Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

lunedì 24 settembre 2018

crocifissione


martedì 18 settembre 2018

Abbiamo perso tutti noi :il disastro ambientale

la nostra bell'Italia è sempre più sporca e inquinata.
L'ambiente
Erano gli anni 60/70  del XX secolo, sulle riviste mensili quali Epoca, Panorama, espresso uscivano articoli relativi ai nostri fiumi inquinati.
Articoli corredati con grandi fotografie che suscitavano disgusto. foto in cui si vedevano fiumi ricoperti di schiuma causate da scarichi industriali, pesci morti che galleggiavano sulle acque uccisi chissà da cosa, macchie di nafta o oli che ristagnavano nelle anse o nei laghi.
E poi c'erano gli articoli relativi ai grandi ecomostri costruiti sulle spiagge o in posti dall'alto valore ambientale e turistico.

Articoli che invitavano a mettere in piedi politiche ambientali.
Dopo 60 anni i nostri fiumi,mari,boschi sono ancor inquinati, anzi le cose sono peggiorate. 
eppure in questi decenni abbiamo visto nascere anche soggetti politici che hanno messo al centro del loro programma il verde... 
Eppure le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate.

 In questi anni sono stati fatti innumerevoli crimini contro l'ambiente

L'Italia è una nazione sporca, sempre più sporca
Monnezza ovunque
nei fiumi
nei laghi
nei boschi
nelle spiagge
nelle città



Bottiglie per l'acqua, per bibite di tutti i tipi, contenitori di cibi e detersivi, bicchieri ,, tutti oggetti in plastica
cotton fioc e salviette detergenti
barattoli di latta e alluminio
cicche di sigarette
bottiglie di vetro
scatole di tetra pak
buste di plastica

le trovi sparse ovunque.. rendendo l'Italia sempre più sporca e inquinata.

I nostri mari sono altamente inquinati.
I pescatori a strascico raccolgono più rifiuti che pesci, ci sono documentari  che mostrano che negli oceani, si sono formate isole di plastica, là dove le correnti marine s'incontrano.

La battaglia ambientale non è ancora persa del tutto, ma bisogna che ci impegniamo seriamente a ripulire la nostra Italia.




domenica 16 settembre 2018

Abbiamo perso tutti noi: La cultura

Gli americani ci ormai culturalmente conquistati.


La cultura colonizzata

Anche nella cultura abbiamo perso.
Abbiamo perso la nostra identità per inseguire il modello Usa, le proposte, lo stile di vita,  le idee che arrivano dall'altra parte dell'oceano.

Abbiamo perso la battaglia culturale.

In letteratura non abbiamo più quasi nulla da offrire. Non mi riferisco a livello nazionale, ma a livello internazionale, essere presenti a livello internazionale.
Nelle nostre librerie i libri più venduti sono quasi tutti di autori stranieri.

Il nostro più recente premio Nobel, che è del 1997 e la motivazione del premio è : "Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi"

Il suo merito è stato aver attinto nella sua creatività, nel suo messaggio politico, nella sua arte teatrale alla nostro retaggio medioevale, ha pescato nel passato per essere attuale.
Ha attinto a piene mani dalla nostra cultura medioevale per mandare un messaggio moderno.
Premiato per la nostra antica cultura e tradizione.
In compenso sono scomparse le nostre scuole teatri regionali.. quella romana, napoletana, siciliana e del nord Italia... si sono ormai inaridite... quasi scomparse.

Nella musica siamo quasi nella stessa situazione, quella che era la tradizione popolare regionale che in passato ha prodotto cose belle, quasi dei capolavori..ormai produce poco o nulla, non certo a livello nazionale, abbiamo ancora dei buoni autori e interpreti ma vivono all'ombra della scopiazzata musica rock, pop e rap.

La nostra musica, escluso pochi interpreti o autori rimane chiusa nella nostra penisola.
Dall'estero arriva tanta musica mediocre, anche tanta musica bella, il guaio che molti inseguono e rifanno il verso alla musica estera facendo delle pessime cose.
E'  insopportabile vedere e sentire quanti autori inseguono il Rap, nascondendo la loro mediocre arte musical, mettono in rima quattro versi su pò di beat/ritmo e sono diventati super artisti, ma è tutta robaccia che vivrà una sola stagione.

