Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

sabato 30 novembre 2019

Maledetta conoscenza o benedetta ignoranza

Andiamo a trovare i miei amici/fratelli di Perugia, mentre sto arrivando alla loro casa, passiamo (io, moglie e figlio) davanti ad una chiesa, alla parrocchia.
E' una struttura nuova e mi colpisce la sua forma, un vasto piazzale o meglio sagrato, lo spazio antistante l'ingresso della chiesa sembra un luogo destinato ad essere piazza luogo d'incontro tra le genti.
Il campanile snello staccato dal corpo della chiesa che sembra vivere di vita propria indipendente dal resto e la forma ottagonale della chiesa con una cupola in vetro.
La trovo bella e inspira in me il desiderio di andarla a visitare. Un colpo di fulmine.
Passeranno mesi prima che io possa visitarla all'interno.

Così a fine novembre, con il fatto che devo partecipare alla messa domenicale vado proprio in questa chiesa per celebrare il culto.
Devo dire che come entro rimango colpito dagli affreschi essi sono stati fatti lungo tutte le pareti in una continuità circolare. Questi affreschi sono lungo tutto il perimetro della chiesa.
Forse perché c'è poca luce esterna, in quanto fuori è già notte l'oro degli affreschi rende tutto più luminoso ed anche bello.

Come entro rimango estasiato, dalla bellezza.

Sarà, che personalmente le icone russe piacciono in modo particolare e vederle tutte insieme mi suscitano un senso di bellezza molto intenso.
Mi siedo e mi viene in mente un pensiero "qui  ci sono i neocatecumenali", allora cerco in torno se c'è la caratteristica icona dipinta da Kiko che è esposta ovunque c'è una presenza di comunità neocatecumenali.
Al lato dell'altare c'è esposta un icona, è un icona ortodossa ma non è quella di dipinta da Kiko.
Passo gran tempo ad osservare gli affreschi sulle pareti... sono tutti riproduzioni di famose icone della tradizione ortodosse... dall'annunciazione, la natività, l'entrata di Gesù in Gerusalemme via, via fino alla Dormizione della Vergine.

Il giorno dopo parlo con mio amico, Mino, che è anche parrocchiano e mi dice che queste sono state disegnate da Kiko e dipinte da altri della comunità


Incuriosito dal fatto faccio delle ricerche su internet e scopro.. che questi affreschi sono del 2006, compiuti da Kiko e da un gruppo di pittori.
Le stesse immagini sono state riprodotte in almeno altre 4 chiese... una a Macerata, una Mestre, una a Cagliari e una in Spagna a Madrid.
L'entusiasmo per questi affreschi scema in me.








Perchè un operazione simile?

Che senso ha  riprodurre icone ortodosse nelle chiese cattoliche?

In un sito a proposito di questi affreschi ho letto una dichiarazione di Kiko: creare un ponte tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente
Sembrerebbe una bella intenzione.... ma può essere un ponte verso oriente?

Scopiazzare delle immagini, pur lasciandole nel loro minimalismo, e poi si modificano leggermente i simboli teologici e comunicativi sconvolgendone il senso... è forse un ponte?


Non riesco a capire tutto questo.


Noi abbiamo bisogno di far rinascere un'arte cristiana nuova, esplosiva e non di scopiazzare il vecchio oriente.




Abbiamo tante opere meravigliose 
nel nostro panorama artistico: Giotto, Gaudenzio Ferrari, Signorelli e Beato Angelico, il Ghirlandaio... abbiamo affreschi di bellezza inaudita e dobbiamo scopiazzare ...

Cioè tacitare l'arte di tanti artisti che ci sono in Italia e dare spazio un pseudo pittore che ricalca le opere di altri.

Almeno avesse fatto opere di sua creazione, della sua fantasia, del suo ingegno creativo... invece ecco lo scopiazzatore

Abbiamo bisogno di un risveglio dell'arte cristiana... l'arte del decoro, dell'arredamento sacro, della creazione floreale, del lettorato, della poesia cristiana, della musica cristiana (non della canzonetta) invece è tutto soffocato.... da uno solo.


Amavo il RnS perchè lasciava tanta libertà alla creatività del singolo nel gruppo.


