Non si può parlare di questa "rivoluzione culturale",
limitandoci a parlare solo della
liberazione della così detta droga leggera, ossia l’hascisc.
Sarebbe come avere una sola gamba,un solo colore nello spettro o una sola faccia della medaglia.
L' altro grande aspetto di questo grande cambiamento, di
questo rovesciamento mentale, di questa trasformazione sociale è stata la
“rivoluzione sessuale”.
Specialmente per le donne
Cosa era il sesso per le donne prima del 68?
Un gigantesco tabù
Un divieto assoluto
Guai per una donna fare sesso fuori dal matrimonio,
figuriamoci prima.
Se una donna aveva una relazione sessuale prima del matrimonio
e malauguratamente rimaneva incinta, era un disastro. Bisognava subito nascondere la prova del
colpa, del peccato, della vergogna, si ricorreva alla “mammana”, anche se generalmente erano delle levatrici che aiutavano
le donne a partorire in casa, alcune di queste con pochi scrupoli che procuravano
aborti. Aborti clandestini.
Provocavano
aborti con ferri per fare la maglia, infilzavano il veto, che veniva poi espulso.
Ma usavano anche altri strumenti poco medicali, per procurare l’aborto alle povere donne, le quali
correvano dei grandi pericoli per la salute, molte sono anche morte dopo queste
pratiche clandestine, senza sorveglianza medica.
Con qualunque mezzo bisognava far sparire il “frutto del peccato”, perché era fuori del matrimonio, ma che era il frutto dell’amor all’interno del matrimonio.
Il paradosso del pensiero perbene.
Con qualunque mezzo bisognava far sparire il “frutto del peccato”, perché era fuori del matrimonio, ma che era il frutto dell’amor all’interno del matrimonio.
Il paradosso del pensiero perbene.
Non avremmo
avuto nessun legge sull’aborto se non ci fosse stato il movimento Hippies, se non
ci fosse stata la rivoluzione sessuale.
Non che io
sia favorevole o contro l’aborto.
Lo posso essere a priori, ma in questa scelta devo prima ascoltare la
voce della donne. Gli uomini non avrebbero dovuto votare nel famoso referendum,
non perché non devono essere coinvolti nel problema, ma perché prima dovrebbero
prendere coscienza che quando fanno l’amore, quando fanno sesso senza
precauzioni, si corrono i rischi di mettere in cinta una donna. Il problema per
l'uomo non è, se è giusto o no l'aborto, ma se la donna è l'oggetto del suo
desiderio o del suo amore. Prima di porsi la domanda se è giusto o no l'aborto,
dovrebbero domandarsi cosa è la donna per me.
La scelta di
tenere o no un bambino, a volte, è una terribile scelta che ricade completamente
nella coscienza della donna. Quanti uomini alla fine del discorso con la donna,
se tenere o no un bambino dicono: in fondo l'ultima decisione aspetta a te, il corpo
è tuo, chi rischia sei te.
E così se ne
lavano le mani.
Credo che in
condizioni ottimali, nessuna donna ricorrerebbe all’aborto.
Le donne, posso sbagliare nel mio pensiero, ricorrono all’aborto, quando considerano quella scelta la meno dolorosa. Quando il loro futuro è nero, quando non riescono a vedere il proprio futuro con in braccio un bambino.
Le donne, posso sbagliare nel mio pensiero, ricorrono all’aborto, quando considerano quella scelta la meno dolorosa. Quando il loro futuro è nero, quando non riescono a vedere il proprio futuro con in braccio un bambino.
Quando non
hanno una casa, un lavoro, una sicurezza, non hanno una famiglia che le
protegga, quando non hanno nulla da dare al loro figlio, quando sentono su di
loro il giudizio negativo, quando si sentono condannate, quando vivono la loro
gravidanza con un terribile senso di colpa.
Mi rifiuto
di credere che una donna getti via una vita per il solo egoismo, una donna
getta via una vita quando è disperata,
sola,
abbandonata,
inconsolabile,
depressa,
angosciata,
tradita,
ingannata,
sfruttata,
spolpata,
impaurita …
quando
in lei si è AFFIEVOLITA
lo spirito vitale.
Conosco donne che era rimaste incinta in un momento delicato della
loro vita e costrette, hanno scelto di abortire, a distanza di anni quando
ripensano a quel gesto.. pensano ad un figlio che non hanno mai visto, e ci
pensano con tristezza e con rammarico di non aver stretto quel figlio tra le
braccia.
Molte donne erano costrette, sono state costrette, non hanno avuto
altra scelta se non abortire per
cancellare quello che era per la società la colpa del peccato.
Molte invece,
portarono avanti la loro gravidanza, davano alla luce il loro figlio o figlia,
anche seno lo desideravano quel figlio.
