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martedì 11 giugno 2013

Marino vince il ballottaggio, viva Marino .. onore ad Alemanno sindaco uscente.



Il crollo della destra è devastante, ha perso non solo a Roma ma in tutta Italia.  Sconfitta in altre città, in altre province, ovunque, escluse pochissime realtà, la sinistra si porta a casa un ottimo risultato elettorale.
Una sconfitta annunciata, troppi scandali hanno coinvolto il Sindaco Alemanno, da membri della giunta che hanno problemi con la giustizia (i quali Samuel Piccolo il più eclatante), il famoso scandalo di parentopoli, la pessima organizzazione con la neve, e tante altri meno importanti…
Un sindaco che aveva perso tante preferenze.
Ma l’errore più grave è stato ripresentare tanti volti noti, che non avevano più la stima degli elettori, specialmente tra i presidenti dei municipi, molti erano sgraditi anche all’interno del centro destra.
Alemanno e il suo gruppo si è ripresentato con il vecchio senza proporre un forte rinnovamento, cosa che ha fatto la sinistra, che ha operato un azione di ringiovanimento forte. Quasi tutti i candidati a presedenti dei municipi sono giovani, dal curricula politico quasi vergine, ma almeno molto pulito.
Quello che la destra si intestardisce a non capire e che la gente ha voglia di aria nuova, di aria pulita. E stanca dei soliti noti, dei vecchi politici, del vecchio modo di fare politica.
La gente ha voglia di politici vicino, di politici che conosco il territorio, di politici che non fanno promesse elettorali che poi non possono mantenere, di politici che si circondano di amici incompetenti .. ma fondamentalmente di politici onesti e corretti.
La destra purtroppo, ma fondamentalmente il PDL  sembra non riuscire a capire questa volontà popolare, specialmente ai vertici del partito. Ancora troppi politici sgraditi continuano ad apparire in tv, troppi politici dal morale dubbia pretende di guidare il paese.
A destra servono due cose, sono due i punti di partenza necessari per rilanciarsi:

1)      Pulizia morale e rinnovamento dei quadri dirigenziali 
2)     Strutturare il partito, ancorandolo al territorio.    Rifondare le sedi locali del partito, dove si incontra la base e  dove nascono le scelte dei candidati da eleggere.
Se non si riparte da questo, il PDL è destinato a scomparire entro un paio anni, ma potrebbe svanire del tutto anche prima se Berlusconi sara interdetto dai pubblici uffici, ossia gli sarà reso impossibile fare politica a causa delle condanne penali.

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