Il malato, che sta in coma, meglio in stato vegetativo, ha
dato leggeri segni di risveglio, ha mosso le labbra,come se volesse dire
qualcosa.
L’UDC è come un
malato in stato vegetativo, è come un pugile finito a k.o. durante un incontro.
Però, sfortunatamente il pugno del k.o. era cosi forte ..che è finito in coma.
Dopo, il k.o. delle elezioni, il fallimento di una
costruzione del grande centro con Fini, un risultato deludente, l’alleanza
elettorale con delle classi sociali lontano dal grande elettorato di centro, l’UDC non dava più segni di vita.

Anche il commento di Cesa, uno dei leader del partito, dopo la tornata elettorale lascia molto perplessi ed è la dimostrazione di uno stato confusionale: “ Intanto l'Udc va avanti, alle amministrative ha ottenuto risultati positivi e sta ripartendo con le iniziative in tutte le regioni".
Se prendiamo a campione solo le città medio grandi, non si può certo parlare di risultati positivi. Nella maggior parte delle citta, non ha partecipato, dove ha partecipato ha vinto solo a Fiumicino però in coalizione di centro-sinistra. Altrove ha perso.
Forse per Cesa l’unico risultato che contava era Fiumicino?
Se poi analizziamo i fatti relativi alla città Roma, c’è da rimanere esterrefatti ed allibiti per quanto è successo, per quanto detto e non detto.
Però finalmente abbiamo dei segni di vita ed è importante,
dopo quanto è accaduto all’interno del partito in merito ai lavori parlamentari,
ossia: Binetti contro Tinagli, ambedue hanno presentato delle mozioni sulla
legge 194 (che regola il divorzio). Due mozioni una di forte ispirazione
cattolica, l’altra no. diametralmente opposta forte di un'ispirazione laica.
Una situazione paradossale che spiega come la lista civica
Monti, sia un insieme di persone con idee diverse, senza una leadership forte
che dia delle indicazioni precise. Ma fondamentalmente un insieme di persone unite solo per
raccogliere voti.
Il tentativo di Casini di porre l’UdC al centro del progetto “grande centro. Di mettere alla base della LISTA CIVICA MONTI, l’ossatura del suo partito (in unione con il FLI), però cercando ulteriori consensi al di fuori del bacino di voti del partito di centro, candidando personalità famose della società, è miseramente fallito. Fallimento dovuto dal fatto che il risultato dell’UDC è stato scarso, del FLI pessimo, inoltre il numero degli eletti della lista civica è superiore agli eletti del’UDC, spostando così il peso politico all’interno del gruppo e inoltre la poca preoccupazione di Mario Monti di mettersi alla guida della formazione politica.
Il tentativo di Casini di porre l’UdC al centro del progetto “grande centro. Di mettere alla base della LISTA CIVICA MONTI, l’ossatura del suo partito (in unione con il FLI), però cercando ulteriori consensi al di fuori del bacino di voti del partito di centro, candidando personalità famose della società, è miseramente fallito. Fallimento dovuto dal fatto che il risultato dell’UDC è stato scarso, del FLI pessimo, inoltre il numero degli eletti della lista civica è superiore agli eletti del’UDC, spostando così il peso politico all’interno del gruppo e inoltre la poca preoccupazione di Mario Monti di mettersi alla guida della formazione politica.
Comunque dopo mesi di stato
vegetativo.. un primo segnale di vita… Casini annuncia il divorzio tra gli
appartenenti alla “ lista civica” e
quelli dell’UDC.
È solo un muovere le labbra, non è ancora un discorso chiaro e convincente.
È solo un muovere le labbra, non è ancora un discorso chiaro e convincente.
Caro Casini .. si deve ripartire dalle
macerie di un ex partito di centro.C’è bisogno di contarsi, guardarsi,
parlarsi e confrontarsi tra tutte le componenti attuali ed non attuali.
Ripartire con un congresso per la
rinascita di un partito:
- che sappia dare volti nuovi per una nuova stagione,
- che sappia risvegliare entusiasmi per una politica sociale di centro,
- che sappia ritrovare una base elettorale che abbia più voce in futuro,
- che sappia ritrovare le sue radici cristiane in ogni classe sociale dell’Italia,
- che sappia ritrovare la fiducia della Chiesa italiana,
- che sappia porsi al di fuori di certe logiche personalistiche o populiste,
- che non si faccia trasportare all’interno di coalizioni per la sola logiche di poltrone facili,
Saranno veri segni di risveglio.. o
sono solo movimenti o riflessi incondizionati da indurre speranze che poi andranno deluse?
Se sarà vero risveglio… c’è tanta gente pronta a ripartire per le nuove
sfide del domani.
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