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martedì 1 ottobre 2013

Vita da disabile... i parchi.. off-limits per disabili



Diversi anni fa,  ero andato in vacanza a Casal Borsetti, nel comune di Ravenna. Ero in vacanza in un campeggio, però ogni giorno andavamo a fare delle passeggiate, per visitare i luoghi nei dintorni, un giorno all’Abbazia di Pomposa, un altro a Comacchio, un altro al Castello della Mesola.
Una mattina, nel nostro girovagare, passammo per una strada che costeggiava il Boscone della Mesola. Uno area naturalistica in provincia di Ferrara. Tutto il bosco è recintato da una rete metallica che ne impedisce l’accesso, però c’è un entrata da dove si può entrare e visitare l’intero bosco. L’accesso al bosco e consentito solo a piedi o in bicicletta, divieto assoluto a qualsiasi mezzo a motore, che sia moto, macchina o altro.
L’ingresso è custodito dalle guardie forestali. Mi sono fermato visitare il bosco.
All’ingresso ho chiesto alla guardie forestali se era possibile visitare il bosco. Naturalmente la risposta fu : certo.
Alla mia richiesta se potevo entrare con l’auto in quanto disabile, la risposta, che non era concesso ad alcun entrare con mezzi a motore.
Però, potevo salire un mezzo di servizio e mi avrebbero accompagnato a visitare a il parco e di attendere alcuni minuti.
Dopo un’attesa di una decina di minuti, una gentilissima guardia forestale, esce dall’ufficio e mi dice: ci scusi non abbiamo soldi per mettere il carburante nell’auto,  per mancanza di fondi, e in questo momento l’auto di servizio e in riserva.
Cosa dire?

All’epoca pensavo che fosse un caso limite.
Lo scorso anno era in visita alla città di Acquapendente e mi recai all’Ufficio Turistico per avere informazioni in merito alla riserva naturale di Monte Rufeno.
Mi faccio spiegare dai ragazzi del punto informazione, (tra altro gentilissimi) dove si torva il parco, come ci arriva ecce cc.
I ragazzi tirano fuori una cartina, mi mostrano dove è il parco, dove sono le entrate. Alla domanda se posso entrare con la macchina, mi rispondono che è impossibile perché le varie entrate sono tutte fornite di sbarre per impedire l’accesso all’auto. Non è consentito l’accesso alle auto neanche ai disabili.
Neanche questo riserva è per me visitabile.
Cosa dire?

Più vicino a Roma, c’è il bosco di Manziana o macchia grande di manziana.
Un bel bosco di cerri e lecci, chiuso all’entrata da un bel cancello di legno, con in bella evidenza un bel lucchettone. Accesso proibito alla macchine. Tranne quelle di servizio, giustamente, o di qualcuno che è in possesso del lucchettone per andare a cogliere legna…
Una volta c’era un bel cartello dove chiedere informazioni, ma l’ultima volta che sono andato del cartello non c’era più traccia.
Più volte sono adnato a passeggiare nel bosco, ma avendo poca autonomia a causa della  mia disabilità, il giretto nel bosco si limita ai poche centinaia di metri dall’entrata, certe zone come la solfatara, non  sono per me raggiungibili.
Anche questo bosco è per me off-limits, non visitabile.
Cosa dire?



Ma non è finita.
A Roma c’è un bel Parco, che durante la settimana è invaso e maltrattato da centinaia di auto.
Tutto il Parco, dal lunedì al venerdì diventa un immenso parcheggio. Gli automobilisti educati parcheggiano lungo le strade asfaltate presenti nel comprensorio,  ma ci sono anche quelli maleducati e incivili che parcheggiano sul prato, questo specialmente in estate quando cercano l’ombra dove riparare l’auto dai raggi  infuocati del sole.
Durante la settimana, il Parco è un grande parcheggio, ma la domenica è chiuso totalmente al traffico veicolare. Entrano solo pedoni e ciclisti.
Una domenica mi reco all’ingresso del Parco e chiedo alle guardie giurate che controllano l’ingresso di entrare con l’auto, risposta: divieto d’accesso a tutte le auto, comprese quelle dei disabili.
Così  quei posti raggiungibili con l’auto e non godibili per la tranquillità e il silenzio durante la settimana, la domenica sono off-limits per i disabili.

Vita dura per i disabili..



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