Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

lunedì 31 agosto 2020

una pillola velonosa nella Chiesa

Io conto poco.
Sono una voce nella folla che bisbiglia qualcosa.
Io avrei gridato liberalo... mentre la folla gridava Barabba Barabba.. chi mi avrebbe udito?
Io avrei gridato pace... quando la folla applaudiva festante alla dichiarazione di guerra... chi mi avrebbe udito?

La cosa più grave di questo pontificato così controverso con luci ed ombre... è quello che ai più sembra essere una cosa buona e giusta... modificare il Padre Nostro.

Il Papa ha detto : non è giusto dire, "non ci indurre i tentazione" e meglio dire "non abbandonarci nella tentazione.."
L ha detto il Papa... allora ecco che molti hanno deciso di loro iniziativa di cambiare ... il vangelo.
Qualcuno ha provato a fare delle obiezioni,  a scrivere articoli contrari a questa decisione, ma tutti sono stati messi a tacere...l ha detto il Papa.
Sono mesi che nelle parrocchie durante i vari rosari, durante le messe si sentono recitare le due versioni contemporaneamente creando una certa confusione.

Ho nel pc una versione di una Bibbia assai diffusa, che viene aggiornata ogni anno dalla casa editrice via internet.
Qualche giorno fa leggendo il vangelo di Matteo scopro che il Padre nostro è cambiato..non c è più non ci indurre in tentazione... ma non ci abbandonare nella tentazione.
Già, per cambiare la preghiera bisogna cambiare il testo del vangelo, la Bibbia... dopo 2000 anni il Vangelo viene cambiato.
Per 2000 anni sia nel vangelo di Matteo che in quello di Luca noi leggevamo: non ci indurre, adesso questo viene cancellato è il Vangelo viene cambiato in non ci abbandonare
Curiosamente anche in un antico testo precedente ai vangeli, quello che è stato il catechismo di base per alcuni decenni, "la Didache", il Padre nostro ricalca fedelmente la versione di Matteo e Luca.

Ossia abbiamo modificato dopo 2000 anni quella che è la preghiera per eccellenza del cristianesimo, quella che ci è stata insegnata direttamente da Gesù ..che la troviamo scritta nella Bibbia.. il Padre Nostro.

e per modificare la preghiera abbiamo modificato la Bibbia.

Ora il problema è:
è stata aggiustata la traduzione 
è cambiata l'interpretazione.

 

Già perché se è stata errata la traduzione... 
tutta la Bibbia potrebbe essere tradotta male... allora bisogna dare ragione a quanto dicono che la Bibbia è tradotta male..
e tutti linguisti cattolici che per secoli hanno studiato la migliore traduzione della Scrittura erano degli asini, perché la traduzione è fallace, ma finalmente è arrivato Papa Francesco ed abbiamo la corretta versione.

Se invece è cambiata l'interpretazione...
vuol dire che la Bibbia si può modificare per dargli una corretta interpretazione più moderna, così intere parti possono essere tagliate perché obsolete, corrette perché incomprensibili o vecchie.
Dopo che è stato modificato un passo importante dei vangeli, in due vangeli. Dopo che si è deciso che la Bibbia può avere nuove    
         interpretazioni, 
                    valutazioni, 
                            considerazioni... 

tutta la Bibbia si può :
aggiustare
modificare, 
ammorbidire, 
accomodare. ..


si è aperta una porta, che da lè si accede all'idea dell'ammodernamento, della revisione della scrittura, 
il portone dell'immutabilità della Scrittura è stato abbattuto

una pillola velenosa è stata messa nel cuore della Chiesa....

giovedì 27 agosto 2020

Diario di viaggio : San Giorgio Lucano



San Giorgio Lucano, è un antico paese della Basilicata fondato dagli albanesi in fuga o cacciati dai turchi mussulmani  in Albania, e poi questi sono stati cacciati a loro volta dal paese prendendo cosi il nome di Lucano.