Mi domando meglio essere beatamente ignorante e vedere senza domandarsi il senso delle cose.. o essere maledettamente conoscente delle cose e dei fatti e domandarsi continuamente il senso delle cose e dei fatti...  e come in questo caso non domandarsi?




venerdì 22 novembre 2019

Questo è il Re


L’anno liturgico si conclude  con la Domenica dedicata a Cristo Re.
Re.
Che parola arcaica, antica … noi non siamo abituati al concetto di Re, ma con quale parola possiamo sostituirla per indicare un'autorità superiore: monarca, regnantemaestàimperatoremigliorecampione.

In fondo la parola Re è quella che meglio indica il “capo riconosciuto e legittimo di uno stato” che a differenza di un presidente, non è eletto democraticamente dal popolo, ma riconosciuto con tale.
Ebbene, la Chiesa riconosce in Gesù il suo capo e noi fedeli riconosciamo il ruolo di Gesù, di essere capo della Chiesa, e nostro Re indiscusso.
Se c’è un Re, ci sono dei sudditi.
Se ci sono dei sudditi c’è un regno.
Se c’è  un regno c’è una capitale.
Se c’è una capitale c’è un palazzo reale.


Se c’è un palazzo reale c’è una sala del trono.
Se c’è una sala del trono c’è un trono
e come sarà il trono del re.

Un trono d’oro ?
Un trono tempestato di pietre preziose?
Un trono di cristallo?
Un trono di marmi preziosi?
Un trono di spade?

Il mio Re ha un trono di legno,
due tavole incrociate.
Il trono del mio Re è una croce di legno.

Il Re venne tra i suoi e suoi non l’hanno accolto.

Venne il mio re  e un trono gli hanno dato,
collocato su un alto monte.

Lui venne,
l’hanno catturato, legato, trascinato e spinto.
Interrogato, processato e condannato.
E poi schiaffeggiato, percosso, frustato, colpito e ancora trascinato e spinto.
E poi lo hanno incoronato con una corona di spine,
caricato di una croce e poi spinto e trascinato verso la sua sala del trono, un alto monte,
e poi su di Essa l'hanno inchiodato
Fissato al suo Trono.

Qualcuno inchiodò un cartello al di sopra del sul capo: Ecco il Re degli Giudei

E poi, hanno atteso la sua morte
vedendolo soffrire atrocemente sulla croce.
Qualcuno indifferente alla sofferenza lo derideva.

Poi lo si senti urlare,
dopo ore si sofferenza sul suo trono.
Straziante fu il suo grido di dolore: «Elì, Elì, lemà sabactàni?»,

Non contenti,
non sicuri della sua morte,
gli hanno trafitto il cuore con un colpo di lancia.

Questo è il mio Re.


sabato 16 novembre 2019

Gesù chiama e invia


Non c'è evangelizzazione senza Effusione dello Spirito.
Non c'è effusione dello Spirito senza preghiera.
Non c'è preghiera senza comunità.
Non c'è comunità senza Parola di Dio.

Leggo una serie di frasi messe in fila a formare una certa sequenza, come se fossero una conseguente all’altra, una dipendente dall’altra.
Queste serie di frasi sono state dette da un big religioso esperto di certi argomenti, quindi sicuramente avrà ricevuto un applauso scrosciante, perché in realtà sempre un bel programma per arrivare all'evangelizzazione

Proviamo a rovesciare la sequenza di frasi:
Se c’è la comunità c’è la preghiera
Se c’è la preghiera c’è l’Effusione dello Spirito
Se c’è l’Effusione delle Spirito c’è l’evangelizzazione


Leggendo le due sequenze di frasi mi sembra che manchi qualcosa.
Le leggo in un senso e la leggo nell'altro senso, ma, mi sembra sempre che non siano le sequenze giuste.

Dicono che entrare a far parte di una comunità è una risposta ad una vocazione, cosi come entrare a far parte di un ordine religioso
Alla base di tutto c’è l’incontro con Gesù.
Entrare a far parte di una comunità o  di  ordine religioso e rispondere “SI” a quello che ci invita alla chiamata di Gesù

La prima comunità cristiana prototipo di tutte le comunità (o ordini religiosi) di fonda sulla chiamata… Gesù chiamo uno ad uno coloro che entrano a far parte della sua comunità… quella degli apostoli.
La comunità si stringe intorno alla figura, alla persona di Gesù.
E questo schema si ripete nei secoli.
Leggiamo negli Atti degli Apostoli: Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
               
Come nella comunità degli apostoli e Gesù che chiama a partecipare, questa chiamata si propaga nel tempo, e l’evangelista Luca ci dice che pur essendoci una grande evangelizzazione l’appartenere o entrare nella comunità è sempre una risposta a Gesù e non agli uomini.
La comunità nasce intorno alla figura di Gesù. Alla sua persona.

