Buttato il sasso nello stagno.
Ploff
Un bel tonfo, un bel rumore.
Gli animali spaventati creano una bella
confusione-
Le rane gracidando saltellano da ninfea
a ninfea
Le oche starnazzando s'allontano dal
ploff.
I grilli friniscono tra le foglie e le
cicale poggiate sui rami.
Qualcuno ha gettato un bel sasso nello
stagno della politica italiana particolarmente alla interno destra con la provocazione
di togliere modificare il logo di Fratelli d’Italia.
Un certo Donzelli, uomo vicino a Giorgia
Meloni, membro dell’esecutivo di Fratelli d’Italia ha dichiarato pubblicamente
che tutti i membri sono in accordo a togliere il simbolo di AN (e quindi la
fiamma) dal simbolo del partito.
Peccato che quel simbolo non è frutto
della scelta di pochi ma delle volontà popolare attraverso una votazione tra
diversi simboli proposti. Modificare il simbolo dall’alto è una forma di
tradimento verso la base che l’aveva scelto.
Sicuramente il successo di Roma, dove la
Giorgia Meloni ha avuto un risultato storico, ha posto delle domande al gruppo
direttivo di Fratelli d'Italia è adesso ?
L’esecutivo si è posto delle domande su
quale linea politica intraprendere nei prossimi mesi alla luce del successo
personale di Giorgia Meloni.
Le elezioni politiche per la camera teoricamente
sono lontane, ma praticamente da un giorno all'altro il governo Renzi potrebbe
cessare di esistere
Ormai tutti stanno preparandosi
all'evento, potrebbe essere una lunga attesa... ma il referendum potrebbe
ridurla dando il colpo di grazia a Renzi.
Se non si avanza si retrocede.
Se non si mette in piedi un progetto
d'espansione, d’inclusione si rischia di implodere su se stessi. Si rischia che
il successo elettorale sia vanificato da una politica protezionista ed
esclusiva.
Ormai per Fratelli d’Italia, diventa
impellente e strategica per il futuro una politica inclusiva e di nuove
alleanze, evitando di finire isolata a destra, come avvenne per il MSI di
Giorgio Almirante.
Logicamente il prima passo ormai
acclarato e quello di divenire l’unico soggetto di destra, che non sia
estremista, nostalgico e antistorico.
L’elezione di giugno ci consegna un FdI
esponente unico della destra, dove c’è l’ingombrante figura di Storace ma che
le urne l’ hanno relegato ormai ad un misero e insignificante 2%
Diventa di vitale necessità allargare l’elettorato
verso il centro sia nella catturare simpatie e voti nei centristi con il cuore
a destra, sia nel realizzare alleanze con quello o quelli che possono essere
nuovi soggetti politici di centro-destra che nasceranno dalla frantumazione o
scioglimento di quello che resta del PdL ieri e Forza Italia oggi.
Diventa di vitale importanza
riallacciare con certe realtà centriste con le quale c‘era stato un inizio di
un percorso condivisibile alcune anni indietro, interrotto per la scelta di FdI
virare verso la destra andando ad abbracciare valori e teorie ideologiche
lontane dal centro.
Un nuovo centro da ricostruire.
In questo momento la destra potrebbe trovare una sua
forza, una sua consistenza politica, stringendosi intorno a Giorgia Meloni, che
ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo che la storia sembra assegnargli
in questo momento, ridare speranza alla destra in un dimensione europea. La
Giorgia Meloni non ha nulla da invidiare alla Marine Le Pen, solo un po’ di
coraggio in più.
I moderati e i disillusi democristiani,
i destrigrillini, i destri puri e i centristi di vecchia data.. parlano di
ricostruire il centro destra.
La destra potrebbe già essere
ricostruita e il centro che deve essere totalmente rifondato.
Al centro c’è spazio per un nuovo
soggetto politico con ideali moderati che prenda il posto della defunta UDC e
porsi di fianco con pari dignità di FdI.
Ormai si chiede da più parti di riunire
il centro destra sotto un unica leadership forte e credibile.
Dopo il successo di Roma, la Meloni può
apertamente e giustamente aspirare a quel ruolo.. a condizione che... spenga la
fiamma... ossia che prenda le distanza dalla destra estremista e fascista
vecchia maniera
Il sasso nello stagno è lanciato.. non
c'è che ascoltare i rumors dei centro destra, ma non basta cambiare un logo per
diventare un partito democratico e inclusivo.