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martedì 3 novembre 2015

03 Partito politico cristiano

Papa Francesco in un intervista ha dichiarato: non è necessario un partito cristiano. Ma è necessario essere politici cristiani.

Sicuramente il Papa,  nel chiamare o richiamare i cristiani all’ impegno in politica ha il timore che Lui venga preso come bandiera aggregante di un movimento politico di estrazione o fondamento cristiano.

Il Papa non credo che abbia la voglia di essere tirato per la tonaca all’ interno di un movimento o partito politico, specialmente a livello locale.
Il Papa non desidera essere un campione della politica, ma ben altro.
Il papa vuole essere un profeta della fede e della misericordia.

Lui vuole parlare alle coscienze su un piano internazionale non legandosi alle specifiche territoriali o nazionali, specialmente alle problematiche politiche italiane.
Il suo invito ai cristiani di impegnarsi in politica è un invito agli uomini e donne di ogni nazione, tribù e lingua.
I cristiani cattolici che si trovano in ogni latitudine e longitudine sono chiamati ad impegnarsi anche in politica.

Il Papa parla sempre alle coscienze e vuole risvegliare i cristiani assopiti, intiepiditi da troppo tempo.
Il Papa parla ai cuori e alle menti dei cristiani senza vuol essere l’eroe,  il leader, il capo di un movimento politico, tanto meno di un partito sia direttamente che indirettamente.

Di certo questo suo concetto di non creare un partito cristiano contrasta con il mio concetto della necessità di un partito cristiano.
La mia logica è frutto del aver militato anche se per marginalmente nella Democrazia Cristiana, di aver votato la Dc per anni prima e poi il CCD nato da una sua costola e poi i discendenti di quest’ultimo.
Ho sempre votato un partito di tradizione cristiana-cattolica.

Ma forse..!!!

Il Papa parla al mondo ed ha un concetto più internazionale dell’impegno cattolico in politica.
Sappiamo bene come in certe nazioni sia impossibile creare un partito cristiano e questo non esonera il cristiano dall’ impegnarsi in politica.
Non è necessario un partito cristiano per fare politica.  

Noi in Italia per decenni abbiamo avuto un forte partito di tradizione e fondamento cristiano. La DC, erede del Partito Popolare di don Sturzo, che per quanto bistrattata, combattuta, denigrata è stata l’artefice del rilancio dell’Italia nel mondo nel dopo guerra, del suo inserimento tra le grandi del mondo con una rinnovata dignità, del boom economico, di un welfare più garantista del mondo.
Ma ormati tutto ciò appartiene al passato, Con la triste fine dell’UDC, l’esperienza del partito di fondamento cristiano è definitamente concluso, ed è chiaro chele premesse di un nuovo partito cristiano non ci sono.
La ricostruzione di un partito cattolico non ci sono più.

Mi rendo conto, che le parole di Papa Francesco assumono un profilo “profetico”.

Inutile perdere tempo, risorse, energie, e sinergie nella ricostruzione di un partito politico, destinato ai margini della vita politica senza avere un ruolo fondamentale.
Creare un partito che si aggiri su dimensioni minuscole, che si aggiri tra 3-5 % , costretto per la sopravvivenza ed essere presenti nelle varie sedi di governo, dalla camera ad un consiglio comunale, a snaturarsi continuamente e ripetutamente ed accettando compromessi più o meno nobili.. non è di nessuna utilità.. anzi sarebbe un continuo depauperare la ricchezza cristiana.

Ed ecco il messaggio “profetico”, trovare per necessità una nuova visione del ruolo politico e in politica dei cristiani.
Il cristiano è chiamato ad essere presente nel panorama politico, forte delle sue idee e valori, senza svendere nulla di ciò che è, di ciò che possiede.

In un mondo politico, quello italiana, che si sta trasformando  sul modello inglese-americano, dove c’è un dualismo politico, di forze contrapposte su idee e programmi.
Il vecchio concetto di partito sta andando lentamente in pensione, ci sono ancora forte resistenze da parte di molti ma ormai il progresso è avviato.. molto avviato.. leggi, normative ecc. ecc. stanno progressivamente andando verso l’eliminazione dei piccoli partiti con la finalità di avere solo due forze politiche contrapposte. Chi vince le elezioni governa.
Non c’è più spazio per i piccoli partitini è prossimi anni. Non c’è più spazio per i partitini che mediavano tra i grandi, realizzando i loro progetti politici a scapito delle maggioranze.
Da anni è finito il tempo in cui i liberali forti del loro 1 o 2 %  tenevano in ostaggio la DC, sono finiti da tempi i pentapartiti e quanto altro … ma non del tutto…
Grazie a leggi con lo sbarramento elettorale al 5%, nelle ultime tornate elettorali alcuni partiti sono rimasti fuori dal parlamento.

Il futuro sarà A contro B,  nero contro bianco (ops rosso), destra contro sinistra, e gli spazi per altri c’è sempre meno.
Il futuro sarà quello delle grandi coalizioni, con dentro varie realtà uniti da un programma di governo.
E dentro a queste coalizioni c’è spazio per tutti.
Quindi creare un partito che raccolga un risultato intorno al 3-5% con il rischio di essere fuori dal Parlamento non ha più senso.
Ormai per i cristiani il futuro è essere presenti dentro le grandi coalizioni, sia aggregati intorno ad un progetto o come singoli politici.  
 




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