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domenica 14 luglio 2013

Varato il traghetto......"IDEE + POPOLARI"



Nel 1994, la Democrazia Cristiana sta vivendo uno dei suoi ultimi momenti di vita. Travolta dagli scandali di ogni tipo, parecchi leader sono sotto processo, e all’interno del partito non c’è nessuno che riesce a prendere in modo saldo le redini per guidarlo fuori dalla crisi.
Gli uomini che guidavano il partito pensarono bene di scrollarsi di dosso il pesante fardello di chiamarsi DC e decisero un nuovo corso e di chiamare il partito PPI.
Un piccolo gruppo decide di imbarcarsi su un piccolo vascello e innalzano la loro vela.
Prende vita il CCD, Cristiano Centro Democratici era 1994, In quel periodo vidi un bellissimo manifesto con la barca navigazione con descritti i progetti i quel piccolo e nuovo partito di centro  e quindi decido in cuor mio di aderire a questo progetto politico, all’epoca ero impegnato in  altre esperienze principalmente in campo religioso, e non avevo nessuna voglia di impegnarmi in politica, ma quel progetto, con quel giovane leader, mi piaceva. In circa 20 anni quel piccolo partito ha avuto le sue vicissitudini, i suoi mutamenti, ha cambiato pelle, alleanze, strategie… ma il sotto scritto fedele… l’ha sempre votato con entusiasmo, coinvolgendo altri nel voto… fino al febbraio 2013… l’ultimo voto con la morte nel cuore, solo per fedeltà ho votato “Lista Civica Mario Monti”, non per condivisioni d’Idee.

Oggi, metaforicamente, mi trovo su un arenile dove quel vascello partito circa 20 anni fa, si  è arenato e sembra non essere più in condizione di riprendere il mare.
Qualcuno se ne va,  qualcuno è smarrito e piange sul disastro, qualcuno si è già rimboccato le maniche e sta progettando il recupero del relitto.

Così tutto il gruppo dirigente del Lazio dell’UDC, davanti al disastro del naufragio del partito, travolto dallo tsunami elettorale del febbraio 2013, davanti alla mancanza di idee e di nuovi progetti di rilancio, davanti a personalismi degenerati in autoritarismi politici, davanti all’immobilismo del partito che in vista di una scadenza elettorale impegnativa e importante quale l’elezione del Sindaco di Roma, ha cercato inizialmente di salvare il salvabile, partecipando alla competizione elettorale  della citta Roma, anche senza il simbolo del partito, in una lista civica, per essere presenti nel governo degli enti locali e non buttare al vento anni di lavoro sul campo.
Il gruppo dirigente ormai non più dell’UDC, si sono rimboccati le mani e hanno messo in cantiere l’opera di rilancio di un nuovo centro moderato democratico d’ispirazione cristiana.
Così Luciano Ciocchetti, si sobbarca in questo momento il ruolo di guida o di timoniere  di un movimento di transizione, come lui stesso lo ha definito il “tempo del traghettare”, ed ha invitato tutti presenti ad salire con lui sul traghetto, che nei prossimi mesi avrà il compito di portare tutti coloro che hanno voglia di ricominciare, di riscatto e di costruire un nuovo progetto politico di centro, dentro una realtà a dimensione nazionale. Ed così, che ieri in una sala convegno del Santuario del Divino Amore in Roma, ha lanciato il movimento “Idee +Popolari”.
Così in un lungo discorso di presentazione del traghetto “Idee + Popolari”, quello che io ritengo la cosa più interessante è stata la ricerca e il rilancio del dialogo e della democrazia.

I progetti di programma mutano nel tempo a seconda delle esigenze dei molti, delle situazioni economiche e finanziarie, delle congetture nazionali o internazionali… ma ciò che non può cambiare è l’idea di fondo del partito, del perché del suo essere, di quello che vuole essere nel panorama nazionale e internazionale della politica .
In questo momento, più importante della riforma elettorale, di combattere il cattivo federalismo, di ridurre la pressione fiscale, di combattere e sconfiggere il precariato,  di ridurre il consumo del suolo con una nuova politica di pianificazione dell’emergenza abitativa, in particolar modo recuperare i palazzi, le costruzioni aziendali, vecchie caserme  e quant’altro dismesso, di una nuova politica della sanità, tenendo conto del costo della medicina oggi, delle nuove terapie e dei posti letto distribuiti in una logica al cui centro c’è il benessere cittadino-malato e non il costo del cittadino –malato….  sono le idee di fondo, le idee che uniscono gli uomini forti e liberi, le idee politiche di buon governo.

L’idea di un traghetto democratico,  luogo d’incontro e forse anche di scontro per poi trovare un’unità sui valori da condividere e non su battaglie da sostenere contro un nemico comune, la trova veramente molto interessante e fortemente avanti nei tempi.
Perché il tempo del traghetto è il tempo dell’ideologia, ma non nel senso bieco della parola, ma nel senso più nobile. Il tempo di unire le idee e i pensieri per realizzare un ideologia di confronto e non di contrasto o di opposizione. Fare appello di unita, sotto un unico progetto per realizzare un centro democratico.
Almeno su  punto fondamentale bisognerà confrontarsi:
·      o un partito cristiano, asseverato alla Chiesa, ma in questo caso la Chiesa deve prendere posizione, non si può limitare ad invitare i cristiani all’unita di intenti in difesa dei valori cristiani, che molte  volte questa unità vuol dire: difendete le battaglie etiche della Chiesa; per il resto militate nel partito che volete. Essere asseverato alla Chiesa può significare anche che i leader passano per il filtro Santa Romana Chiesa. 
·     oppure un partito di cristiani indipendenti dalla Chiesa, ma unito solo nella realizzazione dei valori cristiani. Un partito che si batte per il sociale, ma lascia le battaglie sulla etica e la biotica, sul parlare alle coscienze a chi ha il mandato divino di farlo:  la Chiesa.
Toccherà realizzare e fornirsi dello strumento essenziale della democrazia, uno statuto democratico che stabilisce le regole della democrazia interna. Uno statuto che stabilisca e regolamenta gli strumenti della democrazia, ossia le giunte di governo, i congressi, l’ordine dei probiviri ecce ecc.
Senza uno statuto che regolamenta la vita del partito si va incontro inevitabilmente o ad personalismo autoritario  o ad un anarchia scomponente.
Un partito non può avere un leader a vita, che si vinca o che si perda resta saldo sulla sua poltrona... in questo caso viene meno la democraticita del partito.

Uno statuto che stabilisca la struttura del partito che trova la sua forza nella base ben radicata nel territorio, una base che scelga i suoi candidati, e che li senta suoi  e li appoggia.
Mai più candidati ad ogni livello eletti dall’alto, distanti dal territorio.. in questo caso non c'è democraticità nel partito.

Un statuto che faciliti i giovani ad inserirsi nella vita del partito, ma che non butti fuori gli anziani come stracci vecchi. Un partito dove il giovane è aiutato a fare la sua esperienza e l’anziano mette a disposizione la sua esperienza.
     
Bisognerà riparlare di democrazia in un Italia dove drammaticamente all’interno dei partiti ne ha smarrito il senso.
 
Sabato 14 luglio 2013 viene varato il traghetto …”IDEE + POPOLARI”…  a bordo si parte.


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