Come per molti paesi della Lucania il santo protettore di San Giorgio è san Rocco, anche se il santo francese non è mai arrivato in questa zona d'Italia, eppure il suo culto è diffusissimo in questi paesi del sud Italia.


Viva il santo
Viva San Rocco

Arriviamo (io e mia moglie) a San Giorgio nella tarda mattinata e troviamo l'accesso al centro del comune chiuso, con due transenne di ferro.
Domandiamo a vari paesani se possiamo accedere oltre le transenne, chi dice "si", chi dice "no", poi mostro il mio permesso disabili (per approfittare della mia disabilità) a questo punto tutti  mi dicono: "Vai, vai".
Percorro per un tratto il corso deserto, quando a meta vedo sulla mia destra una piazza deserta e una sola auto nera parcheggiata, entro nella piazza e noto gente sul perimetro di essa al riparo nell'ombra di piccoli alberi o  dei cornicioni delle case.

Parcheggio a fianco alla macchina nera, mentre sto per scendere ecco avvicinarsi  un signore con indossò una maglietta arancio dove è scritto in bella evidenza: "Protezione civile"

Il signore si avvicina e gentilmente mi dice: "Lei non può parcheggiare qui" ed io, gli mostro il mio permesso degli invalidi e gli dico: "Sono un disabile, dove posso parcheggiare?"
Il signore mi dice: "Non saprei!"
Ed io: "se c'era un vigile all'ingresso del paese avrei chiesto a lui il permesso d'accesso e un posto dove parcheggiare, ma all'ingresso dove ci sono le transenne non c'è nessuno."
Il gentile signore mi dice: "Non abbiamo vigili in questo paese"
"Non avete vigili qui a San Giorgio?" esclamo io sorpreso.
"Eh già! l'ultimo è andato in pensione e non abbiamo fatto in tempo a fare il concorso per uno nuovo."


Un paese senza polizia urbana.
Un danno erariale incredibile.
Tutta l'amministrazione di competenza alla polizia urbana è ferma.
Niente multe, niente controlli, nessuno permesso... un paese immobile.

Viva il Santo
Viva San Rocco.

"Senta" mi dice l'uomo della protezione civile "parcheggi lì nell'angolo, che non da fastidio, tra un po' esce la statua del santo che sarà portato in processione alla Chiesa Madre al centro del paese vecchio."
Parcheggio l'auto.
In chiesa non si può entrare, tutti i posti disponibili (pochi causa covid) sono occupati e i fedeli  che non sono potuti entrare sono dispersi ai bordi della piazza in attesa dell'uscita del santo.
Chiedo informazioni all'uomo della protezione civile, il quale mi spiega che da lì a poco, finita la celebrazione eucaristica in corso, il Santo (la sua statua) uscirà dalla Chiesa e sarà portato con un piccola processione senza fedeli, alla chiesa madre posta al centro del paese vecchio, quindi la gente in attesa sulla piazza aspetta l'uscita del santo, e poi mi spiega il persoso che dovrebbe fare da li a poco.
Io e Nadia decidiamo di non aspettare sulla piazza l'uscita del santo ma di andare alla chiesa madre ed aspettare lì il santo, così nel frattempo visitiamo il paese.

Viva il Santo
Vita San Rocco

Saliamo per le vie del paese alla piazza della chiesa madre.
Ci sediamo su un muretto ed  attendiamo con pazienza.
Ci hanno raccontato la dinamica della festa, in mattinata grande celebrazione eucaristica nella chiesa in basso poi solennemente la statua del santo, in processione, viene portata alla chiesa madre. qui il santo viene posto in attesa.
Nel tardo pomeriggio altra celebrazione solenne con la presenza del vescovo e poi il santo sempre con solenne processione viene ricondotto alla Chiesa in basso.
Siamo seduti in attesa.

