Appello ai liberi e forti...
[...] Questo ideale di libertà non
tende a disorganizzare lo Stato ma è essenzialmente organico nel rinnovamento
delle energie e delle attività, che debbono trovare al centro la coordinazione,
la valorizzazione, la difesa e lo sviluppo progressivo. Energie, che debbono
comporsi a nuclei vitali che potranno fermare o modificare le correnti
disgregatrici, le agitazioni promosse in nome di una sistematica lotta di
classe e della rivoluzione anarchica e attingere dall'anima popolare gli
elementi di conservazione e di progresso, dando valore all'autorità come forza
ed esponente insieme della sovranità popolare e della collaborazione sociale.
Le necessarie e urgenti riforme nel campo della previdenza e della
assistenza sociale, nella legislazione del lavoro, nella formazione e tutela
della piccola proprietà devono tendere alla elevazione delle classi
lavoratrici, mentre l'incremento delle forze economiche del Paese, l'aumento
della produzione, la salda ed equa sistemazione dei regimi doganali, la riforma
tributaria, lo sviluppo della marina mercantile, la soluzione del problema del
Mezzogiorno, la colonizzazione interna del latifondo, la riorganizzazione
scolastica e la lotta contro l'analfabetismo varranno a far superare la crisi
del dopo-guerra e a tesoreggiare i frutti legittimi e auspicati della vittoria.
Ci presentiamo nella vita
politica con la nostra bandiera morale e sociale, inspirandoci ai saldi
principii del Cristianesimo che consacrò la grande missione civilizzatrice
dell'Italia; missione che anche oggi, nel nuovo assetto dei popoli, deve
rifulgere di fronte ai tentativi di nuovi imperialismi di fronte a
sconvolgimenti anarchici di grandi Imperi caduti, di fronte a democrazie
socialiste che tentano la materializzazione di ogni identità, di fronte a
vecchi liberalismi settari, che nella forza dell'organismo statale
centralizzato resistono alle nuove correnti affrancatrici.
A tutti gli uomini moralmente liberi e socialmente evoluti, a quanti nell'amore alla patria sanno congiungere il giusto senso dei diritti e degl'interessi nazionali con un sano internazionalismo, a quanti apprezzano e rispettano le virtù morali del nostro popolo, a nome del Partito Popolare Italiano facciamo appello e domandiamo l'adesione al nostro Programma.
Don Luigi Sturzo
Roma, li' 18 gennaio 1919
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