|
Introduzione
Nelle
sue catechesi pre - battesimali S. Cirillo di Gerusalemme ci parla anche
dell’Amore di Dio.
E
c’è ne parla in un modo molto interessante, egli ci dice:
Amante
degli uomini è Iddio, e non poco. Non dire: << Io fornicai, commisi
adulterio, compi azioni delittuose e non una volta sola ma spesso; mi perdonerà
Egli ? Mi concederà l’ assoluzione ?>>
Ascolta
il Salmista che dice: <<Quanto grande e la tua bontà o Signore>>[1].
Tutti i peccati messi insieme non superano la grandezza della misericordia di
Dio; le tue ferite non superano la capacita del medico.[2]
Curioso,
tutti i peccati messi insieme non superano la misericordia di Dio.
Per
quanto ci siamo impegnati a peccare, la misericordia di Dio è sempre più grande
dei nostri peccati.
E
quando noi parliamo di misericordia, noi parliamo dell’amore di Dio, quindi
l’amore di Dio è più grande della nostra colpa.
San
Cirillo ci dà degli esempi di questo amore di Dio.
E
di questi esempi ne cito alcuni:
Vuoi
vedere l’amore di Dio per gli uomini, tu che sei venuto da poco alla Catechesi?
Vuoi vedere l’amore di Dio per gli uomini e la grandezza della sua longanimità?
Senti quello che avvenne ad Adamo. Primo uomo formato personalmente da Dio,
Adamo disobbedì. Dio non avrebbe forse potuto infliggergli subito la morte?
Guarda invece che cosa fa il Signore, il quale ama immensamente gli uomini. Lo
caccia personalmente dal paradiso terrestre[3]
(era infatti indegno di abitarvi a causa del peccato), lo colloca di fronte al
paradiso affinché, vedendo il luogo donde era stato espulso e lo stato in cui
prima si trovava e quello in cui era andato a finire, si salvasse poi con la
penitenza. Caino, il primo uomo generato, primo omicida e primo invidioso, dopo
l’uccisione del fratello, come viene condannato? “Ramingo e fuggiasco sarai
sulla terra”[4]: grande fu il peccato,
ma piccola la pena.[5]
Sono
molto belle queste catechesi di San Cirillo, esse sembrano scritte per noi
oggi. Infatti nel brano appena letto San Cirillo si rivolge ai suoi ascoltatori
e gli dice: vuoi vedere l’amore di Dio per gli uomini tu che sei venuto da poco
alla catechesi?
Cosa sono le catechesi
Molti
di quelli che fanno il “seminario di vita nuova nello Spirito” sono arrivati da
poco.
Apro
una piccola parentesi che penso vi aiuterà a vivere meglio questi momenti del
seminario. Cosa facciamo o meglio di cosa sono venuto a tenere?
Una
lezione?
Una
relazione?
Un
insegnamento?
Una
catechesi?
Un’esortazione?
Un
ammaestramento?
Un’introduzione?
Vediamo
dunque che cosa sono venuto fare o a tenere in realtà.
I
termini più usati n. sono insegnamento relazione o catechesi.
Qualcuno
usa anche, ma raramente, lezione, molto più raramente usa dire esortazione.
Altri termini non vengono quasi mai usati.
Purtroppo
usare in modo disordinato i termini citati, perché non ne conosciamo il
significato lessicale, crea confusione e perde d’incisività. Che cosa ci dice
il vocabolario della lingua italiana alle parole :insegnamento, relazione e
catechesi.[6]
Insegnare far acquisire una conoscenza o la capacità
di compiere un’azione...
insegnamento
azione ed effetto
dell’insegnare
Relazionare
informare qualcuno su qualche
cosa
relazione: descrizione reso conto scritto ed orale di
avvenimenti discorsi ecc. fatto per un superiore, per il pubblico...
Lezione insegnamento fornito in una sola seduta ad
una o più persone su una data
materia.
Catechizzare istruire nel catechismo.
catechesi: istruzione religiosa impartita da un
ministro competente della Chiesa o da persona approvata da essa.
Ma
la definizione che dà il vocabolario su la parola Catechismo non è abbastanza
sufficiente. Ma non contento di queste definizioni sono andato a leggere in un
testo di spiritualità cosa ci dice della parola: catechesi.
La parola catechesi (dal latino catechesi e dal greco catechesis) deriva dal
verbo greco catecheo che a sua volta
è composto dalla preposizione catà (=sotto)
e dal sostantivo echo (=eco) e perciò
significa “riecheggiare dal di sotto”
oppure “far riecheggiare dal di sotto” cioè
“ far pervenire dall’ alto una voce cui
risponde dal basso un eco”.
In senso figurato catechesi significa
dunque, un insegnamento impartito autorevolmente da un maestro, davanti al
quale il discepolo però non rimane puramente passivo ma vi reagisce ponendo
delle domande e accettando le risposte.[7]
Quindi
in questi nostri ambiti non teniamo lezioni, relazioni, insegnamenti o altro in
cui i contenuti possono essere anche messi in discussione e a volte anche
rifiutati.
