Il sindaco
Marino, si insedia sulla poltrona di sindaco e presenta la sua nuova Giunta.
Presenta il
suo puzzle, sei uomini e sei donne, suddivise
più o meno equamente tra tutte le forze che lo hanno sostenuto e le promesse
fatte (solo tecnici).
Prima convocazione dell’Assemblea Capitolina,
come un primo giorno di scuola, tutti i consiglieri uniti nell’emozione del
primo giorno.
E noi,
gente comune, aspettavamo con ansia il discorso programmatico del nuovo Sindaco.
Siamo in ansia
di sapere cosa farà nei prossimi 4 anni, quale saranno le iniziative oltre
chiudere il tratto dei Fori Imperiali vicino al Colosseo.
Già cosa dirà
della mobilità e della sua cura del ferro?
Cosa farà per il problema della casa?
Cosa farà per i piccoli commercianti strozzati dalla crisi e dalla grande distribuzione sempre più aggressiva?
Quale iniziative per migliorare le infrastrutture turistiche?
Cosa farà, quali iniziative prenderà per fronteggiare il bilancio negativo, per quei otto miliardi e oltre di deficit, una spada di Damocle sulla capoccia del sindaco ?
Cosa farà per fronteggiare l’evasione fiscale, l’evasione dal pagamento dei tributi e contributi, (compresa la tassa di soggiorno)?
Cosa farà per rendere tutti i musei redditizi?
Cosa farà per il problema della casa?
Cosa farà per i piccoli commercianti strozzati dalla crisi e dalla grande distribuzione sempre più aggressiva?
Quale iniziative per migliorare le infrastrutture turistiche?
Cosa farà, quali iniziative prenderà per fronteggiare il bilancio negativo, per quei otto miliardi e oltre di deficit, una spada di Damocle sulla capoccia del sindaco ?
Cosa farà per fronteggiare l’evasione fiscale, l’evasione dal pagamento dei tributi e contributi, (compresa la tassa di soggiorno)?
Cosa farà per rendere tutti i musei redditizi?
Invece colpo di scena il Sindaco Marino non tiene il discorso programmatico.
Perché si sa
che di solito, quando uno si insedia fa il suo discorso programmatico, nel
quale riprende i temi della campagna
elettorale, con i quali si è impegnato con gli elettori. E nel occasione dirà
cosa vuole fare e cosa vorrà realizzare nei suoi anni di governo, invece a
sorpresa il nuovo Sindaco non lo fa.:
''In segno di rispetto verso gli eletti, verso la giunta e verso questa
Aula, oggi ho scelto di non tenere il discorso programmatico''. Parole del
sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso del suo intervento in aula Giulio
Cesare, sottolineando che le linee guida le presenterà prima agli assessori
''in modo da poterle condividere''. Marino e' poi tornato sul concetto della
collegialità del lavoro della giunta e sul massimo coinvolgimento possibile nei
confronti dell'aula consiliare''.
Marino non fa il discorso programmatico adducendo che non vuol mancare di rispetto… rispetto a chi?
Forse è il
contrario, è proprio una mancanza di rispetto nei confronti degli elettori,
verso i quali ha è preso degli impegni precisi.. e come Sindaco doveva invece
dire: Questi sono gli impegni presi con i miei elettori e intendo portarli a
compimento con l’aiuto della mia giunta”. Non nascondendosi dietro alla
collegialità , dietro il coinvolgimento.
Un capitano,
un coach, motiva i suoi giocatori
intorno al suo progetto. Gli assessori devono lavorare intorno al suo progetto.
Ma forse, oltre
la chiusura dei Fori Imperiali, nel suo programma c’è poco o nulla.
Ed ecco allora
un altra idea geniale in “clausura con i suoi Assessori” per realizzare un programma di governo. Cari
amici Assessori… che volete fare nei prossimi quattro anni, perché io non so cosa fare.
Caro sindaco
hai voluto la bicicletta? E allora pedala.. senza scuse.. che cose da fare c’è ne
sono tante.
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