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martedì 18 giugno 2019

Cosa scrive in terra Gesù



Nel suo vangelo, San Giovanni ci racconta fatti originali, non presenti negli altri vangeli.
Tra questi inediti, possiamo annoverare il racconto dell’adultera portata in giudizio davanti a Gesù. Un’ adultera trovata in flagrante con il suo amante.
Gesù si trova di buon mattino nei pressi del tempio, dove era solito andare dopo la notte passata in preghiera per insegnare ai suoi discepoli e quanti altri si recavano presso di lui per ascoltarlo.
Mentre si trovava seduto in terra, ecco arrivare alcuni scribi e farisei che gli portano in giudizio un adultera, l’obiettivo di questi e di metterlo in difficoltà. Giunti nei pressi di lui ecco che gli pongono una domanda: Questa è un adultera, Mosè ci comanda di lapidare questa donna. Tu cosa dici?

Gesù sembra disinteressarsi della cosa, sembra che la cosa non gli interessi minimamente, ed inizia a scrivere qualcosa in terra.
Ma gli scribi e i farisei insistono nell'interrogare Gesù, ma Lui continua a scrivere in terra, nella polvere.

Risultati immagini per l'adultera perdonataÈ facile domandarci ma cosa scrive Gesù nella polvere, ma perché lui scrive nella polvere.
Nella nota a margine nella Bibbia di Gerusalemme c’è scritto: Il senso di questo gesto resta oscuro (Gv 8.6)

Tanti teologi, esegeti, studiosi delle scritture, si sono impegnati a cercare di dare un perché a questo gesto o cosa avesse scritto nella terra.

Quando ero ragazzo c’era un duo, una coppia di cantanti che si chiamavano Franco I e Franco IV che cantavano una canzone le cui parole erano: Ho scritto t’amo sulla sabbia e il vento a poco se l'è portato via con se.
Chissà quanti di noi, seduti sulla battigia  si sono divertiti con un dito o con un pezzetto di legno a scrivere nella sabbia, poi arrivava un onda e cancellava tutto in un istante.

Quello che più mi colpisce e mi invita alla riflessione è il fatto che Gesù scrive nella polvere, dove nulla rimane per sempre, basta un soffio di vento e tutto si cancella.
Qualunque cosa, Gesù scrivesse, io penso che lui lo sapeva che non sarebbe stato per sempre, ma per pochi momenti prima che il vento cancellasse tutto.
Molti esegeti dicono che Gesù in terra scrivesse il peccato degli uomini che erano davanti a lui, o forse il nome dei peccatori e si rifanno in questa esegesi alle parole scritte nel libro di Geremia:
quanti ti abbandonano resteranno confusi;  quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore
. (Ger 17,13)
Quando quegli scribi o farisei hanno letto il loro nome nella polvere ed hanno sentito dire Gesù: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, devono aver sentito un sussulto nel cuore.
Perché il peccato è : allontanarsi da Dio, e rinunciare a l'amore di Dio, vivere senza misericordia.
Quindi,  prendendo  coscienza del loro essere peccatori, è il primo passo della loro conversione; prendere coscienza della proprio stato, come avvenne per il figliol prodigo che quando prese coscienza del essere precipitato nella perdizione e inizia il suo cammino verso casa, per loro è stato l’inizio di una conversione.

Allora nel momento che si comprende il proprio peccato inizio il processo del perdono e un vento leggero si alza e cancella il nome scritto nella polvere.
Gesù scrive nel polvere il loro nome e il loro peccato, perché non vuole ricordarlo per sempre, il contrario di ciò che sul Sinai, quando la legge, i dieci comandamenti vengono scritti su pietre,  perché non si cancellino mai e rimangano a memoria delle generazioni future. I dieci comandamenti sono il simbolo, il segno dell’alleanza tra Dio e Israele ed è un segno incancellabile per questo vengono scritti su tavole di pietra.
Ma non è così con il peccato… Dio se vede il nostro pentimento lo cancella immediatamente.
Se Dio vede un cuore sincero non tiene conto delle colpe…..
Chiudiamo leggendo il salmo 50:
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
 Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
 Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
 Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
 Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
 Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
 Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
 Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
 Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare
.


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