Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

giovedì 22 agosto 2019

Storie - Monticelli spiaggia

Kilometri di spiaggia sabbiosa.
Una sabbia chiara ma grossolana
Kilometri di spiaggia libera, che poi di fato non è cosi libera.
Per arrivare lla spiaggia si dovrebbe lasciare l'auto sulla provinciale e percorrere a èpiedi un sentiero sterrato di 400/500 metri, (che di fatto non sono molti) però sulla strada provinciale l'auto non la si può lasciare parcheggiata, non c'è posto per i numerosi bagnanti che vogliono recarsi sulla spiaggia, così si è obbligati a servirsi dei parcheggi predisposti e gestiti da privati, che sono in prossimità delle dune, ad alcune decine di metri dalla spiaggia.
Parcheggi a ridosso delle preziose dune costiere.

Parcheggiare l'auto costa 5 euro, compresi i disabili contravvenendo alle disposizioni di legge, che prevede che anche nei parcheggi privati ci sia un certo numero di posti gratuiti riservati ai disabili.

Nel parcheggio vi erano forse 500 auto (più o meno) certo un bel guadagno mettendo a disposizione un pezzo di terra. Cinquecento auto a 5 euro fa? 
2500 euro al giorno... una bella cifra...

All'entrata un italiano seduto all'ombra di un ombrellone con segno di diverse stagioni trascorse, segni di militanza attiva...
all'entrata un senegalese di nome Ibraihim che incassava i 5 euro e distribuiva i ticket sui quali opponeva la targa dell'auto in entrata.

Parcheggio e servizi.
Già perché sui  biglietti d'ingresso c'è scritto: Spogliatoio, Docce e Servizi.
Ma docce dove sono?

Per arrivare alla spiaggia bisogna percorrere un sentiero largo circa un metro. lo spazio che lo stabilimento  balneare ha lasciato libero tra lui e la duna, uno spazio delimitato da pali e corde.


La spiaggia e di solo 3 0 4 metri di sabbia Lo spazio tra la battigia e la duna dove vi sono piantati cartelli che invitano a non calpestare.
La spiaggia è una lunga striscia tra la duna e il mare.
Kilometri di sabbia tra il mare di varie sfumature di azzurro e la duna secolare di un pallido color crema e cera.
Migliaia di persone affollano la striscia di sabbia, ad centinaio di metri da me (più o meno) una torretta bianca, che è vuota, in realtà dovrebbe esserci qualcuno, dovrebbe essere il luogo deputato per qualcuno che dovrebbe controllare i bagnanti. 
Ma la torretta è desolatamente vuota.

Insomma eccoci in una spiaggia che dovrebbe avere accesso libero, ma di fatto non lo è, per accedervi bisogna pagare cinque euro ad una società che dice di dare servizi, ma di fatto offre un parcheggio alcune cabine/spogliatoio per cambiarsi il costume e nulla più.

martedì 20 agosto 2019

Storie: il governo mi ha mandato qui

Ci fermiamo nella piazza di un paese del Salento : Serranova
Chiamarlo paese è un esagerazione, quattro case, una chiesa, un parco giochi ed una fontanella.
Ci fermiamo ad mangiare un panino al parco giochi, così mentre noi sbocconcelliamo una focaccia barese il nipote di diverte con i giochi del parco.
Mentre si mangia notiamo il via vai intorno alla fontanella.
C'è gente che arriva con taniche da 20, 30 litri a fare il pieno.
Per prima arriva una macchina nera dove un disabile con difficoltà motoria scarica tre o quattro taniche e le riempie d'acqua alla fontanella.
Poi arriva altra gente con macchine, trattori, e motorini.
Arrivano tutti  a questa fontanella per fare il pieno di acqua potabile perché molte case non hanno in casa acqua bevibile, ma acqua di pozzi o di cisterne sotterranee. In molte case non arriva l'acqua potabile di un acquedotto.

Così vengono qui a fare il pieno 

Tra le diverse persone che arrivano c'è un ragazzo di colore che cattura in particolare la mia attenzione... arriva in sella ad un vecchio Ciao, uno di quei motorini a pedali che andava di moda negli anni 80. Arriva con una tanica di plastica tra le gambe e indossa un giubbetto di camoscio.

Non c'è la faccio e trattenermi e gli domando: Senti ragazzo, ma non senti caldo con quel giubbetto, noi stiamo morendo di caldo e indossiamo solo canottiere e tu vai in giro con giubbotto pesante di camoscio.
Lui in un italiano stentato mi dice: Vedi la mattina alle 5 quando esco per andare a lavoro fa freddo sul motorino,,,,
- che lavoro fai?
- lavoro nei campi...
- quando guadagni ? 

- 30 euro al giorno
- ma ti mettono in regola?
- io firmo un contratto.. poi non so... firmo un contratto per 10 giorni e poi lavoro altri giorni  senza contratto...
- ma rivolgiti ai sindacati
Il ragazzo mi sorride e dice: sono tutti uguali non fanno nulla...per noi 


mentre aspetta che la sua tanica si riempia mi racconta la sua storia... è nato nel Mali, ed arrivato in Italia con un gommone nel 2009, di chiama Afil e il governo lo ha mandato in Puglia. vorrebbe andare al nord, ma non conosce nessuno e così rimane a lavorare la terra in Puglia... d'estate e inverno lui è lì a lavorare nei campi. Sole, pioggia, caldo freddo se non lavori non  pagano.

Intervalla le parole con risate generose

Gli domando sei Mussulmano?
-Si
- quindi niente alcool ?
-certo
- niente carne di maiale ?
- certo
- niente sesso ?
Fiorisce sul suo volto una fragorosa risata
- e qui non sono molto mussulmano..
La tanica è piena e ridendo monta in sella al motorino e mi saluta, nel frattempo arriva un italiano su un trattore si ferma beve e ci dice: siete romani
-Si
- anch'io... cioè no..sono di qui ma abito a Roma
- Però... che ci fai qui?

e qui inizia un' altra storia di gente che emigra in cerca di fortuna... 
- lavoro a Roma .... ci dice il sottufficiale in sella ad un trattore