Si sentono dei "botti" , come quelli che si odono nelle notti di Capodanno, botti causati dalle bombe carta.
Un uomo affacciato ad un balcone ci dice: "sta uscendo il santo dalla Chiesa"
Domando: "scusi, quando impiega ad arrivare qui da noi?"
"Poco" ci risponde il signore al balcone.
Si sentono altri botti, sono i saluti del popolo al santo che esce sulla piazza.
Giungono da lontano le note note di una canzone da noi conosciuta ed iniziamo a canticchiarla: "E quando in ciel dei santi tuoi la grande schiera arriverà o Signor come vorrei che ci fosse un posto per me."
Sono le note di una piccola banda musicale che fa parte del corteo della processione.

Viva il santo
Viva San Rocco


La musica è sempre più forte, è sempre più vicina.
Ci sono cinque strade che confluiscono nella piazza, domandiamo al signore al balcone: "Da dive arriva la processione?"
"Di solito arriva da questa" indicandoci una via.
Invece ecco arrivare da un altra via le note della banda e la voce di un sacerdote che invita a pregare i fedeli affacciati alle finestre delle loro case, in considerazione che con il COVID non si può partecipare alle processioni.
Arriva trafelata da un'altra via una signora con delle grandi chiavi ben in evidenza tra le mani. Arriva ed apre un portone laterale della chiesa, ci appare subito che è l'incaricata ad aprire il portone della chiesa. 
ecco aprirsi il portone della chiesa ad apparire la donna, la si vede spalancare il portone inferiore e poi cerca di allungarsi verso la parte superiore del portone.
Dopo vari tentativi di arrivare al chiavistello che chiude la parte superiore del portone della chiesa, la donna scompare all'interno per tornare con una sedia, vi sale sopra, tenta di spostare il chiavistello... ma tutto inutile... non si  muove.

Cresce la musica, la processione è sempre più vicina.
Il santo è sempre più vicino.

La signora allora corre verso un uomo abbastanza alto, dovrebbe essere uno che conosce bene se senza tante cerimonie lo prende per la mano e lo strattona verso il portone.
L'uomo è abbastanza alto, sale sulla sedia e arriva benissimo al chiavistello e tenta di farlo scorrere... nulla... poi ecco dal nulla spuntare un martello nelle mani dell'uomo... due colpi secchi e il chiavistello scorre via... mentre ecco spuntare il primo figurante che accompagna il santo nella sua passeggiata verso la chiesa madre.

Viva il santo
Viva San Rocco

Alla spicciolata arrivano alcune decine di persone che si spargono lungo il perimetro della piazza.
Ecco arrivare il Santo, viva san Rocco.


Arrivano sulla piazza tre donne vestite di nero e tengono sul capo delle composizioni curiose fatte con le spighe di grano e poi ci sono due donne che portano una scatola in legno e vetro dove i paesani mettono le loro offerte in denaro per il santo.
ecco comparire sulla piazza un giovane prete con i paramenti sacri e sul capo una classica berretta da prete nera con sopra un pon pon, anch'esso nero. 
Sembra un prete uscito da libro di Guerreschi, quel prete con la sua berretta ricorda Don Camillo.
Ecco arrivare il santo su un baldacchino decorato con fiori e nastri, portato in spalle dai facchini di turno e chiude la la piccola processione un piccola banda musicale composta da solo 5 elementi o orchestrali

Viva il Santo
Viva San Rocco

Il giovane sacerdote ringrazia i presenti nella piazza per essere presenti alla passeggiata del santo e da loro appuntamento per le cinque del pomeriggio quando alla presenza del vescovo ci sarà una nuova celebrazione e poi il santo sarà riportato alla chiesa in basso del paese.
Poi il giovane sacerdote benedice tutti i presenti.

I portantini portano il santo all'interno della Chiesa, viene sistemato su un baldacchino preparato per l'occasione.
Escono tutti e richiudono il grande portone.
La piccola folla si disperde per le vie del paese.
la banda torna mestamente e stanca alla propria sede, o forse in qualche ristorante per un bel piatto di pasta al sugo di mollica.