Ma anche in questo caso, bisognava far sparire tutto, far sparire il figlio, per ricrearsi un immagine socialmente accettabile.
Ma anche in questo caso, bisognava far sparire tutto, far sparire il figlio, per ricrearsi un immagine socialmente accettabile.
E così di notte,
furtivamente come ladre
anche se si andavamo a
portare
e non a rubare,
salivamo,
le lunghe scalinate dei
conventi o delle cattedrali
e davanti ad anonimi
portoni
o maestosi bronzi
lasciavamo il piccolo
fagotto
un lungo eterno bacio
d'addio
perche sapevamo
che forse non l'avremmo
più rivisto.
Con la timore che piangesse
potesse attirare
l’attenzione
veniva abbandonato
il frutto del nostro peccato
Quante donne hanno abbandonato il proprio figlio sulle scale di una
chiesa o davanti al portone di un convento orfanatrofio.
Una volta ebbi l’occasione di vedere un portone di un orfanatrofio
religioso, che aveva una singolarità. Nella parte bassa del portone c’era un
sportello abbastanza largo, attraverso di esso si poteva accedere ad un mezzo
cilindro, attraverso lo sportello si poteva depositare all'interno del mezzo
cilindro qualunque cosa,anche un bimbo di pochi giorni.
Chi aveva intenzioni di abbandonare il proprio figlio, attraverso lo
sportello lo poteva depositare all’interno del cilindro, che faceva così da
culla, dando un minimo di protezione al bambino all’interno del convento e non
rimaneva all’addiaccio sulle scale, o in pericolo all’aperto davanti al portone,
in attesa che venisse scoperto.
Per queste povere donne, sedotte e abbandonate, ingannate da uomini di
pochi scrupoli, oppure vittime di amori
sfortunati e vietati, la loro vita
diventava una tragedia umana.
Sepolte dal senso di colpa, dal pregiudizio sociale, dalla calunnia e
dalla maldicenza, dal pettegolezzo popolare erano costrette ad accettare
matrimoni riparatori, quanti matrimoni senza amore.
Sedotte dall’amore, sono state costrette a vivere senza amore per il
resto della loro vita.
Quante donne colpevoli dell’amore, sono state costrette a sposare
vecchi vedovi, uomini malati che più di una moglie serviva loro un serva o una
infermiera, se non qualche volta uomini dementi, eredi di ricche famiglie ai quali dovevano dare una prole per mantenere
la stirpe e il patrimonio.
Quante donne hanno dovuto riacquistare una dignità sociale, attraverso un matrimonio riparatore in una vita di umiliazioni.
Quante donne hanno dovuto riacquistare una dignità sociale, attraverso un matrimonio riparatore in una vita di umiliazioni.
Poi sono arrivati gli Hippies, e con loro il movimento femminista.
Le femministe
donne che volevano gestire la propria vita,
la propria sessualità
la
propria sorca
indipendentemente
non essere più oggetti, schiave, serve, merce di scambio,
moglie silenziose,
fattrice e forza
lavoro gratuita,
investimento economico.
Un uomo
sceglieva la sua preda, si presentava alla famiglia e chiedeva la mano della
donna. Forse era meglio dire comprava la sua donna.
Bussava, sentendosi forte del suo capitale, del suo status sociale, del suo presente e del suo futuro.
Bussava e sapeva di poter acquistare quella donna se poteva dare un presente e un futuro alla donna e alla sua famiglia.
Se la famiglia della era ricca, con la sua dote riscattava il prezzo, si guadagnava un certo rispetto ed aveva poi un ruolo prestigioso in società, se era povera e la sua dote misera, il ruolo della donna era relegato alla camera da letto e alla cucina.
Bussava, sentendosi forte del suo capitale, del suo status sociale, del suo presente e del suo futuro.
Bussava e sapeva di poter acquistare quella donna se poteva dare un presente e un futuro alla donna e alla sua famiglia.
Se la famiglia della era ricca, con la sua dote riscattava il prezzo, si guadagnava un certo rispetto ed aveva poi un ruolo prestigioso in società, se era povera e la sua dote misera, il ruolo della donna era relegato alla camera da letto e alla cucina.
ma non si comprava l'amore.
Era solo
l’uomo che aveva il diritto di amare e scegliere.
Se la donna era bella, o ricca, aveva parecchi spasimanti, corteggiatori, pretendenti, aveva la fortuna che poteva scegliere il meno peggio.
Se non era bella e non era ricca, si doveva beccare quello che capitava specialmente quando c’era carestia di maschi pretendenti.
Una volta fatto l'accordo pre-matrimoniale l’uomo aveva il permesso di corteggiare la donna, poteva passeggiare con lei per i viali della città, pubblicamente, così tutti potevano vedere che era fidanzata e che presto si sarebbe sposata. Ma senza toccarsi, neanche mano nella mano.
