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sabato 22 giugno 2013

Si risveglia dal coma l'UDC?



Il malato, che sta in coma, meglio in stato vegetativo, ha dato leggeri segni di risveglio, ha mosso le labbra,come se volesse dire qualcosa.
L’UDC  è come un malato in stato vegetativo, è come un pugile finito a k.o. durante un incontro. Però, sfortunatamente il pugno del k.o. era cosi forte ..che è finito in coma.
Dopo, il k.o. delle elezioni, il fallimento di una costruzione del grande centro con Fini, un risultato deludente, l’alleanza elettorale con delle classi sociali lontano dal grande elettorato di centro,  l’UDC non dava più segni di vita.
Lo dimostra il fatto che all’amministrative maggio 2013, alcuni membri autorevoli del partito hanno fatto del scelte personali, in antitesi tra di loro, e che in molti comuni, addirittura, il partito era assente. La partecipazione alla tornata elettorale di maggio ha dimostrato uno stato confusionale all’interno del partito.
Anche il  commento di Cesa, uno dei leader del partito, dopo la tornata elettorale lascia molto perplessi ed è la dimostrazione di uno stato confusionale: “ Intanto l'Udc va avanti, alle amministrative ha ottenuto risultati positivi e sta ripartendo con le iniziative in tutte le regioni".
Se prendiamo a campione solo le città medio grandi, non si può certo parlare di risultati positivi. Nella maggior parte delle citta, non ha partecipato, dove ha partecipato ha vinto solo a Fiumicino però in coalizione di centro-sinistra. Altrove ha perso.
Forse per Cesa l’unico risultato che contava era Fiumicino? 
Se poi analizziamo i fatti relativi alla città Roma, c’è da rimanere esterrefatti ed allibiti per quanto è successo, per quanto detto e non detto.
Però finalmente abbiamo dei segni di vita ed è importante, dopo quanto è accaduto all’interno del partito in merito ai lavori parlamentari, ossia: Binetti contro Tinagli, ambedue hanno presentato delle mozioni sulla legge 194 (che regola il divorzio). Due mozioni una di forte ispirazione cattolica, l’altra no. diametralmente opposta forte di un'ispirazione laica.
Una situazione paradossale che spiega come la lista civica Monti, sia un insieme di persone con idee diverse, senza una leadership forte che dia delle indicazioni precise. Ma fondamentalmente  un insieme di persone unite solo per raccogliere voti.
Il tentativo di Casini di porre l’UdC al centro del progetto “grande centro. Di mettere alla base della LISTA CIVICA MONTI, l’ossatura del suo partito (in unione con il FLI), però cercando ulteriori consensi al di fuori del bacino di voti del partito di centro, candidando personalità famose della società, è miseramente fallito. Fallimento dovuto dal fatto che il risultato dell’UDC è stato scarso, del FLI pessimo, inoltre il numero degli eletti della lista civica è superiore agli eletti del’UDC, spostando così il peso politico all’interno del gruppo e inoltre la poca preoccupazione di Mario Monti di mettersi alla guida della formazione politica.
Comunque dopo mesi di stato vegetativo.. un primo segnale di vita… Casini annuncia il divorzio tra gli appartenenti alla “ lista civica”  e quelli dell’UDC.

È solo un muovere le labbra, non è ancora un discorso chiaro e convincente.
Caro Casini .. si deve ripartire dalle macerie di un ex partito di centro.C’è bisogno di contarsi, guardarsi, parlarsi e confrontarsi tra tutte le componenti attuali ed non attuali.
Ripartire con un congresso per la rinascita di un partito:
  • che sappia dare volti nuovi per una nuova stagione,
  • che sappia risvegliare entusiasmi per una politica sociale di centro,
  • che sappia ritrovare una base elettorale che abbia più voce in futuro,
  • che sappia ritrovare le sue radici cristiane in ogni classe sociale dell’Italia,
  • che sappia ritrovare la fiducia della Chiesa italiana,
  • che sappia porsi al di fuori di certe logiche personalistiche o populiste,
  • che non si faccia trasportare all’interno di coalizioni per la sola logiche di poltrone facili,
Saranno veri segni di risveglio.. o sono solo movimenti o riflessi incondizionati da indurre speranze  che poi andranno deluse? 
Se sarà vero risveglio…  c’è tanta gente pronta a ripartire per le nuove sfide del domani.

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