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lunedì 18 luglio 2022

In viaggio ... verso la nuova Gerusalemme


Catechesi tenuta presso
Parrocchia Suor Faustina Kowalska
12/02/2022


La nuova Gerusalemme

Eccoci a meditare sull'ultima catechesi di Papa Francesco di questo nostro cammino
Il Papa ci parla del nostro futuro,
        della nostra meta come pellegrini in cammino,
        della Chiesa futura
        della nuova Gerusalemme.
Ci parla del Paradiso.
Il nostro obiettivo, quello di tutti i cristiani.
Il paradiso non è un premio
                    per chi si comporta bene,
                    per chi rispetta le regole
                    per chi non commette peccati.

Il paradiso è di fatto un’appartenenza
Il paradiso è di fatto una scelta di campo
Il paradiso è di fatto uno stare con… Gesù, con l’Agnello..

Leggiamo infatti: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!
Il paradiso è una scelta, è una nostra scelta stare con Dio.

Il papa Francesco ci parla della Chiesa escatologica, della Nuova Gerusalemme di cui ci parla San Giovanni evangelista,
Una Chiesa che non ha più confini:
né di terra,
ne di spazio,
ne di tempo.

È la Chiesa composta da tutti i santi passati, presenti e futuri.

Tutta la Chiesa terrena, tutta l'umanità è in cammino verso questa nuova realtà, questa nuova Gerusalemme celeste che sarà la nostra casa per l'eternità.

Sono contento di parlare di questa realtà, di come sarà questa futura nuova Gerusalemme di cui ci parla la Bibbia.

Tanti si sforzano di dare un'immagine del paradiso,
                                di quello che sarà il nostro paradiso.

Chi come Dante ci descrive un paradiso fatto a gironi, chi lo descrive come il giardino terrestre da dove Adamo ed Eva saranno cacciati fuori, chi come un mondo etereo pieni da angeli vagabondi.
Ma in realtà il primo che ci racconta della futura Gerusalemme è San Giovanni evangelista
Nella sua apocalisse, o meglio Rivelazione, lui ci descrive come sarà la Nuova Gerusalemme dove tutti noi siamo chiamati ad abitare per l’eternità.
Quando noi saremo nella Nuova Gerusalemme, nella chiesa futura, noi passeremo il tempo a lodare Dio. Staremo eternamente alla sua presenza lodandolo.

Poi ci saranno gli angeli che verranno e ci diranno: fate una pausa. Allora avremo il tempo di conoscere San Pietro San Giovanni, San Ignazio, suor Faustina Kowalska

Dopo un po' ci diranno: “la pausa è finita” e torneremo tutti insieme lodare Dio.

La preghiera di lode


La preghiera di lode è la preghiera più eccelsa che abbiamo
                                    Benedette sono tutte le preghiere
                                    Giuste sono tutte le preghiere
                                    
Preziose sono tutte le preghiere
Ma mentre molte preghiere sono incentrate su noi stessi, siamo noi al centro della preghiera.
Siamo noi che chiediamo qualcosa: il perdono, una grazia, un miracolo, un discernimento
Siamo noi al centro di una riflessione o meditazione spirituale…
nella preghiera di lode il centro è Dio

è Lui il centro di tutto,
tutto è rivolto a Lui,
tutta la nostra attenzione:
lo sguardo, il pensiero, il sentimento, tutto è rivolto verso di Lui.

Perché la preghiera di lode non è altro che:
riconoscere la grandezza del nostro Dio

Nell'apocalisse tre volte Giovanni ci mostra la nuova Gerusalemme e di come sarà

capitolo 4

Davanti al trono vi era come un mare trasparente simile a cristallo. In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:

«Santo, santo, santo
il Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!».

E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:
«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l’onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà esistevano e furono create».[1]


Capitolo 5

Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo:

«Tu sei degno di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue,
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
e hai fatto di loro, per il nostro Dio,
un regno e sacerdoti,
e regneranno sopra la terra».

E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:

«L’Agnello, che è stato immolato,
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».

Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:

«A Colui che siede sul trono e all’Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».[2]



Capitolo 7

Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».

E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». [3]

Per tre volte San Giovanni Evangelista, ci mostra questa nuova Gerusalemme dove vi sono miriadi e miriadi di santi, che cantano infinitamente e a gran voce: Gloria, onore, sapienza, forza potenza e benedizione al nostro Dio.

