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giovedì 6 giugno 2013

La monella della Garbatella



Molta gente ha riposto la sua speranza di una svolta in Italia in un uomo della sinistra italiana, essi guardano con speranza a Matteo Renzi.
Parenti, amici e non, compagni di lavoro, compagni di partito mi hanno confidato che se Matteo Renzi si fosse candidato a premier al posto di Bersani lo avrebbero votato senza nessuna incertezza, per lui avrebbero firmato una cambiale in bianco.

La visibilità mediatica che Renzi ha avuto in occasione delle primarie è stata travolgente. I dibattiti in tv tra Renzi e gli altri candidati premier prima e poi lo scontro finale con Bersani poi,  lo hanno fatto conoscere a milioni di italiani, i quali si sono ritrovati nella sua idea politica, nel suo programma di “rottamatore e restauratore”.
La maggior parte quelli che mi hanno confidato di votare Renzi se…  era gente che votava abitualmente centro o centro destra, mentre i miei amici di sinistra hanno testardamente resistito alle volate di tramontana fiorentina sostenendo Bersani….



E così mentre tutti guardano a sinistra, nell’attesa che Matteo rompa gli indugi e si butti a capofitto alla conquista della poltrona del primo ministro, da destra arriva un refolo di vento leggero, come una brezza leggera in afosa serata d’estate.
Un vento che potrebbe diventare forte come un vento di tramontana. Come quel vento impetuoso che spazza via le nuvole di un cielo incerto, regalando giornate di sole.

Nati a febbraio, nati da una costola del PDL. Restano al fianco del grande partito, ci camminano insieme, ma hanno già la maturità e il coraggio di camminare da soli, di prenderne le distanze con scelte oculate e coraggiose.
Parlo di Fratelli d’Italia e della scugnizza, essendo romana forse e meglio dire “soldo di cacio”, che li guida: ossia Giorgia Meloni.
In pochi mesi solo a Roma, dal 2.93% delle politiche sono saliti al 5.93% all’amministrative 2013, hanno quasi raddoppiato i voti, e sono in crescita nei consensi.
Sdoganata dal ruolo di “Ministra dei Giovani”, uscita dal cono d’ombra di Berlusconi, la Meloni sta crescendo, piano ma inesorabilmente, già i suoi due co-fondatori , Crosetto e La Russa, sembrano faticare nel tenere il suo passo.
Giovane, brillante, simpatica e preparata politicamente, con idee precise e concrete. Una lucidità politica riscontrabile in poche donne e in molti meno uomini… potrebbe diventare l’astro nascente della destra italiana.
E una dei pochi politici che sappia parlare di destra, senza avere la macchia del picchiatore anni 60-70, parlare di destra senza essere nostalgica di un epoca che non ha conosciuto, parlare di una destra libera del passato e propensa ad una nuova proposta senza rinunciare ai valori di appartenenza.
Forse sbaglio.. ma Giorgia è il prototipo della nuova destra, che nulla a che vedere con gli  uomini del MSI e AN, ormai destinati alla soffitta. E il prototipo di tanti giovani che cercano un punto di riferimento nei loro valori di destra, senza essere etichettati fascisti filo mussoliniani, ma che amano definirsi semplicemente gente della destra.

Pur non condividendo pienamente le idee della “monella della Garbatella”,  la trovo brava, intelligente e degna di stima… politicamente


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