Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

lunedì 27 novembre 2017

il Mendicante

Nei pressi dell'ingresso dell'Ospedale del Santo Spirito, in un angolo, un pò nascosto..una statua in bronzo.. raffigura un mendicante.

A prima vista hai l'impressione di vedere  uno di quei artisti di strada che mascherati restano fermi in attesa di un offerta dai passanti.
Ma poi ti fermo a guardarla attentamene e vedi che è di bronzo.
Raffigura un mendicante.
Un uomo avvolto in un mantello che gli nasconde il volto, e gli lascia libero solo una mano protesa verso l'osservatore. 
E'  un uomo che chiede qualcosa..  prolunga verso di noi la sua mano... ferita.
C'è una piaga al centro della mano.... cosa avrà procurato quella ferita così larga e profonda?
Davanti a lui un piatto e un calice.

Sembra essere un comune uomo: osservando, chinandosi un pò, si può intravedere il suo volto ed è quello di un uomo con la barba.
Quella ferita nel palmo della mano, che sembra una piaga.. anzi direi una stimmata .. ci rivela chi è l'uomo sotto il mantello.


Il mendicante ci chiede qualcosa.... qualcosa della nostra ricchezza.
Di questa ricchezza effimira che riempie la nostra vita e che non possiamo portare con noi.
Denaro, case, palazzi, navi, macchine, superbia, arroganza, boria....
possiamo impegnarci tutta una vita ad accumulare ricchezza... poi verrà un giorno che altri godranno di esse e noi dovremmo lasciarle a loro volenti o nolenti.
A che serve accumulare ricchezze se poi non possiamo portarle con noi.. a che serve accumulare ricchezze se poi perdiamo la nostra anima.

Ci affanniamo ad accumulare ricchezze, oltre il nostro normale fabbisogno tutto per essere ricchi... allontanare la povertà.

Non dobbiamo essere poveri, non siamo costretti a seguire il vangelo e
 poi morire di fame
             o di sete,
                     avere freddo perché non abbiamo di che vestirci,
                              o dormire all'agghiaccio perché senza casa..

siamo chiamati a condividere la nostra ricchezze..
                                            a vivere una vita di solidarietà.

Gesù nascosto sotto quel mantello, che allunga la sua mano piagata verso di noi,  interroga il nostro cuore....








  "Quando io ero affamato e assetato" (Timothy Schmalz)




NO Vax

Non ricordo.
Cosa vuol dire camminare non lo ricordo.

Eppure mi dicono che un giorno camminavo.
Quando avevo poco più di un anno.


Mi disse una volta mia cugina: "Te lo giuro, tu camminavi e io ti portavo per mano al matrimonio di....."

Non ricordo che ho avuto la febbre alta.
Non ricordo la famosa puntura che mi è stata fatta e che cita sempre la mamma, nel ricordare quando smisi di camminare.

Non ricordo quando mi misero in piedi  e ricadevo come un sacco di patate incapace di restare dritto.
Non ricordo quando le mie gambe non sorressero più il mio corpo.

Non ricordo nulla del giorno che la polio, o meglio il virus colpi il mio corpo lasciandomi paralizzato.

Invece ricordo molte altre cose ..provocate da un vaccino non fatto:
l'umiliazione
la sofferenza
i miei pianti adolescenziali nati dall'esclusione
i vorrei ma non posso
non vorrai metterti con un zoppo
i goffi tentativi di ballare
le mie buffe parate sui prati di periferie nelle partite di calcio
le fatiche nel camminare claudicante

Sono nato nell'epoca che il vaccino antipolio non c'era.

se ci fosse stato migliaia di miei fratelli non avrebbero auto gli occhi pieni di lacrime

Si vax.... per non asciugare le lacrime di sofferenza

lunedì 16 ottobre 2017

Scendo dal pullman

Sei su un pullman
decidi di fare un viaggio con certi amici,
un viaggio avventuroso.
l'amico che ti ha invitato sembra uno a posto.
non condividiti tutto
ma le sue idee sono molte vicine alle tue.
è bastata una chiacchierata e una stretta di mano,
come fra galantuomini,
per salire sul pullman.


Sono salito su un pullman per fare un viaggio.
Per un pò si è fatto un bel viaggio.