La lode non è solo un gesticolare,
un battere le mani durante i canti,
danzare intorno all’altare,
essa è una mozione dell’anima e trova la sua forza nel cuore… che contempla Dio

La lode trova la sua forza, il suo esistere dal saper trovarsi alla presenza di Dio…
Un giorno il curato d’Ars si avvicinò ad un vecchietto che stava per ore seduto in chiesa davanti al santissimo, e gli domando: Ma cosa gli dici in tutto questo tempo che stai qui seduto?
Il vecchietto rispose: Nulla! Io lo guardo e lui mi guarda.

Questa è lode
Non è un caso che un santo innamorato di Gesù abbia scritto una delle preghiere di lode più belle in assoluto… il Laudato sii o mio Signore di San Francesco

La nostra chiamata, la nostra meta è quella chiesa celeste, quella Nuova Gerusalemme di cui ci parla San Giovanni evangelista

I falsi profeti


Ma… c’è un piccolo avvertimento.

Il brano che leggeremo durante la preghiera è la parte finale di un lungo discorso di Gesù.
Gesù parla ai suoi discepoli, della grande battaglia che ci sarà, una battaglia spirituale i suoi faticano a capire in pieno il senso.
Gesù inizia a parlare di grandi tribolazioni, sofferenze, di battaglie
Gesù descrive il periodo buio che precede la fine dei tempi… parla di cose terribili, terremoti, alluvioni, carestie, guerre… ecce cc
Gesù parla loro dello scontro tra Dio e il male, di cui San Giovanni ci parlerà nell’Apocalisse.

Gesù dice loro, che questa battaglia avrà il suo culmine in un certo momento nella storia dell’umanità… e ci saranno grandi segni che preannunciano l’evento ma:
Quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, ma solo il Padre. [4]

In questo discorso dice loro e anche a noi che quello sarà un periodo in cui nasceranno falsi profeti e falsi maestri.. di non prestare loro ascolto.
Dice queste brutte persone saranno tanto bravi da ingannare anche i giusti di Dio.

Oggi giorno è pieno di falsi maestri e falsi profeti.. che stanno ingannando gli eletti di Dio.

Io un paio di cose per me non sono trattabile:
  • Che la fine della grande sofferenza, la fine di tutto verrà come un ladro nella notte, e nessuno saprà mai quando quel ladro verrà… perché quell’ora la sa solo il Padre e non l’ha rivelata nemmeno al Figlio.
  • Che Dio ama la sua Chiesa, la sua sposa e mai farà qualcosa contro di essa, anzi lui agisce sempre in protezione della sua Chiesa… chiunque viene da Dio non parlerà male della Chiesa, non cercherà la divisione…
  • La verità del Vangelo non è trattabile

Infine verificare sempre tutto… come dice San Giovanni nella sua prima lettera:
Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.

Uno dei perché molti finiscono nelle fauci di questi falsi profeti è l ignoranza religiosa e spirituale.
Molti vivono nell’ignoranza religiosa
Hanno una formazione catechetica elementare finalizzata alla Prima Comunione
Altri arrivano fino alla Cresima… e poi abbandonano tutto.
Molti poi si nutrono della sola omelia senza mai approfondire nulla.
Il loro approfondimento o nutrimento sono i 12, minuti dell’omelia durante la messa domenicale nella quale molte volte il sacerdote parla di tutto tranne del vangelo.

Poi un giorno per uno di quei tanti misteri della vita.. incontrano qualcuno di questi falsi profeti o maestri e si lasciano trascinare nell’errore.
La cosa più curiosa che sono più annunciatori di noi cattolici.
Il nostro dramma è l’ignoranza religiosa.
Dobbiamo impegnarci in una crescita religiosa per la nostra fede e per educare chi sta intorno a noi….
Non possiamo nutrirci di 12 minuti di omelia…

Chiudo con le parole dell’Evangelista Giovanni, che sono le ultime parole dell’Apocalisse, che sono le ultime parole della Bibbia.
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!».
Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l’acqua della vita.
Colui che attesta queste cose dice: «Sì, vengo presto!». Amen.
Vieni, Signore Gesù.
La grazia del Signore Gesù sia con tutti.


Qualunque cosa ci dicano in merito agli ultimi tempi, dobbiamo dire: Vieni Signore Gesù. Marana Tha






















[1] Ap 4. 6-11


[2] Ap 5,6-11


[3] Ap 7,9-12




[4] Matteo 24,36