Lettera di Tertulliano alla moglie
Condividiamo la stessa
speranza,
lo stesso ideale,
lo stesso modo di vivere,
lo stesso atteggiamento di servizio.
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore,
senza divisione nella carne e nello spirito,
insieme preghiamo,
insieme ci inginocchiamo
e insieme facciamo digiuno.
Istruiamoci l’un l’altro,
l’un l’altro esortiamoci,
sosteniamoci a vicenda.
Insieme stiamo nella santa assemblea,
insieme alla mensa del Signore,
insieme nella prova,
nella persecuzione, nella gioia.
Nulla nascondiamo l’un l’altro,
non ci evitiamo l’un l’altro,
l’un l’altro non siamo di peso.
Volentieri facciamo visita agli ammalati,
volentieri assistiamo i bisognosi,
senza malavoglia facciamo elemosina
senza fretta partecipiamo al sacrificio,
senza sosta assolviamo ogni giorno i nostri impegni.
Ignoriamo i segni di croce furtivi,
rendiamo grazie senza reticenze,
benediciamo senza vergogna nella voce.
Salmi e inni recitiamo
A voci alternate
Ed insieme gareggiamo
Nel cantare le lodi al nostro Dio.
Vedendo e sentendo questo,
Cristo gioisce e ci manda la sua pace.
Là dove sono i due sposi,
ivi è anche Cristo.
lo stesso ideale,
lo stesso modo di vivere,
lo stesso atteggiamento di servizio.
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore,
senza divisione nella carne e nello spirito,
insieme preghiamo,
insieme ci inginocchiamo
e insieme facciamo digiuno.
Istruiamoci l’un l’altro,
l’un l’altro esortiamoci,
sosteniamoci a vicenda.
Insieme stiamo nella santa assemblea,
insieme alla mensa del Signore,
insieme nella prova,
nella persecuzione, nella gioia.
Nulla nascondiamo l’un l’altro,
non ci evitiamo l’un l’altro,
l’un l’altro non siamo di peso.
Volentieri facciamo visita agli ammalati,
volentieri assistiamo i bisognosi,
senza malavoglia facciamo elemosina
senza fretta partecipiamo al sacrificio,
senza sosta assolviamo ogni giorno i nostri impegni.
Ignoriamo i segni di croce furtivi,
rendiamo grazie senza reticenze,
benediciamo senza vergogna nella voce.
Salmi e inni recitiamo
A voci alternate
Ed insieme gareggiamo
Nel cantare le lodi al nostro Dio.
Vedendo e sentendo questo,
Cristo gioisce e ci manda la sua pace.
Là dove sono i due sposi,
ivi è anche Cristo.
Tertulliano scrive questa lettera alla moglie il cui testo che può essere
considerato la costituzione di un matrimonio cristiano.
Scrive questa lettera nel secondo secolo dopo la venuta di Cristo.
Una lettera di una coppia idilliaca, dove i due coniugi vivono una
condizione celestiale da essere fuori dal mondo.
Ma se Tertulliano vivesse nella nostra epoca scriverebbe la stessa
lettera?
Se pensiamo che in ambiente romano la donna era relegata alle cose di
casa e aveva pochissima vita sociale, infatti non ci risultano donne guerriere, avvocate, scienziate,
filosofe ecc, ecc diventa difficile citare una donna che in ambiente romano sia
emersa al di sopra degli uomini…
E' passata alla storia una sola Donna, immortalata da Tiziano nella scuola di Atene, dove tra i tanti filosofi è presente una sola filosofa Ipazia, la quale venne barbaramente trucidata per la sua vita liberale, perché ha osato da sfidare gli uomini nella conoscenza.
E' passata alla storia una sola Donna, immortalata da Tiziano nella scuola di Atene, dove tra i tanti filosofi è presente una sola filosofa Ipazia, la quale venne barbaramente trucidata per la sua vita liberale, perché ha osato da sfidare gli uomini nella conoscenza.
