Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

domenica 29 gennaio 2017

giornata della memoria

giornata della memoria


ricordo


ricordo tante cose
ricordo quando mi hanno detto per te non c'è posto
ricordo quando mi hanno detto non sei come noi
ricordo quando mi hanno detto non sei uno di noi

ricordo
 
quando
sono rimasto indietro
quando
il mio piatto è rimasto vuoto
quando
per me c'erano solo scarpe con un buco
quando
non c'era posto sul tram
quando
non potevo guardare un ragazza
quando
non potevo coltivare i sogni
quando
il portone della scuola era chiuso


ricordo
l'odore acre nauseabondo di certi fumi


ricordo

Autonomia la sola via

Non c'è più molto tempo... 


Il grande transatlantico è ormai ferito a morte, inesorabile è il suo affondare.
Come dopati dall'essenza del nulla, 

politici e amministratori si barcameno nelle bazzeccole di piccole decisioni.
Grandi discussioni su delibere di piacere e convenienza, 

tagli ad un bilancio sempre più disastrato
Le enormi spese di una città morente

vengono solo in parte compensate da esose tasse verso cittadini sempre più poveri.

Il grande transatlantico è ormai ferito a morte, inesorabile è il suo affondare.
Il sindaco indagato per una cosa ridicola frutto dei compromessi delle urne

 da cui gran Guru comico fu messo bene in disparte.

Furono gli amici di una destra oscura a suggerire e consigliare persone fidate
le stesse che la salutarono con un bel saluto fascista.

Chi sbarca per primo dal grande transatlantico ferito a morte si salva...

Autonomia è la  nuova via.
E'  il tempo di chiedere l'autonomia dal Campidoglio.... 

diventare una città autonomia
con un proprio bilancio
con le proprie entrate e le proprie uscite

Essere padroni del proprio destino.

Cari politici oggi avete l'occasione di fare la storia di questo municipio... 

chiedere l'autonomia

Oggi potete decidere se vivere all'ombra o iniziare una nuova storia.


non c'è più tempo...

mercoledì 11 gennaio 2017

Quando mangiavo pane e mortadella per cena.

La bandiera rossa sotto il cuscino,
L'unita nella tasca,
Il cuore era comunista.

Le case 
           arse 
                 dal sole nelle afose estati.
Gelide,
       nei freddi inverni.

In pochi metri quadrati
nonni, figli  e nipoti,
ammucchiati nella notte, come animali nelle tane.

Ma non c'erano piatti sporchi nel lavello.

Nei cortili 
          mamme amorevoli con bambole di pezza,
                cacciatori impavidi, rincorrevano lucertole con mazzafionde improvvisate.

La povertà non era nobile,
non dava felicità.
La rabbia viveva nel cuore dei poveri.

Alla tavola
     c'era sempre posto per una altra bocca affamata.

Le nostre porte 
          sono ormai  
             chiuse ai fantasmi del nostro passato,
che sbarcano affamati sulle nostre spiagge

La bandiera rossa e' ormai sbiadita,
L'unita non e' più in edicola,
Il nostro cuore e' avido.....