Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

sabato 29 ottobre 2016

Referendum votare Si o votare No. (quale Europa)

In questo violento dibattito sul referendum, la cosa che più mi colpisce e l’assenza del concetto che siamo all’ interno di uno Stato che sta prendendo forma, uno stato che si chiama EUROPA.
Una delle cose che sembra sfuggire ai molti o che molti non vogliono ricordare o dire, è che l’Europa ci ha chiesto uno snellimento legislativo.. ossia essere più celeri nel legiferare.

Dobbiamo sottolineare che molte leggi non vengono più decise dall’ Italia, ma , nel parlamento europeo, sono le così dette Direttive Europee.


Cosa sono le direttive Europee?
« La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi » (art. 288 par. 3 TFUE)


Ossia sono indicazioni, paragonabile a leggi che fa l’Europa, leggi europee  è gli stati membri devono recepire e farne leggi dello stato.

Così in molte leggi leggiamo alle prime :  “corretto recepimento delle direttive europee”, vuol dire che quella è una legge che l’Europa ci obbliga a promulgare all' interno dello Stato italiano. 

L’Italia è l’unico stato in Europa ad avere quello che chiamano “bicameralismo perfetto o paritario”, ossia che le due camere hanno la stessa valenza e gli stessi compiti.  Questo sistema parlamentare istituito dai padri costituzionali dopo la fine della guerra e della dittatura fascista, è nato per la paura di rivivere un giorno una nuova forma di dittatura, ed era considerato un ottimo sistema.

Aveva però, ed ha ancora un aspetto negativo, la lungaggine della promulgazione delle leggi.Cosa di cui ci siamo lamentati più volte nei decenni passati.

Sono passati 69 anni da allora, dalla promulgazione della costituziona e quel pericolo di ricadere sotto una dittatura non c’è più, non perché noi italiani non saremmo capaci di scegliere un altro capo unico e indiscusso, ma perché il percorso che stato intrapreso subito dopo la fine della guerra, quello di abbattere i confini, abbattere i nazionalismi, abbattere le diversità all’interno dell’Europa sta per concludersi con la nascita dell’Europa.

Quel sogno dell’Europa unita, nata da uomini di statura internazionali, ma che portavano in loro i sogni dei popoli che loro rappresentavano eccola a portata di mano.
Adenauer, De Gasperi, Schuman essi erano i campioni di popoli che sognavano un Europa senza confini e senza divisioni e senza più guerre.

Ora ai vari politici da Renzi, a Salvini, da Grillo ad Alfano, dalla Meloni a Fitto, da Berlusconi a Bersani… io chiedo a loro: CHE VISIONE AVETE DELL’EUROPA E DELL’ITALIA.

Ecco siamo al bivio… quale Europa ? 
Noi Italia,
noi italiani possiamo presentarci ai nostri alleati e dire loro.. questo è il nostro modello d’Europa.
Possiamo presentare a modelli degli stati membri dell’Europa il nostro modello di stato parlamentare?

Questo è il modello parlamentare che vi proponiamo:
Litigioso, corrotto, mafioso, infedele, inaffidabile, traditore…

Non sono io a dirlo, è la nostra stessa storia che parla per noi…

Un giorno siamo alleati con la Francia per fare guerra all’Austria.
Poi ci alleiamo con la Prussia che odia la Francia per fare guerra all’Austria .
Poi facciamo la Triplice Alleanza con Austria e Germania per combattere il colonialismo di Francia e Inghilterra
Poi rompiamo la Triplice Alleanza e attacchiamo l’Austria e ci schieriamo a fianco della Duplice Intesa.
Vinciamo la guerra contro gli Imperi centrali: Germania e Austria e iniziamo una politica di vicinanza con Francia e Inghilterra…
Poi rompiamo Francia e Inghilterra e firmiamo il  “Patto d’Accaio”  con la  Germania, patto che ci trascino nella seconda guerra mondiale.
Così nel 1940, senza un motivo valido, ma solo per spartirsi il successo tedesco che sembra immediato, l’Italia dichiarò guerra alla Francia  (e all’Inghilterra) e non possiamo dimenticare le parole di Roosevelt che definì quella decisione : una “pugnalata alle spalle” inferta alla Francia ormai agonizzante.
1943 le truppe anglo-americane ( e tante altre) sbarcano in Italia e noi ci arrendiamo facilmente  per poi dichiarare guerra ai nostri primi alleati i tedeschi.. così l’Italia diventa teatro di guerra, terra di guerra civile.
Finita la guerra abbiamo avuto la sfacciataggine di andarsi a sedere sul tavolo dei vincitori… lasciando soli i tedeschi in processo giustizialista di Norimberga
Questo per sommi capi è stato il nostro passato dal 1858 ad oggi … 

