Quando
c’erano i comunisti.
Quando c’erano i comunisti,
in ogni quartiere
c’era sempre una bandiera rossa al vento
sulla porta d’ingresso, della sede del partito.
Quando c’erano i comunisti.
Quando c’erano i comunisti,
c’era sempre un segretario del partito
che leggeva le lettere dei compagni
scriveva lettere ai parenti lontani
compilava moduli per burocrati ostinati.
Quando c’erano i comunisti.
Quando c’erano i comunisti,
c’era sempre un compagno
che ti offriva un bicchier di vino, altri tre per una partita
a carte.
c’era sempre un compagno per parlare di politica
e qualche “pretino” da catechizzare sulla lotta del
proletariato.
Quando c’erano i comunisti.
Quando c’erano i comunisti,
c’era sempre un giornale aperto sopra un tavolo
è un altro in bacheca da
far leggere a chi passa,
c’era sempre una tv disponibile per ascoltare le tribune
politiche
e vedere la partita di calcio la domenica a sera.
Quando c’erano i comunisti
Quando c’erano i
comunisti,
eravamo adolescenti pieni di speranza.
Speranza che avremmo
cambiato il mondo, sconfitto l’ignoranza, dato lavoro per
tutti,
e assegnato una casa
bella e pulita,
Che nostri figli avrebbero studiato
sarebbero andati all’università
e divenuti
professori, dottori ingegneri e politici seri e onesti
Che avremmo vissuto un vecchiaia serena.
Quando
c’erano i comunisti.
(settembre 2014)
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