Quella
poltrona bianca piazzata al centro della sala, rimasta vuota, mi riempie di
tristezza.
Il forfait
del Papa Francesco all’ultimo minuto, mi riesce difficile da interpretare,
dargli un senso preciso, dargli una collocazione in ambito spirituale, in ambito
pastorale.
Io mi immagino di essere un musicista cattolico, di quella splendida orchestra. Un musicista che avrà lavorato sodo, prove su prove, orgoglioso di suonare davanti a Papa Francesco.
Mi immagino quale profonda DELUSIONE possa esserci nata, nel cuore di quel musicista che aveva lavorato tanto e si sentiva felice e onorato di suonare per Papa Francesco, quando Mons. Fisichella ha annunciato: “Non presenzierà all'evento musicale per «impegni improrogabili”.
Il Papa Francesco è rimasto tutto il pomeriggio a lavorare nella sua stanza… non aveva tempo per ascoltare musica.
Ma quel musicista è meno importante del bambino che incontrerà il giorno dopo?
Io mi immagino di essere un musicista cattolico, di quella splendida orchestra. Un musicista che avrà lavorato sodo, prove su prove, orgoglioso di suonare davanti a Papa Francesco.
Mi immagino quale profonda DELUSIONE possa esserci nata, nel cuore di quel musicista che aveva lavorato tanto e si sentiva felice e onorato di suonare per Papa Francesco, quando Mons. Fisichella ha annunciato: “Non presenzierà all'evento musicale per «impegni improrogabili”.
Il Papa Francesco è rimasto tutto il pomeriggio a lavorare nella sua stanza… non aveva tempo per ascoltare musica.
Ma quel musicista è meno importante del bambino che incontrerà il giorno dopo?
Quello che
piace alla gente di Papa Francesco, e questo suo essere forte e libero da ogni catena che puo’
creare il cerimoniale ufficiale. Ad ogni sua apparizione pubblica c’è sempre un
azione imprevista, un discordo al di fuori di quello ufficiale. Questo è il
Papa dell’improvvisazione, e dell’estemporaneità e della sua libertà di essere e di
pensiero, ma che non travalica mai oltre certi limiti. Sono gesti del tutto
naturali, sono propri del suo essere cristiano, sacerdote, pastore e Papa.
Quello che
piace di questo Papa è il suo essere parroco della Città del Vaticano. Di
solito in passato i papi celebravano la loro messa quotidiana in un cappella
privata, dove ogni tanto fortunati e raccomandati credenti erano invitati a partecipare.
Papa
Francesco non ha tempo di cercare amici, raccomandati e fortunati credenti per
avere pubblico nelle sue messe private. Lui ha scelto di dire la sua messa giornaliera nella Parrocchia del Vaticano e di condividere la funzione sacra con il
popolo di Dio che frequenta abitualmente quella chiesa.
Celebra la sua messa con il popolo comune, ed ogni giorno regala perle del sua saggezza sacerdotale.
Educa il popolo di Dio, così come fa un parroco nella sua parrocchia, celebrando la messa con i credenti a lui affidati ed esortandoli alla vita cristiana commendando al Parola di Dio del giorno.
Sono, azioni forti e decise, ma nello stesso tempo semplici e cariche di umanità.
Celebra la sua messa con il popolo comune, ed ogni giorno regala perle del sua saggezza sacerdotale.
Educa il popolo di Dio, così come fa un parroco nella sua parrocchia, celebrando la messa con i credenti a lui affidati ed esortandoli alla vita cristiana commendando al Parola di Dio del giorno.
Sono, azioni forti e decise, ma nello stesso tempo semplici e cariche di umanità.
Che molti cardinali,
vescovi e parroci dovrebbero fare propri, dare la precedenza e massima importanza nella loro vita sacerdotale all'educazione e l'insegnamento al popolo di Dio per una santa vita cristiana.
Torniamo
alla poltrona vuota, qui sembra dire il Papa, se devo togliere ore al mio
lavoro preferisco toglierlo al mio svago, al tempo del divertimento non al
tempo in cui incontro il popolo che Dio mi ha affidato.
Tutto questo
lo considero giusto, corretto e bello.
Ma ciò non toglie, non cancella la mia delusione per quella poltrona bianca … che è rimasta vuota.
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