Finita la guerra con quelli che sono stati nostri “amici e nemici” nel tempo di un lustro, iniziamo un processo di pace e di unificazione.. mettiamo nel cuore dei cittadini dei 30 stati europei il sogno di un Europa unita, .. è in m oltio ci seguono in questo sogno di pace… dai sei stati iniziali ( Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo)  siamo diventati  28 ,, ma adesso siamo tra quelli che invece di sostenere quel sogno, mettiamo in dubbio la nostra adesione all’Europa.
Stiamo tradendo un sogno, un sogno di pace e di stabilità tra i popoli.

Allora cari politici diteci.. quale sono d’Europa avete?
Allora cari politici diteci… quale sogno avete per l’Italia?

Volete un ritorno a 100 anni fa.. ad un Europa litigiosa,
divisa,
che vive di nazionalismi,
di beghe per pochi metri quadrati,
ladra che vuole appropriarsi delle risorse del vicino
avida e prepotente da conquistare altri troni, ..
guerrafondaia,
dispensatrice di sangue e lacrime…

Oppure sognare un Europa veramente senza più confini,
con una sola politica europea ed estera,
una sola moneta,
un suolo cuore,
una sola anima…
ma tutto ciò va costruito.

E in questa nuova Europa quale ruolo volete far svolgere all’ Italia..
quella di Cenerentola o quella di Regina del nuovo stato.
quella di una comprimaria o di una protagonista.

Allora questa nostra riforma costituzionale in quale direzione ci porta?
Nella direzione di costruire uno stato che non vive più di paure dittatoriale,
uno stato snello nel legiferare,
uno stato moderno con una democrazia da esportare ,
uno stato che vuol diventare luce per l’Europa
… o..

                                                                       Diteci  voi….
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giovedì 27 ottobre 2016

Referendum: Impazza la campagna in difesa del SI e del No

Quello a cui stiamo assistendo è più una battaglia ideologica e demagogica che uno scontro sulla reale valenza della riforma.

E' triste vedere leader politici mentire su cose evidenti, su cose che sanno bene essere false, pur di catturare voti per il loro schieramento.

Molti politici sono fermi su posizioni di maggioranza e minoranza, 
                        di destra e sinistra, 
                                     di alto o basso, 
                                             rosso e nero.. 
                                        escludendo a priori ogni valutazione di cosa è meglio, 
di cosa è giusto, 
su cosa sia logico fare.

Una delle cose più comuni che si sente in questa campagna è : questo governo è legittimato alla riforma perché non è stato eletto dai cittadini... e...  Renzi che è il capo del governo pur essendo stato eletto dai cittadini è legittimato a fare riforme costituzionali?

Purtroppo questo è un falso problema e non è una cosa corretta.

Chiariamo.

Noi quando andiamo a votare per il comune o la regione, noi votiamo il Sindaco e il Presidente della Regione e poi le liste che lo appoggiano.. infatti in caso di dimissioni o di altro motivo che impedisce al sindaco (o Presidente) di governare si torna alle urne, perché il Sindaco è stato eletto per governare e non può essere sostituito da nessun altro.

Ma per il Governo,alle elezioni politiche, noi non votiamo il candidato a Capo del Governo, noi di fatto votiamo il partito o l'alleanza politica destinata a governare l'Italia.
Noi non abbiamo votato Bersani a capo del governo, ma il partito di cui fa parte lui fa parte.

Il PD ha fatto le primarie per eleggere il candidato all'interno della sua coalizione, che sarebbe stato il capo del governo in caso di vittoria.
Ma questo è vincolante solo per gli elettori del PD e della sua coalizione, non per tutti i cittadini italiani.

Una volta vinte le elezioni il PD fedele al suo impegno elettorale con i suoi elettori, ha dato mandato a Bersani di tentare di formare il nuovo governo.

