Voi
dite: «Abbiamo concluso un’alleanza con la morte,
e con
gli inferi abbiamo fatto lega.
Il
flagello del distruttore, quando passerà,
non
ci raggiungerà, perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio e nella falsità
ci siamo nascosti».
Pertanto
così dice il Signore Dio: «Ecco, io pongo una pietra in Sion, una pietra
scelta,
angolare,
preziosa, saldamente fondata:
chi crede
non si turberà. Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una
livella.
La
grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
le
acque travolgeranno il vostro riparo.
Sarà
annullata la vostra alleanza con la morte;
la
vostra lega con gli inferi non reggerà.
Quando
passerà il flagello del distruttore,
voi
sarete una massa da lui calpestata.
Ogni
volta che passerà, vi prenderà,
poiché
passerà ogni mattino,
giorno
e notte.
E solo il terrore farà capire il messaggio».
(Isaia 28,15-18)
Nella
prima riflessione mi ero soffermato sulla pietra scelta da Dio che utilizza per
la costruzione della casa, del Tempio… Dio utilizza una pietra particolare, non
una pietra di scarto, una pietra preziosa che viene utilizzata nella
costruzione e per edificare le basi della costruzione.
La pietra d’angolo sulla quale costruire la casa è quella Pietra scartata dai costruttori, questa è Gesù Cristo. Tutta la nuova casa si posa, da cui prendi il via la costruzione è da quella pietra scartata che era ritenuta non buona, inutile, difettosa dai costruttori, quella pietra angolare che è Gesù.
La pietra d’angolo sulla quale costruire la casa è quella Pietra scartata dai costruttori, questa è Gesù Cristo. Tutta la nuova casa si posa, da cui prendi il via la costruzione è da quella pietra scartata che era ritenuta non buona, inutile, difettosa dai costruttori, quella pietra angolare che è Gesù.
Ma
la pietra di cui parla Isaia, non è la pietra angolare, anche se è modellata da
pietra angolare, questa pietra non ha la funzione di base, d’angolo su cui costruire
la casa o il Tempio, essa ha un ruolo diverso.
Essa
ha la funzione di unita di misura.
Questa
pietra è l’unita di misura di tutte le misure che necessitano per costruire la
casa, ed è la livella che decide l’inclinazione di tutto, che stabilisce la
giusta pendenza della costruzione, dei pavimenti, del tetto, degli stipiti
delle porte, gli architravi ecc. ecc.
Se
Gesù è la Pietra angolare su cui costruire, la Vergine Maria può essere questa “pietra
scelta” utile per costruire la casa.
Il
profeta Isaia conclude questo pensiero sulla pietra scelta, mostrando le
differenze tra
una casa costruita per volontà di Dio,
su indicazioni di Dio,
costruita con un progetto divino
essa
ha un fondamento saldo e solido
La
grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
le
acque travolgeranno il vostro riparo.
Le
case costruite non sul fondamento della roccia giusta (Gesù Cristo), senza i criteri
del diritto e della giustizia basta un po' di pioggia per essere spazzate via,
I versetti 16-17 del capitolo 28 si inseriscono nel mezzo di due versetti particolari il 15 e il 18, essi dicono:
I versetti 16-17 del capitolo 28 si inseriscono nel mezzo di due versetti particolari il 15 e il 18, essi dicono:
Voi
dite: «Abbiamo
concluso un’alleanza con la morte,
e con
gli inferi abbiamo fatto lega. (Is 28,15)
e
Sarà
annullata la vostra alleanza con la morte;
la
vostra lega con gli inferi non reggerà. (Is 28,18)
Parlano di :
Un’ alleanza,
una lega,
un
patto,
un
contratto,
un accordo,
un trattato,
Ma con chi?
Con
la morte!
Con
il principe degli inferi!
Che
strana alleanza andiamo a fare.
Pensiamo
che fare questa alleanza ci salverà?
Un’alleanza
dice il profeta che non ci salverà, anzi il nostro alleato farà una strage di
noi.
Quale
alleanza abbiamo fatto noi oggi giorno? Non noi singolarmente ma come società,
come insieme di persone e cittadini.
Siamo
una società alla disperata ricerca della pietra o della fonte dell’immortalità,
della medicina che dia una parvenza di vita eterna.
Scriveva
il salmista : Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più
robusti (Salmo 90,15).
La vita era difficile dell’antichità e del
medio evo, era una vita breve, l’età media forse arrivava a 60 anni, oggi abbiamo la preoccupazione che si vive
troppo a lungo e gli amministratori si lamentano che abbiamo un costo eccessivo
in pensioni.
Oggi vogliamo allungare la vita ed abbiamo
una paura della morte che al solo pensiero rimaniamo paralizzati.
Parlare delle morte a volte è un vero tabù.
Al contrario ricordiamo il famoso cantico
delle creature di San Francesco che diceva:
Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte
corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che
morrano ne le peccata mortali;
Lodato sii mio Signore per la nostra sorella
morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli
che moriranno mentre sono in peccato mortale.
