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giovedì 13 aprile 2023

L'ascolto: Non hanno vino



Prologo

 Dopo aver meditato sull'incontro di Maria con sua cugina Elisabetta  oggi andremo a meditare su un altro evento che vede tra i protagonisti la vergine Maria.

Andiamo a Cana che si trova in Galilea

 Questo evento delle nozze di Cana noi lo troviamo solo nel Vangelo di Giovanni.

È un brano apparentemente semplice però è un brano molto complesso che crea un sacco di interrogativi agli esegeti, ai professori della Sacra Scrittura.

 Giovanni ci parla di Maria in solo in due eventi, qui alle nozze di Cana e nel momento della Crocifissione di Gesù e in ambedue casi Maria ha un ruolo rilevante nella scena.

 Di tutta la complessità delle nozze di Cana cercherò chi prendere 2 o 3 spunti necessari per il nostro cammino che stiamo facendo,

 Cerchiamo inizialmente di inquadrare la scena.

Ci dice l'evangelista Giovanni che a Cana di Galilea ci fu una festa per un matrimonio, ma non ci dice chi erano gli sposi, lasciandoli nell'anonimato, però ci dice che c'era Maria.

Giovanni forse ci lascia intendere che il matrimonio e del clan familiare di Maria, di un suo parente, un cugino o uno zio, non sappiamo. ma la presenza di Maria non era quella di un semplice invitato forse era li presente per organizzare e servire durante la festa.

Sappiamo da studi storici che le feste nuziali duravano diversi giorni a volte anche due settimane e che le spese del pranzo non erano tutte a carico degli sposi, ma che parenti e invitati contribuivano al pranzo portando qualcosa.

Ci lascia intendere  dice l'evangelista che Gesù si unisce alla festa in un secondo tempo e che i  infatti il suo invito  non è legato alla presenza della Madre.

Questo evento segui il battesimo di Gesù sulle rive del Giordano, segue la chiamata dei primi discepoli, infatti l’evangelista ci dice: Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 

 Ci racconta Giovanni che durante il banchetto nuziale succede qualcosa di particolare, improvvisamente finisce il vino,

Non sappiamo chi ha notato, ma sappiamo che Maria nota accaduto e agisce.

È facile immaginare che essendo probabilmente Maria in quello che oggi chiameremo “lo staff organizzatore del matrimonio” si preoccupa di quanto è accaduto e di trovare una soluzione.

 Maria va dal figlio e gli dice: “non hanno vino”.

Non dice “non hanno più vino” come viene tradotto in alcune versione,  Maria dice chiaramente “non hanno vino”.

Se confrontiamo le parole di Maria, con la reazione del sommelier si può pensare ad un errore dello scrittore.

Ma non è così, non c’è nessuno errore.

Alcuni esegeti in questa singolare richiesta di Maria, ci vedono una richiesta molto più profonda, essa dice: “non hanno il vino della benedizione divina”

 Maria fa notare al Figlio che in quella festa manca il vino messianico.

E' questo che Maria chiede a Gesù.

Ed è questo che ci dice l'evangelista Giovanni quando fa dire a Maria “non hanno vino”,

Non hanno un particolare tipo di vino: quello che indica il tempo del Messia.

 Quando Isaia descrive il banchetto messianico e ne elenca le portate vi include “vini eccellenti e raffinati (Isaia 25, 6)  e quando il profeta Amos nell'immaginare l’era paradisiaca del  messia ci dici si “piantano vigne e se ne beve il vino” (Amos 9, 13-14)

Maria quindi al Figlio fa una richiesta precisa.

La risposta di Gesù ci lascia perplessi: “donna, che vuoi da me non è giunta la mia ora”.

 Donna

 Non mi soffermo sulla frase, ma su una sola parola: Donna.

Superficialmente sembra che Gesù tratti con distacco e freddezza sua Madre, è che manchi di rispetto perché non la chiama Madre, ma Donna.

Per i tempi in cui avvengono i fatti, chiamarla Donna è una forma di grande rispetto anche se apparentemente sembra il contrario, ed anche mettere una distanza fra lui e la Madre.

Sulla scena, presenti al dialogo, ci sono dei testimoni. quei servi che dovranno poi riempire le giare quindi Gesù non può parlare in modo confidenziale con sua Madre che è una donna davanti ha dei testimoni uomini.

Quindi usa la forma corretta che ogni uomo usa con le donne nell'epoca in cui si svolgono i fatti.

Infatti, alla cananea, alla samaritana, alla donna curva, alla donna adultera, a Maria Maddalena, Gesù si rivolgerà a loro appellandole: Donna.

 

Dal punto di vista simbolico quella parola: Donna stai ad indicare anche perché Gesù compie il miracolo, perché lui prende le distanze affettive.

Il miracolo della trasformazione dell'acqua in vino non lo fa per soddisfare le richieste di sua madre, ma lo fa per la fede della Donna che crede in lui.

 

È la fede che a Maria fa dire : sia fatta la volontà di Dio, accettando così il piano di Dio.

