vivere il sogno mio
vivere il sogno di Dio
La differenza sembra essere una sola consonante
( M o D) ma non è così, le differenze sono profondamente diverse.
Sono due strade opposte.
Vivere il sogno “mio” vuol dire attivarsi per realizzare qualcosa che ho:
nel cuore
nella mente
nel fegato
Realizzare il proprio sogno vuol dire realizzare qualcosa che è “MIO”, in cui al centro ci sono io,
io sono il fine ultimo di tutto
io sono all'inizio la fine di ogni azione
Realizzare il mio progetto vuol dire mettere in funzione tutte le mie energie e sinergie. per realizzare il mio sogno.
Ad esempio:
se voglio diventare un professionista…un architetto, o un medico o altro dovrò
Per raggiungere il proprio sogno bisogna: studiare, impegnarsi, faticare, rinunciare, fare delle scelte che a volte costano.
Tutto questo è la base per diventare un buon professionista.
Per diventare il migliore è un'altra storia… ci vuole una base personale che ci metta in condizioni di emergere fra i tanti che fanno la nostra stessa professione.
Per diventare il numero uno ci vuole quel dono di natura che non dipende da noi che fa di noi quasi un predestinato, ma senza fatica, sudore, studio, abnegazione, sacrificio, rinuncia in vetta non si arriva.
Poi c'è il sogno di Dio.
Tutti sappiamo come i nostri genitori hanno dei sogni su di noi.
Come nostra madre o nostro padre ci sognano o cosa sognano per noi.
Chi ci vede medico, chi ci vedi avvocato, che imprenditore prendere le redini della azienda di famiglia.
Le madri sognano le figlie diventare madri e cosi loro possono così avere tra le braccia nipotini da cullare.
Quanti genitori rimangono delusi, amareggiati, frustrati quando i loro sogni non collimano con quello dei figli.
Anche Dio come un buon padre ha dei sogni per noi.
Dio ci sogna santi ci vuole santi.
Ed egli che ci conosce sogna per noi le cose che ci aiutano per diventare santi
Ma non santi generici ma santi speciali unici.
Dio mette nel nostro cuore il suo sogno e ci dà tutti gli strumenti per realizzare il nostro sogno.
Il nostro sogno è quello di Dio sono la stessa cosa.
Il sogno di Dio per noi non è lontano dal sogno che abbiamo noi per noi stessi.
Se Dio ci ha donato delle facoltà, dei carismi, una grazia particolare non sono per essere messi in un cassetto e realizzare altro, sono i mezzi che lui ci dà che sono necessari il nostro cammino di santità.
Ad esempio: sentiamo in noi il desiderio di diventare un buon medico e scopriamo di avere la capacità per diventare un buon medico ecco che la vita è tracciata ma serve il nostro contributo per il realizzare i il sogno di Dio per noi.
Dio non ci traccerebbe mai una via,
un obiettivo che non sia alla nostra portata,
che non sia a portata della nostra mano
Dio ci ama e non farebbe mai nulla che non ci porti felicità, pace e gioia nella nostra vita.
Sognare il sogno di Dio è un nostro compito, un nostro dovere.
Siamo nati realizzare il sogno di Dio in noi.
Sono due strade opposte.
Vivere il sogno “mio” vuol dire attivarsi per realizzare qualcosa che ho:
nel cuore
nella mente
nel fegato
Realizzare il proprio sogno vuol dire realizzare qualcosa che è “MIO”, in cui al centro ci sono io,
io sono il fine ultimo di tutto
io sono all'inizio la fine di ogni azione
di ogni pensiero
di ogni compromesso
di ogni studio… progetto… riposo…. fatica
Realizzare il mio progetto vuol dire mettere in funzione tutte le mie energie e sinergie. per realizzare il mio sogno.
Ad esempio:
se voglio diventare un professionista…un architetto, o un medico o altro dovrò
studiare,
informarmi,
frequentare luoghi adatti dove iniziare la dura gavetta che porta poi al successo finale. Per raggiungere il proprio sogno bisogna: studiare, impegnarsi, faticare, rinunciare, fare delle scelte che a volte costano.
Tutto questo è la base per diventare un buon professionista.
Per diventare il migliore è un'altra storia… ci vuole una base personale che ci metta in condizioni di emergere fra i tanti che fanno la nostra stessa professione.
Per diventare il numero uno ci vuole quel dono di natura che non dipende da noi che fa di noi quasi un predestinato, ma senza fatica, sudore, studio, abnegazione, sacrificio, rinuncia in vetta non si arriva.
Poi c'è il sogno di Dio.
Tutti sappiamo come i nostri genitori hanno dei sogni su di noi.
Come nostra madre o nostro padre ci sognano o cosa sognano per noi.
Chi ci vede medico, chi ci vedi avvocato, che imprenditore prendere le redini della azienda di famiglia.
Le madri sognano le figlie diventare madri e cosi loro possono così avere tra le braccia nipotini da cullare.
Quanti genitori rimangono delusi, amareggiati, frustrati quando i loro sogni non collimano con quello dei figli.
Anche Dio come un buon padre ha dei sogni per noi.
Dio ci sogna santi ci vuole santi.
Ed egli che ci conosce sogna per noi le cose che ci aiutano per diventare santi
Ma non santi generici ma santi speciali unici.
Dio mette nel nostro cuore il suo sogno e ci dà tutti gli strumenti per realizzare il nostro sogno.
Il nostro sogno è quello di Dio sono la stessa cosa.
Il sogno di Dio per noi non è lontano dal sogno che abbiamo noi per noi stessi.
Se Dio ci ha donato delle facoltà, dei carismi, una grazia particolare non sono per essere messi in un cassetto e realizzare altro, sono i mezzi che lui ci dà che sono necessari il nostro cammino di santità.
Ad esempio: sentiamo in noi il desiderio di diventare un buon medico e scopriamo di avere la capacità per diventare un buon medico ecco che la vita è tracciata ma serve il nostro contributo per il realizzare i il sogno di Dio per noi.
Dio non ci traccerebbe mai una via,
un obiettivo che non sia alla nostra portata,
che non sia a portata della nostra mano
Dio ci ama e non farebbe mai nulla che non ci porti felicità, pace e gioia nella nostra vita.
Sognare il sogno di Dio è un nostro compito, un nostro dovere.
Siamo nati realizzare il sogno di Dio in noi.