Costruzione dell'amore.
La parola “hesed” è usata nel Vecchio Testamento per indicare la misericordia di Dio, ed ha anche il significato di bontà e di fedeltà.
Ma essa è anche legato il termine viscere e sta ad indicare un amore viscerale, non un amore superficiale o passionale, ma un amore che viene, che emerge, che esce dal profondo dell'essere.
Quando si dice che Dio è Misericordioso, vuol dire che il suo amore e bontà, fedeltà e profondità.
La misericordia di Dio non è un sentimento ma un insieme di sentimenti, un coacervo di sentimenti, racchiusi in “Dio il Misericordioso”.
Quando Dio riversa su di noi la sua Misericordia egli non solo ci ama,
Egli ci in mostra
anche la sua bontà,
anche la sua fedeltà e la sua tenerezza,
la sua forza,
la sua pazienza,
la sua Sapienza,
quando ci mostra la sua Misericordia, Lui ci mostra tutto il suo essere.
Nel catechismo di San Pio decimo c'erano nella domanda della quali si doveva rispondere imparando a memoria le risposte:
Chi è Dio?
Dio è l'essere perfettissimo creatore del cielo della terra. Egli è immenso, onnisciente, onnipotente e onnipresente
Quando lui si riversa su di noi, Egli si riversa con tutto il suo essere, con la sua perfezione, la sua scienza, la sua potenza, la sua presenza.
L'invito che Dio ci rivolge è: essere misericordiosi.
È l'invito ad essere come lui ma non nella dimensione della conoscenza, potenza, presenza, ma nella dimensione dei sentimenti che furono di Cristo Gesù: nella dimensione dell'amore.
Noi sappiamo che l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che altro non è che Dio stesso.
Noi recitiamo il credo diciamo:
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
Tutto ciò che è del Padre e nel Figlio è nello Spirito Santo, se il Padre è misericordioso anche il Figlio e lo Spirito Santo sono Misericordiosi perché essi sono inseparabili.
Plotino afferma che l'amore di Dio è un livello superiore dell'agapan…
Afferma che l'amore di Dio e l'amore del potente che si china verso il povero per alzarlo al suo pari al suo cospetto.
Conosciamo la concretezza dell'amore attraverso le parole di San Paolo
La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. (2Cor 4,4-8)
Ora la concretezza dell'amore che ci illustra San Paolo, uniamola al concetto di Plotino ossia riversare in nostro amore verso l'altro per portarlo al nostro pari, ed eccoci nella dimensione di costruire continuamente l'amore all'interno della comunità, ma anche al suo esterno perché se noi siamo misericordiosi, questa misericordia non la si può dispensare alternativamente ora si ora no, divenire misericordiosi ci porta ad azione di misericordia in ogni aspetto della nostra vita, in ogni minuto della nostra vita, per tutta la nostra vita.
Questa è la vera fonte, forza, carburante dell’annuncio di Cristo Gesù.
Papa Francesco nell'Enciclica “Rallegratevi ed esultate” ci dice: nel Vangelo di Luca non troviamo siate perfetti ma siate misericordiosi come il Padre, non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati, perdonate e sarete perdonati, date e vi sarà dato (Luca 6, 3-6)
Questo comporta in noi un cambiamento di mentalità di cuore e di mente.
Questo è un lungo cammino di conversione dove dobbiamo ogni giorno lasciarci rivestire dallo Spirito Santo di lasciarci trasformare nell'uomo nuovo ad immagine di Gesù Cristo.
Svuotarci e riempirci dello spirito per guardare e agire con misericordia questa e santità (papà Francesco).
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