È la fede che a  Maria gli fa cantare nell’incontro con sua cugina Elisabetta e il suo inno d'amore per Dio

Quella fede

immutabile, irremovibile

salda,

incrollabile, granitica

inossidabile

spinge Gesù compiere il gesto messianico.

 

Non è per l'amore che Gesù ha per la Madre, che compie il miracolo delle nozze di Cana aprendo così l'era messianica, ma è per la fede della Donna che fa dire ai servi: fate quello che lui vi dirà.

 La trasformazione dell'acqua in vino in questo simbolismo giovanneo che ci rimanda ai profeti Isaia ad  Amos,  apre l'era messianica che si concluderà sul Calvario, si concluderà con le parole di Gesù sulla croce che rivolgendosi a sua Madre la chiamerà ancora Donna, affidandogli una missione unica.

 Le ultime parole di Maria.

 Ci soffermiamo ancora sull’ultima frase che sono le ultime parole di Maria nei Vangeli: qualsiasi cosa vi dica fatelo.

Le sue ultime parole sono rivolte ai servi, ma sono anche rivolte a tutte noi, sempre ci dice: fate quello che vi dirà

 Maria quando chiede al Figlio, “non hanno vino, fai qualcosa”, non sa cosa farà suo Figlio.

Poteva dare 10 sesterzi ai servi e dire andate a comprare del vino, oppure andate da quel mio amico e fatevi dare del vino,  invece chiede di riempire sei giare il cui uso era “contenere dell'acqua per la purificazione”.

Sei giare enormi,  da contenere ognuna mediamente 100 litri per un totale di oltre 600 litri d'acqua che diventeranno del buon vino.

Quando al sommelier gli porteranno ad assaggiare il vino, questo rimane stupito della bontà del vino e non immagina che cosa sta bevendo e chiama lo sposo congratulandosi con lui per l’eccezionalità di quel vino che non è un vino comune non berranno mai più del vino come quello che hanno bevuto in quelle nozze.

Ma Maria, sa che Gesù qualcosa farà, così il suo invito per noi è un invito ad avere fede: fate quello che vi dirà… con la certezza che lui qualcosa farà.

 Giovanni chiude il racconto dicendo : Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. 

Con questo gesto, con questo miracolo inizia l'era messianica secondo l'apostolo Giovanni.


 
Il Bignami della devozione mariana

 Voglio soffermarmi e riflettere su un’altra cosa che io ho notato preparando questa riflessione,

Noi qui abbiamo la sintesi,  il Bignami[1]  di una devozione mariana.

 La Chiesa ci invita ad avere una devozione verso i santi, quindi anche a verso Maria essendo una  creatura Santa per eccellenza,   ma verso di Lei, noi dobbiamo una devozione maggiore, chiamata iperdulia, ossia superiore di quella che si deve ai santi comuni, una devozione speciale in quanto lei è una creatura speciale, che ha fatto cose mirabili, e perché è la Madre di Gesù,

In questo brano noi vediamo come siamo chiamati ad accogliere Maria nella nostra vita come gli sposi l’hanno invitata alla loro festa, nella loro vita.

La sua presenza non sarà comune.

Non sarà una presenza banale, vuota.

Non sarà una presenza-assenza cioè come di quelle che entrano nella nostra casa si mettono all'angoletto e non vi accorgete neanche che sono stati con voi per un certo tempo.

La presenza di Maria è una presenza attiva, vigilante, protettiva.

Così come è stata nelle nozze di Cana a cui Lei era invitata, la sua è stata presenza attiva, vigilante, protettiva.

 Lasciamo entrare Maria nella nostra vita è lei sarà presente attiva, vigilante e protettiva verso di noi.

Prima ancora per noi sappiamo di cosa abbiamo bisogno il suo sguardo di Madre ha già visto di cosa abbiamo bisogno è dirà a suo Figlio mentre noi siamo intenti nelle nostre cose “non hanno vino”

Noi ci rivolgeremo a lei per dire di cosa abbiamo bisogno e  lei indicando il figlio ci dira: fate quello che lui vi dirà

Quando andremo davanti al Figlio per chiedere qualcosa, possiamo avere la certezza che Maria che abita con noi ha già chiesto al Figlio, Maria ci ha già anticipato e ha già detto al Figlio “non hanno vino”

 In questo passo delle nozze di Cana io ci leggo la perfezione della devozione mariana.

Accogliere Maria nella nostra vita, come nostra amica, come nostra Madre, come nostra ospite e poi con lei guardare verso il Figlio.

Maria non ama che noi guardiamo lei e non guardiamo il Figlio, Maria ama che noi guardiamo il Figlio con Lei,

Maria ci presenta sempre il Figlio, ci invita a guardare il Figlio  e vuole che noi fissiamo sempre il nostro sguardo verso il Figlio.

Maria modello di fede per noi per imparare ad avere fede nel Figlio.

 


[1] Manualetto che raccoglie in forma semplificata nozioni scolastiche

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