Una volta appurato che Bersani non era in condizioni di creare un nuovo governo, il PD, avendo avuto il mandato di governare l'Italia dalla maggioranza relativa degli italiani, ha percorso altre strade alla fine di creare un nuovo governo.
La scelta è caduta su Enrico Letta, che per un certo periodo ha governato il paese.
Per fare il suo governo Letta ha dovuto trovare degli alleati di governo, per raggiungere quel 51% che gli permetteva di governare.

Ma.... 
Ma....

Innegabile che ad un certo punto del suo mandato, Letta ha delle difficoltà nel portare avanti il suo programma, c'è un certo scollamento tra lui e il PD e suoi alleati.
Nessuno può impedire che il PD, al suo interno decida di modificare il suo assetto e la sua leadership e trovare nuove dinamiche di partito e alla luce del nuovo assestamento di partito cambiare la persona alla quale era stata affidata la guida del governo targata PD.
Non c'è nessuna norma costituzionale, ne giuridica, che il capo del governo debba essere eletto "parlamentare", ma l'unica cosa che conta è che il capo di governo debba essere sostenuto da parlamentari regolarmente eletti.

Quindi pur Renzi non essendo stato eletto parlamentare, nulla gli preclude il suo ruolo di capo di governo, in quanto lui è espressione di un partito regolarmente e correttamente eletto dagli italiani.

Visto poi che chi vota le leggi sono i parlamentari e i parlamentari del PD (pur nell'eccezione si alcuni singoli) sono legalmente,  costituzionalmente e correttamente eletti... quindi è formalmente autorizzato a proporre e votare riforme costituzionali.

Quindi il governo Renzi è legittimato a riformare la parte della Costituzione.. 

 
sarà poi compito dei cittadini con lo strumento del referendum darà il proprio parere sull'operato del governo Renzi.


Qualcuna si fa bella ..lottando per le barriere architettoniche.. vedi la ministra...

Voglio denunciare il trattamento al limite della disumanità, di come vengono trattati i disabili che devono rinnovare la patente auto.

Premesso
la legge equipara la macchina a disposizione dei disabili, ad un ausilio essenziale per la mobilità personale e non ad lusso
Mentre i normodotati possono utilizzare altri mezzi per la locomozione e la mobilità personale, i disabili hanno bisogno unicamente di un automobile per la loro mobilità.

I normodotati possono usare le biciclette… che adesso vanno tanto di moda… oppure moto, ciclomotori, motociclette e autobus... 

Già autobus..
quale romano in carrozzella può prendere un mezzo pubblico per recarsi a lavoro? Nessuno.

Per il disabile l'auto è un mezzo essenziale per la sua  mobilità, non è un lusso.
Infatti fino ad un certa cilindrata lo stato concede delle agevolazione per adattare l'auto alla guida del disabile a seconda della sua disabilità, per facilitarne la guida.
Lo stato riconosce che il disabile dovendo necessariamente, inevitabilmente utilizzare l'automobile  per la propria mobilità, gli concede la possibilità di viaggiare su corsie preferenziale, accedere alle zone a traffico limitato e ad avere delle aeree di sosta ( o come piace chiamarli adesso degli STALLI) riservate.

Il vero problema è di come vergognosamente vengono trattati i disabili che devono chiedere o rinnovare la patente e il costo eccessivo di tale operazione.

INIZIAMO DAL COSTO.

Il normodotato ogni dieci anni rinnova la patente e spende tra gli 80/100 euro.
Il disabile è costretto a rinnovare la patente mediamente ogni due anni.
Infatti c'è chi è costretto al rinnovo annuale, chi biennale e qualcuno quinquennale.

Il disabile per il rinnovo della patente è costretto:
ad andare dal medico per farsi compilare
CERTIFICATO ANAMNESTICO, il quale per compilare questo certificato vuole 50 euro (non tutti lo pagano, questa spesa è a discrezione del medico curante, in quanto questo modulo non è contemplato tra le competenze del medico curante, il quale può richiedere 50 euro per la compilazione è molti chiedono di essere pagati).

poi deve pagare:
un c/c di 16.00 per il dipartimento trasporti
un c/c di 10.00 per il dipartimento trasporti
un' altra spesa di 30.99 per la Asl
per le foto 4 euro

la spesa totale è di 50+16.00+10+30.99+4 = 110.99 più tasse postali

Quindi in dieci anni il disabile è costretto mediamente a 5 rinnovi per un totale di 555.00 euro contro gli 80 dei normodotati

Se poi dovessero cambiare i codici di guida bisogna richiedere la modifica della patente con un ulteriore costo....


