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lunedì 1 agosto 2016

Spengere la fiamma.. oh no!

Buttato il sasso nello stagno.
Ploff
Un bel tonfo, un bel rumore.

Gli animali spaventati creano una bella confusione-
Le rane gracidando saltellano da ninfea a ninfea
Le oche starnazzando s'allontano dal ploff.
I grilli friniscono tra le foglie e le cicale poggiate sui rami.

Qualcuno ha gettato un bel sasso nello stagno della politica italiana particolarmente alla interno destra con la provocazione di togliere modificare il logo di Fratelli d’Italia.
Un certo Donzelli, uomo vicino a Giorgia Meloni, membro dell’esecutivo di Fratelli d’Italia ha dichiarato pubblicamente che tutti i membri sono in accordo a togliere il simbolo di AN (e quindi la fiamma) dal simbolo del partito.
Peccato che quel simbolo non è frutto della scelta di pochi ma delle volontà popolare attraverso una votazione tra diversi simboli proposti. Modificare il simbolo dall’alto è una forma di tradimento verso la base che l’aveva scelto.
Sicuramente il successo di Roma, dove la Giorgia Meloni ha avuto un risultato storico, ha posto delle domande al gruppo direttivo di Fratelli d'Italia è adesso ?
L’esecutivo si è posto delle domande su quale linea politica intraprendere nei prossimi mesi alla luce del successo personale di Giorgia Meloni.
Le elezioni politiche per la camera teoricamente sono lontane, ma praticamente da un giorno all'altro il governo Renzi potrebbe cessare di esistere
Ormai tutti stanno preparandosi all'evento, potrebbe essere una lunga attesa... ma il referendum potrebbe ridurla dando il colpo di grazia a Renzi.


Se non si avanza si retrocede.
Se non si mette in piedi un progetto d'espansione, d’inclusione si rischia di implodere su se stessi. Si rischia che il successo elettorale sia vanificato da una politica protezionista ed esclusiva.
Ormai per Fratelli d’Italia, diventa impellente e strategica per il futuro una politica inclusiva e di nuove alleanze, evitando di finire isolata a destra, come avvenne per il MSI di Giorgio Almirante.
Logicamente il prima passo ormai acclarato e quello di divenire l’unico soggetto di destra, che non sia estremista, nostalgico e antistorico.  
L’elezione di giugno ci consegna un FdI esponente unico della destra, dove c’è l’ingombrante figura di Storace ma che le urne l’ hanno relegato ormai ad un misero e insignificante 2%

Diventa di vitale necessità allargare l’elettorato verso il centro sia nella catturare simpatie e voti nei centristi con il cuore a destra, sia nel realizzare alleanze con quello o quelli che possono essere nuovi soggetti politici di centro-destra che nasceranno dalla frantumazione o scioglimento di quello che resta del PdL ieri e Forza Italia oggi.
Diventa di vitale importanza riallacciare con certe realtà centriste con le quale c‘era stato un inizio di un percorso condivisibile alcune anni indietro, interrotto per la scelta di FdI virare verso la destra andando ad abbracciare valori e teorie ideologiche lontane dal centro.

Un nuovo centro da ricostruire.
In questo momento la destra potrebbe trovare una sua forza, una sua consistenza politica, stringendosi intorno a Giorgia Meloni, che ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo che la storia sembra assegnargli in questo momento, ridare speranza alla destra in un dimensione europea. La Giorgia Meloni non ha nulla da invidiare alla Marine Le Pen, solo un po’ di coraggio in più.
I moderati e i disillusi democristiani, i destrigrillini, i destri puri e i centristi di vecchia data.. parlano di ricostruire il centro destra.
La destra potrebbe già essere ricostruita e il centro che deve essere totalmente rifondato.
Al centro c’è spazio per un nuovo soggetto politico con ideali moderati che prenda il posto della defunta UDC e porsi di fianco con pari dignità di FdI.

Ormai si chiede da più parti di riunire il centro destra sotto un unica leadership forte e credibile.
Dopo il successo di Roma, la Meloni può apertamente e giustamente aspirare a quel ruolo.. a condizione che... spenga la fiamma... ossia che prenda le distanza dalla destra estremista e fascista vecchia maniera


Il sasso nello stagno è lanciato.. non c'è che ascoltare i rumors dei centro destra, ma non basta cambiare un logo per diventare un partito democratico e inclusivo.



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