Alcune strade son sembrate un pò pericolose
Certi personaggi che son saliti a bordo son sembrati un pò pericolosi.
Ma io ero un passeggero e non guidavo.
Con altri passeggeri abbiam provato a dire..questa non è la strada giusta, ma non eravamo alla guida del pullman.
Guardate che questa strada non porta a nulla.
Ma la risposta era .. : è l'unica strada percorribile.
.
Gesù fù tradito per trenta denari
con un bacio.

Mi fa sentire meno solo ma non mi consola.
.
Sentirsi traditi, mette un'amaro in bocca che niente riesce ad attuire.
Il tradimento di stringe in cuore e intristisce l'anima.
Certi arrivano alla morte umana davanti ad un tradimento, sentono la loro vita fuggire via, davanti al tradimento di un amico.
.
Oggi scendo dal pullman, perche davanti al tradimento di quell'amico c'è la respondabilità di quelli che erano alla guida con lui e non hanno vigilato.
E che nel momento dello sconforto si sono chiusi in un vigliacco silenzio, aspettando tristemente che i tempi passano per poi riprendere il corso degli eventi come se nulla fosse successo.
.
Io scendo dal pullman, ma non mi fermo.
Non smetto di andare avanti e di servire.
Al centro del mio cuore.. ci sono smepre i poveri...
.
Continuo a piedi.. troverò altra gente con la quale condividere un cammino di servizio.

mercoledì 21 giugno 2017

addio soldi nel c/c

ho sentito dire ... che dal 1 luglio lo stato andrà a prendersi nei nostri  c/c ciò che gli dobbiamo.
Quindi se uno deve allo stato 500 euro di tasse non pagate lui verrà e se le prenderà,

allora i benpensanti gridano inorriditi:Governo fascista
Questa è una cosa mi fa rivoltare lo stomaco e vorrei gridare; Rivoluzione.

Però penso una cosa.. se tu non puoi pagare quanto lo stato ti richiede, e dici che non hai soldi, il tuo c/c è vuoto..di che hai paura... che lo stato si prende di quello che gli devi'
Vediamo un po'.. con le tasse ci paghiamo:
-la sanità, i medici, gli infermieri i portantini, si costruiscono ospedali
-la scuola: i professori, le maestre i presidi, i libri delle elementari, le università, si costruiscono scuole
-la sicurezza pubblica: i poliziotti, i carabinieri i vigioli del fuoco, la protezione civile
- strade
- si fanno musei e si fanno parchi e riserve
- si mantiene un esercito, un aviazione e una marina
chi non paga le tasse... 
ruba a tutta la collettività...
ruba a tutti noi....
si arricchisce alla spalle di chi paga le tasse
lo stato si difende
se vogliamo uno stato che combatta l'evasione fiscale purtroppo c'è anche questa via.....
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non è casa mia

Avrei dovuto alzare la mano e dire No
ma ero ospite e non era casa mia.
Per amore degli amici in silenzio ho ascoltato
ma non ho condiviso,

Si parlava della paura di uno stato padrone che impone le tasse .. ma nessuno ha fatto proposte per una tassazione più equa.
Si parlava del no allo Jus Soli.. frutto del più becero razzismo, ma non ho sentito proposte per migliaia di bambini che crescono con i nostri figli e i nostri nipoti e hanno il diritto di crescere con dignità e da uguali.. e di pagare un giorno per le loro azioni e non per la pelle dei genitori.

Si parlava di stare vicino agli ultimi ma nessuno mi saputo spiegare chi erano questi ultimi
Si parlava di ingiustizia... ma nessuno parlava di quale giustizia futura.

Non si è parlato di scuola. .del diritto di ogni bambino ad avere la stessa opportunità di apprendimento
Non si è parlato di sanità.. del diritto del malato di avere le stesse opportunità di guarire nella sua regione come nelle altre
Non si è parlato di casa... del diritto di ognuno di avere l'opportunità di  una casa.,.. di una nuova politica della casa.
Non si è parlato di una nuova sicurezza del territorio.. di un politica di sicurezza ambientale

Solo una persona.. ha parlato di lavoro... che diventi una fissa la creazione di posti di lavoro...

