Però il parco è bello senza auto.

Comunicato ufficiale

della presidenza, della dirigenza, della governanza e della diligenza

Abbiamo chiuso alle macchine l'accesso al parco,

possono entrare solo pedoni e bici,

perché non inquinano.

Riflessione personale

Neanche le auto a metano e a GPL inquinano Neanche le auto elettriche
Ma le auto di servizio si,

il bus di linea si,

la navetta  della ASL si ,

l'auto dell'amico dell' amico si

l'auto del dirigente, di suo fratello, del tenente, del pompiere e del medico compiacente, del pistoleros controllore,del postino, del falso claudicante, del cantante, della signora con occhi azzurri e un seno prospiciente, del bugiardello sfaticato e di suo cugino e di tutti i furbetti che entrano nel parco. 

L'auto di tutti questi si

Loro, quelli seduti sulle poltrone di pelle

              Ci hanno detto: che è bello così

Riflessione personale

Con l'erba da falciare
La fontana senza acqua con le ninfe assetate e disseccate
con i rami penzolanti delle querce, dei pini, e di alberi comuni prelevati anni fa dai vivai comunali.
Con i cespugli da potare.
Con i cassonetti dell' Ama sgarrupati strapieni di rifiuti (dimenticavo anche il camion dell'AMA inquina)
Con sacchi di monnezza sparsa qua e là
Con cartacce e bottiglie di plastica abbandonate intorno a panchine violentate e maltrattate.
Con le auto dimenticate da tempo all'ombra di roveri Oppure parcheggiate sul prato e sotto gli alberi
                                        Con le cacche dei cani non raccolte

                                            Con giochi dei bimbi incustoditi

Loro, quelli seduti sulle poltrone di pelle

Ci hanno detto:  adesso sarà più sicuro,

Metteremo le luci più forti, in un parco che dovrebbe essere chiuso al tramonto.Vigileremo che malintenzionati in biciclettanon scippino più la vecchiettaMa neanche la collega poverettache corre alla fermata in tutta frettaper non essere la vittima per la sua borsettao per non essere morsicata dal cagnolinolasciato a vagabondare solo solino

Dimensione sociale intorno al parco e un po' più la.

Ma cosa importa se..

           nnelle scuole piove e sono sgarrupate

           nelle case popolari si vive con l'ombrello

                      barricati in casa per paura del bricconcello

                                 nelle case dei borghesi c'è pronto il manganello

per difendersi dal furfantello

Le strade si allagano e le buche diventano piscine

I bus han cambiato corso e tocca prenderli di corsa quando passano

e mai in orario

Zingari, gitani, ROM , rumeni extracomunitari, neri, bianchi gialli

rubano vendono, raccolgono nei cassonetti vendono, scambiano vendono, trovano vendono,

Commerciano

senza pagare tasse

Acqua luce gas

Senza pagare tasse

Scuola vitto e gabinetto

Senza pagare tasse

Assistenza sanitaria

Senza pagare tasse

Dimensione sociale intorno al parco e molto più in là

vendono le case degli operai fatte dal fascista Mussolini

liquidate dallo sfascista Renzi

non c'è lavoro al bianco

ma se vuoi lo trovi al nero, in nero, col nero

sottopagato e sfruttato poi ti lamenti se vota comunista

chiudono i negozi per la via

soffocati da tasse e contributi

dal mercato clandestino

dai grossi supermercati

dai centri commerciali

chiudono le pizzerie.. perche la vita è una pizza

chiudono i barbieri ... non ci son più soldi per la barba e capelli

non chiudono i parrucchieri perché dell’ essere belle non si può far meno

Però il parco è bello senza auto.

A chi conviene che Marino si dimettà?

Partiamo dall'inizio, con le primarie per il candidato premier del centro sinistra.. una corsa a 5, Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e  Puppato, di fatto fu uno scontro a 2... Bersani e Renzi

Vinse Bersani, ma di fatto Renzi non fù sconfitto, sono i paradossi di certi giochi politici. Anzi è stato il grande trampolino di lancio di Matteo Renzi, la grande visibilità che avuto sui  media lo hanno lanciato nell'olimpo delle politica italiana.

