Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

domenica 29 maggio 2016

Ballottaggio ..pronto piano B

Si avvicinano le elezioni.. si preparano i piani B.
Al ballottaggio... c'è un unica certezza.. ops volevo dire incertezza...chi saranno quelli che andranno al ballottaggio ?
Sinistra Romana, Rienzi, Adinolfi, Mustillo sono decisamente fuori dai giochi... 
Ho sentito uno dire Adinolfi chi?
Un altro ha detto Rienzi chi?
Uno invece, ha detto ad un amico sottovoce, ma l'ho sentito bene, chi è Mustillo?
Sono tre candidati a Sindaco di Roma,,, voti totali ? Boh,. ma molti pochi.
Comunque al ballottaggio dovrebbero andare il PD o il M5S o il Marchini o la Meloni... c'è una totale incertezza...
Ma intanto qualcuno prepara il piano B...


Partono telefonate, incontro casuali, si chiede dell'amico.. tutta una strategia .. per il piano B
Questo perche c'è una generazione di politici, perdenti per natura.

Sono perdenti, già sanno che hanno perso lo stesso giorno che hanno cominciato a fare campagna elettorale.. hanno la presunzione dei perdenti.
Paradossalmente anche quando vincono sono perdenti. Governano da perdenti.

Sono quella generazione di politici tra i 55-65 anni spuntati fuori dopo mani puliti di Di Pietro e compagni
Sono i politici saltarelli, saltano da un carro ad un altro.. purchè quel carro sia vincente.. ma molte volte non essendo veri politici saltano su carri perdenti...
Quando vincono, non vincono per meriti loro, vincono per i meriti di qualcun altro,.. dei pochi politici in italiani che riescono a vivere di luce propria.
Se ad alcuno di questi politici "perdenti saltarelli,"  domandate un programma di governo.. vi risponderanno con i titoli dei giornali degli ultimi giorni..

I grandi politici, che nascevano dal confronto-scontro, dal dialogo politico e sociale delle forze sono spariti.
Non leggi più i grandi editoriali sui giornali dei partiti, dove i segretari o le figure preminenti tracciavano le linee guida agli iscritti. Oggi è un tutto è  solo parlare e si sa che "verba volant"

Ed ecco la crisi politica, ed ecco il vuoto della politica.
 Sono gli squali, 
                    gli avvolti, 
                            i lupi 
                                 ad ottenere risultati temporanei a scapito di altri.
 Tutti corrono a stringere mani .... dicendo nulla intanto "verba volant"

Questi politici moderni, questi saltarelli della carro politico, sono gli stessi che nel 44 ac pugnalarono Giulio Cesare. Dietro le quinte della politica, ecco Cassio e Bruto, Publio Servilio CascaTillio con gli altri 20 saltare su altri carri nella politica moderna in barba 
             agli ideali, 
                  ai principi, 
                      alla morale 
                          all'impegno preso con gli elettori.

Non ci resta che sperare che questa generazioni di politici saltarelli finisca presto e si passi ad una politica del confronto, del dialoghi dei programmi.

Il  ballottaggio di avvicina e molti "saltarelli" sono già con un piede sul 
predellino per saltare su un altro carro.


lunedì 16 maggio 2016

Credo in Dio ..ma non ho fede

Credo in Dio.. ma non ho fede.
Credo che Dio esista ma non riesco a credere nella chiesa o nei preti.
Credo che Dio esiste.. ma a modo mio.
Credo che ci sia qualcuno lassù al di là.

Sono alcune frasi che mi dicono, molti amici o conoscenti quando parlo di fede, quando parlo di Gesù.
È difficile dare risposte a queste domande, anzi a volte è quasi impossibile, come quando mi dicono: beato te che hai fede, vorrei avere la fede che hai tu.
Già, come se  avere fede fosse chissà cosa, e la  mia fosse una cosa  particolare.