La piazza è vuota,


Viva il santo
Viva San Rocco

Riprendiamo il nostro cammino e torniamo alla nostra auto parcheggiata nella piazza all'ingresso del paese.
è ora di pranzo
abbiamo un certo languirino allo stomaco, si parte alle ricerca di un ristorante....

venerdì 21 agosto 2020

Valsinni (notte 18 agosto)





    
 Dorme  Valsinni.
Il silenzio della notte è interrotto
        dal canto di un gallo                
                    e
        dall'abbaiare triste di un cane alla luna.

     Nei vicoli,
     stretti e scoscesi,
             aleggia
                il fantasma della Poetessa Isabella,
basta acuire l'udito,
ed ecco nel bisbigliare 
della brezza che scorre nei vicoli,
i versi della poetessa infelice.

        Son donna, e contra de le donne dico 
        che tu, Fortuna, avendo il nome nostro, 
        ogni ben nato cor hai per nemico. 
        E spesso grido col mio rozo inchiostro 
       che chi vuole esser tuo piú caro amico 
        sia degli uomini orrendo e raro mostro. 

Riemergono dalle ombre del passato,
le liriche in versi,
di una fanciulla  
offertasi  in olocausto
sull'altare 
dell'amore perduto e della poesia,
con Erato, compagna fedele.
Prigioniera,
di chi amare non sa cosa è,
il cui furore cieco spense la sua voce.

                In questa terra arsa e brulla,
                           strada di mezzo
                              tra regioni lontane,
                                    tra mare e monti,

                                                                                 tra passato e futuro.

ISABELLA 
(il suo fantasma peregrino)
ogni notte passeggia
nei vichi di Valsinni
con l'attesa struggente
di un nuovo rinascimento
    per la sua terra
   per la sua gente.






sabato 8 agosto 2020

Le nascite delle nostre vite

  Cari Giovanni e Alessandra 



Mentre il vostro parroco don Federico era impegnato 

Aggiungi didascalia

nella sua omelia battesimale, piena di enfasi e teatralità, ma ricca di contenuti mi sono venuta alla mente alcune cose che avrei voluto dirvi io in questa occasione speciale.

 

Giugno 2019

La nascita della vita.

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.  (Lc 1.26ss)

 

Maria ripiena di Spirito Santo … rimase incinta

 Tra milioni di spermatozoi, presenti nel liquido seminale, solo uno, quello che arriva per primo all'appuntamento con l’ovulo in attesa avrà la soddisfazione di fecondarlo.

Uno solo.

Nel momento che il velocissimo spermatozoo, che supera l’ultima barriera di difesa, entra nell’ovulo… inizia la vita.

In una frazione di secondo inizia la vita.

In quel momento che un solo spermatozoo feconda l’ovulo … noi nasciamo alla vita.

 

Si nasce nel ventre di una donna.

Si nasce nel cuore di una madre.

 In quel preciso momento, in quel incontro tra lo spermatozoo e l’ovulo viene deciso tutto…

Il sesso

Il colore della pelle, degli occhi, dei capelli

La forma del naso e della bocca.

Anche il carattere iniziale.

In quel momento viene deciso tutto

Si nasce alla vita.

 

1 aprile 2020

La nascita al mondo

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. (Lc 2,6)

 

Quando giunse il tempo del parto e si era in tempo di Covid, Giovanni accompagno Alessandra all'Ospedale Cristo Re. Qui nacque Luca.

Quando giunge il tempo, ogni donna gravida dà alla luce il figlio che porta in grembo

Ed ecco la seconda nascita… si nasce al mondo.

Quando l’aria entra nei polmoni del bimbo e questo per il dolore del primo respiro piange .. si nasce al mondo.

 

Quando l’uomo entra in contatto con il figlio, che esso sia maschio o femmina non importa, nel suo cuore nasce il figlio… con la seconda nascita si nasce nel cuore del padre.

 

La nascita al mondo.

Per nove mesi circa, la nascita è un atto privato della mamma.

La mamma lo sente, lo vive, lo nutre.

Percepisce il suo respirare, il battito del suo cuore.