La comunità si forma intorno alla persona di Gesù alla sua chiamata e si nutre della Parola di Dio.
Gesù univa la sua comunità quella degli apostoli con la sua Parola.
Ogni giorno la comunità degli apostoli si stringeva intorno a Gesù per ascoltare la sua parola.

C’erano due livelli di nutrimento
. il primo livello era quello di Gesù che parlava in pubblico
. il secondo livello era quando in privato nel cenacolo agli apostoli Gesù approfondiva quello che aveva annunciato in pubblico.

Leggiamo in Luca (4,33-34)  Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa”

                                                                                                                                                                                                      
Dopo la resurrezione Gesù appare alla sua comunità che era riunita in una casa: La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo.>> (Gv 20. 19-22).

Gesù appare ai suoi amici, ai membri della sua comunità e trasmette a loro il suo mandato e dopo aver dato loro il mandato soffia lo spirito Santo su di loro, però non subito….
Per poter iniziare la loro missione devo aspettare che Gesù sale al Padre e questo avviene nel giorno in cui ascende al cielo.
Leggiamo in Luca: Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».

Gesù sale al cielo e lascia la sua comunità e viene  “assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo”
Gesù sale al cielo, ma dopo aver formato i suoi fratelli di comunità, dopo averli formati alla missione che gli dà: formare altre comunità e per essere adatti a questa missione Gesù pregherà il Padre perché mandi su di loro lo stesso Spirito che lo ha sostenuto nella sua missione terrena.

Infatti leggiamo nel Vangelo di Giovanni :  Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo». 34E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Gesù si reca al fiume Giordano, si reca da Giovanni Battista per essere battezzato e qui mentre viene battezzato lo Spirito Santo scende su Gesù e il cielo si apre e si sente una voce che dice : Ecco il mio figlio prediletto.  E poi inizia la missione di Gesù.

Quindi Gesù chiama a sè i 12 apostoli e altri (donne e uomini) e con loro forma una comunità, dopo averli formati, istruiti e dato disposizioni precise li invia a fare ciò che ha fatto portare la Buona Novella della salvezza e formare nuove comunità, ma non intorno alla loro persona ma intorno all’annuncio di salvezza di Gesù e per fare questo il Padre con l’intercessione del Figlio invia loro lo Spirito Santo.

Quindi:
Gesù annuncia la salvezza e con la chiamata forma la comunità
Gesù forma e invia alla missione: evangelizzazione
Gesù sostiene la missione con l’invio del suo Spirito Santo

Mi sembra così lontana :
Non c'è evangelizzazione senza Effusione dello Spirito.
Non c'è effusione dello Spirito senza preghiera.
Non c'è preghiera senza comunità.
Non c'è comunità sen
za Parola di Dio.
Oppure come ho rovesciato la sequenza:
Se c’è La parola di Dio c’è la comunità
Se c’è la comunità c’è la preghiera
Se c’è la preghiera c’è l’Effusione dello Spirito
Se c’è l’Effusione delle Spirito c’è l’evangelizzazione.

Mi sembra che quanto detto nella sequenza del Big, sia un po’ diverso da quanto cui viene presentato dalla Scrittura e manca essenzialmente il centro, il promotore, l’Alpha e l’Omega, l’inizio e il fine di ogni cosa la figura di Gesù.


mercoledì 6 novembre 2019

Il coraggio di essere una Chiesa profetica

C'è una canzone di Bob Dylan, con il titolo Dio dalla nostra parte... e una canzone contro la guerra in generale,  ma c'è un passaggio che fa riferimento al genocidio degli indiani

Oh, i libri di storia lo dimostrano, raccontandolo così bene
la cavalleria caricava, gli indiani cadevano
la cavalleria caricava, gli indiani morivano
il paese era nato da poco con Dio dalla sua parte


Già, la storia del Stati Uniti è macchiata del genocidio dei popoli nativi americani i comunemente detti "indiani", questi erano in realtà popoli diversi che vivevano sparsi  in tutto il territorio che oggi è gli Stati Uniti d'America.
Una macchia indelebile nella storia più o meno gloriosa degli Stati Uniti.


