Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

lunedì 14 marzo 2022

Dalle beatitudini fioriscono le promesse. Promesse nascoste nelle beatitudini. (Conclusioni)

Conclusione


Andando a rileggere quanto ho meditato e scritto, mi sembra che il tutto ha due finalità:
La comunione
La volontà di Dio

Mi sembra che io debba sottolineare come le quattro promesse hanno lo scopo di:
Costruire,
fortificare,
difendere,
l'unità e la comunione.

Mi risuonano nella mente in questo momento le parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni: Padre Santo custodisci nel tuo nome quello che mi hai dato, perché siano una cosa sola come noi (Giovanni 17. 10 )

La comunione posso tranquillamente affermare è una cosa sacra, perché essa, è frutto dell'azione dello Spirito Santo che è anche la comunione della Trinità che è diffusa nella comunità.

La comunione è una cosa sacra, leggiamo ancora in Giovanni: la gloria che tu mi hai dato io l'ho data a loro perché siano una cosa sola come noi siamo una cosa sola perché il mondo creda (Giovanni 17, 22)

Quindi siamo chiamati a costruire, fortificare e difendere la comunione con un'unità di intenti che non è fare qualcosa insieme, come condividere una preghiera, delle attività di evangelizzazione, una carità cristiana o un percorso di vita, ma ricercare la volontà di Dio per vivere un cammino di santità.

Ad una lettura superficiale sembra che noi dobbiamo annichilirci per bene della comunità, eliminare la nostra personalità, essere uno schiavo, essere uno zero.

Assolutamente no!!!

L'azzeramento della personalità è la peculiarità di una setta dove i membri diventano uno zero dietro l'uno
‘La comunità cristiana non è fatta di tanti zeri dove c'è uno che pensa per tutto e tutti, è fatta di tanti uno che cercano un pensiero comune, una strada comune.
Nella comunità cristiana, ogni membro è libero di entrare e di uscire, di avere il suo pensiero, di migliorare la sua personalità, solo che deve sempre guardare a colui che hanno Crocifisso perché lui è l’unità.

Nella comunità cristiana non siamo schiavi senza volontà, ma servi che liberamente accettiamo di costruire qualcosa… il nostro datore di lavoro non è il leader del gruppo, della comunità, ma Gesù Cristo nostro Signore.

Da lui nasce la comunione,
        in lui cresce la comunione
        in lui si fortifica la comunione
        in lui si trasferisce la comunione: Come tu padre sei in me e io in te siano                     anch'essi in noi
La comunione è il segno della presenza di Dio tra noi, in noi, per noi.


Conclusione della conclusione


So che Dio, non fa nulla per nulla, ogni sua azione anche se per noi è incomprensibile, nel suo pensiero ha sempre una logica.
Mi domando la logica di questa ispirazione e se essa viene da Dio.
Come dice San Giovanni: carissimi non prestate fede ad ogni spirito ma mettete alla prova gli spiriti per saggiare se provengono veramente da Dio perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo (1Giovanni 4, 1-2)

a cui fa eco San Paolo: i profeti parlino due o tre e gli altri giudicano … l'ispirazione dei profeti sono sottomessi ai profeti perché Dio non è un Dio di disordine ma di pace ( 1 Cor 14, 9)

Aggiungo questa mia, conclusione della conclusione, che pregando per la comunità più volte ho sentito un dolore nel cuore per qualcosa che mette in pericolo la comunione… ma può essere solo frutto delle mie sensazioni o emozioni.

Ieri durante la messa ho sentito di aprire la Bibbia cosa che non faccio spesso, anzi molto raramente e la parola che ho avuto sono due

Ebrei 7,11-14

(la parola incentrata sul sacerdozio ma che bel potrebbe essere legata un'altra riflessione che sto facendo sul sacerdozio)

Giacomo 4, 1-4
da dove vengono le guerre le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni…

Chiudo sottoponendo tutto a te invitandoti a leggere anche le note della Bibbia di Gerusalemme sui versetti sopra citati quello di Giacomo.
Ti invio questa lunga riflessione mi dispiace che sia un po' prolissa, ma spero che sia di aiuto e di Unione…








Nessun commento:

Posta un commento