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giovedì 12 giugno 2014

Smisi di essere comunista


Ancora adolescente mi sembrava bello e giusto essere comunista.
Era giusto lottare per la libertà, per la giustizia e l’uguaglianza.
Ma lentamente ho smesso di essere comunista, così come si sbiadisce nel tempo una maglietta un tempo smagliante e luminosa, una maglietta che lavaggio dopo lavaggio, dopo essere stata stesa al sole per intere giornata perde tutta la sua lucentezza e il suo splendido colore.Così da adolescente indossai una camicia rossa…. Rossa come quella dei garibaldini, perché in fondo già Garibaldi era un comunista.

Smisi di essere comunista piano piano, giorno dopo giorno.
Smisi di essere comunista quando i carri armati sovietici entrarono a Praga… portavano la libertà soffocando la liberta. Quando i versi di Guccini della sua Primavera di Praga mi trafissero la mente:
Son come falchi quei carri appostati;
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.

Come si fa a portare la libertà soffocando la libertà.

Smisi di essere comunista, un po’ ogni giorno, quando al tg davano la notizia di qualche giovane ucciso mentre scavalcava il “Muro di Berlino”.
Come poteva un popolo essere diviso da un muro.. e il desiderio di libertà veniva soffocato con una raffica di mitra.

Smisi di essere comunista, quando su una bancarella acquistai un libro dal titolo “Cara Pravda”. Mi aspettavo un libro che mi parlasse bene della Russia, invece erano una lunga serie di lettere pubblicate sul quel giornale, lettere amare e tristi.

Smisi di essere comunista quando durante una cena, un distinto signore amico di mio zio parlò del suo viaggio in Russia, della fame che viveva il popolo, della tristezza dei russi.
Smisi di essere comunista quando la mia amica Simonetta, che era stata sei mesi in Russia per motivi di studi, torno con una fame arretrata, non mangiava un pasto decente da quando era partita da Roma qualche mese prima.

Smisi di essere comunista, quando nella nostra scuola professionale venivano i ricchi e figli di papa universitari, tutti anni fuori corso a parlarci di rivoluzione.
Per noi poveri ragazzi di borgata, che già il frequentare una scuola professionale era un gran sacrifico e l’università era mera illusione, un sogno quasi impossibile, per loro era il tempo del gioco politico e non dello studio. Per noi ragazzi del professionale perdere un anno voleva dire andare a lavorare, loro si permettevano il lusso di essere anni fuori corso.
Smisi di essere comunista, quando imposero il 6 politico,  sufficienza solo per frequentare. Noi che perdevamo ore di sonno sappiamo quanto ci costava un sei striminzito.. ma loro gli studenti figli di papà, con mille esami da fare volevano passare per la sola presenza… ma non in aula ma nelle piazze con le bandiere rosse.

Smisi di essere comunista quando velatamente qualcuno disse che gli arabi, che durante le Olimpiadi di Monaco rapirono gli atleti israeliani, erano di sinistra e gli ebrei di destra.
Smisi di essere comunista, quando cominciarono a dire che Gesù Cristo in fondo era un comunista… rubare i miti degli altri perché sono belli, incontestabili e vincenti è una cosa che mi rende triste.
Smisi di essere comunista quando incontrai i catto-comunisti; incapaci di difendere le proprie idee passano dall’altra parte annacquando il messaggio cristiano.. senza essere comunisti fino in fondo.

Smisi di essere comunista quando i borghesi hanno cominciato a sventolare le bandiere rosse, quando i capitalisti hanno cominciato a dire di essere di sinistra e votare PCI, ed essere presidenti di una squadra di calcio solo per far soldi.

Smisi di essere comunista quando gli intellettuali cominciarono a fare gli snob dichiarandosi di sinistra,  per essere così invitati nei salotti che contano, trovando spazio nelle tribune politiche e vendendo i libri facendo cassa…. senza spendere nulla per i proletari,  dimenticandosi di essi

Smisi di essere comunista quando uccisero PierPaolo Pasolini e la sinistra tacque…

Smisi di essere comunista, quando cominciarono a sparare le Brigate Rosse…. non capii all’epoca e mi riesce difficile da capire ancora oggi, perché i figli di papà volevano fare una rivoluzione che la sinistra proletaria non voleva.

Smisi di essere comunista quando si parlo di compromesso storico…  compromesso per chi, per cosa, perché?

Smisi di essere comunista quando in nome delle conquiste sociali si scelsero le vie della fuga, le vie più facile.. quella del divorzio e dell’aborto e ben poco si è fatto per una formazione di una coscienza matura dell’amore e del sesso.

Smisi di essere comunista… quando morì l’ultimo comunista proletario e arrivarono a Botteghe Oscure i comunisti della borghesia….

Ho smesso da tempo la mia camicia rossa, adesso si trova in qualche angolo remoto di una baule nella soffitta.. ha perso il suo colore rosso smagliante… adesso ha un colore che non so definire….

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