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mercoledì 29 maggio 2019

L' 'AMORE DI DIO oggi è per te




Introduzione


Nelle sue catechesi pre - battesimali S. Cirillo di Gerusalemme ci parla anche dell’Amore di Dio.

E c’è ne parla in un modo molto interessante, egli ci dice:
Amante degli uomini è Iddio, e non poco. Non dire: << Io fornicai, commisi adulterio, compi azioni delittuose e non una volta sola ma spesso; mi perdonerà Egli ? Mi concederà l’ assoluzione ?>>
Ascolta il Salmista che dice: <<Quanto grande e la tua bontà o Signore>>[1]. Tutti i peccati messi insieme non superano la grandezza della misericordia di Dio; le tue ferite non superano la capacita del medico.[2]

Curioso, tutti i peccati messi insieme non superano la misericordia di Dio.
Per quanto ci siamo impegnati a peccare, la misericordia di Dio è sempre più grande dei nostri peccati.
E quando noi parliamo di misericordia, noi parliamo dell’amore di Dio, quindi l’amore di Dio è più grande della nostra colpa.

San Cirillo ci dà degli esempi di questo amore di Dio.

E di questi esempi ne cito alcuni:
Vuoi vedere l’amore di Dio per gli uomini, tu che sei venuto da poco alla Catechesi? Vuoi vedere l’amore di Dio per gli uomini e la grandezza della sua longanimità? Senti quello che avvenne ad Adamo. Primo uomo formato personalmente da Dio, Adamo disobbedì. Dio non avrebbe forse potuto infliggergli subito la morte? Guarda invece che cosa fa il Signore, il quale ama immensamente gli uomini. Lo caccia personalmente dal paradiso terrestre[3] (era infatti indegno di abitarvi a causa del peccato), lo colloca di fronte al paradiso affinché, vedendo il luogo donde era stato espulso e lo stato in cui prima si trovava e quello in cui era andato a finire, si salvasse poi con la penitenza. Caino, il primo uomo generato, primo omicida e primo invidioso, dopo l’uccisione del fratello, come viene condannato? “Ramingo e fuggiasco sarai sulla terra”[4]: grande fu il peccato, ma piccola la pena.[5]

Sono molto belle queste catechesi di San Cirillo, esse sembrano scritte per noi oggi. Infatti nel brano appena letto San Cirillo si rivolge ai suoi ascoltatori e gli dice: vuoi vedere l’amore di Dio per gli uomini tu che sei venuto da poco alla catechesi?


Cosa sono le catechesi

Molti di quelli che fanno il “seminario di vita nuova nello Spirito” sono arrivati da poco.
Apro una piccola parentesi che penso vi aiuterà a vivere meglio questi momenti del seminario. Cosa facciamo o meglio di cosa sono venuto a tenere?

Una lezione?
Una relazione?
Un insegnamento?
Una catechesi?
Un’esortazione?
Un ammaestramento?
Un’introduzione?

Vediamo dunque che cosa sono venuto fare o a tenere in realtà.

I termini più usati n. sono insegnamento relazione o catechesi.
Qualcuno usa anche, ma raramente, lezione, molto più raramente usa dire esortazione. Altri termini non vengono quasi mai usati.

Purtroppo usare in modo disordinato i termini citati, perché non ne conosciamo il significato lessicale, crea confusione e perde d’incisività. Che cosa ci dice il vocabolario della lingua italiana alle parole :insegnamento, relazione e catechesi.[6]

Insegnare far acquisire una conoscenza o la capacità di compiere un’azione...
insegnamento azione ed effetto dell’insegnare
Relazionare informare qualcuno su qualche cosa
relazione: descrizione reso conto scritto ed orale di avvenimenti discorsi ecc. fatto per un superiore, per il pubblico...
Lezione insegnamento fornito in una sola seduta ad una o più persone su una data materia.
Catechizzare istruire nel catechismo.
catechesi: istruzione religiosa impartita da un ministro competente della Chiesa o da persona approvata da essa.

Ma la definizione che dà il vocabolario su la parola Catechismo non è abbastanza sufficiente. Ma non contento di queste definizioni sono andato a leggere in un testo di spiritualità cosa ci dice della parola: catechesi.