Interi popoli (o Tribù) sono stati deportati dalle loro terre natie, parliamo dei Choctaw, Cherochee, Seminale, Muscogee, (Creek) Chickasaw  poi i piccoli gruppi  degli  Shawnee, Odawa, Potawatomi, Saukm e Meskwaki .

Una vera  propria pulizia etnica.


Costretti con la forza a firmare trattati di pace, furono forzati a trasferirsi dopo una lunga marcia in territori al centro dell'America, terreni poco fertili ed ostili.
Una lunga marcia, sulla via chiamata "il sentiero delle lacrime" dove migliaia di nativi americani trovarono la morte.

I territori  tolti ai nativi furono dati ai colonizzatori ...yankee s figli di europei...  questa pulizia etnica non riguarda solo gli Stati Uniti, ma in quasi tutto il continente Americano dal Canada al Cile, passando per il Centro America,
Non c'è stato del Continente Americano che non è stato toccato dalla pulizia etnica dei nativi.

Leggendo gli atti del Sinodo dell' Amazzonia, son rimasto colpito nel leggere la volontà di dare un liturgia o rito locale alla PanAmazzonia.
Ma la PanAmazzonia  non è solo l'Amazzonia che si trova in Brasile, è di fatto un vasto territorio che si allarga in ben 9 stati...  e molto di più della sola foresta brasiliana che si trova intorno al Rio delle Amazzoni.
Questo semplice atto di creare un Rito Amazzonico è un gesto politico di una certa rilevanza e importanza, perché di fatto da una identità nazionale a un popolo che è di fatto disperso in nove stati.

Gli indio amazzonici non sono più delle piccole tribù locali per la Chiesa, ma ,diventano un popolo degno di essere considerato come tale.
Tutto ciò è rivoluzionario e profetico.
Non sono più le frontiere a delimitare i popoli, ma i confini naturale della geografia, della storia e delle tradizioni.
Quindi questo popolo disperso nella foresta Amazzonica è di fatto un popolo e li unisce oltre lo stile di vita, una ipotetica lingua,  la vita nella foresta.. anche un unico culto verso l'unico Dio.

Il rito religioso li rende popolo.... degno di dignità alla pari delle altre nazioni e il loro territorio l'Amazzonia è la loro casa, la loro terra e la loro nazione e nessun altro ha diritto di proprietà e potere.

Il gesto rivoluzionario della Chiesa  è quello di dire che la terra è di chi l'abita, la coltiva, la protegge e l'ama e non degli speculatori, affaristi e capitalisti che intendono distruggerla  (come hanno fatto in passato e fanno nel presente ) tutto per fare soldi ad ogni costo.
Questo è un primo gesto riparatore della Chiesa verso i popoli che sono stati violentati in passato.

Studiando la storia dell'Argentina, sono rimasto colpito, come anche loro si sono comportati come gli yankee s del nord.
Migliaia di Indio della Patagonia furono trucidati e spinti verso regioni inospitali è questo lo scoperto leggendo Borges,  il suo libro L'Aleph, un testo del 1949.
Nel suo romanzo Borges parla delle guerre Indio-argentine e di certi suoi eroi o vittime.
Incuriosito sono andato a leggere di queste guerre.... 
Inutile dire che il risultato finale era quella di cacciare via gli indio o nativi americani che vivevano nella Patagonia, togliere loro i territori da ridistribuire ai conquistatori e invasori figli degli europei.
Fu un vero e proprio genocidio di massa, quei pochi che non furono uccisi finirono come schiavi nelle fazenda.

Penso che questa pagina nera, macchiata di sangue innocente degli indio sud americani, viva nella coscienza di Papa Francesco e questo Sinodo dell'Amazzonia voglia : 

  • sia dare giustizia a ciò che resta dei veri padroni dell'America 
  • che salvare un popolo che potrebbe scomparire con l'avanzare della cosiddetta civiltà.
Questo potrebbe essere il prima passo di ridisegnare la geografia dei popoli e dare una "dignità a popolo" ai curdi, ai tirolesi, ai baschi e tanti altri popoli oggi oppressi e dispersi.




martedì 5 novembre 2019

Un prete, un disabile e la donna con l'ombrello

Sono circa le sette, di un fine ottobre.
La messa è finita da alcuni minuti.
Piove a dirotto, come se dice a Roma: l'acqua scende come Dio comanna, ossia piove tantissimo.
Aspetto alcuni minuti sulla porta della Chiesa, la mia macchina è distante una decina di metri.
Aspetto che spiova un po'.
Mi raggiunge sulla porta della chiesa il sacerdote che ha celebrato la messa, scambiamo due parole, scherzando gli dico: "poteva allungare la messa fino alla fine della pioggia?"
Ridendo mi  risponde il sacerdote: era una idea.

