Ero seduto su una poltrona a
vedere un bel film, quando squillò il campanello della porta di casa.
Andai ad aprire. Davanti alla porta, un bel signor distinto in giacca e cravatta, ma non era un postino, era solo un bel signore distinto.
Mi disse: “Lei e Silvano M.?”
Andai ad aprire. Davanti alla porta, un bel signor distinto in giacca e cravatta, ma non era un postino, era solo un bel signore distinto.
Mi disse: “Lei e Silvano M.?”
“Si” dissi io.
“Bene firmi qui” e mi mostrò un foglio dove firmare, e poi continuò “questa lettera e per lei. Buongiorno”
Chiusi la porta ed aprii la lettera, era un invito a presentarmi presso la Asl per una visita presso la Commissione Medica, per una visita in merito alla mia invalidità, c’era un numero telefonico da chiamare per prendere l’appuntamento. Telefonai e mi diedero l’appuntamento dopo due giorni.
“Bene firmi qui” e mi mostrò un foglio dove firmare, e poi continuò “questa lettera e per lei. Buongiorno”
Chiusi la porta ed aprii la lettera, era un invito a presentarmi presso la Asl per una visita presso la Commissione Medica, per una visita in merito alla mia invalidità, c’era un numero telefonico da chiamare per prendere l’appuntamento. Telefonai e mi diedero l’appuntamento dopo due giorni.
Due giorni dopo, ben profumato e
ben vestito, giacca e cravatta, presi tutti i miei documenti ben custoditi in
una cartella e andai all’ASL per
sottopormi alla visita medica da parte della Commissione Medica.
Quando arrivai, andai al banco della accoglienza, e una bella ragazza mi disse: “Buongiorno Sig. Silvano M., l’aspettavamo venga”.
Mi accompagnò in saletta d’aspetto con poltroncine di pelle, e la ragazza mi disse. “prego si accomodi”, poi bussò ad una porta, l’apri leggermente e disse.” Il sig. Silvano M. e qui in sala d’aspetto”.
E una voce dall’ interno disse: “Prego lo faccia accomodare”.
Quando arrivai, andai al banco della accoglienza, e una bella ragazza mi disse: “Buongiorno Sig. Silvano M., l’aspettavamo venga”.
Mi accompagnò in saletta d’aspetto con poltroncine di pelle, e la ragazza mi disse. “prego si accomodi”, poi bussò ad una porta, l’apri leggermente e disse.” Il sig. Silvano M. e qui in sala d’aspetto”.
E una voce dall’ interno disse: “Prego lo faccia accomodare”.
La ragazza spalancò la porta e
mi disse: “Prego si accomodi sig. Silvano M.”
Come entrai un signore seduto dietro un lungo banco si alzo, mi venne incontro e mi diede la mano presentandosi: “ Buongiorno sig. Silvano M., io sono il dott….” Poi rivolgendosi verso i suoi colleghi di Commissione, me li presentò uno ad uno, poi sposto una sedia e mi disse: “prego si accomodi ”.
Allora io aprii la mia cartella per mostrare i miei documenti, ma uno dei membri della commissione mi disse: “Cosa fa sig. Silvano M.? Non c’è bisogno che ci mostra i suoi documenti, noi li abbiamo già tutti”.
E mentre parlava apri un grosso faldone contenenti una serie di documenti, e su ognuno c’era il mio nome.
“Vede questo è l’attestato della sua prima visita quando aveva solo 18 mesi, e questo è il documento del medico che attestò la malattia, e poi questo è il suo primo verbale d’invalidità, in questo faldone abbiamo tutto il suo “pregresso” relativo alla sua invalidità. L’abbiamo invitato per verificare le sue attuali condizioni, se negli ultimi cinque anni la sua condizione fisica sia cambiata. Come si sente signor Silvano M.”
Come entrai un signore seduto dietro un lungo banco si alzo, mi venne incontro e mi diede la mano presentandosi: “ Buongiorno sig. Silvano M., io sono il dott….” Poi rivolgendosi verso i suoi colleghi di Commissione, me li presentò uno ad uno, poi sposto una sedia e mi disse: “prego si accomodi ”.
Allora io aprii la mia cartella per mostrare i miei documenti, ma uno dei membri della commissione mi disse: “Cosa fa sig. Silvano M.? Non c’è bisogno che ci mostra i suoi documenti, noi li abbiamo già tutti”.
E mentre parlava apri un grosso faldone contenenti una serie di documenti, e su ognuno c’era il mio nome.