La parola catechesi (dal latino catechesi e dal greco catechesis) deriva dal verbo greco catecheo che a sua volta è composto dalla preposizione catà (=sotto) e dal sostantivo echo (=eco) e perciò significa “riecheggiare dal di sotto” oppure “far riecheggiare dal di sotto” cioè “ far pervenire dall’ alto una voce cui risponde dal basso un eco”.

In senso figurato catechesi significa dunque, un insegnamento impartito autorevolmente da un maestro, davanti al quale il discepolo però non rimane puramente passivo ma vi reagisce ponendo delle domande e accettando le risposte.[7]

Quindi in questi nostri ambiti non teniamo lezioni, relazioni, insegnamenti o altro in cui i contenuti possono essere anche messi in discussione e a volte anche rifiutati.

Lo scopo della catechesi è inizialmente di suscitare interesse nel cuore di chi ascolta e poi di mettere i fondamenti della vita cristiana; e l’ obiettivo di questi nostri momenti è quasi lo stesso prima suscitare interesse e poi porre i fondamenti di una vita nuova nello Spirito Santo.

Chiusa parentesi.


L’amore di Dio

È  molto bello il brano di S. Cirillo che abbiamo letto. Vi abbiamo letto, che, per quanto è stato grande il gesto peccaminoso di Adamo il gesto d’amore di Dio è stato molto più grande.

Leggendo questo brano di S.Cirillo che si rifà al racconto della Genesi mi sono domandato (e forse anche qualcuno di voi si sarà posto la stessa domanda) ma non era più bello e più forte come segno di un “grande amore” perdonare Adamo dopo il misfatto, dopo il peccato.
Eppure San Cirillo vede l’amore di Dio proprio nel castigo, nel aver posto l’uomo nei pressi del giardino.
Ma forse l’uomo non sarebbe rimasto schiacciato dal perdono di Dio?
Una volta durante un corso a cui ho partecipato un psicologo disse che molte volte la pietà e l’elemosina sono un gesto di superbia e nascondono un sentimento di superiorità.
Fare l’elemosina e come dire :io sono il forte  e tu il debole, quindi ti do una parte  di me per far tacere la mia coscienza, e questo modo di pensare nasconde la propria debolezza.
Io sono il forte e tu sei il debole, ma, così pensando, il mio braccio nell’atto di dare mette le distanze.

Plotino invece dice: L'amore che si irradia da Dio è l'amore del potente che solleva l'umile e lo innalza  al di sopra degli altri.
E S. Cirillo nella punizione di Dio verso Adamo ci vede proprio l’amore che ci descrive Plotino.
Dio dà all’uomo la possibilità di salvarsi con le sue forze: la penitenza.
Perché la penitenza è una forza in campo spirituale.
Ed anche nel racconto di Caino, San Cirillo vede l’amore di Dio.

Nelle sue catechesi San Cirillo cita molti personaggi della S. Scrittura, e nella storia di tutti loro egli ci vede l’amore di Dio.
S. Cirillo chiude questi esempi biblici con l’ esempio di Pietro:
Che dunque? Se a Nabuccodonosor che aveva commesso tali cose e le aveva confessate, Dio diede il perdono e il regno; a te che ti converti non darà egli la remissione dei peccati e poi la vita eterna, qualora ti comporti in modo degno? Nessuno quindi disperi della propria salvezza. Pietro, primo e sommo tra gli Apostoli, davanti a una servetta rinnegò tre volte Cristo, ma pentito ne pianse amaramente[8] (il pianto mostra esternamente l’intima compunzione) e per questo non solo ricevette il perdono del rinnegamento, ma anche conservò la dignità di apostolo[9].

Pietro nella sua relazione con Gesù sperimentò l’amore di Dio con il perdono, l’amore di Dio non lo ha schiacciato ma lo ha rialzato ridandogli la sua dignità.