Della decina di persone che aspettavano con me sulla porta, alcune decidono di avventurarsi, ormai l'acquazzone è diventata una pioggerellina.
Rimaniamo sulla porta in attesa che spiova del tutto, il sottoscritto (tutti sapete che sono disabile) il prete e un altra signora o forse due.
Ci raggiunge sulla porta una signora che è addetta alla cura dell'altare, ha con se un ombrello, come si accosta a noi alza lo sguardo verso il prete, dico alza, perché la signora è alta un metro e mezzo e il sacerdote quasi un metro e novanta e gli dice: Padre vuole che l'accompagno alla macchina?

Il prete, che mi conosce abbastanza, prima declina, ma visto che la signora insiste, accetta. La signora apre l'ombrello e distendendo il braccio cerca di coprire il sacerdote e via verso la macchina.
E io penso.... passo di là un sacerdote, e poi passo un levita... che faccio aspetto un samaritano o mi avvio versò l'auto?

Come si è rattristato il mio cuore, l'assenza dello sguardo verso il povero, perché il povero non è solo chi è senza soldi, ma anche chi ha la vita difficile.
Ma quello che più mi rattrista è che coloro che parlano di misericordia, di attenzione verso il povero... sono poi i primi ad essere ciechi e non vedere.


sabato 26 ottobre 2019

Cosa accadrà con un Papa cinese?

Si diceva negli anni 90 del secolo scorso... nel 2000 ci sarà un passaggio zodiacale si passerà dall'era dei Pesci all'era dell'Acquario.
Un passaggio astrologico, se si può credere all'astrologia.
Tutte le teorie si basano su un concetto curioso: il centro di tutto è l'europa e la sua appendice gli USA, tutto il resto non conta.
Conta solo ciò che succede in Europa e negli USA.

Ci sono molti che credono che ci sia una cospirazione mondiale che vuole unire il mondo sotto la guida degli illuminati, ma questa teoria non parla mai di cosa succede nell'Asia o nei paesi Arabi, per loro il mondo è solo l'Europa e gli USA.

Nel mondo siamo 7.000.000.000 miliardi di persone, di cui ben 5.000.000.000 vivono in Asia, tre miliardi sono in Cina e un miliardo sono in India...
in Europa siamo circa 800.000.000 milioni di abitanti.
Mentre gli altri crescono l'Europa ha un netto calo di abitanti.
I numeri sono impietosi.

L'invasione da parti del mondo popolato è inevitabile, è la nostra stessa ricchezza che attira cinesi, indiani, arabi, ecc ecc a correre da noi.
E' sempre stato cosi dai tempi della preistoria... è un fenomeno inevitabile.
Dai monti popoli scesero ad invadere la ricca Babilonia.
Dagli aridi altipiani popoli invasero l'Egitto
Dalle steppe russe popoli invasero l'Impero Romano
dalle steppe e deserti del Gobi i popoli mongoli invasero il Catai (la Cina)
Dall'Europa migliaia di conquistadores affamati di ricchezze invasero Indie Occidentali... peccato che era l'America
Dalle steppe dell'Asia Centrale i Turchi invasero l'Impero Ottomano e conquistarono la ricca Costantinopoli
Dai paesi africani e asiatici... popolazioni attirate dalla ricchezza invadono l'opulenta Europa
Disperati sud americani cercano d'invadere i ricchi USA
Popoli asiatici cercano d'invadere la fiorente Australia

I poveri cercano di avere un po' di ricchezza da vive nell'opulenza.

Ma il vero pericolo non sono i poveri in cerca di fortuna, ma i ricchi in cerca di ricchezza.
Già perché in questo movimento di popoli ci sono i ricchi-squali in cerca di maggior ricchezza.

