Ancora
adolescente mi sembrava bello e giusto essere comunista.
Era giusto lottare per la libertà, per la giustizia e l’uguaglianza.
Ma lentamente ho smesso di essere comunista, così come si sbiadisce nel tempo una maglietta un tempo smagliante e luminosa, una maglietta che lavaggio dopo lavaggio, dopo essere stata stesa al sole per intere giornata perde tutta la sua lucentezza e il suo splendido colore.
Così da
adolescente indossai una camicia rossa…. Rossa come quella dei garibaldini, perché
in fondo già Garibaldi era un comunista.
Era giusto lottare per la libertà, per la giustizia e l’uguaglianza.
Ma lentamente ho smesso di essere comunista, così come si sbiadisce nel tempo una maglietta un tempo smagliante e luminosa, una maglietta che lavaggio dopo lavaggio, dopo essere stata stesa al sole per intere giornata perde tutta la sua lucentezza e il suo splendido colore.

Smisi di essere comunista piano piano, giorno dopo giorno.
Smisi di essere comunista quando i carri armati sovietici
entrarono a Praga… portavano la libertà soffocando la liberta. Quando i versi
di Guccini della sua Primavera di Praga mi trafissero la mente:
Son come falchi quei carri appostati;
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
Come si fa a portare la libertà soffocando la libertà.
Smisi di essere comunista, un po’ ogni giorno, quando
al tg davano la notizia di qualche giovane ucciso mentre scavalcava il “Muro di
Berlino”.
Come poteva un popolo essere diviso da un muro.. e il
desiderio di libertà veniva soffocato con una raffica di mitra.
Smisi di essere comunista, quando
su una bancarella acquistai un libro dal titolo “Cara Pravda”. Mi aspettavo un
libro che mi parlasse bene della Russia, invece erano una lunga serie di
lettere pubblicate sul quel giornale, lettere amare e tristi.
Smisi di essere comunista quando durante una cena, un
distinto signore amico di mio zio parlò del suo viaggio in Russia, della fame
che viveva il popolo, della tristezza dei russi.
Smisi di essere comunista quando
la mia amica Simonetta, che era stata sei mesi in Russia per motivi di studi,
torno con una fame arretrata, non mangiava un pasto decente da quando era
partita da Roma qualche mese prima.
Smisi di essere comunista, quando
nella nostra scuola professionale venivano i ricchi e figli di papa universitari,
tutti anni fuori corso a parlarci di rivoluzione.
Per noi poveri ragazzi di borgata,
che già il frequentare una scuola professionale era un gran sacrifico e l’università
era mera illusione, un sogno quasi impossibile, per loro era il tempo del gioco
politico e non dello studio. Per noi ragazzi del professionale perdere un anno
voleva dire andare a lavorare, loro si permettevano il lusso di essere anni
fuori corso.
Smisi di essere comunista, quando
imposero il 6 politico, sufficienza solo
per frequentare. Noi che perdevamo ore di sonno sappiamo quanto ci costava un
sei striminzito.. ma loro gli studenti figli di papà, con mille esami da fare
volevano passare per la sola presenza… ma non in aula ma nelle piazze con le
bandiere rosse.
Smisi di essere comunista quando
velatamente qualcuno disse che gli arabi, che durante le Olimpiadi di Monaco
rapirono gli atleti israeliani, erano di sinistra e gli ebrei di destra.
Smisi di essere comunista, quando cominciarono
a dire che Gesù Cristo in fondo era un comunista… rubare i miti degli altri perché
sono belli, incontestabili e vincenti è una cosa che mi rende triste.
Smisi di essere comunista quando
incontrai i catto-comunisti; incapaci di difendere le proprie idee passano dall’altra
parte annacquando il messaggio cristiano.. senza essere comunisti fino in
fondo.
Smisi di essere comunista quando i
borghesi hanno cominciato a sventolare le bandiere rosse, quando i capitalisti
hanno cominciato a dire di essere di sinistra e votare PCI, ed essere
presidenti di una squadra di calcio solo per far soldi.
Smisi di essere comunista quando
gli intellettuali cominciarono a fare gli snob dichiarandosi di sinistra, per essere così invitati nei salotti che
contano, trovando spazio nelle tribune politiche e vendendo i libri facendo
cassa…. senza spendere nulla per i proletari,
dimenticandosi di essi
Smisi di essere comunista quando
uccisero PierPaolo Pasolini e la sinistra tacque…
Smisi di essere comunista, quando
cominciarono a sparare le Brigate Rosse…. non capii all’epoca e mi
riesce difficile da capire ancora oggi, perché i figli di papà volevano fare
una rivoluzione che la sinistra proletaria non voleva.
Smisi di essere comunista quando si
parlo di compromesso storico…
compromesso per chi, per cosa, perché?
Smisi di essere comunista quando
in nome delle conquiste sociali si scelsero le vie della fuga, le vie più
facile.. quella del divorzio e dell’aborto e ben poco si è fatto per una formazione
di una coscienza matura dell’amore e del sesso.
Smisi di essere comunista… quando
morì l’ultimo comunista proletario e arrivarono a Botteghe Oscure i comunisti
della borghesia….
Ho smesso da tempo la mia camicia
rossa, adesso si trova in qualche angolo remoto di una baule nella soffitta..
ha perso il suo colore rosso smagliante… adesso ha un colore che non so
definire….
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