Ero ospite è stato bello esserci... ma non è casa mia

domenica 18 giugno 2017

prima cristiano e poi politico

come dice Papa Francesco
la politica può essere una cosa sporca.....ma non per questo il cristiano la deve evitare
ci sono le vie difficili della santità.. una di queste è la politica

il cristiano deve essere prima cristiano e poi politico

il cuore dell'uomo viene corrotto in misura diversa dal desiderio di potere....
il potere è il male del cuore del uomo....
accumulare ricchezza
sessualità sfrenata
dominare gli altri

sono frutto del desiderio di potere

il cristiano deve prima combattere dentro il suo cuore ..
                                     il desiderio di potere... 
                                             poi fare politica

una volta presa coscienza che il suo nemico è nel suo suore..il potere vi s annida esso potrà fare politica servendo....
la politica quindi
non potrà essere il mezzo di sopraffare gli altri
non potrà essere il mezzo di arricchirsi
non potrà essere il mezzo per soddisfare i desideri repressi

egli libero dalla schiavitù del potere, del successo ad oggi costo.. potrà fare un politica del non compromesso abbracciando i valori del vangelo senza doverli svendere per una poltrona

al centro del suo progetto politico ci sarà sempre l'uomo con le necessità e il suo diritto alla dignità

diritto ad una vita dignitosa:
diritto alla casa
diritto al lavoro
diritto alla salute
diritto allo studio
diritto al riposo e allo svago
diritto alla giusta giustizia

diritto ad essere uomo

questi punti per me non sono trattabili


martedì 30 maggio 2017

Fanatismo grillino

Il FANATISMO  GRILLINO

Uno dei peggiori mali dell'umanità è il fanatismo... un cancro sociale che lentamente e ferocemente distrugge popoli e civiltà


Il  F A N A T I S M O
in qualunque campo esso genera solo lacrime e sangue.
il qualunque campo esso si manifesti, da quello sportivo, religioso o politico... genera solo lacrime e sangue
il comunismo, il fascismo, il nazismo, kamer rossi, i maoisti, i franchisti ecc ecc devono il loro successo aD un manipolo di fanatici ... che grazie alla loro tenacia cieca li ha portati a successi iniziali stravolgenti... per poi concludersi con lacrime e sangue ovunque essi si siano attivati....

Oggi abbiamo ..
i fanatici religiosi  di varie denominazioni tra i quali spiccano gli estremisti dell'Islam che stanno portando sangue e lacrime in tutto il mondo…
I fanatici in campo sportivi (ultra, hooligans, ecc ecc).. autori di nefandezze violente che nulla hanno a che fare con lo sport
I fanatici della politica, gli estremisti  che si rifanno a pseudo ideali di destra o di sinistra… o addirittura anarchici… che portano violenza nelle nostre strade con le loro manifestazioni poco pacifiche.

Oggi abbiamo però un nuovo tipo di fanatismo quello “grillino”

il fanatico :  vive di un obbedienza cieca senza nessuna capacità critica verso il suo leader, facendo del suo verbo la sua stessa ragione di vita. 
Non accetta
         critiche,
             contrapposizioni e oppositori
gli avversari diventano nemici da abbattere perché ostili alla verità rivelata.
Ma più pericolosamente :
                                 prendono decisioni personali convinti di piacere al leader... al quale devono spiare la strada del successo

Oggi noi abbiamo anche il problema del fanatismo grillino
un fanatismo per certi aspetti terribile.. diverso dai fenomeni del passato... ma ugualmente feroce e distruttivo
Bande armate di tastiera e touch of the screen... attaccano in modo libero e indiscriminato uccidendo moralmente e psicologicamente tutti quelli che sono considerati nemici del  “MoVimento
Quando qualcuno è considerato un nemico del  “MoVimento”, essi individualmente, liberamente, senza che nessuno dia loro indicazioni, si sentono il diritto di massacrare sui social la persona oggetto della loro avversione, con post dalla violenza verbale inaudita, inaccettabile.
Il fanatismo.. porta solo disastri….lacrime e sangue
La prova della cecità e del fanatismo grillino l’abbiamo nella nostra città.
Qui a Roma... dove abbiamo  una plebe autoconvinta che gli altri sono il male, autori del disastro cittadino, e che l' unica soluzione è il verbo grillino (il quale è variabile nel tempo e nello spazio), e lei ciecamente, senza nessun dubbio avanza a capo chino verso un probabile successo.

Tutto quello che succede in questa città, per il fanatico grillino è colpa degli altri, senza porsi un minimo di critica in quello che sta accadendo

Così i disastri di oggi ( a detta di loro tutto era un disastro, tutto è un disastro) è colpa delle passate giunte e consigli, tutta colpa dei vecchi politici,
Indiscriminatamente.. tutti i politici delle  vecchie giunte e consigli, siano
di destra o di sinistra
donne e uomini
onesti o corrotti
giovani o vecchi
antichi o moderni
tutti, indistintamente sono colpevoli

Ma queste cose lo sapevamo, senza però generalizzare, che i politici delle passate gestione avessero delle responsabilità  senza che quelli del MoVimento  ce lo dicessero.

