Essere presenti là dove si è scomodi con una testimonianza vera

mercoledì 26 ottobre 2016

sono solo .. davanti ad uno schermo.... e faccio politica

Ho i  polpastrelli sporchi della polvere della tastiera.

Ma non  tutti.

Solo l'indice, quello che indica, ma cosa indica, se non il semplice carattere che da vita a parole morte perché sfociano dalla conoscenza che nasce da solo 140 caratteri.

La conoscenza superficiale del titolo, delle poche parole dei sociale network, conoscenza che non ha la profondità dell'approfondimento, una conoscenza senza confronto.

Conoscenza da auto formazione, 

                            da autocoscienza senza confronto, 
la conoscenza di chi le mani gli restano relativamente linde, 
                                  come la coscienza di chi resta fuori dalla strada, 
di chi evita la povertà umana che nasce dalla fame e dalla sete.. 
                               che si nutre di rabbia e di rancore, che vive il fallimento dei sogni..
se sono riusciti a dormire all'agghiaccio di case rabberciate.
Conoscenza che evita il confronto umano rifugiandosi nei 140 caratteri.

Andare,

    ire, 
         iti, 
            ato, 
               amato 
                  disamato, 
                      abbandonato, 
                            vedere, 
                                 ere lontane, 


Amaro,
amarezza 
rabbia, 
frustrazione, 
rivoluzione, 
così s'imbraccia il fucile.. 
ma potrei morire... 
si potrei morire..
e se muoio?

Perdere il benessere.

La mia pancia sazia, si strazia nell'affanno del mio fallimento.
Vivere
Vivo su quel sottile filo dell'essere e non essere.

Zombi, 

pecore, 
massa, 
marea, 
moltitudine in nero e grigio, 
penso,
mangio e cammino, 
mi muovo.





Penso di amare, 
ma soddisfo il mio ego e il mio sesso, 
e sono padrone del mio orgasmo da non condividere con nulla con nessuno

Così anche l'amplesso in due 

diviene masturbazione mentale 
alla ricerca di un mondo migliore 
che non si sa come esso sia 
o potrebbe essere.


E il guru di turno rapisce le mie illusioni e riempie il mio desiderio di un domani migliore di false illusioni.
Rimango fuori dalla strada e continuo a impolverare il mio polpastrello osservando muto e triste uno schermo.



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