Lo sente muovere nel suo ventre e lo accarezza con amore

Il padre è lontano dal figlio in questi nove mesi di gestazione, lo percepisce come un idea, in senso astratto del fatto, non riesce a concretizzarlo materialmente.

Suo figlio è nascosto, è riparato nel ventre della madre che vive già di lui, con lui.

Ecco il momento sublime … quando il figlio arriva nelle braccia del padre…

ecco sbocciare l’amore del padre quando c’è il contatto visivo, tattile e olfattivo…

Il padre lo vede ne distingue finalmente i contorni, le forme i colori

Il padre sente il calore, percepisce la morbidezza della carne ne gusta delle sensazioni tattili

Il padre percepisce il profumo del figlio che sa

di purezza,

di castità,

di verginità,

di innocenza.

 Quando il figlio arriva per la prima volta nelle braccia della madre, ella già lo conosce e quello che vede è la conferma di quanto ha immaginato nei nove mesi di gravidanza.

Per il padre non è cosi, quell’ emozione del primo incontro e travolgente non c’è nessuna sua immaginazione che si avvicini minimamente a quanto prova al primo incontro con il figlio.

Per lui tutto è nuovo, tutto è da scoprire,  tutto è da vivere.

 

Il figlio diviene così uno dell’immensa umanità di questo mondo.

Il figlio non è uno zero di un numero immenso, esso è un uno di un immenso numero di numero uno.

Non c’è un altro uguale a lui,

        forse simile,

                forse somigliante o rassomigliante,

                      Analogo, corrispondente, affine,

non c’è ne un altro uguale.

 

Quel figlio, quel nostro figlio, quel figlio che ci è nato è un pezzo unico.

Non è raro, è unico,

Non c’è ne un altro uguale a lui,

Ecco perché come genitori ci dobbiamo prendere cura di lui:

Perché lui ha un VALORE inestimabile.

 

Dio ci ama come un Padre e ci dice:

Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, (Is 43,4)

 

Dio ci ama come un Padre  e ci invita anche a noi ad amare i nostri figli come lui ama noi e non dimentichiamo di dire ai nostri figli: Perché tu sei prezioso ai miei occhi.

 

In quel giorno in cui la madre dice al Padre ecco tuo figlio, ecco nostro figlio, noi nasciamo al mondo.

 

 

1 agosto 2020

La nascita alla comunità

 

Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». (Mc 1,9)

 

Ecco Gesù inizia la sua vita pubblica dopo essere andato da Giovanni il Battista.

Il giorno dopo il battesimo di Gesù, Giovanni il Battista dirà ai suoi discepoli, vedendolo passare “Ecco l’Agnello di Dio” (Gv 1,35) ed alcuni di essi lo seguirono.

Il battesimo di Gesù è un atto pubblico, con esso Gesù inizia la sua vita pubblica ed inizia la sua missione.

Nel mondo ebraico c’erano dei passaggi pubblici ben precisi stabiliti dall’età, all’età di 30 anni un uomo ebreo diventava adulto e poteva pubblicamente insegnare, Gesù inizia la sua vita pubblica con gesto preciso, si reca da Giovanni per farsi battezzare.

Il messaggio di Gesù ha una doppia valenza, come ha una doppia valenza per noi il nostro battesimo:

Nascere alla vita comunitaria

Consacrare la nuova vita a Dio

 

Nascita alla comunità.

 

Con il Battesimo avviene una nuova nascita, diverse dalle prime due ma socialmente fondamentale nato prima nel cuore, nasciamo alla vita comunitaria, nasciamo alla vita sociale.

Con il Battesimo la nascita esce dal privato della madre e del padre per divenire un atto comunitario.

Il Bimbo

nato prima nel cuore della madre è nato alla vita.

È nato poi nel cuore del padre, è nato al modo

Con il battesimo

nasce nel cuore della comunità

entra nella comunità cristiana

entra nella società degli uomini.