LA VISITA PRESSO LA COMMISSIONE MEDICA

On line si  fa la domanda per richiedere l'appuntamento e la risposta arriva per email : 
numero di prenotazione xx 
ora dell'appuntamento: xx
(Scaricare da intranet e leggere attentamente il foglio informazioni con le indicazioni amministrative e sugli accertamenti sanitari da portare il giorno della visita che troverà cliccando su LINEE RILASCIO PATENTI SPECIALI)

Quindi inizia tutta la trafila.. 
andare dal medico per il
CERTIFICATO ANAMNESTICO
andare alla posta per pagare i c/c
mettere insieme tutti i documenti
andare alla ricerca di una macchina da foto documento
raccolti tutti i documenti ci si reca all'Asl.. per me è lungotevere della Vittoria 3

Io avevo la prenotazione n.79 delle 14.30... l’orario è fino alle 18.00 … quanti ne sono attesi?

Arrivo alla sede Asl  di via Lungotevere della Vittoria cerco parcheggio e sulla strada le aree di sosta riservate ai disabili sono solo due contro una decina di posti per le auto di servizio della Asl.
Così i due posti riservati ai disabili sono regolarmente e correttamente occupati... agli altri… decine di disabili tutti alla ricerca disperata di un posto comodo sul lungo Tevere.
Vi lascio immaginare la scena da Far West di persone disabile alla faticosa ricerca di un posto comodo nei pressi della sede.

Parcheggio nell'unico posto che trovo dopo 20 minuti di ricerca per le vie del quartiere il posto che trovo mi costringe  a mettere due ruote sullo spazio fermata bus... rischio multa.. ma non ho altra possibilità di parcheggio...
Entro nella sede ( diquattro piani ) domando : dove è il luogo della commissione patenti speciali?
Risposta :
Nel seminterrato

Scendo nel seminterrato e trovo in fila un bel po’ di gente, tutte ammucchiate in una sala di 4 metri per 4 metri, con tante sedie e l'impossibilita di muoversi comodamente, così assisto a scene al limite del decoro e della dignità umana, di gente con grandi difficoltà motorie alle quali leggi in faccia il terrore di inciampare e cadere.
Sono il numero 35 (quindi vuol che in quel seminterrato ci sono almeno 70 persone senza contare le altre persone che nel frattempo arrivano) e devo fare la fila per attendere il momento  della consegna dei documenti...
ma se li avessi mandati online?
Consegno i documenti e mi confermano il numero 35, per la visita dalla commissione medica.
Attendere in sala b
Mi reco nella sala B, più piccola della A... stessa scena... tutti quelli prima di me in fila…

Arriva il mio turno ed entro nella stanza della commissione, non sono il solo, stanno finendo la visita al numero 33  (scopro che le commissioni sono due)
Una dottoressa, forse oculista, mi misura la vista in modo molto sbrigativo (ma se gli portavo un certificato di un oculista?), mentre il resto della commissione discute animatamente sul caso che mi precede.
Esce dalla stanza il numero 33,  cambio sedia per terminare la visita della commissione, (mentre nel frattempo entra il numero 37), in un'aria di santa inquisizione in cui mi vengono fatte delle domande incomprensibili, mentre continuavamo a discutere tra loro a causa del malfunzionamento del computer.

Mentre loro sapevano di me .. nome e  cognome, data di nascita e tante altre cose.. .io di quel tribunale da santa inquisizione non so neanche chi erano e che ruolo avevano in quella stanza... tutto è durato 2/3 minuti.. sentenza?

Mi domando ma non è più logico che la commissione mi veda alla guida e stabilisca se sono ancora in condizione di guidare e stabilire sul campo di quali accorgimenti necessità la mia auto perché io possa guidare con facilità?

non è finita.. si accomodi in sala C.. una stanza ancora più piccola.. una ventina di persone in attesa del verdetto.

Dopo un decina di minuti arriva il verdetto... : le abbiamo cambiato i codici.. abbiamo aggiunto il servosterzo... deve andare alla motorizzazione o scuola guida... altro sportello, altra spesa...

Così è la vita dei disabili….







mercoledì 26 ottobre 2016

Dedicato a coloro che cercano la verità....


La logica è solo quello che passa per il verbo...non il verbo divino, ma il verbo blogghino.
Poi divulgare il verbo è un imperativo.

Si buttano le parole nel tentativo di aver ragione andando a pescare le ragioni in qualche spazio tra lemmi e parole.

