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martedì 23 luglio 2013

Il risveglio del dinosauro..ops... volevo dire di Casini



Già da ragazzo ero un appassionato dei film di fantascienza, molti  film erano di pessima qualità, pochi erano i film di un certo valore.
Ogni volta che c’era una rassegna di film di fantascienza, io non mancavo di essere tra gli spettatori, e tra i vari film in cartellone non mancava mai un film giapponese, il cui titolo in italiano era il “risveglio del dinosauro”.
Di questo film c’è ne erano diverse versioni, ma la più buffa di tutte era quella giapponese, un film in bianco nero, dove gli effetti speciali erano più comici che paurosi. Comunque in tutte le versioni, per un motivo o per un latro l’uomo risveglia un dinosauro (un tirannosauro rex) che abbastanza arrabbiato va in giro a distruggere intere città…. 

Nel parlamento italiano ci sono ormai dei dinosauri della politica, uno di questi e Casini.
Sono ormai decenni che è presente nel panorama politico. E averlo sentito parlare nell’Assemblea dell’UDC, dopo mesi di silenzio letargico, mi ha fatto pensare alo film “il risveglio del Dinosauro”.
Anche se questa sua esibizione all’assemblea, era stata preceduta da flebili segni di risveglio.

Nel suo intervento di circa 30 minuti ha detto delle cose interessanti, che vale la pena sottolineare.
Ha ammesso che: Noi abbiamo sbagliato. Anzi, io ho sbagliato. Perchè pur avendo capito che si stava avvicinando l'uragano dell'antipolitica, non siamo riusciti a dare l'idea di un partito che lavorasse a una fase nuova e siamo stati travolti come se fossimo la vecchia politica, che noi più di tutti abbiamo combattuto.
Ha ammesso che ha sbagliato, e colui che sbaglia dovrebbe dare le dimissioni, come succede spesso in tutti i partiti tranne nell’UDC. Casini ammesso lo sbaglio dovrebbe dire: mi dimetto.
Già punto di domanda ma da cosa si dimette?
Fallita la linea politica, sconfitti alla tornata elettorale più importante le politiche nazionale il segretario politico nazionale si dimette.. si dovrebbe dimettere Cesa,  insieme con lui forse anche il presidente si dovrebbe dimettere ossia Rocco Buttiglione.. e se ha sbagliato si dovrebbe dimettere anche Casini.. ma da cosa.. visto che non ricopre cariche all’interno dell’UDC e questo si evince andando a consultare il sito dell’UDC.
Allora se Casini ammette l’errore, ammette indirettamente la sconfitta, dove sono le dimissioni dei perdenti? Del segretario politico, del presedente nazionale?
Non ci sono, perché come ha detto Casini più volte l’UDC è morta, quindi va liquidata, va mandata in pensione.

Ma c’è un problema, adesso c’è la Lista Civica Monti, che ha fagocitato quel resta dell’UDC, ma all’interno di essa ci sono altri moderati di centro che però ruotano intorno a Monti e non a lui, al bel Pierferdinando.
Allora ecco il colpo di genio, creare una nuovo soggetto politico che vada oltre la Lista Civica, rigenerare per l’ennesima volta il PPI, e  che sanzioni la definitiva morte dell’UdC, cercando così di andare ad occupare un vuoto, e bisogna farlo presto prima che altri occupano quel posto…  e così lui può riprendere in mano i moderati all’interno del nuovo soggetto politico… ponendosi come interlocutore centrale approfittando che Monti è senatore a vita, non ha un grande spessore politico ne una grande esperienza di vita di palazzo, di intrighi, di alleanza ecce  ecc….
Ma la figura barbina, in tutta questa storia la fanno gli altri leader dell’UDC, liquidato il partito senza essere consultati, ne considerati… una sceneggiata indegna… nel teatro dei pupi, il puparo muovi i personaggi dando loro voce…. una triste e brutta fine questa dell’UDC.

Il caso Lazio.
Tutto il gruppo dirigente del Lazio, gli uomini più in vista del partito si sono dissociati dall’immobilismo della Segreteria politica del dopo elezioni 2013, eppure da parte di Casini, non un parola, nessuna considerazione, sembra che non sia successo nulla.
All’ombra del Campidoglio non è successo nulla. Mi sbaglio si è accorto che  una cosa è successa, che il nuovo sindaco è un certo Marino e che sembra ami andare in bicicletta.
Curiosa l’affermazione di Casini in merito al Sindaco Marino: “la sinistra delle biciclette che ha vinto a Roma, che poi voglio vedere cosa fa quando piove, e' una sinistra della demagogia, che non c'entra nulla con il riformismo''  
Ma allora, quando Ciocchetti e altri dirigenti laziali, hanno fatto una scelta di campo ben delineata, hanno fatto una scelta logica e coerente con i principi del moderatismo di centro, prendendo le distanze da Marino e da quello che lui rappresenta era una scelta giusta… ma allora perché sono stati messi fuori dal Partito?
Un altro scivolone, che dimostra che la scelta di appoggiare Marchini, che appoggiava Marino era una scelta sbagliata, aveva alla base delle motivazioni politiche errate.. se non dei principi o interessi personali che poco avevano da condividere con i valori veri e reali dell’UDC.

Allora
C’è da domandarsi, alla luce di quanto accaduto, degli sbagli politici, delle valutazioni errate in campo elettorale può essere ancora Casini l’uomo adatto a guidare il centro democratico.. con l’aria nuova che c’è in politica, con la voglia di cambiamento che c’è tra gli elettori, forse è giunto il tempo che il “dinosauro”  passi la mano a qualche giovane rampollo.
È vero che c’è in atto un movimento contro la politica, ma forse è meglio dire contro certi politici che rappresentano il vecchio sistema di governo: quello degli sprechi, delle raccomandazioni, dei previlegi personali, quello del mal governo.
La gente ha voglia di nuovo, di onesta, di trasparenza, di correttezza.. su queste basi che si deve lavorare. Molti volti nuovi della politica sono stati ampliamente premiati dagli elettori, ma chi presenta di nuovo il centro moderato.. i soliti dinosauri: Casini, Fini Monti, Rutelli.

E tempo di andare oltre, ma con volti nuovi, con le antiche idee, perché come dice il Qoelet, non c’è nulla di nuovo sotto la luce del sole… ma riviste alla luce della realtà di oggi.. con lotta alla corruzione, lotta agli sprechi, lotta all’evasione, lotta ai compromessi sui valori etici…
Serve un rilancio dei valori dei moderati di centro, ma principalmente con volti nuovi e credibili.

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