Anche nelle altre arti arranchiamo, senza riuscire a produrre cose che hanno valore internazionale, ed anche qui andiamo ad inseguire artisti stranieri... come l'euforia della "street art", decine e decine di artisti imbrattano i muri di case, ponti, mure di spinta.... fanno disegni che hanno poco di artistico, ma  hanno molto meno della spinta artistica di certi personaggi stranieri .

L'unica dove riusciamo ancora a dire qualcosa è nella settima arte, il cinema. Certo non reggiamo il confronto con il grande cinema, certo sparito il verismo italiano adesso andiamo forti con i cine-panettoni, fortunatamente un evento che si limita alla sola Itala, è pur vero però che grazie ad alcuni grandi registi riusciamo a produrre saltuariamente dei grandi film con successi a livello internazionale.
Ma la più grande sconfitta e che dopo la grande scolarizzazione, ormai tutti, come si diceva decenni fa sanno : leggere, scrivere e far di conto, abbiamo un ignoranza diffusa, non siamo riusciti a far salire il livello culturale italiano.


Le statistiche sono impietose con noi, siamo tra le nazioni che leggono meno nel mondo e tra le più ignoranti in Europa.

La scuola ha fallito il suo grande obiettivo, far crescere un popolo in cultura media diffusa

Abbiamo perso tutti noi: la morte del comunismo



L'Italia vedova inconsolabile del comunismo è un altra sconfitta,


LA MORTE DEL COMUNISMO..
OPS.. 
LA SUA LUNGA AGONIA

Il comunismo è morto... assassinato dal capitalismo.
Il comunismo che doveva creare il futuro paradiso terrestre delle classi operaie, si è rivelato un imbroglio sociale.
Le stesse classi operaie, evolutesi nella piccola borghesia, gli hanno girato le spalle, rifiutando il concetto o ideale del comunismo.

In tutti  gli stati dell'Europa, vittime di un comunismo imposto con la forza, hanno esultato alla   sua morte

L'Italia ha cercato una via di conciliazione,
                                           di mediazione tra comunismo e libertà/democrazia.
Cosa sconosciuta al blocco comunista dell'est, dove il comunismo si è identificato spesso con una dittatura.
Nessun popolo per troppo tempo accetta la dittatura, tutte le nazione dell'Est Europa governate da dittatori comunisti, che hanno avuto la forza di ribellarsi, si sono trovate i carri armati sovietici IN CASA   e con la forza hanno restaurato il governo comunista.

Lo scontro titanico in campo economico tra comunismo e capitalismo si è concluso con la sconfitta disastrosa del comunismo, con la sua morte politica.

Il partito comunista Italiano (PCI) per anni è stato il più partito di sinistra del mondo occidentale, il cui fallimento politico in questa nuova via è stato quello di non riuscire a divenire un punto di riferimento per le sinistre occidentali, ha tentato inizialmente una nuova via del comunismo, prendendo le distanze da Mosca, senza mai tagliare il cordone ombelicale.
Ha cercato la via della mediazione tra la dittatura proletaria comunista e  la democrazia borghese, una via che ha portato all'isolamento del PCI dal resto dei partiti di sinistra degli altri stati, ma è stato lo choc della morte del comunismo in Russia e negli altri stati del est che ha destabilizzato il partito facendogli perdere la sua identità,

Oggi quel che resta del PCI quelli che ancora si rifanno al vecchio PCI, alla vecchia sinistra degli anni 40/50, sono personaggi fuori dalla realtà, incapaci di avere un idea forte di sinistra.

La Sinistra italiana ha perso:
la sua identità
il suo essere
la sua ideologia
il suo futuro
la sua speranza

Per decenni, cambiando nome e quadri direttivi e cercando vie di mediazione ha cercato di sopravvivere e di mantenere sempre con un cordone invisibile, un suo collegamento con il suo passato, con il vecchio concetto di sinistra, un legame con il vecchio PCI, con il vecchio comunismo.

La sinistra italiana, 
il comunismo italiano,
ha subito in questi anni una dolorosa diaspora dei suoi quadri direttivi, che hanno portato con se migliaia di attivisti politici e votanti.
Quanti sono usciti dal grande partiti dando a vita a nuovi partiti si sinistra, o come amano definirsi "nuovi soggetti politici di sinistra" sono naufragati miseramente.