Considerato alla luce della realtà odierna della città, frutto del vecchio sistema, dai programmi elettorali, dagli slogan dei  portavoce ci aspettavamo dal MoVimento” un cambio di marcia sostanziale.
Ci aspettavano
Un modo nuovo di affrontare i grandi appalti con procedure di garanzia di legalità (vedi olimpiadi)
Ci spettavano un’apertura al privato per il rilancio della città (vedi stadio)
Una nuova visione della città con piani urbanistici moderni e progressisti (no alle torri dello stadio)
Un nuovo modo di scegliere gli assessori (onesti e fuori dalle logiche di partito ..vedi Muraro, De Domincis, Berdini, Bergamo ecc ecc )
Un sindaco libero di agire vicino ai cittadini e non prigioniero del partito (vedi le direttive Grillo-Casaleggio) ..
Ci aspettavano dei consigli municipali fatti da un gruppo di persone dediti ai problemi del territorio e non divisi in correnti e faide come nei vecchi partiti
Ci aspettavano verità e onestà.. invece assistiamo a comunicati menzogneri, a conflitti d'interessi, attaccamento alla poltrone e scalate al potere come quei politici della vecchia repubblica



Ma non solo questo…

Il fanatico grillino
sembra avere un unico scopo prendere il potere del parlamento
sembra non vedere nulla di quanto accade, non solo a Roma, ma nel resto d’Italia e dentro lo stesso MoVimento”
sembra non vedere la mancanza di democrazia
sembra non vedere la mancanza della scelta dalla base dei portavoce
Sembra non vedere le ingiustizie perpetrate dal potere Grillo-Casaleggio
sembra non vedere le decisioni prese unitariamente dal potere centrale
sembra non vedere l’imbroglio della gestione del denaro
sembra non vedere che la trasparenza non è completa trasparenza
sembra non prendere in considerazione la voce dei dissidenti
sembra non capire che non è vero che uno vale uno

non vede, non sente, non parla





martedì 11 aprile 2017

Centralità...dopo l'Indipendenza del Municipio

Continuo a sentir parlare, o di leggere in rete post sulla centralità del Santa Maria della Pietà.
Diverse volte ho chiesto ai vari interlocutori cosa vuol dire questa centralità?
Ma nessuno mi ha risposto in modo esauriente, spiegandomi dettagliatamente il tema della centralità.

Anche se oggi, adesso, pongo questa domanda non mi saprebbero rispondere in modo esauriente.
Dicono: fare del complesso una centralità?

MA CENTRALITÀ DI COSA?
Centralità di una cosa che non esiste.

Prima di parlare di un centro dovremmo capire l’area che si trova intorno a questo ipotetico centro.
Dovremmo innanzitutto definire e costruire l'area alla quale dare una centralità.

Prima di tutto dovremmo dare una forma, creare dei limiti e poi dare un anima e un cuore ad una realtà che adesso è un insieme disomogeneo di rioni e quartieri,
Oggi non abbiamo, non c'è una realtà alla quale dare un centro, perché in questo momento tutte le realtà che compongono il municipio hanno il loro centro in Campidoglio.
Tutte le realtà territoriali i vari rioni e quartieri, per i loro bisogni o necessità guardano al Campidoglio e vedono nell’amministrazione municipale solo un mezzo per arrivare all’amministrazione del Centrale capitolina e non come colei che può risolvere i loro problemi.. non vedono nell’amministrazione municipale la sua amministrazione più prossima.

Bisogna prima di tutto dare una forma ed una identità precisa ad una porzione di territorio romano.. unirla sotto una stessa idea, bandiera e futuro.... creare il Municipio-città

L’impressione  e che oggi, si vuole mettere le mani sul Santa Maria per realizzare progetti personali, idee private, mascherate da progetti di "bene comune",
L’impressione e che oggi molti che parlano e avanzano pretese sul comprensorio non hanno  avere un idea precisa di cosa si vuole fare di questa area nel suo insieme, un idea fondamentale senza un idea precisa del recupero totale di tutto il comprensorio , dimenticando chein passato  questo realtà unica è stata il cuore, l'anima e la vita stessa di migliaia di cittadini di questa zona di Roma.
Il comprensorio andrebbe recuperato per il suo valore storico e sociale che ha avuto in circa 100 anni di vita e che potrebbe avere nei prossimi 100 anni.