Lo stesso Pietro nella sua 2a lettera ci dice: La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto.[10]

Paolo fa da eco a Pietro nella lettera a Timoteo: io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché  Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità .[11]

Concludendo questo discorso possiamo già affermare se oggi noi siamo qui è perché Dio ci ama.
Riprendiamo il tema dell’amore di Dio da un altro punto, ma partendo sempre dalla Genesi.
La stessa creazione dell’uomo è un segno dell’amore di Dio
 (E  Dio disse: <<Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini  sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche  e su tutti i rettili che strisciano sulla terra>>. [12]
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.)
L’amore di Dio è personale

L’uomo nel giardino dell’Eden viveva in piena amicizia e spontaneità con Dio. L’uomo era stato creato per vivere in armonia con Dio.
Ci dice la Genesi che sul far della sera Dio scendeva a passeggiare nel giardino.
(Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del  giardino.[13])
Dio ama l’uomo e a ragione di questo amore, non si limita a dargli la vita, ma va ben oltre, vuole il meglio per l’uomo, leggiamo infatti nel profeta:
Ora così dice il Signore...che ti ha plasmato...
<<Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni...Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo...Non temere, perché io sono con te.[14]
                                   
Un’altra cosa fondamentale è che l’amore di Dio è una cosa personale, individuale.
Dio ama te, come persona, come singolo, come entità unica e incopiabile.
Dio ama ogni uomo o donna, come se fossero le uniche persone esistenti nell’universo.
Non ci ama perché facciamo parte di qualcosa, perché siamo inseriti in una certa realtà (perché sia nella chiesa  o del suo popolo.
Dio ci ama perché ogni uomo è una sua creatura, ogni uomo è suo figlio.

Ma purtroppo  questo amore di Dio è stato tradito.
L’uomo con il suo peccato ha rotto la sua relazione d’amore con Dio.
Cosa deve fare l’uomo?
Si deve forse disperare per la sua caduta ?
San Cirillo nelle sue catechesi ci dice:
<<Che dunque? - dirà qualcuno - Siamo noi rovinati come conseguenza di un inganno? Non vi sarà più salvezza? Siamo caduti. Non sarà possibile salvarsi?>>[15]
Siamo divenuti ciechi Non ci sarà dato di poter ritornare a vedere ? siamo divenuti zoppi. Non ci sarà possibile riprendere a camminare diritti? Per dirla in breve siamo morti. Non sarà possibile risorgere?[16]
Colui che ha risuscitato Lazzaro morto da quattro giorni e già fetente[17]non risusciterò con maggiore facilità te che sei vivo?
Colui che verso per noi il prezioso sangue non ci libererà dal peccato?
Non perdiamo la fiducia, o fratelli, non abbandoniamoci allo stato di disperazione;[18] è cosa tremenda non credere che ci sia speranza di conversione.[19]

Non può esserci disperazione nel cuore dell’uomo che confida in Dio.
Il nostro Dio è un Dio fedele, fedele a se stesso, fedele alla sua parola, fedele all’uomo.
Dio ha promesso la sua fedeltà all’uomo e la fedeltà di Dio non verrà mai meno.
Tra le caratteristiche dell’amore c’è la fedeltà, e Dio ci ama nella fedeltà: Non violerò la mai alleanza, non muterò la mia promessa. Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre..[20]

Dio ha promesso il suo amore all’uomo, questa promessa e per l’eternità.
L’amore di Dio, la misericordia di Dio sono per sempre.
L’uomo con la sua infedeltà ha rotto la relazione con Dio, ma Dio da parte sua è impegnato a ristabilire questa relazione: Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti[21]

Dio ristabilendo questa relazione d’amore rende l’uomo partecipe del suo amore.
Dio vuole dunque ristabilire il rapporto d’amore con l’uomo ed lui che diventa il protagonista di questa relazione, di fatto è Dio stesso che prende l’iniziativa: Non siete voi che avete scelto me ma io ho scelto voi e vi ho costituiti[22]
E non lo ha fatto una volta per tutte, ma sempre in tutte le storie d’amore che Dio ha con l’uomo, e Dio che prende l’iniziativa.
Ogni storia d’amore di Dio con l’uomo è una storia d’amore.

