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venerdì 5 luglio 2013

Cosa c'azzecca Renzi con il PD



Dopo l’ennesimo scontro all’interno del PD, una domanda nasce spontanea, ma Renzi ha ancora un senso all’interno del PD.
Ormai sono mesi che c’è un logorante braccio di ferro tra il gruppo renziano e l’altri.
Questa posizione di Renzi, di fare “l’osservatore Piddiano” in attesa nella sua Firenze, che i tempi siano maturi, di fare continue critiche all’immobilismo del PD, come la critica di non aver ancora deciso la data del congresso,  di questo suo farsi tirare per la giacca e resistere ad oltranza stando distante in attesa, non è amata dai più del partito. Anzi.

Troppi avversari, per non dire nemici, ha Renzi all’interno del PD, lui è in una posizione di minoranza, per di più rappresenta quella coscienza del partito che alcuni vorrebbero rigettare definitamente.

L’unione DS – Margherita, all’interno dei primi in molti non l’hanno mai digerita. Un matrimonio che non si doveva fare, un innesto che sta generando rigetti naturali in tutta Italia.
L’unione tra i due è stata un vero atto contro natura.
I DS, gli ex comunisti, un partito forte, antico, anche se ha avuto un rigetto di alcune idee storiche mantiene una certa anima ed identità ben definita, con forte radicamento nel territorio grazie alle sue sezioni presenti in quasi tutto il territorio nazionale.
I Margherita, ex democristiani e altro, un partito debole, nuovo, senza più un’anima ne un identità precisa, senza radicamento nel territorio, anzi i circoli della Margherita, scopiazzamento mal riuscito di Forza Italia, erano della scatole vuote.
Cosa poteva nascere da queste due realtà così lontane tra loro.
I due sposi resistono finche trovano un comune nemico, finche si guarda a ciò che unisce ossia sconfiggere Berlusconi, ma se qualcuno comincia a porre domande su cosa è all’interno il PD. ecco che vengono fuori le cose che dividono,  e il rigetto è la cosa più naturale.

Oggi le due anime quella comunista e quella democristiana si stanno fronteggiando all’interno, un lungo braccio di ferro che sta indebolendo il PD. L’anima comunista sta predominando leggermente e sta generando il rigetto dei democristiani.
È chiaro che i puristi del PD, vogliono un partito più spostato a sinistra, mentre altri vorrebbero un partito più vicino alle posizione dei centristi.

L’elezione di Bersani a premier  era una chiara scelta di campo, verso sinistra, a testimonianza di questa scelta l’alleanza con i SEL, rigettando un’eventuale alleanza con  il centro di Monti-Casini. (è questa non scelta è un’altra delle critiche di Renzi, perché l’alleanza con Monti avrebbe permesso altri scenari nella creazione del Governo)
La sconfitta parlamentare di Bersani, che ha generato un partito frantumato al suo interno, ha portato alla scelta di Letta, rispostano il Pd verso il centro, causando la rottura con SEL,  è questa operazione non piace ai puristi, che mal digeriscono l’alleanza con il PDL.

I piddini, sono così costretti alla scelta di Letta, un centrista, accettato dai più solo come il male minore, nell’attesa di ricompattare il partito, per continuare l’operazione rigetto al fine di ricreare anche se con un nome diverso, il vecchio PCI, e recuperare così lo smarrito elettorato di sinistra.
Renzi insieme ad altri sono l’anima centrista PD, gruppo in minoranza, che deve essere rigettato ma è un operazione difficile da fare in quanto è in una posizione di forza, per essere il sindaco di Firenze, con una grande visibilità mediatica.
Non credo che Renzi, alla luce dei fatti di oggi abbia un futuro all’interno del PD. Vi potrà restare come sindaco di Firenze, come grande personaggio del partito ma sulla poltrona del comando non siederà mai.

La sua grande occasione l’avuto e purtroppo ne è uscito sconfitto, anche se ha avuto un grande consenso personale, tutto l’apparato di partito si è schierato contro di lui, cambiando anche le regole per evitare la sua vittoria, che avrebbe potuto significare uno stravolgimento del PD.
Non credo che avrà un’altra possibilità di partecipare alle primarie e nessuno lo chiamerà mai ad un ruolo di comando all’interno del PD.

C’è un vuoto al centro… cosa potrebbe succedere se l’operazione rigetto avesse un accelerazione?

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