Quindi prima di parlare di centralità... iniziamo a parlare della nostra città … dare vita ad una nuova città che poco  ha che fare con Roma centro, prima di tutto tagliare il cordone ombelicale con il Campidoglio per poter dare vita ad una città la cui amministrazione sarà sicuramente più vicina ai cittadini.

Siamo ormai ad un bivio.. lottare per una indipendenza territoriale da Roma centro,  con la possibilità di arrivare a gestire il territorio.. con le sue esigenze territoriali quali:  sociale, scuola, urbanistica, cultura e altro oppure … morire ogni giorno di più con Roma centro
O precipitare nel buco del default con il Campidoglio o provare a risorgere da soli con l’indipendenza dal Campidoglio…


E tempo di muoversi …creare dei movimenti d’opinione e  la creazione di comitati per indire un referendum di autonomia e  di indipendenza dal Campidoglio.


Lettera aperta: Dare vita alla ciclopedonale.

Presidente Barletta Valerio

               Diverse volte ci siamo trovati a parlare dell’importanza di un ufficio turistico di livello municipale.
La domanda primaria che mi sono posto è: ha un senso un ufficio turistico di questo livello?

È innegabile che un ufficio turistico di livello municipale non vivrebbe di luce propria, ma potrebbe risultare un inutile appendice dell’ufficio Turistico di Roma Capitale.
Molto diverso sarebbe se un ufficio turistico vivesse di luce propria.
L’essenza di un ufficio turistico, non può essere una semplice diffusione d’informazioni commerciali quali può essere 
indicare un albergo o un specifico ristorante, ma è molto di più.
L’essenza centrale di un ufficio turistico è la promozione delle bellezze artistiche, storiche, naturali presente nel territorio, promuovere e divulgare le attività culturali, sociali e sportive che le varie associazioni, comitati, pro loco o quant’ altro presente nel territorio.
Quale bellezza abbiamo nel territorio da promuovere?

L’ EREDITÀ MANCATA
Purtroppo il passato è stato avaro con questo municipio, non abbiamo ricchezze e bellezze che hanno altri municipio da offrire a turisti alternativi, che hanno voglia di scoprire un'altra Roma diversa dal circuito classico.
Ad es. l’Eur  ha da promuovere il suo stesso quartiere, modello urbanistico degli anni 40, realizzato per l’esposizione universale del ’43, poi sospesa per la guerra, ma presto avrà la riapertura del LunaPark e l’apertura dell’Acquario sotto il laghetto…
Il municipio VIII, con il suo parco degli acquedotti o i 13 km di via Appia antica….
Ostia, con il suo essere il mare di Roma, con il porto turistico, gli scavi della città antica portuale..
Purtroppo il passato ci ha lasciato solo tracce di epoche importante, infatti, troviamo qual e là nel territorio pochi ruderi dispersi che hanno una certa importanza solo per gli storici e studiosi, ma poco importanti per i turisti in parallelo con quello che offre Roma in questo campo. Anche nel campo dell’arte e della cultura abbiamo pochissime cose per realizzare circuiti di un certo interesse. Certo abbiamo la cappella della visione della Storta, il santuario di Santa Maria di Galeria.. troppo poco per costruire un interessante circuito turistico.
Ma, al contrario, il presente ci mette nelle mani qualcosa che può essere una ricchezza per il futuro prossimo e venturo, qualcosa che può diventare il fulcro, il centro  sui cui costruire un originale e autentico progetto turistico.
Parlo della Pista "Ciclopedonale".

Essa può diventare una ricchezza inestimabile per l’intero Municipio. Con i suoi 5 km di percorso essa è un trait-union sottile che unisce diversi quartieri, che prolungata saggiamente fino a Tragliatella, al confine nord, essa diverrebbe un arteria ecologica unica nella sua specificità.       
Di certo, un progetto così ambizioso, ha bisogno di un amministrazione che sappia riprenderla in consegna, non solo come “struttura urbanistica” ma come proprietà intellettuale, progettuale e territoriale, essere “padroni” della pista ciclopedonale per un progetto di largo respiro.
È un’idea forte:  costruire, mettere in piede, realizzare un progetto turistico, ambientale, sportivo, ricreativo, culturale, che è qualcosa di molto ambizioso e molto innovativo.