E ancora oggi Dio prende l’iniziativa con noi.
E lui che ha scelto ognuno di noi e ci ha chiamato qui...
Ma l’amore di Dio non si limita alla sola chiamata, Egli va oltre.
Dio sa che da soli noi non potremmo mai rispondere liberamente al suo amore se prima non viene tolto di mezzo colui o cosa ci rendeva schiavi.
Dio in Gesù Cristo si offre  per riscattare tutti noi, infatti, leggiamo nella lettera egli Efesini: Cristo vi ha amato e dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.[23]

Egli con vuole che ognuno di noi possa gustare del gran dono di Dio, vuole che ognuno di noi possa tornare a casa e la nostra casa è presso di Lui.
Egli ci rivuole nella sua casa per gustare il suo dono, e il dono di Dio è la vita eterna: Il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù.[24]

Possiamo concludere la nostra catechesi dicendo:

O tu che sei venuto alla catechesi sappi che Dio di ama, e ti ama di un amore eterno e immutabile.
Per il suo grande amore Dio ha dato la sua vita per ognuno di noi in riscatto della nostra vita.
Dio vuole infine che ognuno possa abitare nella sua casa per gustare il suo dono: la vita eterna.


Concludo con la parola di Dio e in particolare con la prima lettera di San Giovanni:

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.




[1] Salmo 30.20
[2] S. Cirillo; Le catechesi (Patristica);  Ed Paoline; pag 60.
[3]Gn 3.24
[4]Gn 4.12
[5] o.c. pag 61
[6] Dizionario
[7] o.c.  pag 15
[8] Mt  26-30;
[9] Anzi fu confermato nel primato su altri Apostoli
[10] 2 Pt 3,15;
[11] 1 Tm 1,13 e 16
[12] Gen 1, 26-28
[13] Genesi 3,8
[14] Isaia 43, 1-5
[15] Ger 8.4
[16] Salmo 41.9
[17] Gv 11,29-34
[18] Ef 4,19
[19] o.c, pag 60
[20] Salmo 89, 34-36
[21] Dt 7.8
[22]Gv 15.16
[23] Ef  5,2
[24] Rm  6, 23

giovedì 23 maggio 2019

il cuore di Gesù


Il cuore di Gesù vive come il cuore di ognuno di noi delle emozioni.

 
Gesù  ha un cuore sensibile:
Nella sua sensibilità: vive la gioia: " Gesù trasalì  di  gioia "    ( Lc 10, 2 )
 vive  l' amore: " fissatolo  lo amò"    ( Mc  10, 21)
vive il turbamento e la tristezza: "L' anima mia e triste fino alla  morte”(Gv 12, 27)

Il cuore di Gesù  è un  cuore compassionevole:
Vede le folle e ne sente compassione:" Vide le folle senti compassione  per loro e guari   i  loro malati"  ( Mt  14, 14)
e poi ancora: "Sento compassione per loro..." eli sfamò  moltiplicando i pani  e  i pesci.
Giacomo ci dice: "il Signore è ricco  di misericordia e di compassione" ( Gc  5, 11)

Gesù sente tenerezza:
Ci sono nella vita  di Gesù dei gesti di tenerezza che destano meraviglia.
Gli presentano dei bambini: Li  prese tra le braccia e abbracciandoli prego  su loro.
Quanta tenerezza  quando  risveglio la figlia di Giairò: "Le  prese la mano: alzati fanciulla."
E  anche  quando parlo al giovane ricco:    " fissatolo  lo amo "


Gesù sente ammirazione:
Per   la donna   cananea:  " Davvero  grande  è la tua  fede”
o per il centurione romano: "In verità vi dico presso nessuno ho trovato in Israele   una fede così grande.”

Gesù  vive la gioia.Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Gesù  soffre per l'ingratitudine. ( i lebbrosi guariti)

Gesù ha bisogno  d'amicizia  (Vi ho chiamati amici )

Gesù non tollera il male


Gesù sente paura e angoscia.

il cuore di Gesù vive i nostri stessi sentimenti....con l'amore del Padre


giovedì 9 maggio 2019

Il rinnovamento in cui credo


Non credo nel rinnovamento delle  massa oceaniche

Non credo nel  rinnovamento basata sui carismi di  liberazione forsennati

Non credo in un rinnovamento basato sulla guarigione ad ogni costo

Non credo in un rinnovamento basato sui carismi di Dio

Io credo in un rinnovamento  dove al centro c’è  il Dio  dell’ amore.

Io credo in un rinnovamento che aiuta l’ uomo a incontrarsi con il suo Dio

Io credo in un rinnovamento che aiuta l’ uomo ad aprirsi alla grazia dello Spirito

Io credo in un rinnovamento dal cuore misericordioso che cura il povero.

