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sabato 16 gennaio 2016

Ma come stanno le cose?

Sono, alcuni anni ormai che tutta l’Europa si trova in Deflazione, ossia  in “decrescita felice” come proponeva Beppe Grillo qualche anno, ora invece urla attenti al pericolo deflazione.

Cosa è :  La deflazione è il contrario dell’inflazione, mentre con l’inflazione si verifica un aumento di prezzi, con un disagio sociale ed economico delle classi meno abbienti, la deflazione implica che i prezzi dei beni, dalle case alle pizze, scenderanno perché manca il danaro disponibile a acquistare beni, oppure perché i beni prodotti sono eccessivi .

Cosa influisce principalmente sul costo dei beni? La manodopera.

Diminuire il costo dei beni come è possibile? Per diminuire il costo dei beni bisogna ridurre la manodopera-

Per capirci, se passo in un bosco e colgo una pera quanto mi costa … nulla.
Se passo al mercato e voglio una pera questa ha un costo.
Qual è la differenza tra le due occasioni, che nella prima non c’è nessuna interazione dell’uomo, la seconda è lì per il lavoro dell’uomo.
La pera se io la raccolgo da solo non ha nessun costo, ma se la raccolgo da un banco al mercato io devo pagare il lavoro di chi la coltivata, raccolta, trasportata, e la vende…  io pagando la pera pago quanti mi hanno permesso di mangiarla senza andare nel bosco a cercarla e coglierla.
Più pago chi ha lavorato per me, più pago la pera, meno pago chi ha lavorato per me meno pago la pera.

Come possiamo ridurre il costo del lavoro?

Principalmente attraverso due processi:

Pagando meno l’operato o il lavoro

Il datore di lavoro concorda con il prestatore d’opera un certo costo per il lavoro prestato o nella sua globalità o per una semp0lice ora di lavoro.
Mettiamo che i due si accordano: che l’ora di lavoro sarà pagata 10 € più una mancia di 2 euro al giorno.
L’accordo prevede una prestazione di 36 ore settimanali per 4 settimane.
Così a fine mese il datore di lavoro si trova a spendere 1442euro più 40 euro di mance.
Il datore di lavoro decide di non pagare più le mance, ecco che avrà un risparmio di 40 euro al mese è avrà abbassato cosi il costo della manodopera.


Aumentando la produzione mantenendo il costo orario del lavoro.

Il datore di lavoro concorda con il prestatore d’opera che pagherà per la pulizia di uno spazio di 200 mq  cinque ore di lavoro giornaliere a 10 € l’una.
Così a fine mese il datore di lavoro dovrà sborsare 1000 €,
Ma un giorno il datore di lavoro decide di non pagare più 5 ore ma 4 per lo stesso spazio.. quindi la spesa mensile scenderà  a 800 €
Il prestatore d’opera dovrà allo stesso costo di un ora di lavoro pulire uno spazio maggiore così abbiamo una riduzione del costo del lavoro.


Ora questa operazione sta avvenendo il tutta Europa, con sistemi diversi.

Ma come può lo stato, le regioni, le province e i comuni ridurre il costo del lavoro come avviene in tutto resto d’Europa?

Semplicemente quello che sta facendo.
1         blocco dello stipendio

2         riduzione del salario.


Blocco dello stipendio.

6 anni di blocco dello stipendio quanto risparmio avrà portato di risparmio nelle casse dello stato?
Difficile calcolare al centesimo, ma qualche mese fa si parlava di qualcosa come oltre otto miliardi di euro, ossia 8.700.000.000 di euro, in vecchie lire  16.791.000.000.000.
Il conto fa fatto  su quanto lo stato non verserà in più a motivo del blocco dei contratti.

Blocco dei contratti e l’aumento del costo della vita, il salario dei dipendenti pubblici perde valore d’acquisto mentre i servizi aumentano di costo.. quindi minor costo del lavoro e maggiori guadagni con l’aumento delle entrate (aumento delle tasse e dei servizi).
In questo modo il costo del personale diventa più leggero nel bilancio.

Riduzione del salario.
Il salario è fatto di due parti:  il contratto base e la parte variabile legate alle prestazione e servizi. La prima è intoccabile la seconda e negoziabile in trattative decentrate locali.
E sulla seconda che gli amministratori dello stato si stanno accanendo per ridurre le spese del personale.
Amministratori di ogni colore politico, con il gioco delle parti tutti gli esponenti politici sono impegnati a ridurre il costo del personale, dove non possono destra o sinistra ci pensano i puri del M5stelle, infatti il primo a scoperchiare il vaso del salario accessorio  fu il sindaco di Parma, esponente del M5stelle, il sig Pizzarotti,



Ormai il taglio del salario dei dipendenti del Comune di Roma è stato effettuato, il tentativo è quello di salvare le briciole che sono rimaste, ma in realtà l’amministrazione punta anche alle briciole.
Con il taglio fatto, il comune andrà a risparmiare una gran bella cifra…  se secondo il MEF nel mese di Giugno 2013 il salario accessorio era di 350.000 euro adesso è di 120.000.. fate voi la sottrazione.

Quindi deflazione è la parola d’ordine….. dei potenti….
Resistere è la parola d’ordine ….. dei lavoratori


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