IL NOME…
La prima azione da fare, è dare un nome alla “ciclo pedonale”, per farla divenire propria, intima, confidenziale; dare un nome per indicare una certa appartenenza, per dargli VITA.
Un nome che la identifica, che la distingui dalle altre anonime ciclopedonali di Roma.
Il primo segno che essa è una cosa viva, che ha una sua autonomia, che è una realtà ben specifica è il suo nome.
Il nome è segno di essere viva, è il segno di una missione.
Il nome da confidenza, da appartenenza, lo lega al Territorio, ai cittadini non sarà più una striscia rosso-grigia, ma diverrà qualcosa di unico per il territorio e i cittadini.
Non un nome di dedica a qualcuno o qualcosa, ma che appartenga a tutti,  un nome che indichi la sua missione territoriale, cittadina e universale.
Un nome potrebbe essere la via Francisca.
Un nome che da una dimensione universale pur restando ancorata al Municipio.

Francisca era il primo e più antico nome della Francigena. Ancora oggi sparse nel nord Italia ci sono molte vie chiamate Francisca, strade che portano al di là delle Alpi.
Un nome che colloca la “ciclopedonale” parallela alla via effimera della Francigena, senza entrare in competizione con essa, senza andare ad interferire con le varie associazioni Francigene esistenti…
Il nome Francisca, lega “la via” al camminatore per eccellenza, al simbolo più forte dell’ambientalismo, a San Francesco. Nessun uomo è stato più camminatore di San Francesco che ha percorso in lungo e largo l’Italia, sempre a piedi nudi, il prototipo dei camminatori di oggi. Mentre la Francigena è legata ad un camminare penitenziale, infatti i pellegrini venivano a Roma penitenti,, per espiare colpe imperdonabili, San Francesco andava a spasso a portare un annuncio di pace e di gioia darebbe un nuovo senso al camminare-passeggiare. 

San Francesco è stato un camminatore speciale, era un annunciatore di “buoni messaggi”, inoltre era legato alla natura che lo circondava, è stato il primo ambientalista storico.  San Francesco è il simbolo dell’amore per la natura, non a caso il papa Francesco, ha intitolato la sua enciclica ambientalista con le parole del santo di Assisi: Laudato si.
Francisca ci lega anche a Papa Francesco, al suo anno della misericordia, a questo anno giubilare e quindi ci ricollega al sacro, ai vari penitenti che verranno a Roma camminando, ed offrirà loro un alternativa sicura da percorrere.

 VESTIRE L’IGNUDA.
 Non basta dare un nome alla “ciclopedonale”, bisogna diciamo.... vestirla.
Creare dei tratti da visita,  dove chi la percorre ha il piacere di passeggiare vedendo cose nuove.
Creare dei tratti a dedica.
Un tratto lo si può dedicare ai giusti della terra.
Piantare un albero e sotto posizionarci una panchina e un cartello con la biografia del giusto. E cosi lungo un tratto metteremo la vita di Perlasca, di Gandhi, M. Luter King.  L’albero è simbolo di un seme che cresce per essere segno per le generazioni future, la panchina per invitare a fermarsi e riflettere il cartellone il valore che si vuole trasmettere…  trovando degli sponsor per la spesa
Oppure lungo il viadotto mettere dei cartelli delle buone parole…. Pace, scusa, permesso, amore ecc ecc sempre con sponsor
Oppure un altro tratto dare lustri ai cittadini del municipio che si sono distinti nell’arte, nella scienza, nella cultura, nel cinema,
Invitare gli artisti a dipingere i vari muri con la street art.. colorare la via,,,
Di abiti alla via ne possiamo mettere tanti altri… non manca certo la fantasia e la creatività di come vestire la “ciclopedonale”.

Questo potrebbe essere un progetto creativo e costruttivo centrale sul turismo, poi sarà facile costruirvi intorno altre cose o percorsi… come mettere in piedi un assessorato al Turismo, che abbia idee e forza realizzativa,  che sappia valorizzare i parchi pungolando Roma Natura… la creazione di un polo museale al Santa Maria della Pieta, aggiungere al già presente Museo della Mente, un museo della natura territoriale, un museo dei cittadini o altro….

Questo e tanto altro…. si può fare….

Buon Natale
Silvano Mecozzi