La massa di poveri in movimento  non è altro che manodopera a buon mercato.
I paesi ricchi hanno bisogno di schiavi per sostenere la sua economia, ossia di persone sottopagate per aumentare il proprio capitale e i poveri migranti senza titolo sono ottimi da impiegare in lavori da sottoproletariato ... così erano gli italiani a suo tempo in Germania, Belgio, Svizzera, Usa e Australia.
Proletari sotto pagati impiegati in miniera, sui grandi cantieri, nei grandi porti a scaricare merci.

Oggi c'è in atto oltre l'invasione proletaria, l'invasione capitalistica...
Da una parte c'è un invasione di gente a buon mercato ma di poca esperienza e conoscenza, c'è un invasione atta a speculare sulla ricchezza umana per aumentare a buon mercato il capitale già in tasca.
Obiettivo è quello di spostare la ricchezza del capitale umano, sfruttare il capitale umano dei paesi ricchi.
Le nostre industrie, le nostre intelligenze sono obiettivo dei grandi capitalisti.
Impoverire per arricchire.
Ma c'è un altra invasione ed quella cinese che mira a comprare l'economia di interi stati.

La Cina già possiede il debito pubblico degli Usa avendo comprato obbligazioni per oltre 1000 miliardi, record che condivide con il Giappone, ma mentre questo ultimo è di fatto un stato satellite Usa, la Cina è uno stato in crescita e concorrenziale con gli Usa.

La Cina ha un programma di stato, comprare l'economie degli stati... e qualunque imprenditore cinese si avventura in queste operazione è sostenuto dallo stato.
Dopo aver comprato l'economie avrà la forza di comprare anche la politica di ogni stato.
Non hanno bisogno di apparire, essi governeranno come eminenze grige.
Cosa succederà se con la loro forze economica decideranno di sostenere un candidato fantoccio?

Mentre noi ci preoccupiamo di chi sbarca dai barconi la Cina continua a conquistare l'economia dei singoli stati.

Molti anni fa usci un libro e il relativo articolo su un giornale che parlava dell'impossibilita di unire il mondo a causa delle religioni.
Il titolo dell'articolo era : Aiuto il mondo è esploso in 5 tribù.
L'articolista parlava le religioni fossero un ostacolo alla costituzione di uno stato mondiale, in quanto esse non si integrano tra loro, ma creeranno sempre divisione tra i popoli.
Le 5 religione erano la cattolica, l'ortodossa, l'Islam, l'Indù e confucianesimo e altro tra Cina e Giappone. 

Oggi giorno solo la Chiesa Cattolica con il Papa e il Dalai Lama hanno la forza di parlare alle coscienze di tutto il mondo, nessuna delle altre religione hanno un leader con una valenza mondiale.

Il numero dei fedeli in Cina è in forte crescita, tra non molto potrebbe diventare la più numerosa  nazione cristiana e cattolica. 
Per il numero di fedeli la Chiesa cinese chiederà (in privato) una maggiore presenza nel "governo" della Chiesa, nel concistoro dei Cardinali, oggi essa ha solo due cardinali ma non sono elettori.
Con Giovanni Paolo II la chiesa si è aperta all'Europa, con Papa Francesco si è aperta al mondo... nulla preclude ad avere un Papa asiatico nei prossimi anni, in fondo il primo Papa era anch'esso un asiatico.

Cosa succederà se il  Dragone cinese penserà a governare il mondo non solo con l'economia, ma anche arrivando alle coscienze?
Chi meglio di un Papa cinese potrebbe arrivare alle coscienze?
In futuro avremo prima un Papa indiano (dell'India) o un Papa cinese?

sono fantasie, pura fantasia.......





mercoledì 23 ottobre 2019

Stiamo morendo

Sto vedendo un film
un film sul '68 e poi '69 e poi '70... e poi.
Anni di piombo,
anni d'illusioni,
anni di voglia di sesso libero.
Voglia di fuggire,
voglia di mandare gli affetti in soffitta.

I ricchi
gli snob
gli aristocratici avevano una loro vita
di folle corse in bolidi (ogni tanto qualcuno si schiantava contro un albero)
di notti di follia
di alcool a fiumi e forse anche di coca
Noi i poveri sognavano i ricchi e il loro mondo,
sognavano i loro sogni o loro incubi.

Illusi.