Renzi da solo, contro tutto l'apparato del partito. I big del PD erano schierati dalla parte di Bersani, tutti i grandi del PD, hanno attaccato duramente Renzi, eppure lui tiene testa al grande condottiero, e dalle urne ne esce potentemente rafforzato... il PD sta con Bersani, ma il grande popolo degli indecisi, dei non schierati, della voglia di cambiare e con Renzi.

Bersani che pensa di esse rinnovativo, progressista ne esce come il vecchio che avanza e Renzi è invece il nuovo che non indietreggia.

Così Bersani è il candidato premier... e Renzi rimani lì a Palazzo Vecchio di Firenze in attesa... sa che verrà il suo momento, devo solo saper aspettare, senza proclami di indipendenza, senza critiche eccessive al vecchio leader,  senza esasperate denunce all'apparato politico del PD .. verrà il tempo.

Verrà il tempo di nuove primarie... il  vento è cambiato.... Renzi diventa segretario del PD.

Così a Roma, dove si è votato a ridosso dell'elezioni del parlamento, all'interno del PD romano si è fatta  una scelta di schieramento ben precisa, la linea Bersani stravince in quelle che sono le  primarie cittadine per il candidato sindaco. I candidati  erano: Maria Gemma Azuni,  Mattia Di Tommaso, Paolo Gentiloni,  Ignazio Marino, Patrizia Prestipino e David Sassoli.

A Roma fu fatta un operazione chirurgica ben precisa,  fuori l'anima democristiana e dentro l'anima comunista. Così i bersaniani hanno stravinto le primarie, questi erano i candidati scelti dalle sezioni di partito distribuite sul territorio mentre tutti quelli che erano dell'area democristiana, margherita ecc ecc non incardinati nelle sezioni di partito fuori, e a molti di loro, sconfitti nelle primarie municipali, fu addirittura impedito di essere presenti nelle liste dei candidati... cacciati fuori dalla vita politica, in nome del nuovo che avanza.

Quindi dentro ai vari consigli cittadini, gli eletti  vincenti, i fedelissimi Bersaniani.

Sindaco, Assessori, Presidenti Municipali, Consiglieri di Roma capitale e municipi... quasi tutti di area vecchio Pci, pochi dell'area democratica.

Ma il vento è cambiato.

Renzi domina il partito, ci sono ancora alcune resistenze, ma il Ras di Botteghe Oscure e lui. Governa con i suoi uomini i fedelissimi della vecchia  guardia e quanti in tempi non sospetti hanno saltato il fosso.

Una delle cose che dividevano Bersani e Renzi erano le alleanze... il primo aveva scelto l'alleanza a sinistra, preferiva SEL, Renzi voleva un alleanza al centro con lista Civica di Mario Monti.

Ugualmente a Roma, i Piddini romani,  in linea con Bersani, fanno una scelta di campo, alleanza elettorale con SEL, ai quali, nel formazione della squadra di governo Marino concede un ruoli prestigio.

Ma Renzi premier, questa alleanza PD e SEL in Campidoglio e in via della Pisana, non la digerisce proprio.

Aveva chiaramente chiesto, in passato,  un rimpasto della giunta capitolina, non potendo chiedere lo scioglimento dell'Assemblea Capitolina, per dare meno potere a SEL all'interno del governo cittadino.

Ma, Marino, ha  dimostrato di essere poco sensibile a queste sollecitazioni.

Paradosso politico, il governo di Roma Capitale adesso è in mano a uomini del PD, ma dell'area comunista ... che militano dentro un partito di area democristiana... 

Così, ci capita di leggere che un giovane consigliere municipale renziano, esterna la sua sofferenza all'interno di una maggioranza bersaniana, alla giornale online „Inoltre la mia vicinanza di idee a quelle di Matteo Renzi hanno creato in questo anno altre divergenze rispetto a chi ha idee più vicine a quelle di SEL".“: cartina tornasole della realtà romana.

Il comportamento di Marino di questi ultimi  mesi è abbastanza ambiguo, chiara la sua posizione rossa, rossa all'interno del PD, fino a qualche mese fa, ma il suo andare a Firenze per essere presente alla Leopolda sta ad indicare ben altre idee un chiaro tentativo di saltare il fosso.