Per me, avere la fede o non averla è tutto nel verbo essere messo prima o dopo la parola IO.
Quando suoniamo al citofono di una casa, una voce ci domanda: Chi è?
Noi rispondiamo : Sono Io.
La voce dice: Chi io?
E noi: e dai so io…apri
Rispondiamo così perché sappiamo che la persona che ci risponde al citofono ci conosce
Ma se suoniamo al citofono di qualcuno che non ci conosce alla voce che ci dice: Chi è?
Noi rispondiamo: IO SONO… Tizio e Caio

Una sera, Gesù aspettava sulla riva del lago di Tiberiade, gli apostoli che dovevano raggiungerlo in barca attraverso il lago. C’era vento contrario e gli apostoli faticavano ad arrivare alla riva.
Gesù  vedendoli faticare ebbe tenerezza per loro, così gli venne un idea andargli incontro, ma non c’era barca disponibile, neppure una strada,  allora cominciò a camminare sulle acque e si reco verso di loro.
Quando gli apostoli lo videro, ebbero paura e si dissero gridando l’un altro: è un fantasma.
Ma Gesù disse loro: SONO IO.. non temete.

Nella notte in cui Giuda lo tradì con un bacio nel orto del Getsemani, alle guardie che non lo conoscevano e domandarono: Chi Gesù il Nazareno?  Gesù si fece avanti è Disse: Io sono.
Quando Mosè, parlando con Dio nel Roveto Ardente gli chiese: Qual è il tuo nome.
Dio disse: IO Sono .
La differenza tra il credere e l’avere fede è: io sono .. sono io.
La differenza è tra il conoscere Dio e non conoscere Dio.
La conoscenze porta all’ intimità… alla confidenza,… alla fede.

Oggi Dio è sempre più estraneo, uno sconosciuto, per alcuni è addirittura morto.
Oggi molti volti rinnegano Dio, senza averlo conosciuto, rinnegano Gesù Cristo senza sapere chi fosse veramente.
Hanno conosciuti i suoi fratelli, servitori, i veri o falsi amici ..senza aver conosciuto Gesù Cristo è il suo amore.
Dice infatti l’apostolo Paolo :Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede,.. purtroppo non sono alcuni ma molti.

Molti aderiscono ad altre religioni per appagare il loro desiderio di credere, di avere un Dio da venerare, da servire, da onorare, da conoscere.
Il loro unico torto di non avere avuto il coraggio di conoscere fino in fondo il Dio a cui stavano volgendo le spalle. Anzi molti si sentono come liberati da un peso, aderire ad un'altra chiesa o religione, come se avessero un fardello pesante sulle spalle insopportabile e pesante… la religione imposta dai padri.

Diventa sempre più difficile credere in un Dio, la cui  presentazione, il modo come ci viene presenta,  cozza con i principi di libertà e licenziosità di questi nostri giorni. Riesce difficile ad accettare il Dio dei comandamenti, delle regole, delle cose obbligate, del dovere eccessivo … che qualcuno definisce antiche e antiquate.. mentre la società moderna avanza verso la completa libertà individuali e sociali.
È  fuori moda un Dio che mette dei paletti.
Ormai la nostra società ha distrutto molti dei suoi tabù.  Molti sono ormai  fortemente incrinati, sono lì, lì  per crollare.
In nome della modernità e della civiltà, dell’emancipazione umana tutto è lecito, tutto si può fare.

Ogni tabù abbattuto, per molti è un passo verso un paese moderno e civile.
È ormai diffuso il falso concetto che la civiltà passa per una estrema libertà individuale, verso una estrema licenziosità dei costumi.
Per molti il credere in Dio, cozza con l’idea di libertà, eppure Gesù ci ha detto: io sono la via, la verità  e la vita… la verità vi renderà liberi.
Credere in un Dio che mette limiti alla nostra libertà individuale è difficile da credere, ma, Dio non mette limiti alla nostra libertà, anzi Lui ci libera.
 
La libertà viene dalla conoscenza,  dalla conoscenza di Dio.

Dio non è lontano da ognuno di noi, esso ha l’ansia di farsi conoscere, egli infatti si lascia trovare da quanti lo cercano con cuore sincero.

Questo è il momento della ricerca o del farsi trovare: Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.  (AP 3,20)

Già da adesso potrebbe essere alla porta del tuo cuore è bussare, per entrare e diventare intimo con te, diventate tuo amico..  tocca a te… aprire.


Oggi il : Io sono Gesù Cristo… potrebbe divenire :  sono io Gesù ..apri…