Io credo in un rinnovamento voluto da Dio come dono per la sua Sposa la Chiesa

Io credo in un rinnovamento che ama la Chiesa

Io credo in un rinnovamento che accetta di morire per la Chiesa, nella Chiesa

Io credo in un rinnovamento che si viva per comunione, che viva per la comunione all’ interno della Chiesa.

Io credo in un rinnovamento che cerca la comunione con tutte le realtà della Chiesa.

Io credo in un rinnovamento che stando sul Tabor per vedere la gloria di Dio non ha paura di salire il monte Calvario.

Io credo in un rinnovamento che al ministero della guarigione, c’è la gioia di abbracciare la croce.

Io credo in un rinnovamento che del carisma della profezia lo vive con sottomissione alla Parola e al Magistero e alla Gerarchia.

Io credo in un rinnovamento che formato dai laici, per la crescita dei laici, viva in obbedienza e sottomissione ai PASTORI della Chiesa


lunedì 6 maggio 2019

la tua parola mi venne incontro


Mi capitò di ascoltare una ragazza che  durante una riunione di preghiera rimproverava dolcemente alcuni suoi fratelli/sorelle di cammino, perché non hanno al seguito la Bibbia e non hanno dimestichezza di essa.
Invitava i membri del suo gruppo o comunità ad avere dimestichezza con la Bibbia, a leggerla speso,

Io osservo da lontano questo gruppo di preghiera che si definisce carismatico, ma che mi sembra che di carismatico abbia poco. Almeno in misura della idea che ho io di gruppo carismatico e la preghiera comunitaria e carismatica.

Pensando a questa scena che ho visto mi è venuta alla mente una riflessione.

Immagino di parlare a quel gruppo distratto : 
La vostra sorella vi ha invitato ad avere dimestichezza con la Bibbia.
bisogna prendere coscienza che La Bibbia è la parola di Dio,  essa è l’insieme delle Parole che Dio ha dato al suo popolo e di alcuni fatti e azioni che lui ha realizzato per il suo popolo.

Alcuni esegeti arrivano a dire che la Bibbia è Dio stesso, personalmente mi sembra un po' troppo.

Ma la Bibbia contiene della Parole che sono travolgenti come quella che leggiamo nel profeta Geremia: Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; (Ger 15.16)
Le parole della Bibbia ci vengono incontro, vogliono entrare in noi e noi dovremmo divorarle con avidità.
Queste parole che entrano a noi, trasforma la nostra persona; le Parole della Scrittura trasformano i nostri i pensieri, le nostre parole, trasformano tutto il nostro essere, indirizzando tutto di noi verso di Dio.
La Parola che entra in noi trasforma il nostro modo pensare indirizzando tutto il nostro essere verso colui che è la Parola.

La Parola di Dio letta ogni giorno e come la goccia d’acqua che scava la Roccia, essa trasforma il nostro essere giorno dopo giorno.

C’è un'altra parola che mi travolge, che mi frastorna, mi strugge l’anima ed quella sempre del profeta Geremia:  Se voi non ascolterete, io piangerò in segreto dinanzi alla vostra superbia; il mio occhio si scioglierà in lacrime, (ger 13,)
Dio che davanti al mio peccato piange in segreto e piange fino a sciogliere il suo occhio in lacrime  mi strugge violentemente.

E c’è ne un'altra Parola che mi sconvolge, scompagina l’anima, mi fa sprofondare nel mio essere nulla:   E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; (GV 1,14)

Sul altare vediamo esposta un Ostia, ossia Gesù in forma sacramentale.
Quando Mosé si avvicino al Roveto che bruciava senza consumarsi.. senti una voce che diceva: togliti i calzari perché questo è un luogo santo.

Cosa vedo sull’altare…

Ogni secondo, di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno sulla terra avviene il più grande Miracolo di Dio, proprio ora un sacerdote in una parte del mondo sta sollevando un pezzo di pane da una patena  e recita le parola: prese il pane lo spezzo e disse: questo è il mio corpo.. deponendo poi nella patena il Corpo di Gesù.
Qui sul altare noi abbiamo esposto Gesù è questo fa di questo luogo un luogo santo.
Qui sul Altare noi abbiamo la Parola che si è fatta Carne. 
Quando la tua Parola mi venne incontro…