La sua presenza al meeting dei renziani è passata molto inosservata, mentre il sindaco di Roma, il sindaco della capitale d'Italia, meritava per altra attenzione. In fondo il sindaco di quella che dovrebbe la città guida della nazione avrebbe avuto molte cose da dire.. ma non alla Leopolda...

Quindi in questa luce... a chi conviene che il sindaco Marino si dimetta?

Paradossalmente a nessuno.  in fondo Marino Sindaco è il male minore.

Non conviene ai consiglieri del PD, perché il vento renziano spazzerebbe via la maggior parte di loro, perchè i "trombati" dell'ultima elezione stanno aspettando sul fiume la loro rivincita,  e paura del voto del popolo  che li rende complici di questo pessimo governo.

Non conviene a SEL, dovrebbe lasciare le poltrone del comando capitolino ed essere relegato a fare da soli un opposizioni di sinistra, senza la certezza di ottenere nuovamente il grande risultato del 2013.

Non conviene all'opposizione di destra, perché son ben lungi dal trovare una idea comune di governo, tanto più lontana l'idea di un candidato comune... la destra romana continua a divedersi in piccoli partiti che potrebbero paradossalmente  non raggiungere il quorum e superare lo sbarramento...

Non conviene al M5S, il suo leader ha una paura terribile di prendere la poltrona del sindaco di Roma. Non si impegnerà molto in campagna elettorale, perché il rischio di sindaco pentastellato è molto alto.

Già nella passata tornata elettorale per Roma il rischio che il ballottaggio per la poltrona fosse tra Marino e Il pentastellato DE Vito è stato alto,  non c'è stato perché il M5S ha perso consensi.

Non conviene a Renzi, che non vuole rischiare di perdere un elezione, ne di doversi impegnare in prima persona per l'elezione del Sindaco di Roma, e che le amministrativa non  diventino una verifica della sua popolarità,  con la paura che cali quel 42% delle europee.

Quindi HA chi conviene che Marino si dimetta? Che si vada a nuove elezioni?

A nessuno.

Dobbiamo tenerci Ignazio Marino, ancora per qualche tempo.

se fossi comunista

se fossi comunista....
metterei i mezzi pubblici gratis dalle 5 alle 7... l'ora dell'operaio
metterei i mezzi pubblici gratis a tutti coloro che hanni i calli sulle mani, i piedi gonfi per il troppo servire
metterei i mezzi pubblici gratis per chi è sporco di calce e di olio, perchi puzza di sudore versato neii cantieri e nelle fabbriche
metterei i mezzi pubblici gratis agli studenti delle scuole medie, agli studenti delle scuole professionali
metterei i mezzi pubblici gratis alle commesse, ai baristi, ai facchini, alle donne delle pulizie, e gli addetti dei call center

se fossi comunista..
darei una casa a tutti e a tutti farei pagare un giusto affitto, perchè chi non paga l'affitto è un ladro
darei lavoro a tutti, poco ma a tutti..  divideri il lavoro fra tutti...  meno lavoro più lavoro..
punirei il ladro perché ha rubato.. punirei l'assassino perché ha rubato... punirei l'evasore fiscale perché ha rubato..
manderi in esilio i politici corrotti...
dividerei le terre, le case. i beni di chi è emigrato o andato in esilio perchè sono i beni del popolo e non le proprietà di chi non c'è
e a colui che torna in patria darei casa e lavoro

se fossi comunista..
non farei pagare l'asilo nido agli operai,
pagherei il lavoro di essere mamma
pagherei il lavoro delle essere nonna
la scuola gratis . .senza chiedere contributi per le penne, la carta o le gite
non ci sarebbe più fino agli studenti sotto i 16  anni, scuole diverse ,ma tutti la stessa educazione e formazione.. non ci sarebbe più scuole professionali, istuti tecnici o licei.. una scuola libera per tutti...
scuola gratis per tutti e per tutti uguale

se fossi comunista... farei tante altre cose

se fossi comunista..