Ricordo un aneddoto che mi racconto Daniele. un
giorno ( di tanti anni fa) in cui parlavano dei padri del deserto: “Il diavolo
andò a tentare un padre e gli disse: ma lo sai vivrai ancora 50 anni su questa
terra!”
“Che bella notizia che mi
hai portato, io pensavo di stare molto di più sulla terra lontano da Gesù”
Parlare della morte è una dei temi più
difficili da affrontare oggi giorno.
Sappiamo che la morte entrò nel mondo per
colpa del diavolo:
Ma per l’invidia del
diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza
coloro che le appartengono. (Sap 2,24)
Dio non ha creato la
morte
e non gode per la
rovina dei viventi.
14Egli infatti ha
creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo
sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno
di morte,
né il regno dei morti è
sulla terra. (Sap 1,13-14)
Sì, Dio ha creato
l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine
della propria natura. (sap 2,15)
La paura della morte non ci dovrebbe
appartenere in quanto tutti noi siamo risorti con Cristo.
La nostra società sembra ormai prigioniera,
sottomessa e schiava del principe delle tenebre, sembra che tutti gli sforzi
dei governanti, dei politici, dei banchieri, degli economisti siano quelli di
rendere l’uomo schiavo di una volontà occulta, attraverso una serie di strutture
di peccato che ci portano lontano da Dio e dalla Salvezza.
Ci ammoniva Giovanni Paolo II:
Guardando ora al mondo contemporaneo, dobbiamo
constatare che in esso la coscienza del peccato si è notevolmente affievolita.
A causa di una diffusa indifferenza religiosa, o del rifiuto di quanto la retta
ragione e la Rivelazione ci dicono di Dio, viene meno in tanti uomini e donne
il senso dell’alleanza di Dio e dei suoi comandamenti. Molto spesso poi la
responsabilità umana viene offuscata dalla pretesa di una libertà assoluta, che
si reputa minacciata e condizionata da Dio legislatore supremo.
È tuttavia un fatto incontrovertibile, come più
volte ho avuto modo di ribadire, che l’interdipendenza dei sistemi sociali,
economici e politici, crea nel mondo di
oggi molteplici strutture di peccato (cfr Sollicitudo
rei socialis, 36; Esiste una spaventosa forza di attrazione del
male che fa giudicare ‘normali’ e ‘inevitabili’ molti atteggiamenti. Il male si
accresce e preme con effetti devastanti sulle coscienze, che rimangono
disorientate e non sono neppure in grado di discernere. Se si pensa poi alle
strutture di peccato che frenano lo sviluppo dei popoli più svantaggiati sotto
il profilo economico e politico (cfr Sollicitudo rei socialis, 37), verrebbe
quasi da arrendersi di fronte a un male morale che sembra ineluttabile. Tante
persone avvertono l’impotenza e lo smarrimento di fronte a una situazione
schiacciante che appare senza via d'uscita.
(Combattere Il Peccato Personale E Le “Strutture Di Peccato”
Giovanni Paolo Ii Udienza Generale Mercoledì,
25 Agosto 1999)
Tutto questo degenerare del male dalla
vita sociale all’economia, dalla politica ai rapporti interpersonali, sembrano demoralizzare
i cristiani e in molti abbiamo l’impressione di scoraggiamento e di una
diabolica sfiducia in Dio, nella Chiesa e nei suoi membri.
Si percepisce quasi uno smarrimento
che li porta a dire perché credere?
Perché credere in un Dio che si è dimenticato di noi
e lascia prosperare il male in ogni
dove?
Perché credere quando siamo devastati
da disastri naturali,
da epidemie incontrollate, da violenze
sociali?
Dio non si e’ dimenticato di noi.
Tra il versetto 15 la nostra alleanza con
la morte e gli inferi… e la fine di questa alleanza il ver 18, si inserisce l’azione
di Dio con la scelta di una pietra preziosa che serve a rompere l’alleanza scellerata
e alla costruzione del nuovo Tempio.
La pietra preziosa,
che Dio sceglie come unità di misura, io vedo on questa pietra preziosa la Vergine
Maria… è lei che schiaccerà il capo al serpente antico…
”…Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno”. (Gen 3.15)
Maria è la “pietra
unità di misura”, la livella da utilizzare per la costruzione del nuovo Tempio,
la Chiesa sposa di Cristo.
Maria modello
di santità, di fede, di obbedienza, di carità, dell’accoglienza della speranza…
ecco le unità di misura con cui costruire la nuova casa, la Chiesa.
Maria modello
di fede nell’Opera di Dio
Maria modello
di obbedienza alla Parola di Dio
Maria modello
di carità verso coloro (Nozze di Cana)
Maria modello
di accoglienza del Figlio di Dio
Maria modello
di speranza in Dio e nella sua Parola.
Grazia alla
fede e al Si di Maria, sarà generato il Figlio
di Dio ed ecco che sarà spezzato il giogo della schiavitù del peccato, sarà spezzata
l’Alleanza con il principe delle tenebre,
e prenderà lustro la Chiesa sposa di Cristo,
nuova Gerusalemme.