Si comincia a parlare della “Rivoluzione degli Ombrelli”. Che di fatto non è una rivoluzione, ma una manifestazione di protesta dei giovani di Hong Kong.

I mass-media, hanno deciso di parlarne, ma lo fanno in maniera non molto chiara, in maniera semplicistica senza approfondire i veri motivi della protesta, che è in fondo, un profondo desiderio di democrazia.
Nel 1998, la Gran Bretagna, riconsegna Hong Kong ai cinesi, così questa città stato, torna sotto il governo di Pechino. Non era difficile immaginare che l’unione della città alla Cina avrebbe creato non pochi problemi. Comunque dall’affare ci avrebbe guadagnato soprattutto la Cina, in quanto ha potuto agevolarsi dell’economia avanzata dello stato, tutti i prodotti tecnologici che prima arrivavano in Italia con la dicitura Made in Hong Kong, diventano made in China, la tecnologia invade la Cina, che fa un balzo incredibile nel presente… tenuto conto di quanto fosse arretrata nel 1998.
I cinesi, al momento del passaggio, hanno promesso che Hong Kong avrebbe mantenuto un certa economia economica, ed anche politica, ossia un “stato unico con due governi”. Avevano inoltre garantito che entro 18 anni ci sarebbero state libere elezioni.
In questi anni, il governo della città è stato assicurato da un governatore cinese, scelto da Pechino, accettato da un assemblea di economisti, finanzieri ecc. ecc..
Sono ormai passati 15 anni e il popolo chiede di poter eleggere il proprio governo, il proprio governatore democraticamente. ..

Adesso, come farà la Cina, a dare un governo democratico a Hong Kong se non sa cosa è la democrazia?
La Cina nella sua lunga storia millenaria, non ha mai conosciuto un solo giorno di governo democratico. È passata da diversi re ad un solo re, dal re all’Imperatore, dall’imperatore alla dittatura giapponese con l’imperatore fantoccio per finire con la dittatura comunista… dove troverà l’ispirazione per dare un governo democratico alla città stato.
Non potrà certo ispirarsi alla democrazia degli inglesi appena partiti.
Non potrà certo ispirarsi alla democrazia degli odiati americani.. non è il caso è una democrazia troppo complicata.
In Asia non ci sono stati democratici, specialmente negli stati arabi, ci sarebbe quella giapponese, ma quelli hanno l’imperatore e poi sono parecchi secoli che si odiano.
Anche in Africa di stati democratici non ne sono molti, ci sono dei re o dittatori che si fanno chiamare presidenti.. ma che di democrazia popolare c’è ne molta poca.
Infine c’è l’Europa, escludendo tutti gli stati che hanno i Re, modelli inapplicabili, anche quelli dell’est con democrazie ancora da verificare… rimangono tre stati : Germania Francia e Italia.

Bellissima, il popolo va alle urne e trova già i candidati eletti, devono solo scegliere chi è più simpatico tra quelli in elenco. Questa è una bella democrazia.. eleggere gli eletti.
Così la Cina ha preso come modello di democrazia l’Italia.
Pechino sceglie tre nomi e il popolo sceglie quello che più gli aggrada.. solo che al popolo non gli aggrada proprio il modello di democrazia, specialmente agli studenti .. che così sono scesi in piazza.
Però devo dire che dopo che Hitler disse che il suo modello politico era Mussolini, che Berlinguer invento l’euro-comunismo, e che adesso la Cina scelga il nostro modello di democrazia … mi lusinga.
Pechino sceglie tre nomi e il popolo sceglie quello che più gli aggrada.. solo che al popolo non gli aggrada proprio il modello di democrazia, specialmente agli studenti .. che così sono scesi in piazza.
Però devo dire che dopo che Hitler disse che il suo modello politico era Mussolini, che Berlinguer invento l’euro-comunismo, e che adesso la Cina scelga il nostro modello di democrazia … mi lusinga.
Mi lusinga molto…..
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