 

I genitori presentano il figlio alla comunità e lui attraverso il rito del Battesimo entra nella comunità dei salvati… il figlio cessa di essere il figlio privato ma diviene il figlio della comunità ma… ai genitori rimane:

      Il compito

        Il dovere

          L’onere

            L’onore

              L’incombenza

                Il privilegio

 

di educare il figlio e di preparalo alla sua nascita personale quando prende la consapevolezza di nascere in Cristo Gesù.

Quando il figlio divenuto adulto, prende la sua consapevolezza di morire alla vecchia vita di peccato e rinascere ad una nuova vita in Cristo.

E di questa nuova rinascita in Gesù noi non sappiamo quando accadrà… neanche se  mai accadrà… c’è solo la speranza nel nostro cuore che come questa c’è stata nella nostra vita, possa esserci un giorno nella loro vita.

 

In questo cammino di educazione, di formazione, di crescita del figlio, la comunità non può essere esclusa… anzi nel bene o nel male essa ha un ruolo molto importante presente, fondamentale…

Noi tutti siamo all'interno di una realtà educante nel bene o nel male… la comunità degli uomini,

 

Oggi giorno, i nostri figli vivono all'interno di una serie di comunità educanti e diverse tra loro ed alcune di esse sono in contrasto tra di loro, in antitesi tra esse

 C’è la comunità familiare composta da genitori, nonni, zii, cugini… e non sempre tutte questi parenti sono in accordo tra loro sui valori da condividere e da trasmettere

C’è la comunità scolastica… dall’asilo alle scuole superiori.. dove molti insegnanti si sentono più educatori che insegnanti e i compagni di classe che svolgono anch’essi un ruolo educante.

C’è la comunità parrocchiale dove spesso ci sono modi diversi di vivere la fede… e molti mettono in crisi sul vero culto da dare a Dio.

 

Ma il compito primario di educare i figli è… è rimane quello dei genitori.

Ai genitori tocca il compito primario di educare alla vita, alla fede, alla relazione con gli altri… è il dramma dei nostri giorni che molti genitori hanno rinunciato a questo compito e dovere delegando ad altri l’educazione dei propri figli.

 

Consacrare a Dio

C’è una altro punto, una altra valenza di cui tenere conto nel nostro Battesimo, come per il Battesimo di Gesù.

Gesù facendosi battezzare da Giovanni Battista si immerge nell’acqua del Giordano quell’immersione rappresenta una morte, quando scendiamo nell’acque sotto le acque noi rimaniamo senza aria e questo ci porta alla morte, ma nel momento dell’emersione noi torniamo alla vita, ad una nuova vita.

 

Gesù muore a se stesso, alla sua volontà.

Gesù muore alla vita passata per accettare una nuova vita

Gesù rifiuta la sua vita ed accetta la nuova vita che lo porterà sul monte Calvario.

E quando Gesù riemerge dalle acqua accettando la nuova vita… ecco una voce venire dal cielo: “Ecco il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”

 

Un giorno una ragazza mi disse: “Vi sembra giusto che quando ero piccola mi avete segnato con qualcosa di incancellabile, che mi segna per tutta la vita”

Ed io gli dissi: “ qual è questo segno?”

E lei : “il Battesimo, mi avete segnato e questo non si cancella più. Come lo vorrei cancellare”

C’è un movimento che si chiama lo Sbattezzarsi, ossia rinunciare alla Chiesa cattolica farsi cancellare dai registri della Chiesa cattolica… in fondo è rinunciare ad essere popolo di Dio, rinunciare a Dio nella nostra vita… ma questo gesto può cancellare il segno del battesimo sulla nostra anima?

 

In teoria il battesimo da solo non basta per far parte del popolo di Dio ad esso fa seguito il sacramento della Confermazione o della Cresima… sacramento che viene amministrato quando il figlio ha l’età di comprendere e di fare la sua libera scelta.

 

Il battesimo è la volontà di noi genitori  che lui faccia parte come noi del popolo di Dio. Poi verrà il tempo della sua scelta, della sua volontà di essere membro del popolo di Dio.

