che si batte per il sociale, ma lascia le battaglie sulla etica e la biotica, sul parlare alle coscienze a chi ha il mandato divino di farlo: la Chiesa.
Toccherà realizzare e fornirsi dello strumento essenziale della democrazia,
uno statuto democratico che stabilisce le regole della democrazia interna.
Uno statuto che stabilisca e regolamenta gli strumenti della democrazia, ossia le
giunte di governo, i congressi, l’ordine dei probiviri ecce ecc.
Senza uno statuto che
regolamenta la vita del partito si va incontro inevitabilmente o ad personalismo
autoritario o ad un anarchia scomponente.
Un partito non può avere un leader a vita, che si vinca o che si perda resta saldo sulla sua poltrona... in questo caso viene meno la democraticita del partito.
Un partito non può avere un leader a vita, che si vinca o che si perda resta saldo sulla sua poltrona... in questo caso viene meno la democraticita del partito.

Mai più candidati ad ogni livello eletti dall’alto, distanti dal
territorio.. in questo caso non c'è democraticità nel partito.
Un statuto che faciliti i giovani ad inserirsi nella vita del partito,
ma che non butti fuori gli anziani come stracci vecchi. Un partito dove il giovane
è aiutato a fare la sua esperienza e l’anziano mette a disposizione la sua
esperienza.
Bisognerà riparlare di democrazia
in un Italia dove drammaticamente all’interno dei partiti ne ha smarrito il
senso.
Sabato 14 luglio 2013 viene varato
il traghetto …”IDEE + POPOLARI”… a bordo
si parte.
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