Il grande Pietro Mennea, pubblicò qualche anno fa un libro, in cui affermava che organizzare un evento sportivo come le Olimpiade non era un beneficio per la popolazione o per la citta' che la organizzava, ma un grosso rischio finanziario, e che avrebbe avuto una caduta negativa sulla città e che ne pagato le conseguenze negli anni che seguono.
Le tesi Mennea sosteneva nel suo libro, quella dell,indebitamneto della nazione che ospitava i giochi olimpici erano suffragati con numerosi dati finanziari, numeri e cifre dei costi e dei debiti accumulati.
Esclusa, Pechino, i cui dati pubblicati non sono tutti reali e trasparenti, ci sono dei buchi nel bilancio dichiarato che falsificano il risultato, le citta' che hanno ospitato l'evento si sono trovati con un deficit di bilancio, sanato nei decenni sucessivi alla chiusura dei giochi, pagato pesantenmente dai cittadini.
Fu proprio il libro di Mennea, a convincere definitivamente il Governo Monti a ritirare la canditatura di Roma quale sede dei giochi olimpici.
E notizie di queste ore, che in più di cento citta' brasiliane c'è una rivolta sociale contro i mondiali di calcio, e i contestatori scendono in piazza con lo slogan. "Un professore vale più di Neymar".
Una rivolta abbastanza violentà sta cuotendo il Brasile, hanno iniziato in poche migliaia ma in poche ore sono saliti ad oltre un milione e mezzo i manifestanti. Un protesta tanto violenta che la polizia è dovuta intervenire in forza, usando anche modi decisi, per non dire violenti nel cercare di disperdere i manifestanti.
Scesi in piazza senza bandiere di partiti per dare modo a nessun di cavalcare una protesta popolare del tutto spontanea.
In uno dei paesi dove si vive di calcio, dove si mangia pane e pallone, in un paese dove gli stadi sono sempre pieni al massimo della capienza. In una nazione che ha espresso i migliori calciatori nel storia del calcio, la cui nazionale ha vinto 5 mondiali senza contare le altre competizioni.
Le tesi Mennea sosteneva nel suo libro, quella dell,indebitamneto della nazione che ospitava i giochi olimpici erano suffragati con numerosi dati finanziari, numeri e cifre dei costi e dei debiti accumulati.

Fu proprio il libro di Mennea, a convincere definitivamente il Governo Monti a ritirare la canditatura di Roma quale sede dei giochi olimpici.
E notizie di queste ore, che in più di cento citta' brasiliane c'è una rivolta sociale contro i mondiali di calcio, e i contestatori scendono in piazza con lo slogan. "Un professore vale più di Neymar".
Una rivolta abbastanza violentà sta cuotendo il Brasile, hanno iniziato in poche migliaia ma in poche ore sono saliti ad oltre un milione e mezzo i manifestanti. Un protesta tanto violenta che la polizia è dovuta intervenire in forza, usando anche modi decisi, per non dire violenti nel cercare di disperdere i manifestanti.
Scesi in piazza senza bandiere di partiti per dare modo a nessun di cavalcare una protesta popolare del tutto spontanea.
In uno dei paesi dove si vive di calcio, dove si mangia pane e pallone, in un paese dove gli stadi sono sempre pieni al massimo della capienza. In una nazione che ha espresso i migliori calciatori nel storia del calcio, la cui nazionale ha vinto 5 mondiali senza contare le altre competizioni.
Insomma, nel paese per eccellenza del calcio.. c'e' una rivolta contro il calcio, contro la massima manifestazione sportiva di calcio.
Questa si, che una notizia bomba, che dovrebbe farci riflettere un momento, forse piu' di uno.
Grazie al fatto che il Brasile si aggiudicato i mondiali di calcio prima e le olimpiadi poi, le economia brasiliana ha cominciato a crescere velocemente. Tanto da scalare la classifica dei paesi più industralizzati e ricchi del pianeta terra.