Questa doppia logica o visione della sinistra (PCI ed eredi) cercare un futuro diverso e rimanere ancorati al passato (per non perdere il consenso degli elettori ) ha di fatto :

snervato
corroso
debilitato
indebolito
smarrito

l'intera sinistra italiana, fino a portarla ad una confusione totale di idee e progetti futuri, offuscandogli ogni visione profetica, economica e politica.

A ragione di questo smarrimento, possiamo citare il regista Nanni Moretti che nel suo film "Aprile", fa dire al suo protagonista; " D'Alema dì una cosa di sinistra"

Per anni la sinistra nella confusione ideologica ha cercato di presentarsi come un partito progressista, ma la sua sola progressività è stata nelle battaglie sociali quali il divorzio l'aborto, matrimoni gay ecc ecc.

Per il resto la sinistra con la sua visione economica alternativa al capitalismo, quello che propone non è altro che un capitalismo alternativo al capitalismo stesso.

Oggi la sinistra ha fatica riesce a identificarsi con una classe operaia diversa da quella di 50/60 anni fa,  una classe operaia multietnica, multirazziale, sazia e quasi ricca... che ha bisogno di risposte non più uniche ed univoche, ma diversificate per al suo interno ha ormai fasce economiche e di necessità diversificate. 

La sinistra deve rispondere a delle domande ben precise al suo interno se vuole essere ancora il partito dei lavoratori:
cosa vuol dire essere di sinistra oggi
quale visione economica abbiamo del mondo oggi
quale mondo operaio oggi essa rappresenta.

martedì 11 settembre 2018

Abbiamo perso tutti noi: Abbiamo tenuto vivo il fascismo


L'esperienza drammatica i 20 di fascismo dovrebbero averci vaccinato contro la dittatura.


ABBIAMO TENUTO VIVO IL FASCISMO

Avremmo dovuto avere nel nostro DNA gli anticorpi del fascismo.
Invece eccolo vivo più che mai ai nostri giorni,  oltre sessanta anni dopo la sua sconfitta.

Ma come è possibile che dopo sessant'anni per tutto quello che è significato e rappresenti esso è ancora vivo?

Ma cosa è stato il fascismo?


Libertà violate:
quella di stampa
quella di opinione
quella di pensiero
quella personale
quella di opposizione

Violenza
gente picchiata fino alla morte
gente costretta a bere olio di ricino solo per pensare politicamente diversamente
gente mandata al confino senza processo, costretta a vivere di stenti in paesi arretrati
processi sommari senza garanzia di giustizia
gente costretta a fuggire all'estero per la propria incolumità
repressione violenta di manifestanti
assassinio di avversari politici (Matteotti e Rosselli)

Anche se il fascismo è stato propositore di alcune buone leggi, di riforme del sociale, ha dato case a milioni di italiani non possiamo dimenticar che ha:

depredato  il sud a favore del nord
ha favorito l'industrializzazione del nord a scapito del sud
ha portato l'Italia in guerra contro gli stati sovrani di Albania (aprile 1939 )ed Etiopia ( ottobre 1935) e poi contro il mondo intero
responsabile e fautore primario della guerra civile italiana.

Inoltre non possiamo dimenticare i frutti nefasti delle sue politiche espansioniste,  colonialiste  e imperialiste :

l'autarchia
isolamento politico e commerciale
che porto ad un arretramento industriale della nostra manifattura

L'isolamento internazionale spinse l'Italia nelle braccia della Germania e del Giappone anche esse isolate  grazie alle sanzioni impostagli  dagli altri stati.

C'erano tanti buoni motivi per chiudere per sempre con il fascismo e la sua politica dittatoriale che ha portato  solo frutti nefasti al popolo italiano, invece oggi abbiamo i nostalgici fascisti e mussoliniani, che non hanno vissuto quell'epoca.

Ma si può essere nostalgici della dittatura?
Si può essere nostalgici della mancanza di libertà?



Abbiamo perso tutti noi : l' eterna guerra civile.

La guerra mondiale in Italia è terminata nei peggiori dei modi


LA GUERRA  CIVILE

I nostri grandi alleati nella guerra, Germania e Giappone che hanno pagato un prezzo maggiore in confronto a noi, si sono arresi come popolo..tutto il popolo si è arreso agli alleati e non hanno dato il peggio come noi... finendo con una guerra civile.