Si ha la pretesa della conoscenza disconoscendo i fatti e le stesse parole,
ci si aggrappa a verità del passato prese a testimoni di fatti che ancora devono divenire in un contesto di pura illusione,
poco importa cosa dice il vento o il testimone muto delle carte d'appello,
si infittisce il contesto delle rimostranze in teoremi pseudoscientifici che poco hanno a che vedere con fatti esposti e illuminati da luci sinistre.

Nulla deve illuminare il tremore delle luci stellari,
nulla deve scalfire le certezze conquistate nelle tremolanti scalate delle parvenze.
Non pensare,
non riflettere per non ammettere e rimanere così nella penombra dei lampione 
che poco spazio da alla luce della luna. 

I colori sono confusi in un mondo dai colori attenuati e misti e pure la verità che potrebbe essere a portata di mano e così lontana...

Quando Gesù Cristo fu crocifisso tutti furono convinti di aver fatto del bene all'umanità, tranne coloro che conobbero il suo amore e compresero il senso della verità e della libertà--- ma questa è una altra storia


sono solo .. davanti ad uno schermo.... e faccio politica

Ho i  polpastrelli sporchi della polvere della tastiera.

Ma non  tutti.

Solo l'indice, quello che indica, ma cosa indica, se non il semplice carattere che da vita a parole morte perché sfociano dalla conoscenza che nasce da solo 140 caratteri.

La conoscenza superficiale del titolo, delle poche parole dei sociale network, conoscenza che non ha la profondità dell'approfondimento, una conoscenza senza confronto.

Conoscenza da auto formazione, 

                            da autocoscienza senza confronto, 
la conoscenza di chi le mani gli restano relativamente linde, 
                                  come la coscienza di chi resta fuori dalla strada, 
di chi evita la povertà umana che nasce dalla fame e dalla sete.. 
                               che si nutre di rabbia e di rancore, che vive il fallimento dei sogni..
se sono riusciti a dormire all'agghiaccio di case rabberciate.
Conoscenza che evita il confronto umano rifugiandosi nei 140 caratteri.

Andare,

    ire, 
         iti, 
            ato, 
               amato 
                  disamato, 
                      abbandonato, 
                            vedere, 
                                 ere lontane, 


Amaro,
amarezza 
rabbia, 
frustrazione, 
rivoluzione, 
così s'imbraccia il fucile.. 
ma potrei morire... 
si potrei morire..
e se muoio?

Perdere il benessere.

La mia pancia sazia, si strazia nell'affanno del mio fallimento.
Vivere
Vivo su quel sottile filo dell'essere e non essere.

Zombi, 

pecore, 
massa, 
marea, 
moltitudine in nero e grigio, 
penso,
mangio e cammino, 
mi muovo.





Penso di amare, 
ma soddisfo il mio ego e il mio sesso, 
e sono padrone del mio orgasmo da non condividere con nulla con nessuno

Così anche l'amplesso in due 

diviene masturbazione mentale 
alla ricerca di un mondo migliore 
che non si sa come esso sia 
o potrebbe essere.


E il guru di turno rapisce le mie illusioni e riempie il mio desiderio di un domani migliore di false illusioni.
Rimango fuori dalla strada e continuo a impolverare il mio polpastrello osservando muto e triste uno schermo.



martedì 18 ottobre 2016

Dario e Bob.... due mondi in protesta

13 ottobre 2016
Due cose strane o meglio due eventi particolari si sono incontrati.

Due eventi riempiono le pagine dei giornali e la bocca di decine di speaker radiofonici. 
Nello stesso giorno, due personaggi particolari sono saliti alla ribalta della cronaca.