Molti portoghesi, visto l'effervescenza dell'economia della loro ex colonia, hanno pensato bene di trasferirsi la', nel nuovo eldorado. Tutta un'economia in crescita, un'economia che non sembra risentire della crisi economica mondiale Il governo grazie alle due manifestazioni da organizzare, ha avviato una politica econnomia aggressiva, fatta di nuovi investimenti, nuove costruzioni, nuovi servizi da fornire per milioni di turisti che "verranno o andranno" in Brasile nei prossimi anni.
Ma allora, cosa e' questa rivolta dei brasiliani, perche' questa insurrezione?
E' bastato un piccolo aumento del prezzo del biglietto dei mezzi pubblici e si è scatenato una rivolta.
Gia' perche' questo aumento e l'ennesimo aumento che sta portando il costo della vita troppo alto a danno non solo delle categoria sociali più deboli, ma anche della borghesia medio -bassa e questo lievitare contino dei costi è imputabile alla organizzazione del mondiale che sta avendo. Un costo eccessivo per la popolazione brasiliana.
Cosa accadrà dopo le olimpiadi del 2016 che seguiranno i mondiali i cui costi sono piu' elevati e meno ammortizzabili?
Rabbrividisco al solo pensiero.Questa si, che una notizia bomba, che dovrebbe farci riflettere un momento, forse piu' di uno.
Grazie al fatto che il Brasile si aggiudicato i mondiali di calcio prima e le olimpiadi poi, le economia brasiliana ha cominciato a crescere velocemente. Tanto da scalare la classifica dei paesi più industralizzati e ricchi del pianeta terra.
Molti portoghesi, visto l'effervescenza dell'economia della loro ex colonia, hanno pensato bene di trasferirsi la', nel nuovo eldorado. Tutta un'economia in crescita, un'economia che non sembra risentire della crisi economica mondiale Il governo grazie alle due manifestazioni da organizzare, ha avviato una politica econnomia aggressiva, fatta di nuovi investimenti, nuove costruzioni, nuovi servizi da fornire per milioni di turisti che "verranno o andranno" in Brasile nei prossimi anni.
Ma allora, cosa e' questa rivolta dei brasiliani, perche' questa insurrezione?
E' bastato un piccolo aumento del prezzo del biglietto dei mezzi pubblici e si è scatenato una rivolta.
Gia' perche' questo aumento e l'ennesimo aumento che sta portando il costo della vita troppo alto a danno non solo delle categoria sociali più deboli, ma anche della borghesia medio -bassa e questo lievitare contino dei costi è imputabile alla organizzazione del mondiale che sta avendo. Un costo eccessivo per la popolazione brasiliana.
Cosa accadrà dopo le olimpiadi del 2016 che seguiranno i mondiali i cui costi sono piu' elevati e meno ammortizzabili?
La FIFA, sembra non ter conto, sembra fregarsene di ciò che sta accadendo nelle piazze delle città brasiliane. L'impressione e che la sua preoccupazione prima e unica è: "che lo spettacolo continui".
Altrimenti, ricattandando il governo brasiliano che è esposto finanziariamente, i mondiali si faranno in un altra sede.
Forse i media non ci faranno vedere più cosa succede nelle piazze delle 100 città brasiliane, ma io credo che la reazione del governo e della polizia sarà tremenda.
Deve tornare la calma, l'ordine e la tranquillita... ad ogni costo, ci sono in ballo miliardi di soldi e non si può rischiare nulla.
Pochi esagitati hanno dato uno spettacolo indegno il Brasile è un altra realta... ci diranno domani le fonti di governo... tornate tranquilli a parlare di calcio e andate allo stadio senza timori.
Comunque domani si gioca, mentre un popolo scende in piazza contro il calcio.
Mentre i nostri calciatori si fanno il bagno nelle magnifiche spiagge brasiliani in attesa di giocare, chiusi in albergo isolati dal resto del Brasile (per la loro sicurezza).
Se domani sera le due squadre si dovessero fermare in piena partita, sedersi in terra per solidarieta verso chi sta protesatanto, contro una economia che sta strozzando il Brasile e il mondo intero, è il segno che c'è speranza per questo nostro pianeta.
Di certo .. "un professore vale più di Neymar"
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