 

nel Battesimo siamo consacrati dallo Spirito Santo. La parola “cristiano” significa questo, significa consacrato come Gesù, nello stesso Spirito in cui è stato immerso Gesù in tutta la sua esistenza terrena. Lui è il “Cristo”, l’unto, il consacrato, i battezzati siamo “cristiani”, cioè consacrati, unti  .  (omelia di Papa Francesco 15 gennaio  2015)

 

Noi nel Battesimo presentiamo a Dio nostro figlio, affinché lui lo benedica.

Noi nel Battesimo chiediamo a Dio di prendersi cura del nostro figlio.

Noi nel Battesimo affidiamo a Dio nostro figlio.

Di fatto nel Battesimo noi consacriamo a Dio nostro figlio.

 

Consacrare !

Vuol dire destinare qualcuno o qualcosa ad una divinità, renderlo a lui sacro.

Quindi nel Battesimo noi consacriamo nostro figlio a Dio.

 

Ma… lo facciamo rinunciando prima a tutto ciò che è contro il nostro Dio, ciò che a lui non è gradito.

Da qui le rinunce battesimali,

Volete consacrare vostro figlio a Dio?

Allora dovete rinunciare a tutto ciò che non appartiene a Dio, tutto ciò che a lui non è gradito:

Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio
Rinunciate alle seduzione del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato?

 

La consacrazione a Dio

Il nostro Battesimo

La vita nuova in Cristo Gesù

                               passano tutte per la rinuncia a Satana e alle sue seduzioni.

 

Con il Battesimo Dio si prende cura di nostro figlio ed ecco che i nostri progetti, i nostri sogni, i nostri desideri debbono svanire come nebbie al mattino e lasciare spazio ai progetti, ai sogni, ai desideri che Dio ha sul nostro figlio.

Da questo momento dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere nostro figlio…

Con il Battesimo mettiamo nostro figlio nelle sue mani, lo consacriamo a lui e lui lo riaffida a noi affinché noi ci prendiamo cura di lui.

 

Riabbracciandolo dobbiamo:

Vederlo con gli occhi di Dio

Sognare il sogno che Dio ha per lui

Crescerlo come figlio di Dio.

 

Dobbiamo crescerlo nella fede in Dio, prepararlo per il giorno in cui ci sarà in lui una nuova rinascita, quella nello Spirito Santo.

 Fino al giorno del Battesimo siamo noi che abbiamo scelto per lui, deciso per lui, ma verrà il giorno in cui sarà lui che dovrà scegliere e decidere della sua fede.

 Nel giorno della nostra cresima, siamo noi che abbiamo deciso di scegliere di seguire Gesù, di abbracciare quella che è la fede dei nostri genitori.

Quando sarà gli amministrato il sacramento della Cresima o della Confermazione dovrà essere così maturo e cosciente di scegliere pienamente la nuova vita,

 Quando Gesù si presenta a Giovanni Battista, Egli fa la sua scelta:

   Morire (immergendosi) alla vita passata per rinascere (emergendo) ad  una nuova vita.

                                          Una vita da vivere per Dio.

 

Dobbiamo preparare nostro figlio a svestirsi dell’abito vecchio per rivestire l’abito nuovo che ci rinnova per una piena conoscenza di Gesù Cristo.

Perché tutti noi siamo chiamati a rinascere pienamente nello Spirito Santo.

 

Questo è il mio augurio per voi:

 Che dopo la nascita alla vita,

la nascita al mondo,

la nascita alla comunità,

possano i vostri figli,  incontrare il Dio della vita,

ed arrivare a nascere nello Spirito Santo,

ad immagine di Gesù Cristo nostro e loro Signore.

 

Possano Raffaele e Luca dire:

eccomi Signore,

rinuncio al mondo con le sue lusinghe,

le sue illusioni e le opere della morte,

Alla via del peccato

Eccomi Signore

Ed accetto la nuova vita che tu mi offri

Una vita nella pienezza del tuo Santo Spirito.