Lo
scopo della catechesi è inizialmente di suscitare interesse nel cuore di chi
ascolta e poi di mettere i fondamenti della vita cristiana; e l’ obiettivo di
questi nostri momenti è quasi lo stesso prima suscitare interesse e poi porre i
fondamenti di una vita nuova nello Spirito Santo.
Chiusa
parentesi.
L’amore di
Dio
È molto bello il brano di S. Cirillo che
abbiamo letto. Vi abbiamo letto, che, per quanto è stato grande il gesto peccaminoso
di Adamo il gesto d’amore di Dio è stato molto più grande.
Leggendo
questo brano di S.Cirillo che si rifà al racconto della Genesi mi sono
domandato (e forse anche qualcuno di voi si sarà posto la stessa domanda) ma
non era più bello e più forte come segno di un “grande amore” perdonare Adamo
dopo il misfatto, dopo il peccato.
Eppure
San Cirillo vede l’amore di Dio proprio nel castigo, nel aver posto l’uomo nei
pressi del giardino.
Ma
forse l’uomo non sarebbe rimasto schiacciato dal perdono di Dio?
Una
volta durante un corso a cui ho partecipato un psicologo disse che molte volte
la pietà e l’elemosina sono un gesto di superbia e nascondono un sentimento di
superiorità.
Fare
l’elemosina e come dire :io sono il forte
e tu il debole, quindi ti do una parte
di me per far tacere la mia coscienza, e questo modo di pensare nasconde
la propria debolezza.
Io
sono il forte e tu sei il debole, ma, così pensando, il mio braccio nell’atto
di dare mette le distanze.
Plotino invece dice: L'amore che si irradia
da Dio è l'amore del potente che solleva l'umile e lo innalza al di sopra degli altri.
E
S. Cirillo nella punizione di Dio verso Adamo ci vede proprio l’amore che ci
descrive Plotino.
Dio
dà all’uomo la possibilità di salvarsi con le sue forze: la penitenza.
Perché
la penitenza è una forza in campo spirituale.
Ed
anche nel racconto di Caino, San Cirillo vede l’amore di Dio.
Nelle
sue catechesi San Cirillo cita molti personaggi della S. Scrittura, e nella
storia di tutti loro egli ci vede l’amore di Dio.
S.
Cirillo chiude questi esempi biblici con l’ esempio di Pietro:
Che
dunque? Se a Nabuccodonosor che aveva commesso tali cose e le aveva confessate,
Dio diede il perdono e il regno; a te che ti converti non darà egli la
remissione dei peccati e poi la vita eterna, qualora ti comporti in modo degno?
Nessuno quindi disperi della propria salvezza. Pietro, primo e sommo tra gli
Apostoli, davanti a una servetta rinnegò tre volte Cristo, ma pentito ne pianse
amaramente[8]
(il pianto mostra esternamente l’intima compunzione) e per questo non solo
ricevette il perdono del rinnegamento, ma anche conservò la dignità di apostolo[9].
Pietro
nella sua relazione con Gesù sperimentò l’amore di Dio con il perdono, l’amore
di Dio non lo ha schiacciato ma lo ha rialzato ridandogli la sua dignità.
Lo
stesso Pietro nella sua 2a lettera ci dice: La
magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro
carissimo fratello Paolo vi ha scritto.[10]
Paolo
fa da eco a Pietro nella lettera a Timoteo: io che per l'innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un
violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano
dalla fede; Ma appunto per questo ho
ottenuto misericordia, perché Gesù
Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità .[11]
Concludendo
questo discorso possiamo già affermare se oggi noi siamo qui è perché Dio ci
ama.
Riprendiamo
il tema dell’amore di Dio da un altro punto, ma partendo sempre dalla Genesi.
La
stessa creazione dell’uomo è un segno dell’amore di Dio
(E Dio
disse: <<Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e
domini sui pesci del mare e sugli
uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla
terra>>. [12]
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.)
L’amore di
Dio è personale
L’uomo
nel giardino dell’Eden viveva in piena amicizia e spontaneità con Dio. L’uomo
era stato creato per vivere in armonia con Dio.
Ci
dice la Genesi che sul far della sera Dio scendeva a passeggiare nel giardino.
(Poi
udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e
l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi
del giardino.[13])
Dio
ama l’uomo e a ragione di questo amore, non si limita a dargli la vita, ma va
ben oltre, vuole il meglio per l’uomo, leggiamo infatti nel profeta:
Ora
così dice il Signore...che ti ha plasmato...
<<Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato
per nome: tu mi appartieni...Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei
degno di stima e io ti amo...Non temere, perché io sono con te.[14]
Un’altra
cosa fondamentale è che l’amore di Dio è una cosa personale, individuale.
Dio
ama te, come persona, come singolo, come entità unica e incopiabile.
Dio
ama ogni uomo o donna, come se fossero le uniche persone esistenti
nell’universo.
