Già da
ragazzo ero un appassionato dei film di fantascienza, molti film erano di pessima qualità, pochi erano i
film di un certo valore.
Ogni volta
che c’era una rassegna di film di fantascienza, io non mancavo di essere tra
gli spettatori, e tra i vari film in cartellone non mancava mai un film
giapponese, il cui titolo in italiano era il “risveglio del dinosauro”.
Di questo
film c’è ne erano diverse versioni, ma la più buffa di tutte era quella
giapponese, un film in bianco nero, dove gli effetti speciali erano più comici
che paurosi. Comunque in tutte le versioni, per un motivo o per un latro l’uomo
risveglia un dinosauro (un tirannosauro rex) che abbastanza arrabbiato va in
giro a distruggere intere città….
Nel
parlamento italiano ci sono ormai dei dinosauri della politica, uno di questi e
Casini.
Sono ormai
decenni che è presente nel panorama politico. E averlo sentito parlare
nell’Assemblea dell’UDC, dopo mesi di silenzio letargico, mi ha fatto pensare
alo film “il risveglio del Dinosauro”.
Anche se
questa sua esibizione all’assemblea, era stata preceduta da flebili segni di
risveglio.

Ha ammesso che: Noi abbiamo
sbagliato. Anzi, io ho sbagliato.
Perchè pur avendo capito che si stava avvicinando l'uragano dell'antipolitica,
non siamo riusciti a dare l'idea di un partito che lavorasse a una fase nuova e
siamo stati travolti come se fossimo la vecchia politica, che noi più di tutti
abbiamo combattuto.
Ha ammesso che ha sbagliato, e colui che sbaglia dovrebbe dare le
dimissioni, come succede spesso in tutti i partiti tranne nell’UDC. Casini
ammesso lo sbaglio dovrebbe dire: mi dimetto.
Già punto di domanda ma da cosa si dimette?
Fallita la linea politica, sconfitti alla tornata elettorale più
importante le politiche nazionale il segretario politico nazionale si dimette..
si dovrebbe dimettere Cesa, insieme con
lui forse anche il presidente si dovrebbe dimettere ossia Rocco Buttiglione.. e
se ha sbagliato si dovrebbe dimettere anche Casini.. ma da cosa.. visto che non
ricopre cariche all’interno dell’UDC e questo si evince andando a consultare il
sito dell’UDC.
Allora se Casini ammette l’errore, ammette indirettamente la
sconfitta, dove sono le dimissioni dei perdenti? Del segretario politico, del
presedente nazionale?
Non ci sono, perché come ha detto Casini più volte l’UDC è morta,
quindi va liquidata, va mandata in pensione.
Ma c’è un problema, adesso c’è la Lista Civica Monti, che ha
fagocitato quel resta dell’UDC, ma all’interno di essa ci sono altri moderati
di centro che però ruotano intorno a Monti e non a lui, al bel Pierferdinando.
Allora ecco il colpo di genio, creare una nuovo soggetto politico che
vada oltre la Lista Civica, rigenerare per l’ennesima volta il PPI, e che sanzioni la definitiva morte dell’UdC, cercando
così di andare ad occupare un vuoto, e bisogna farlo presto prima che altri
occupano quel posto… e così lui può
riprendere in mano i moderati all’interno del nuovo soggetto politico…
ponendosi come interlocutore centrale approfittando che Monti è senatore a
vita, non ha un grande spessore politico ne una grande esperienza di vita di
palazzo, di intrighi, di alleanza ecce
ecc….
Ma la figura barbina, in tutta questa storia la fanno gli altri leader
dell’UDC, liquidato il partito senza essere consultati, ne considerati… una
sceneggiata indegna… nel teatro dei pupi, il puparo muovi i personaggi dando
loro voce…. una triste e brutta fine questa dell’UDC.
Il caso Lazio.
Tutto il gruppo dirigente del Lazio, gli uomini più in vista del
partito si sono dissociati dall’immobilismo della Segreteria politica del dopo
elezioni 2013, eppure da parte di Casini, non un parola, nessuna considerazione,
sembra che non sia successo nulla.
All’ombra del Campidoglio non è successo nulla. Mi sbaglio si è
accorto che una cosa è successa, che il
nuovo sindaco è un certo Marino e che sembra ami andare in bicicletta.
Curiosa l’affermazione di Casini in merito al Sindaco Marino: “la sinistra delle biciclette che ha vinto a
Roma, che poi voglio vedere cosa fa quando piove, e' una sinistra della
demagogia, che non c'entra nulla con il riformismo''
Ma allora, quando Ciocchetti e altri dirigenti laziali, hanno fatto
una scelta di campo ben delineata, hanno fatto una scelta logica e coerente con
i principi del moderatismo di centro, prendendo le distanze da Marino e da
quello che lui rappresenta era una scelta giusta… ma allora perché sono stati
messi fuori dal Partito?
Un altro scivolone, che dimostra che la scelta di appoggiare Marchini,
che appoggiava Marino era una scelta sbagliata, aveva alla base delle motivazioni
politiche errate.. se non dei principi o interessi personali che poco avevano
da condividere con i valori veri e reali dell’UDC.
Allora

È vero che c’è in atto un movimento contro la politica, ma forse è
meglio dire contro certi politici che rappresentano il vecchio sistema di
governo: quello degli sprechi, delle raccomandazioni, dei previlegi personali,
quello del mal governo.
La gente ha voglia di nuovo, di onesta, di trasparenza, di
correttezza.. su queste basi che si deve lavorare. Molti volti nuovi della
politica sono stati ampliamente premiati dagli elettori, ma chi presenta di
nuovo il centro moderato.. i soliti dinosauri: Casini, Fini Monti, Rutelli.
E tempo di andare oltre, ma con volti nuovi, con le antiche idee, perché
come dice il Qoelet, non c’è nulla di nuovo sotto la luce del sole… ma riviste
alla luce della realtà di oggi.. con lotta alla corruzione, lotta agli sprechi,
lotta all’evasione, lotta ai compromessi sui valori etici…
Serve un rilancio dei valori dei moderati di centro, ma principalmente
con volti nuovi e credibili.
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