Molta gente ha riposto la sua speranza di una svolta in Italia in un
uomo della sinistra italiana, essi guardano con speranza a Matteo Renzi.
Parenti, amici e non, compagni di lavoro, compagni di partito mi hanno confidato che se Matteo Renzi si fosse candidato a premier al posto di Bersani lo avrebbero votato senza nessuna incertezza, per lui avrebbero firmato una cambiale in bianco.
Parenti, amici e non, compagni di lavoro, compagni di partito mi hanno confidato che se Matteo Renzi si fosse candidato a premier al posto di Bersani lo avrebbero votato senza nessuna incertezza, per lui avrebbero firmato una cambiale in bianco.
La visibilità mediatica che Renzi ha avuto in occasione delle primarie
è stata travolgente. I dibattiti in tv tra Renzi e gli altri candidati premier prima
e poi lo scontro finale con Bersani poi, lo hanno fatto conoscere a milioni di italiani,
i quali si sono ritrovati nella sua idea politica, nel suo programma di “rottamatore
e restauratore”.
La maggior parte quelli che mi hanno confidato di votare Renzi se… era gente che votava abitualmente centro o
centro destra, mentre i miei amici di sinistra hanno testardamente resistito alle
volate di tramontana fiorentina sostenendo Bersani….
E così mentre tutti guardano a sinistra, nell’attesa che Matteo rompa
gli indugi e si butti a capofitto alla conquista della poltrona del primo
ministro, da destra arriva un refolo di vento leggero, come una brezza leggera
in afosa serata d’estate.
Un vento che potrebbe diventare forte come un vento di tramontana.
Come quel vento impetuoso che spazza via le nuvole di un cielo incerto,
regalando giornate di sole.
Nati a febbraio, nati da una costola del PDL. Restano al fianco del
grande partito, ci camminano insieme, ma hanno già la maturità e il coraggio di
camminare da soli, di prenderne le distanze con scelte oculate e coraggiose.
Parlo di Fratelli d’Italia e della scugnizza, essendo romana forse e
meglio dire “soldo di cacio”, che li guida: ossia Giorgia Meloni.
In pochi mesi solo a Roma, dal 2.93% delle politiche sono saliti al
5.93% all’amministrative 2013, hanno quasi raddoppiato i voti, e sono in
crescita nei consensi.
Sdoganata dal ruolo di “Ministra dei Giovani”, uscita dal cono d’ombra
di Berlusconi, la Meloni sta crescendo, piano ma inesorabilmente, già i suoi due
co-fondatori , Crosetto e La Russa, sembrano faticare nel tenere il suo passo.
Giovane, brillante, simpatica e preparata politicamente, con idee
precise e concrete. Una lucidità politica riscontrabile in poche donne e in molti
meno uomini… potrebbe diventare l’astro nascente della destra italiana.
E una dei pochi politici che sappia parlare di destra, senza avere la
macchia del picchiatore anni 60-70, parlare di destra senza essere nostalgica di
un epoca che non ha conosciuto, parlare di una destra libera del passato e
propensa ad una nuova proposta senza rinunciare ai valori di appartenenza.
Forse sbaglio.. ma Giorgia è il prototipo della nuova destra, che
nulla a che vedere con gli uomini del
MSI e AN, ormai destinati alla soffitta. E il prototipo di tanti giovani che
cercano un punto di riferimento nei loro valori di destra, senza essere etichettati
fascisti filo mussoliniani, ma che amano definirsi semplicemente gente della
destra.
Pur non condividendo pienamente le idee della “monella della
Garbatella”, la trovo brava,
intelligente e degna di stima… politicamente
grande Giorgia
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