Scrivo molto delle mie disavventure da disabile nei miei
viaggi.. oggi vi voglio parlare del mio viaggio in Ungheria… precisamente a
Budapest, un dramma per un povero disabile come me.
All’aeroporto tutto facile, tutto
in piano, comodo e largo. Anche prendere il bus, il 200E, come bere un bicchiere
d’acqua, il gradino del marciapiede è al livello del bus… incredibile.

Dopo fatta una bella rampa di scale in salita, perché il treno al suo capolinea è al primo piano, un addetto ci dice che la linea è sospesa, e allora scendi, sali e riscendi per andare a prendere un bus, che sostituisce temporaneamente l’underground chiuso non so per quale motivo.
Ma giunto in albergo, scopro che non ci sono stanze il cui bagno è attrezzato per disabile, ma questo conta poco, ma in altri alberghi mi è sempre stato chiesto se necessitavo di una stanza con il bagno attrezzato, ma questo per me conta poco.
I problemi nascono quando vado a passeggio o alla scoperta della città di Budapest. La maggior parte delle stazioni della metro o dell’Underground, come la chiamano da questi parti, sono sprovviste sia di scale mobile, ma anche del semplice ascensore, per un disabile in carrozzella l’underground è tabù.
In quelle poche stazioni attrezzate di scale mobile il problema è salirci, visto che girano a grande velocità. Anche i normodotati hanno qualche timore nel prenderle, figurarsi un disabile.
Abbiamo chiesto visto che no ci sono ascensori, come faceva un carrozzato a prendere la il treno dell’underground, la risposta è stata semplice giù per la scala mobile.
Prendere il tram è ancora è più
difficile, la porta d’accesso era stretta sia in larghezza che in profondità, il
gradino stretto o mettevo il piedi o ci poggiavo le stampelle un impresa…
Per non parlare dei bagni pubblici, nei vari bagni che ho utilizzato non c’è ne uno attrezzati per disabili.
Per non parlare dei bagni pubblici, nei vari bagni che ho utilizzato non c’è ne uno attrezzati per disabili.
Anche visitare i musei è stata un
impresa. Tranne il parlamento anche se per scendere ho utilizzato un montacarichi
di servizio, utilizzato dagli addetti che lavorano nello stabile, che lo
utilizzano per il trasporto merci per gli altri è sempre stata un impresa.
La stessa cosa per visitare la
Basilica di Santo Stefano o per potere prendere il vaporetto e vedere la città
dal Danubio… tutti posti tabù per chi è disabile…
Però la città è bella, piacevole
e per certi aspetti molto romantica… e poi tutte le volte, ma dico tutte le
volte che ho preso ho l’underground o il tram un ungherese si è alzato per
lascarmi il suo posto… grande segno civiltà.. in un città difficile per i
disabili.
Accidenti Roma mia… come sei avanti per certi aspetti….
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