La morte del giullare per eccellenza Dario Fo e in contemporanea la premiazione con il premio Nobel di Bob Dylan  il menestrello del folk rock, del movimento hippies egli anni 60/70 del secolo scorso .
A prima vista sembra che nulla possa unire questi due personaggi se non il Nobel nella letteratura assegnato qualche anno fa a Dario Fo e oggi Bob Dylan.
Alla notizia di questi due eventi gli speaker di tutti i programmi delle radio pubbliche e private hanno iniziato a incensare questi due personaggi. Mentre di Dario Fo ripetevano tutti le stesse cose, un poeta che ha saputo dire cose particolari, che ha fatto un teatro particolare, che ha sposato la causa dei 5 stelle, che ha amato una sola donna, di Dylan ho sentito dire quasi nulla se non che era e che è un poeta ed è stata premiata con lui una certa poesia.
Di Dario Fo sono state dette molte cose, ma molte non sono state dette. Come succede ogni volta che un personaggio pubblico sale di livello sulla massa, che s’innalza ad avere un particolare nella società umana che sia un calciatore, un politico, un cantante o altro.. inizia il processo di santificazione e mitizzazione.. si parla solo bene di lui.
Infatti molte cose scomode, ma che sono parte integrante della vita di Dario Fo, fatti scomodi sono stati  messi da parte, sono state cancellate dalla sua radio-biografia.
Invece di Bob Dylan molto poco è stato detto, almeno in quei programmi che  ho ascoltato, ma chi è o meglio ma chi è  Bob Dylan ?
Penso che molti pochi sanno veramente chi sia o cosa sia stato negli anni 60, cosa lui ha rappresentato. Come  mi domando quanti sanno che il suo vero nome era Robert Zimmerman, e che preso il nome di Dylan, in onore o memoria di Dylan Thomas il poeta inglese, un poeta molto particolare
Chi è stato Bob Dylan in gioventù ? 
È stato principalmente il menestrello del movimento Hippies e di tutto quel movimento di protesta giovanile che scosso la società americana negli anni 60.  Lui insieme a Joan Baez sono stati i cantautori della protesta della gioventù americana e portavoce del movimento hippies,  questi li possiamo collocare a fianco Jack Kerouac e Allen Ginsberg nell’essere i poeti e i portavoce del  movimento Hippies, senza dimenticare Jerry Rubin.
 C’è un Bob Dylan degli inizi e c’è un Bob dopo anni 70, ma la sua fama la deve soprattutto ai suoi inizi, alla prima parte della sua carriera, quando le sue canzoni che raccontano “il vagabondare per gli states”. Vagabondi alla ricerca di una dimensione spirituale e umana,  rigettando tutto ciò che veniva proposto come modello culturale dalla società americana dell'epoca.  Le sue erano canzoni di protesta, erano contro la guerra, contro i poteri forti, contro i ghetti, la discriminazione razziale e sessista, contro lo sfruttamento dei minorenni, contro la mancanza di libertà contro la violenza dei padroni e dei signori delle banche e delle guerre, la liberazione della droga e del sesso, e per queste pagherà sulla sua pelle una certa discriminazione da parte dei network negli anni 60 e 70 del secolo scorso...
Poi dopo un incidenti in moto.. cambierà.. resta un poeta, ma la sua poesia parla di altro, non è più una poesia di protesta spinta,
Quello che accomuna Fo e Dylan è che con la loro poesia hanno modificato le coscienza di milioni di persone, con le loro proteste sociali, con il loro testi di denuncia di una società corrotta e marcia, di denuncia contro una falsa libertà, di un ipocrisia diffusa in una società che ha come scopo la ricchezza e il potere fini a se stessi loro, hanno fatto sentire la voce degli altri.. quelli che stanno al di là delle mura di Gerico
Due eventi così lontani e così vicino hanno riempito la nostra giornata…
nello stesso giorni due personaggi particolari sono saliti alla ribalta della cronaca….
la morte del giullare della protesta per eccellenza: Dario Fo e in contemporanea la premiazione con il premio Nobel del menestrello del folk rock e del mondo hyppies : Bob Dylan.

giovedì 13 ottobre 2016

Donald o Illary

I giornali italiani seguono la campagna presidenziale degli Stati Uniti come se venisse eletto il presidente della repubblica italiana.

Certo la campagna presidenziale americana è molto più affascinante della nostra italiana.

Per mesi i due candidati, vincenti delle primarie se le suonano di santa ragione davanti a tutti gli americani.
Si susseguono nei mesi che precedono il "giorno dell'elezione" dibattiti, scontri verbali, articoli giornalisti, inchieste, reciproche accuse... tutto travolgente..al contrario della nostra.
In Italia il presidente della Repubblica, la guida morale del paese, il grande nonno,  viene scelto nel segreto delle stanze segrete.
La scelta viene fatta nelle stanze del potere: accordi sottobanco, scambio di piaceri e favori, nomine di candidati da gente fuori parlamento e non eletta, veti incrociati... i due opposti dell'elezione al primo cittadino del paese.

