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giovedì 12 giugno 2014

Eravamo comunisti



Eravamo comunisti

Eravamo comunisti,
perché avevamo vinto la guerra con i partigiani su per le montagne,
eravamo comunisti,
perché avevamo perso la guerra con le camicie nere.

Eravamo comunisti,
perché avevamo fame e sete ma non solo fame di pane
ma anche di giustizia dopo anni di olio di ricino.

Eravamo comunisti,
perché chi ci dava un pezzo di pane
ci ricattava obbligandoci a batterci il petto la domenica mattina.

Eravamo comunisti,
perché la chiesa dava la mano a chi stava al potere
e ci obbligava a chinare la testa con i suoi dogmi di fede.

Eravamo comunisti,
perché si sognava giustizia e liberta,
libertà di essere, amare e scappare,
si sognava di essere tutti ricchi come i comunisti in Russia

Eravamo comunisti,
perché credevamo che un giorno
ci sarebbe stato lavoro per tutti e tutti sotto un tetto...

Eravamo comunisti,
perché eravamo tutti  figli d'operai che andavano a giornata,
e padri di operai del futuro.

Eravamo comunisti,
quando in borgata non c'erano i ricchi, i padroni e i borghesi
che dormivano nelle loro case ben pulite lontane dalle borgate proletarie.

Eravamo comunisti,
con L'Unità ben piegata in tasca fino a casa
perché c'era sempre un figlio che dopo cena
ci leggeva la pagina dello sport
e gli articoli di Togliatti e Berlinguer.

Eravamo comunisti,
perché i nostri capi una volta esuli e fuggiaschi
parlavano al cuore di pace e dignità.

Eravamo comunisti,
per il capitale che non c'era nelle nostre tasche
ma qualche cicca e il bottone della giacca appena staccatosi,
e il capitalismo ci affamava ogni giorno.

Eravamo comunisti .. un giorno.

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