“Vede questo è l’attestato della sua prima visita quando aveva solo 18 mesi, e questo è il documento del medico che attestò la malattia, e poi questo è il suo primo verbale d’invalidità, in questo faldone abbiamo tutto il suo “pregresso” relativo alla sua invalidità. L’abbiamo invitato per verificare le sue attuali condizioni, se negli ultimi cinque anni la sua condizione fisica sia cambiata. Come si sente signor Silvano M.”
“Bene” dissi “io solo che..”
“Non si preoccupi adesso la visitiamo noi, qui ci sono due specialisti, un neurologo e un ortopedico e se c’è bisogno faremo degli accertamenti più approfonditi”
“Non si preoccupi adesso la visitiamo noi, qui ci sono due specialisti, un neurologo e un ortopedico e se c’è bisogno faremo degli accertamenti più approfonditi”
Dopo due ore, di una bella visita
di accertamento, mi congedano stringendomi la mano e augurandomi ogni bene.
Si apre la porta alle mie spalle
e la ragazza dell’accoglienza mi invita a seguirla.
Mi accompagna al bancone dell’accoglienza e mi fissa un appuntamento per l’inizio settimana che verrà e mi saluta.
Mi accompagna al bancone dell’accoglienza e mi fissa un appuntamento per l’inizio settimana che verrà e mi saluta.
Il lunedì successivo tornò alla
sede dell’ASL, la splendida ragazza mi accoglie e mi invita a recarmi in una
stanza dove un’impiegata mi fa accomodare e mi da una cartella dove sopra c’è
scritto il mio nome. L’impiegata apri la cartella e dentro c’erano diversi
documenti a me intestati, il verbale d’invalidità, il permesso di parcheggio
per disabili, la tessera per l’esenzione del ticket sanitario, e altri
documenti, compresa la data di quando posso andare in pensione in quanto
disabile.. sopra c’era scritto 37 anni fine servizio può andare in pensione.
Mi alzai di scatto felice … e
sento un improvviso dolore al capo…
Apro gli occhi mi ritrovo disteso sul pavimento, cavolo sono caduto dal letto e ho dato una capocciata…
Era tutto un sogno….
Come sarebbe bello non dover chiedere continuamente il diritto alla vita….
Arrivi alla posta e devi far una fatica ad aprire la pesante porta di
vetro, allora devi dire a qualcuno se per cortesia mi aiuta ad aprire la porta.
Arrivi in chiesa e per entrare c’è una splendida scalinata, ma non posso fare le scale, allora devi chiedere a qualcuno dov'è l’entrata dei disabile, è sempre lateralmente, io non posso entrare dalla porta principale come tutti.
Ritorni alla posta e devi fare la fila, però qualcuno dice_ " passi avanti lei non deve fare la fila", allora io dico "permettete che passi avanti", perché non c’è mai un impiegato che dica venga avanti devo sempre chiedere con l’impressione di fare il furbo.
Ritorni in chiesa, vorresti vedere la funzione dal centro come fanno tutti, ma non si può, perché la carrozzella in mezzo alla corsia da fastidio, allora per educazioni chiedi al parroco: "posso stare in mezzo", costa tanto spostare un po’ la panca da un lato per creare un spazio …
Arrivi in chiesa e per entrare c’è una splendida scalinata, ma non posso fare le scale, allora devi chiedere a qualcuno dov'è l’entrata dei disabile, è sempre lateralmente, io non posso entrare dalla porta principale come tutti.
Ritorni alla posta e devi fare la fila, però qualcuno dice_ " passi avanti lei non deve fare la fila", allora io dico "permettete che passi avanti", perché non c’è mai un impiegato che dica venga avanti devo sempre chiedere con l’impressione di fare il furbo.
Ritorni in chiesa, vorresti vedere la funzione dal centro come fanno tutti, ma non si può, perché la carrozzella in mezzo alla corsia da fastidio, allora per educazioni chiedi al parroco: "posso stare in mezzo", costa tanto spostare un po’ la panca da un lato per creare un spazio …
Devi fare la d’identità .. (vedi alla posta)
Devi parcheggiare .. non ne parliamo..
Devi andare in un’altra città, devi chiedere il permesso ai vigili, mandare il permesso per non ricevere la multa… capita a volte che ti fanno la multa lo stesso e non arriva a casa l'avviso.. ma arriva Equitalia. Costa molto a chi è possessore di patente speciale, di un auto adattata e di un permesso speciale unificare le cose? Quando ti fanno la multa e fanno la ricerca di chi è l’auto che entrata in zona ztl, farla risultare che quella è un auto di servizio disabili è complicato? … ma tu devi chiedere.