Quella donna che ispiro Tertulliano ( della quale non sappiamo neppure il nome) oggi non c’è più, ma paradossalmente
non c’è più neanche l’uomo che era Tertulliano.
Oggi:
abbiamo una donna che non è più una casalinga, ma per poter dare una
solidità economica alla famiglia è costretta a lavorare fuori casa,
abbiamo una donna che come membro di una famiglia nucleare, anche se
molte ormai hanno famiglie mononucleari (un genitore e un figlio) che si fa carico in prima persona dell’educazione
dei figli, contrario di quanto avveniva in una famiglia patriarcale dove la responsabilità
educativa veniva divisa con tutta la famiglia, dal patriarca in giù…

C’è ormai una confusione di ruoli e di compiti tra l’uomo e la donna.
Ad operare questo processo culturale ha partecipato fortemente, influenzando generazioni la pubblicità, vero
strumento demoniaco.
La pubblicità molte volte non vende prodotti, ma stili di vita. La pubblicità non dice le qualità di un prodotto, ma che tale prodotto ci da un prestigio sociale…
da anni la vera frontiera della pubblicità è stata l’abbattimento della
differenza sessuale… non c’è più differenza tra uomo e donna… con tutto quello che ne comporta: l'azzeramento
dei ruoli, la confusione dei compiti, le teorie gender…
Qui nasce la nuova sfida.
Gesù ai suoi tempi porto una rivoluzione sociale specialmente nel campo
femminile. Basta pensare al ruolo di Maria, alla samaritana al pozzo di Sicar, all'adultera
perdonata, alle donne sotto la croce.
Basta vedere come le donne ebraiche erano trattate ai suoi tempi e come
Gesù rompe questi schemi, come lui le riporta dentro la vita sociale ebraica
Oggi abbiamo bisogno di donne coraggiose che si alzano in campo
cristiano e facciamo sentire la propria voce e che si facciamo promotrici di
teologia della donna del terzo millennio.
I modelli due cuori e una capanna, in cui la donna ha ruolo secondario
non è più accettabile.
Ne è accettabile il ruolo della donna antagonista all’uomo come il
movimento femminista ha proposto negli anni passati.
La donna ha un ruolo diverso dall'uomo, un ruolo profetico che non ha
nulla in comune con l’uomo.
Ed anche il suo ruolo nella società non è alternativo, ma complementare
all'uomo.
I modelli, i prototipi i il mito della tutta casa e chiesa non è più
proponibile oggi.
C’è bisogno di creare delle strutture di crescita,
di un ministero della donna che sviluppi una teologia della donna e
pastorale femminile.
Un ministero o servizio che aiuti le donne:
A vivere in pieno la propria femminilità ad accettare il suo corpo (troppe donne che vivono il drammatico confronto/scontro con l’uomo non amano il proprio corpo)
A vivere nella felicità e con coscienza la propria sessualità (troppe
donne vivono con angoscia e tristezza la loro vita sessuale, quasi con un
obbligo remissivo e oblativo nei confronti degli uomini)
Che sappia amare la propria bellezza, e che non la trascuri come se
curare l’aspetto sia un peccato mortale. (troppe donne cristiane hanno un
aspetto sciatto e trascurato, quasi che tingere o curare i capelli e mettere un
filo di trucco sia un peccato mortale)
Che sappia curare il suo aspetto interiore e che la bellezza del cuore
deve andare in accordo con la bellezza esteriore (troppe donne una volta
raggiunto lo scopo di un matrimonio e dei figli smettono di curare il loro
cuore e la loro mente, come se avessero raggiunto il tutto della loro vita)
Abbiamo bisogne di donne cristiane che sappiano essere pienamente DONNA:
amante,
madre,
lavoratrice,
santa
e bella.
Cara amica mia forse è giunto il tuo momento.... di costruire qualcosa per la donna di domani.
Cara amica mia forse è giunto il tuo momento.... di costruire qualcosa per la donna di domani.
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