I giornali italiani seguono la campagna presidenziale degli Stati Uniti come se venisse eletto il presidente della repubblica italiana.
Certo la campagna presidenziale americana è molto più affascinante della nostra italiana.

Per mesi i due candidati, vincenti delle primarie se le suonano di santa ragione davanti a tutti gli americani.
Si susseguono nei mesi che precedono il "giorno dell'elezione" dibattiti, scontri verbali, articoli giornalisti, inchieste, reciproche accuse... tutto travolgente..al contrario della nostra.
In Italia il presidente della Repubblica, la guida morale del paese, il grande nonno, viene scelto nel segreto delle stanze segrete.
La scelta viene fatta nelle stanze del potere: accordi sottobanco, scambio di piaceri e favori, nomine di candidati da gente fuori parlamento e non eletta, veti incrociati... i due opposti dell'elezione al primo cittadino del paese.
Tutto questo ci viene raccontato o almeno lo viviamo con il filtro della stampa.

La stampa ci fa conoscere gli States delle grandi città.. di Ny, di San Francisco e Los Angeles, o Washington.. ma c'è un' altro paese quello della provincia americana, dei piccoli paesi, della campagna.. c'è un altra america ai più sconosciuti.
L'america della provincia e ben diversa dall 'america delle grandi città
L' america della provincia, delle contee, delle vaste campagne, delle immense praterie o delle città ai limiti delle grandi montagne o dei deserti è un altra america, piena di feticismo e tabù. un america ancora sessista e razzista, fatta di valori casa, chiesa e religione...
ed è quella che vota ed elegge il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Chissà cosa stanno scegliendo gli americani della provincia tra Donald e Illary?
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