Non
ci ama perché facciamo parte di qualcosa, perché siamo inseriti in una certa
realtà (perché sia nella chiesa o del
suo popolo.
Dio
ci ama perché ogni uomo è una sua creatura, ogni uomo è suo figlio.
Ma
purtroppo questo amore di Dio è stato
tradito.
L’uomo
con il suo peccato ha rotto la sua relazione d’amore con Dio.
Cosa
deve fare l’uomo?
Si
deve forse disperare per la sua caduta ?
San
Cirillo nelle sue catechesi ci dice:
<<Che
dunque? - dirà qualcuno - Siamo noi rovinati come conseguenza di un inganno?
Non vi sarà più salvezza? Siamo caduti. Non sarà possibile salvarsi?>>[15]
Siamo
divenuti ciechi Non ci sarà dato di poter ritornare a vedere ? siamo divenuti
zoppi. Non ci sarà possibile riprendere a camminare diritti? Per dirla in breve
siamo morti. Non sarà possibile risorgere?[16]
Colui
che ha risuscitato Lazzaro morto da quattro giorni e già fetente[17]non
risusciterò con maggiore facilità te che sei vivo?
Colui
che verso per noi il prezioso sangue non ci libererà dal peccato?
Non
perdiamo la fiducia, o fratelli, non abbandoniamoci allo stato di disperazione;[18]
è cosa tremenda non credere che ci sia speranza di conversione.[19]
Non
può esserci disperazione nel cuore dell’uomo che confida in Dio.
Il
nostro Dio è un Dio fedele, fedele a se stesso, fedele alla sua parola, fedele
all’uomo.
Dio
ha promesso la sua fedeltà all’uomo e la fedeltà di Dio non verrà mai meno.
Tra
le caratteristiche dell’amore c’è la fedeltà, e Dio ci ama nella fedeltà: Non violerò la mai alleanza, non muterò la
mia promessa. Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre..[20]
Dio
ha promesso il suo amore all’uomo, questa promessa e per l’eternità.
L’amore
di Dio, la misericordia di Dio sono per sempre.
L’uomo
con la sua infedeltà ha rotto la relazione con Dio, ma Dio da parte sua è
impegnato a ristabilire questa relazione: Il
Signore si è legato a voi e vi ha scelti[21]
Dio
ristabilendo questa relazione d’amore rende l’uomo partecipe del suo amore.
Dio
vuole dunque ristabilire il rapporto d’amore con l’uomo ed lui che diventa il
protagonista di questa relazione, di fatto è Dio stesso che prende
l’iniziativa: Non siete voi che avete
scelto me ma io ho scelto voi e vi ho costituiti[22]
E
non lo ha fatto una volta per tutte, ma sempre in tutte le storie d’amore che
Dio ha con l’uomo, e Dio che prende l’iniziativa.
Ogni
storia d’amore di Dio con l’uomo è una storia d’amore.
E
ancora oggi Dio prende l’iniziativa con noi.
E
lui che ha scelto ognuno di noi e ci ha chiamato qui...
Ma
l’amore di Dio non si limita alla sola chiamata, Egli va oltre.
Dio
sa che da soli noi non potremmo mai rispondere liberamente al suo amore se
prima non viene tolto di mezzo colui o cosa ci rendeva schiavi.
Dio
in Gesù Cristo si offre per riscattare
tutti noi, infatti, leggiamo nella lettera egli Efesini: Cristo vi ha amato e dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in
sacrificio di soave odore.[23]
Egli
con vuole che ognuno di noi possa gustare del gran dono di Dio, vuole che
ognuno di noi possa tornare a casa e la nostra casa è presso di Lui.
Egli
ci rivuole nella sua casa per gustare il suo dono, e il dono di Dio è la vita
eterna: Il dono di Dio è la vita eterna
in Cristo Gesù.[24]
Possiamo
concludere la nostra catechesi dicendo:
O
tu che sei venuto alla catechesi sappi che Dio di ama, e ti ama di un amore
eterno e immutabile.
Per
il suo grande amore Dio ha dato la sua vita per ognuno di noi in riscatto della
nostra vita.
Dio
vuole infine che ognuno possa abitare nella sua casa per gustare il suo dono:
la vita eterna.
Concludo
con la parola di Dio e in particolare con la prima lettera di San Giovanni:
Chi
non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In
questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito
Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
In
questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi
e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
[1] Salmo 30.20
[3]Gn 3.24
[4]Gn 4.12
[5] o.c. pag 61
[6] Dizionario
[9] Anzi fu confermato nel
primato su altri Apostoli
[10] 2 Pt 3,15;
[11] 1 Tm 1,13 e 16
[12] Gen 1, 26-28
[13] Genesi 3,8
[14] Isaia 43, 1-5
[15] Ger 8.4
[16] Salmo 41.9
[17] Gv 11,29-34
[18] Ef 4,19
[19] o.c, pag 60
[20] Salmo 89, 34-36
[21] Dt 7.8
[22]Gv 15.16