Devi chiedere continuamente.. il disabile vive una vita di richieste per poter vivere una vita normale.. poi dite perché siamo incazzati?
Che vita meravigliosa sarebbe!!!
Che mondo meraviglioso, che segno di civiltà sarebbe vivere in uno stato che si prende cura dei suoi figli prediletti, i meno fortunati.
Da quando un bambino con difficoltà o disabilità, nasce o da quando si manifesta e si accerta una certa disabilita, lo STATO si prende cura di lui e lo sfortunato genitore non deve andare in giro per uffici, ministeri o quant’altro per avere i suoi diritti, che sono doveri dello stato.
Diritto alle cure gratuite senza porre limiti alla spesa, diritto alla scuola, alla formazione, diritto alla sopravvivenza autonoma, diritto alla mobilità, ad una facile mobilità, di conoscere il mondo.. e inutile dire che ogni diritto del disabile è un dovere dello STATO.
È dovere dello STATO curare i suoi figli disabili senza limiti di costo, è suo dovere formare ed educare alla pari dei normadotati, è suo dovere di dare autonomia di sussistenza al disabile o con il lavoro o con la giusta pensione, dovere di facilitare la mobilità dei disabili, il dovere di dare dignità e benessere ai suoi figli prediletti: i disabili.
Devi parcheggiare .. non ne parliamo..
Devi andare in un’altra città, devi chiedere il permesso ai vigili, mandare il permesso per non ricevere la multa… capita a volte che ti fanno la multa lo stesso e non arriva a casa l'avviso.. ma arriva Equitalia. Costa molto a chi è possessore di patente speciale, di un auto adattata e di un permesso speciale unificare le cose? Quando ti fanno la multa e fanno la ricerca di chi è l’auto che entrata in zona ztl, farla risultare che quella è un auto di servizio disabili è complicato? … ma tu devi chiedere.
Devi chiedere continuamente.. il disabile vive una vita di richieste per poter vivere una vita normale.. poi dite perché siamo incazzati?
Che vita meravigliosa sarebbe!!!
Che mondo meraviglioso, che segno di civiltà sarebbe vivere in uno stato che si prende cura dei suoi figli prediletti, i meno fortunati.
Da quando un bambino con difficoltà o disabilità, nasce o da quando si manifesta e si accerta una certa disabilita, lo STATO si prende cura di lui e lo sfortunato genitore non deve andare in giro per uffici, ministeri o quant’altro per avere i suoi diritti, che sono doveri dello stato.
Diritto alle cure gratuite senza porre limiti alla spesa, diritto alla scuola, alla formazione, diritto alla sopravvivenza autonoma, diritto alla mobilità, ad una facile mobilità, di conoscere il mondo.. e inutile dire che ogni diritto del disabile è un dovere dello STATO.
È dovere dello STATO curare i suoi figli disabili senza limiti di costo, è suo dovere formare ed educare alla pari dei normadotati, è suo dovere di dare autonomia di sussistenza al disabile o con il lavoro o con la giusta pensione, dovere di facilitare la mobilità dei disabili, il dovere di dare dignità e benessere ai suoi figli prediletti: i disabili.
Io ho questo
sogno: di uno stato che ama i suoi figli disabili e li considera i suoi figli
prediletti.
Che ama i suoi cittadini che nella vita sono stati meno fortunati.
Che ama i suoi cittadini che nella vita sono stati meno fortunati.
Che ama i suoi eroi quotidiani, che nelle
difficoltà della disabilita lottano per futuro migliore.
Sogno uno STATO moderno, libero e democratico, e che senta profondamente come uno dei suoi doveri primari quello di sostenere i disabili nella loro lotta quotidiana.. senza che nessuno in futuro debba chiedere il diritto alla vita…ad UNA VITA NORMALE.
Si dice che i sogni svaniscono all’alba, ma come dice Walt Disney.: Se puoi sognarlo puoi farlo.
Sogno uno STATO moderno, libero e democratico, e che senta profondamente come uno dei suoi doveri primari quello di sostenere i disabili nella loro lotta quotidiana.. senza che nessuno in futuro debba chiedere il diritto alla vita…ad UNA VITA NORMALE.
Si dice che i sogni svaniscono all’alba, ma come dice Walt Disney.: Se puoi sognarlo puoi farlo.
Allora dico…
si può fare e si farà.. un giorno.
Nessun commento:
Posta un commento