La chiamano guerra partigiana, ma di fatto fu una brutta guerra civile
Una guerra che non è ancora finita.
Una guerra civile che si protrae da decenni e sembra non conoscere ancora la fine.

Una guerra che ha avuto i suoi morti sia a destra che a sinistra.
Una guerra ora latente, ma sotto la cenere cova ancora la rabbia.., c'è ancora la scintilla che potrebbe far scoppiare la guerra con tutta la sua violenza, generando ancora sangue e lacrime.

Non lo  siamo stati  in passato e non lo siamo oggi, capaci di rappacificare i cuori e le anime.
Per decenni si è soffiato sulle ceneri tenendo vivo il rancore e l'odio.
I protagonisti di quella guerra civile, di quegli anni il 43-45 sono quasi  tutti morti, eppure i figli e i nipoti sono ancora armati di odio e rancore.

Quando finirà la guerra?

lunedì 10 settembre 2018

ABBIAMO PERSO TUTTI NOI

Ascolto distrattamente un'intervista al fu Giorgio Gaber, da parte di Mario Luzzato Fegiz,


ABBIAMO PERSO TUTTI NOI

Un'intervista un po' datata.., ad un certo punto una frase attira la mia attenzione: " La nostra generazione ha perso".

Mi sono fermato a riflettere: " è vero, la mia generazione ha perso"

Ha perso quella generazione che oggi ha 60-70 anni ed anche quella prima e sta perdendo quella che segue, quella che oggi è tra i 50-60 anni.

Hanno perso e stanno perdendo quelli che oggi sono al comando di questa Italia.  I dirigenti di ogni livello, i politici, i funzionari, i dirigenti...  insomma, tutti quelli che oggi si trovano tra i 55-75 anni, quelli che sono nei punti apicali del governo, questi sono quelli che hanno perso.

Queste generazioni, sono quelle del 68, sono quelli che facevano i rivoluzionari.

Facevano rivoluzionari :
come giovani attivisti,
come figli dei fiori in fuga dalla società,
rigettando il vecchio 
protestando contro tutto quello che c'era da protestare.

Tutti noi, di quelle generazioni, siamo i grandi sconfitti.

Come disse Eugenio Montale: "Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo".

Qualcuno di quella generazione continua a vivere come se tutto andasse bene, che non è successo nulla.
Altri vivono di rimpianti: " Una volta si stava meglio", come se la situazione di oggi fosse colpa di altri.
Ognuno di noi ha le sue colpe, le sue responsabilità.
Chiunque di noi poteva migliorare il mondo raccogliendo una bottiglia di plastica, cercando la pace con il vicino, costruendo un futuro migliore.

martedì 4 settembre 2018

nella penombra di un portone

Arsoli (settembre)

Passeggio per il corso,
E' deserto.


Osservo portoni, finestre e balconi con la curiosità del turista.


I numeri civici confondono l'ignaro visitatore, come sono io.
A meta del corso sono completamente sfasato.
Numeri pari sia sulla destra che sulla sinistra e viceversa
Su uno portone vi sono posti diversi numeri civici da non capire quale sia il vero numero civico.

Da una finestra si sentono uscire delle voci, non si comprende nulla di quello che dicono, esclusi i nomi di persone, tutto il resto sembra un dialetto del nord, no forse del est, no forse è il dialetto locale.


Sono perso.


Un anziana esce da un portone e mi dice: " i numeri aumentano di due ogni portone".
"Ah! grazie -dico io - ma i numeri bassi o i numeri alti, i numeri pari o dispari?"
L'anziana signora mi saluta con un sorriso e rientra in casa.

Sono sveglio o sto sognando?
Ho paura che da un momento all'altro da qualche vicolo o da un portone, o saltando giù da una finestra un alieno mostruoso 
 mi cominci ad inseguire.. e io non so dove fuggire

Arrivo alla fine del corso e da un portone socchiuso intravedo una ruota variopinta di una carrozzella per disabili.
Mi domando quale storia può svelarci quella carrozzella ferma nella penombra di un portone.
.
Poche ore dopo, vedo la carrozzella a spasso per il paese..e il mio cuore si ferma ....