Se la donna era bella, o ricca, aveva parecchi spasimanti, corteggiatori, pretendenti, aveva la fortuna che poteva scegliere il meno peggio.
Se non era bella e non era ricca, si doveva beccare quello che capitava specialmente quando c’era carestia di maschi pretendenti.
Una volta fatto l'accordo pre-matrimoniale l’uomo aveva il permesso di corteggiare la donna, poteva passeggiare con lei per i viali della città, pubblicamente, così tutti potevano vedere che era fidanzata e che presto si sarebbe sposata. Ma senza toccarsi, neanche mano nella mano.
Però
capitava a volte, che un fidanzamento finiva, dopo il corteggiamento, la cosa
più importante era, che la purezza della verginità si fosse conservata.
Le parole
della mamma, e delle altre donne della famiglia erano: mi raccomando mantiene
sempre la tua purezza fino al matrimonio.
In poche parole:
non fare sesso
niente baci
appassionati
niente mano nella mano
non appartarsi
niente di niente
Purezza,
illibatezza,
castità,
verginità.
Niente prima del
matrimonio.
Niente!!!!!!
La
reputazione era la cosa più importante,
poi la verginità da vendere a un buon partito, ad un marito ricco che potesse
mantenere bene la sposa e di riflesso dare prestigio alla sua famiglia.
Poi arrivano le femministe
tornarono le streghe
Agli inizi
degli anni settanta esplose sulla scena italiana e nelle piazze delle città dello
stivale il movimento femminista.
Non che
questo movimento sia nato all'improvviso. No anzi, il movimento femminile
molto, ma molti anni prima. E' cresciuto
silenzioso in sordina. Ha avuto un lungo
periodo d'incubazione e di lotta silenziosa avendo dei picchi di popolarità saltuari qua e la nel mondo occidentali, a dato vita a delle iniziative molto forti per ottenere il riconoscimento di
particolari diritti. Negli anni ha avuto un lungo processo di crescita politico e sociale per il riconoscimento dei
diritti delle donne.
Non entro
nel tema del femminismo, e di tutti i suoi risvolti politici, sociali mi limito ad un semplice passaggio, per dire
che in quegli anni c'è stata una svolta
nelle lotte femminili.
Negli anni
settanta, le femministe hanno una travolgente presa di coscienza. Il movimento
esce dai salotti, dalle cantine, dai retrobottega dei partiti di sinistra e
scende in piazza e urla la sua rabbia e il suo diritto ai diritti.
Il movimento passa dal "avere dei diritti
pari agli uomini" alla "presa di coscienza di essere indipendenti
dagli uomini"al grido:
io sono mia
la donna
urla in faccia
all'uomo
il suo diritto
di autodeterminazione
di non voler dipendere
dall'uomo
di non essere una cosa
da acquisire
ne un oggetto da
acquistare
il corpo e' mio e lo gestisco io
Ed è proprio il movimento Hippies, con la sua proposta di libertà, di
cambiamento sociale, di abbattimento dei luoghi comuni, dei tabù e divieti che spinge il movimento femminista alla sua
presa di coscienza di autodeterminazione, di libertà, di indipendenza dall'uomo, di autonomia dal
maschio.
Hippies
invitavano a liberarsi dai tabù sessuali, sdoganano il sesso dal suo consumo
dentro il matrimonio.
Il sesso è
bello e deve essere vissuto,
senza confini,
senza limiti,
senza
costrizioni,
senza tabù,
senza veti o
divieti,
senza proibizioni.
L'amore deve essere libero,
Libertà di amare chi si vuole, quando si vuole, come si vuole.
L'amore o meglio il sesso deve essere libero, non può
essere relegato al solo concepimento di una prole.
L'amore non può essere solo all'interno di un unione
stabile, non può essere solo tra moglie e marito all'interno del matrimonio.
Io posso
fare sesso sempre, ovunque, con chiunque.
io voglio
fare sesso in ogni ora, in ogni luogo,
con qualunque persona.
1° evoluzione:
Se due si
vogliono bene perché debbono aspettare il matrimonio per fare sesso
2° evoluzione:
Se due si piacciono possono fare sesso senza
l'obbligo di fidanzarsi.
3° evoluzione:
Perche non fare sesso, senza amore.
amore-sesso
libero, senza impegno, senza complicazione, senza risvolti sentimentali
Voglio amare
senza amore
voglio amare
senza procreare
voglio amare
per soddisfare
voglio trombare
Voglio amare
chi mi pare
voglio amare
senza vincoli dell'amore
voglio amare
senza vincolo sponsale
Voglio trombare
Do it !! Fallo
!!
I will !!

Nessun commento:
Posta un commento