Dove sono finiti i comunisti fuori corso,
con le loro rivoluzioni,
con le loro sciarpe rosse,
il Manifesto nelle tasca.
Dove sono finiti i sogni di un mondo migliore ?
Questo mondo moderno non è forse figlio loro?
Non lo hanno creato loro?
Con gli ideali scacciati
con le riforme sociali mancate
con il grande imbroglio che il progresso è sempre meglio

Essere moderni,
essere sempre trasgressivi,
per poi trasgredire fino all'eccesso,
fino alle morte del cuore e della mente.

Stiamo morendo
giorno dopo giorno
muoiono le realtà
muoiono gli affetti
muoiono i sogni
muore il futuro
muore Dio nei cuori
è morto il domani...

Sto morendo anch'io

martedì 8 ottobre 2019

Breve Intensa Frequente


Sono in viaggio verso Perugia per vivere un fine settimana di preghiera.
Vedo stagliarsi lontano il profilo del Santuario di Madre Speranza a Collevalenza, decido di fare una deviazione e fermami presso il santuario.
Giunto,  al Santuario vedo una bella fila di confessionali e penso : una ripulita non ci sta male.

Durante la confessione faccio in tempo a dire due parole che il sacerdote inizia a parlare senza riprendere fiato un secondo.
Non capisco nulla di quello che mi dice, allora chiedo allo Spirito di illuminare il prelato e aiutarmi a capire qualcosa.
Tra le tante frasi riesco a coglierne alcune adatte a me  e queste rimangono scolpite nel cuore e nella mente.
Sono frasi o pensieri che in un certo modo rispondono ai miei pensieri, i miei tormenti, le mie riflessioni.

Una di queste è: una preghiera breve, frequente e intensa.

Qual era la mia riflessione, della quale cercavo delle risposte in vari autori cristiani: come vivere un ”monachesimo laico”
Come vivere una spiritualità laica avendo famiglia, avendo un lavoro, avendo impegni secolari e temporali, dovendo assolvere ai compiti di ogni giorno che rendono difficile avere un lungo tempo di preghiera?
Come vivere un monachesimo laico rispettando i tempi della preghiera?
Se dovessimo vivere come un monaco con i suoi tempi di preghiera stabiliti, fissi e lunghi e meglio andare a vivere in convento, dove all'ombra di una regola di vita, libero dagli impegni secolare, temporale, laici o altro ci possiamo dedicare completamente ed esclusivamente alla preghiera.
Vivere nel mondo molte e difficile lasciare tutto quello che si sta facendo per dedicarsi al un lungo tempo di preghiera.

Ecco la soluzione:
·         una preghiera breve e semplice, un puro momento di lode carismatica.
·         una preghiera frequente ripetuta silenziosamente in ogni momento libero.
·         una preghiera intensa, infuocata, ardente, con parole cariche d’amore.

Ci si sveglia la mattina e possiamo alzare la nostra lode al Signore, e poi possiamo continuare a lodare andando al lavoro o in auto o seduti su un bus, o anche camminando…
Durante la mattinata ci possiamo fermare per qualche minuto, pochi minuti il tempo di ripetere interiormente parole semplice di lode.

Una preghiera di lode che ha come base le meravigliose preghiere dell’apocalisse:
     "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono". (4, 11)

Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: "L'Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione". Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli". ( 5, 11-13)



Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:" Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". ( 7, 11-12)

Imparare a memoria le grandi preghiere che si urlano davanti al trono dell’Agnello non è difficile.
È facile ripetere interiormente: Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen e si possono ripetere anche in ordine sparso, senza attenersi all'ordine.
Questa può essere la nostra preghiera interiore da fare: breve, intensa e frequente.

Poi quando abbiamo un tempo lungo possiamo partecipare ad una Celebrazione Eucaristica, ma prendiamoci tutto il tempo, come sono brutte quelle partecipazioni mordi e fuggi.
Arrivi di corsa, prendere l’Eucarestia e poi via ancora di corsa.

E poi la sera prima di dormire, nel nostro interiore, possiamo ancora fare un momento di lode breve e intenso, qualcuno tanto tempo mi disse che se ci addormentiamo pregando, il nostro io prega tutta la notte.

Pregare:
                        Brevemente
                        Intensamente
                        Frequentemente

e prendersi cura delle cose del mondo secondo la nostra vocazione regale, secondo la propria missione.
Pregare per tenere presente Gesù nella nostra vita….