Tutto questo ci viene raccontato o almeno lo viviamo con il filtro della stampa.
Un filtro che non ci dà la vera immagine degli Stati Uniti, la stampa ci presenta gli Stati Uniti in un modo che non è conforme alla vera realtà del paese.
La stampa ci fa conoscere gli States delle grandi città.. di Ny, di San Francisco e Los Angeles, o Washington.. ma c'è un' altro paese quello della provincia americana, dei piccoli paesi, della campagna.. c'è un altra america ai più sconosciuti.
L'america della provincia e ben diversa dall 'america delle grandi città

L' america della provincia, delle contee, delle vaste campagne, delle immense praterie o delle città ai limiti delle grandi montagne o dei deserti  è un altra america, piena di feticismo e tabù. un america ancora sessista e razzista, fatta di valori casa, chiesa e religione...
ed è quella che vota ed elegge il Presidente degli Stati Uniti d'America.

Chissà cosa stanno  scegliendo gli americani della provincia tra Donald e Illary?



domenica 9 ottobre 2016

Mentre il popolo fa fatica nel trovare un pezzo di pane,

Mentre il popolo fa fatica nel trovare un pezzo di pane, nel palazzo reale ogni sera c'è una gran festa con vini prelibati e cibi succulenti.
Il popolo ha fame e l'esercito spara sulla folla che si accatasta ai davanti cancelli del palazzo reale per chiedere pane e lavoro.
L'esercito spara.

- "Regina il popolo ha fame, non ha più pane",
- "Dite loro di mangiare le briosche"
Il numero dei poveri aumenta ogni giorno di più, ogni giorno aumenta chi ruba per arrivare a fine mese,.

Ma la nostra aristocrazia ogni sera festeggia con cibi succulenti e vini prelibati.

Avete letto bene :"aristocrazia". 
Voi potete benissimo  dire: "non ci sono più i nobili", Errato, ci sono, eccome se ci sono. La nuova generazione di nobili è composta dai nostri industriali, banchieri, faccendieri, alti borghesi, grandi imprenditori, tutta gente che ha preso il posto della vecchia e decadente aristocrazia abbattuta in un sol giorno da un referendum.

La repubblica ha azzerato la vecchia aristocrazia, quella dei conti, dei marchese, dei principi e dei re... sanguisughe che vivevano del lavoro delle masse contadini e operaie.


La nuova aristocrazia fatta da borghesi arricchitisi sulle spalle di quelle stesse masse che nutrivano i vecchi nobili, hanno preso il potere e non lo cederanno molto presto.
Hanno in mano il potere, il sapere, la conoscenza e il denaro e tutto ciò non vogliono condividere con nessuno.

Tutto passa di padre in figlio.
La nostra società è piena di figli d'arte dal calcio alla politica., dal mondo industriale a quello dei giustizia.
Come accedeva nella vecchia aristocrazia, che tutto passava da padre in figlio, oggi tutto passa ancora da padre in figlio, sono le nuove dinastie dell'aristocrazia.
Chi cerca di entrare nel nuovo mondo del potere deve conoscere le regole altrimenti... sarà ferocemente e mediatica mente eliminato.


La nuova aristocrazia, che ha le sue radici nella vecchia borghesia del mille e novecento, vive di riservatezza, di stare tra le ombre degli uffici, fa del lavoro un idolo e valore assoluto, della apparenza della famiglia unita e felice, per vivere poi all'interno dei locali prestabiliti la follie del notte della trasgressione.

La nuova aristocrazia vuole l'ordine sociale, le strade sicure, il lavoro non come un diritto, ma una conquista per coloro che non alzano mai la testa, la conoscenza un dono per pochi, il potere da non dividere con la classe operaia e contadina.

Il parlamento agli inizi della democrazia reale era composto principalmente da nobili (duchi, marchesi e baroni) che era seduti su quegli scranni per difendere i loro interessi, sono stati sostituiti dalla nuova aristocrazia: l'alta borghesia (Medici,avvocati, notai, industriali) che sono lì su quegli scranni per lo stesso motivo difendere i loro interessi e poco amano avere tra loro chi non è di una certa classe e non ha la conoscenza alla quale non ha avuto accesso.


Il popolo ha fame, non ha case, non ha lavoro, fatica a studiare, fatica a costruire un futuro, ma a Roma il nuovo aristocratico di turno, cena con cibi succulenti e vini prelibati ... con lo Jerman da 55 euro a bottiglia